Baltic Dry Index: http://www.euroinvestor.it/Stock/ShowStockInfo.aspx?StockId=495422

https://extranet.promotorifinecobank.it/login.asp

http://www.promotorifinecobank.it/

https://webmail.pfafineco.it/CookieAuth.dll?GetLogon?curl=Z2Fowa&reason=0&formdir=1

Rialzi massimi   https://it.finance.yahoo.com/gainers?e=o

http://www.usdebtclock.org/     (Debito Usa)

 

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Settimana dello 04.06.2017

News in pillole.

 

Usa. Il sentiment degli investitori si è posto su valori neutrali.  Segnali di paura dai sottoindici legati all’azionario. Wall Street è ricresciuta dopo un inizio settimana incerta trainata dai titoli tecnologici del Nasdaq, capitanati dalle azioni di Amazon che hanno sfondato il tetto dei mille $. I tecnologici pur con valutazioni elevate (il rapporto prezzo utile attesi è di 23,6 volte contro una media di 19) il mercato continua a pensare che ha ancora delle potenzialità di crescita. Nota. Al livello mondiale la tecnologia in borsa vale 10.550 miliardi di $ di capitalizzazione ed è seconda solo alla finanza con 15200 miliardi.

Contro molte previsioni i bond e le azioni si sono mossi nella stessa direzione a differenza di quanto avvenuto nelle prime settimane successive alla vittoria di Trump, quando nei mercati è partita una rotazione violenta dall’obbligazionario all’azionario. E questo anche perché l’inflazione non sembra destina a crescere facilmente.

Inflazione. Oggi è difficile affermare che l’equazione petrolio più caro è uguale a inflazione più alta. Questa correlazione ha perso una parte di verità perché sono subentrati forti effetti deflazionistici. L’invecchiamento della popolazione, la condivisione dei servizi, l’e-commerce, l’indifferenza (la vaccinazione) nei confronti degli attentati terroristici, degli scossoni politici, ai rialzi dei tassi della Fed, stanno frenando la riflazione (la ripresa dell’inflazione dopo anni di deflazione).

Risultato.  Per dare forza all’inflazione ci vuole dell’atro: l’aumento del prezzo del petrolio non è sufficiente. Anche la piena occupazione non spinge più di tanto le rivendicazioni salariali e l’inflazione. La globalizzazione, le tecnologie oggi permettono un controllo forte dei salari e dell’inflazione. Chi non si adegua esce dal mercato (leggi rimane disoccupato).

Hedge funds (i grandi speculari, le locuste di Wall Street). Hanno iniziato a diversificare, comprando dell’oro, anche se non sono catastrofisti. Per la loro natura guadagnano soprattutto con la volatilità dei mercati (che oggi crescono invece linearmente).

Dollaro. In forte calo. E’ ritornato ai valori del pre Tramp (un Euro corrisponde a circa 1,12 $).

Startup Usa. IF battery. Nuove batterie per auto elettriche a ricarica immediata. E’ stata presentata una ricerca per un nuovo tipo di batterie prive di membrana e con elettroliti fluidi (per esempio una miscela di acqua ed etanolo o metanolo) che potrebbero quindi essere riforniti alle auto tramite pompe, mentre gli elettroliti esauriti saranno scaricati e inviati, per la ricarica, in impianti appositi. IFBattery sta sviluppando un sistema di stoccaggio dell’energia che permetterebbe ai possessori di auto con motore elettrico di rifornire il proprio veicolo con elettroliti fluidi, in un modo non troppo diverso da come ora si va a rifornire il serbatoio di un’auto benzina o diesel.

Europa. Borse, alla fine della settimana si riprendono. Borse in crescita, eccetto Milano. Le elezioni politiche francesi rassicuranti per l’Europa, l’entusiasmo per la ripresa, la fiducia di M. Draghi per l’eurozona, hanno rafforzato purtroppo notevolmente l’euro rendendo le esportazioni meno competitive. Se dovesse ancora rafforzarsi l’euro, si rischia di falciare sul nascere le velleità di rilancio. Anche l’inflazione ha un po’ deluso: è scesa all’1,4% dall’1,9%.

Italia. Il Pil è in ripresa nel primo trimestre, rivisto a +1,2% rispetto al +0,8% iniziale.

Ferrari batte Hermès nelle valutazioni di borsa. Azioni a 80,40 Euro che porta il titolo a +44,85% da inizio anno. Il P/B (Price/Book Value, rapporto tra il prezzo di mercato, quotazione, di un'azione e il valore del capitale, valore libro, è arrivato 31,83 - circa tre volte quello dell’elevatissimo di Hermes. Nota: Warren Buffet non prende in considerazione nei sui acquisti società che hanno un Prezzo/Valore di libro superiore a 1,5 volte).

Banca Mps. Ritorna in Borsa a luglio. I possessori delle obbligazioni subordinate per essere rimborsati dovranno dimostrare di essere state vittime di collocamenti scorretti. Banche venete. Si punta a ottenere entro la prossima settimana una prima risposta sullo sconto per portare da 1,25 miliardi a 6-700 milioni la richiesta aggiuntiva di capitale privato per coprire le perdite sulla cessione degli Npl.

Macchinari per le piastrelle (ceramiche). I cinesi in questo settore sono sufficienti ma con tecnologie superate. I drive italiani con il controllo digitale dei processi lavorativi già presente da tempo da noi, creano molto interesse per i clienti cinesi (ma non solo: anche per l’india e altri paesi asiatici). Nel 2016 i robot della ceramica hanno abbattuto il muro dei due miliardi di ricavi con l’export.

 

.* driver, in informatica, indica l'insieme di procedure, spesso scritte in assembly, che permette ad un sistema operativo di pilotare un  dispositivo hardware.

 

Paesi emergenti. Dovevano essere le vittime predestinate di Trump e della stretta monetaria della Fed (con l’aumento dei tassi) invece stanno crescendo (da inizio dell’anno l’indice Msci Emerging a +17%).  Oggi per molti il rischio è solo Trump.

 

Petrolio. Ancora debole. Cresce la produzione in Usa, Libia e Nigeria. Le strategie per ridurre il surplus sono ancora insufficienti.

 

Clima. Tutti sono contro Trump: proteste e indignazione mondiale. Un attacco arrivato proprio nel giorno in cui l'Eliseo ha ricevuto Michael Bloomberg, ex sindaco di New York, inviato dell'Onu per il clima e ora anche capofila dei ribelli interni: un gruppo di sindaci, universitari, aziende e i governatori di California, New York e Washington intenzionati a ignorare l'annuncio di Trump e a presentare un piano per rispettare l'accordo di Parigi.

 

Indici

S&P 500: +0.99%

Euro Stoxx 600: +0,31% (banche -2,1% auto +0,93% salute +1,59% risorse di base -1,39%)

Francoforte, Dax 30: +1,75%

Parigi, Cac 40: +0,13%

Madrid, Ibex 35 +0,02

Milano, Ftse Mib: -1,33%

Londra Ftse 100: 0,00%

 

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Settimana finanziaria del 27.05.2017.

News in pillole.

Usa. L’indicatore del Sentiment ritrova la fiducia e continua il recupero. I sotto indici sono mediamente neutrali. Segnali di paura arrivano da azioni e bond rifugio.

La crescita americana è stata rivista da +0,7% a 1,2% nel primo trimestre.  S&P continua a macinare record. Rimane forte anche la domanda di  Treasury*. Il dollaro invece perde di valore per l’incertezza delle misure de presidente Tramp, dal tono morbido della Fed nel rialzo dei tassi, per una certa perdita di slancio del ciclo economico Usa e infine per l’aumento di stato di salute positivo dell’Europa.

La settimana infine si è chiusa nella prudenza anche in vista del lungo weekend: domani Wall Street chiusa per Memorial Day (saranno chiuse anche quelle di Londra e Pechino).

Scadenze: alla fine della settimana uscirà il consueto dato economico sul lavoro, a metà giugno la Fed delibererà sull’aumento dei tassi di venticinque centesimi che il mercato si attende.

.*Per Treasury (o T-Bond) si fa riferimento ai titoli di Stato a medio-lungo termine emessi dal Tesoro statunitense: il corrispettivo dei BTp e dei Bund.

Europa. La crescita dell’economia americana serve a ridurre le ansie in Europa e per limitare le perdite. Per i listini è tregua (non subiscono traumi). La questione greca non è risolta, ma gli operatori non si preoccupano grazie al nuovo corso francese.

Le preoccupazioni arrivano dal settore obbligazionario.  Alcuni iniziano a ipotizzare lo scotto che potrebbero pagare i titoli di stato (in primis i Btp) senza la ciambella di salvataggio del QE. A giugno la Bce inizierà ad affrontare il tema, anche se il Presidente della BCE, M. Draghi, ha ripetuto che è ancora presto per parlare di Exit strategy, ovvero di ipotizzare un piano per uscire dal QE (la politica monetaria accomodante) e dai tassi d’interesse di riferimento ai minimi storici.

Comunque sia, quando arriverà l’Exit strategy, diventerà un miraggio pensare che le obbligazioni non ne risentiranno.  E questo perché i target stimati sono stati raggiunti: il Btp si è avvicinato al 2% a quota 170 di spread sul bund (che si è mosso da negativo a quota 0,5%; il Btp a due anni nel luglio 2016 oscillava sopra lo zero e oggi al di sotto). E’ ragionevole pensare quindi che solo l’ipotesi di un rialzo dei tassi avrebbero impatti negativi nel settore obbligazionario (con i corsi in calo per chi vende e con i rendimenti salita per i nuovi acquirenti).

Italia, banche. I titoli dei principali istituti hanno risentito anche dell'incertezza legata al salvataggio delle banche venete (Popolare di Vicenza e di Veneto Banca). Gli investitori hanno iniziato a vendere le azioni del comparto soprattutto dopo che ieri è emerso che la Commissione europea ha richiesto altri fondi privati, per oltre un miliardo di euro, per sostenere i due istituti, in modo da evitare il bail-in. Anche l’obbligazione senior delle due banche venete sotto pressione. Quelle con scadenza 2019 sono scese fino a 73 euro per poi salire a 79. Per il rilancio si parla ora di Co Co bond*.

 

-* CONTINGENT CONVERTIBLE BOND (CO. CO. BOND). Si tratta in pratica di obbligazioni ibride convertibili che, in determinate condizioni, si trasformano in azioni, quindi in capitale della banca che li ha emessi, alleggerendone sostanzialmente l’esposizione debitoria.

 

 

Bitcoin è limitato a risparmiatori dai nervi saldi.

Se esistesse anche per il bitcoin un indice Vix - quello che segnala la volatilità del mercato e che qualcuno chiama “indice della paura” - sarebbe costantemente in tensione. Lo dimostra l’ultima giornata che ha visto la criptovaluta più famosa del mondo salire sulle montagne russe con oscillazioni superiori al 15 per cento. Per poi alla fine confermare il trend al rialzo che ha caratterizzato l’ultimo periodo.

La seduta di giovedì si è aperta in Europa con quotazioni di nuovo su livelli record con lo sfondamento di quota 2.400 dollari per poi proseguire indisturbato il cammino al rialzo, toccando nel primo pomeriggio il nuovo record a 2.800 dollari. Poi il bitcoin ha invertito precipitosamente la rotta e in neanche tre ore è piombato a 2.380, il che vuol dire il 15% in meno. Poi ha oscillato ancora per un po’ arrivando attorno a mezzanotte a 2.300. Da allora il mercato ha ripreso a salire e attualmente è quotato a 2.560 dollari per un bitcoin. Le forte oscillazioni non sembrano aver quindi tagliato le gambe alla rincorsa della criptovaluta che prosegue imperterrita la corsa al rialzo: solo sabato scorso ha sfondato la soglia dei 2.000 dollari, raddoppiando di fatto il valore rispetto a fine marzo. Fonte: Reuters

 

 

Paesi emergenti. Crescono sulla ritrovata debolezza del dollaro e oggi sono ai massimi da due anni.

Petrolio. L’accordo raggiunto a Vienna replica quello in vigore da gennaio: il taglio di produzione è prolungato per altri nove mesi ma resta identico - 1,8 milioni di barili al giorno. Molti analisti l’hanno letto come un segnale d’impotenza:  «Questo dimostra che non c’è molto altro che l’Opec possa fare». Per il mercato è stata una delusione: il petrolio ha chiuso con un ribasso di circa il 5%, che ha ricacciato il Wti sotto la soglia psicologica di 50 $/barile.

Oro. Ai massimi da inizio maggio. I futures dell'Oro sono in rialzo durante la sessione Europea di Venerdì. Per i mercati la crescita sa di fuga dal rischio.

Indici

S&P: +1 %

Euro Stoxx 600: -0,04% (banche -0,59%, auto -1,87%, salute -0,45%, risorse di base -1,38%)

Dax 30: -0,29%

Cac 40: +0,23%

Madrid Ibex 35: +0,63%

Milano Ftse Mib -1,66%

Londra Ftse: +1,03%

 

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Settimana finanziaria del 20.05.2017

News in pillole

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Usa. Il Sentiment arretra. Segnali di paura nei sottoindici (nei bond rifugio e sulla forza dell’azionario). Passata l’euforia iniziale oggi dopo 100 giorni di presidenza, Trump solleva più timori che ottimismo. A metà settimana la sola possibilità (molto remota) che possa essere messo sotto processo dal Congresso per collusione, ha fatto scattare l’avversione al rischio azionario con i corollari classici negli asset drive (la guida dei settori economici): rialzo dello Yen, ribasso del $ (per la convinzione che la Fed non rialzerà i tassi a breve), ribasso del petrolio ritornato all’ottobre del 2016. Però si è risolto in un semplice stop and go (frenata e ripartenza).

Trump spinge per una Nato araba di trentadue paesi.   Il nuovo presidente intende spendere meno guadagnare di più. I ricchi alleati del Golfo devono armarsi, e accrescere gli acquisti di armi dagli Usa. Devono comprare aerei militari, navi, sistemi missilistici, e altro, per un valore complessivo di almeno 110-120 miliardi di $.

Europa. Le borse si sono mosse in parallelo a quelle Usa nel calo ma non nelle previsioni che rimangono positive.  Il 2017 sarà l’anno boom dell’Europa. Anche Mario Draghi è ottimista: La crisi è superata. La ripresa dell’area dell’euro è resistente, sempre più ampia fra i vari paesi e settori. Va da se anche che una riduzione del Qe, con un rialzo dei tassi, le borse potrebbero diventare nervose (nel breve).

Italia. Secondo le stime di Jp Morgan forti flussi di capitali sono in arrivo dall’estero; è rientrato solo il 19% della liquidità uscita nel 2016, contro il 45% della Spagna e il 33% della Germania.

Prosecco ultra record. A fronte di una disponibilità di 6458 ettari ci sono state domante per impianti nuovi per 164mila ettari. In tutte le regioni (a parte l’Abruzzo) le richieste di nuovi vigneti hanno sperato l’offerta.

 

Fincantieri. Acquisisce il 66,7% della concorrente francese Stx France.  E’ una grande operazione europea che rende l’Europa più competitiva nella cantieristica nel mondo.

Banche venete. Il fondo interbancario si rifiuta di versare un atro miliardo privato come chiede la comunità europea per autorizzare un intervento dello Stato per il rilancio della Popolare di Vicenza e Banca Veneta.  Le preoccupazioni aumentano.

Molti gettonati rimarranno le società di media e piccola capitalizzazione.  Ritorna l’interesse per le azioni difensive (Eni, Italgas) e rimane stabile l’attrazione per le azioni del settore ciclico (auto).

Giappone. Esordisce il c/c in bitcoin. La Borsa Coincheck sta collocando quattro piani d’investimento-risparmio in bitcoin: tasso dell1% se  deposito quattordici giorni; 2% per un mese, 3% per tre mesi, 5%  per un anno. Di solito, chi possiede la moneta virtuale la lascia online come si trattasse di un c/c senza interessi: spera di guadagnare unicamente in conto capitale (con l’aumento del valore del bitcoin). Oggi in Giappone questo mercato non è regolamentato perché la moneta virtuale non ricade sotto i controlli bancari. Ma se i volumi esplodessero, sicuramente, ci sarebbe più attenzione. E intanto anche le banche si stanno aprendo alle nuove monete digitali.

Indici.

 

S&P500: -0,79%

Euro Stoxx 600: -1,04 (banche -1,47% auto: -2.00%, salute -2,14% risorse di base +2,05%)

Londra, Ftse 100: +0,48%

Francoforte, Dax: -1,01%

Parigi, Cac 40: -1,55%

Milano, Cac 40: -1,55%

 

 

 

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Settimana finanziaria del 13.5.2017

News in pillole.

 

 

Mercati finanziari. Non ci sono grandi spunti per essere pessimisti ma nemmeno di essere ottimisti. Le borse hanno movimenti laterali. Non ci sono motivi per essere pessimisti perché l'economia americana è solida e quella europea in crescita; anche la Cina è sotto controllo. All'orizzonte non s’intravedono tensioni pericolose, anche se i conti deludenti dei grandi magazzini di *JMacy's stanno  mettendo in dubbio la tonicità dei consumi degli indici di fiducia. 

 *Macy's è una catena della grande distribuzione statunitense fondata nel 1858. 

 

Usa. Il sentiment degli investitori è migliorato rispetto l'altra settimana. I sottoindici restano neutrali. Segnali di paura solo dai volumi delle azioni. 

 

Europa. Le elezioni tedesche non sono percepite come un problema e se la Francia non ha rotto il sistema Europa, sicuramente non lo potranno fare le elezioni italiane dl 2018. Risultato: per un po' di tempo i mercati non saranno condizionati dalla politica (e la propensione sta ritornando in Europa).  

 

Italia. Un fondo italo-cinese per le Pmi (piccole-medie imprese), Cassa depositi e prestiti e China Development Bank si sono alleati a

Macfrut di Rimini. Ottimi accordi sull'export in Asia. Con Cina, India e Vietnam sono stati  firmati  contratti per decine di milioni.

 

Euro. Con la vittoria di Macron la tendenza è verso il rialzo rispetto al $ (1,092).

 

Il Pil mondiale sale e non inquina. Fino al 2010 il Pil è stato direttamente correlato all'aumento dell'inquinamento da anidrite carbonica (co2). Poi da quella data si è avuto un disaccoppiamento (decoupling): alla crescita del Pil non è seguito un aumento del co2. Gli investitori in genere non si preoccupano dell'inquinamento.

S’interessano di investimenti redditizi. Oggi il green, il rinnovabile promette quarantacinque mila miliardi d’investimenti entro il 2050. Nel 2016 i paesi emergenti, Cina, India, Brasile, hanno investito 156 miliardi di $ superando i paesi sviluppati (hanno investito 130 miliardi)

 

Indici.

 

Nasdaq: +0,36%

Euro Stoxx 600: +0,28% (banche -1,20% auto -0,24% Salute +2,76% risorse base: -0,08%

Londra Ftse: +1,8%

Francia, Cac 40: -0,5%

Milano, Ftse Mib: +0,4%

Zurigo, Smi: +0,5%

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Settimana del 6.05.2017

News in pillole.

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Usa. Il Sentiment degli investitori ritorna poco mosso su valori mediamente neutrali. Segnali di paura ancora dalla domanda di bond-rifugio.

La disoccupazione Usa è ai minimi da dieci anni. Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti al 4,4% non è mai stato così basso dall’era precedente la grande crisi, dal maggio del 2007.  Il mercato sconta oramai un rimbalzo della crescita del Pil statunitense fino al 3,3% nel secondo trimestre, che inverta la rotta rispetto alla brusca e deludente frenata allo 0,7% avvenuta nei primi tre mesi.

Fed. Un rialzo dei tassi a giugno appare una certezza (i mercati future lo danno  all’83 %); anche il rialzo di settembre appare molto probabile, come anche l’avvio a fine anno di una riduzione del suo enorme portafoglio di asset, gonfiato a 4.500 miliardi durante la crisi per sostenere il risanamento economico.

Borse. Continua l’effetto ondivago Trump sui mercati. Dopo i forti rimbalzi generalizzati ora le borse sono più selettive. Ad esempio l’indice Russel 2000 delle piccole imprese ha quasi annullato i rialzi seguiti all’elezione di Donald Trump.

Apple. Quando si tratta di finanza, vanta già più d’un primato: è la regina della capitalizzazione di mercato, con un valore di Borsa che si avvicina agli 800 miliardi di dollari. Detiene anche il record, tre le aziende non finanziarie, della cassaforte di liquidità globale: trabocca di 257 miliardi di dollari, una cifra raggiunta grazie a un nuovo incremento nel trimestre appena concluso. Adesso può però rivendicare un nuovo exploit: proprio grazie alla necessità di impiegare adeguatamente e prudentemente una simile montagna di liquidità, è diventata nei fatti il più grande singolo fondo obbligazionario al mondo.

Warren Buffett, l’oracolo di Omaha, ha perso fiducia in Ibm. E così ha deciso di ridurre di circa un terzo i titoli che Berkshire Hathaway ha in portafoglio del gigante dei servizi informatici.

Europa. Si sono placate le ansie degli investitori dopo il successo di Macron. Ma lunedì, archiviata la vittoria definitiva  di Macron,  ritornerà la normalità e le crescite azionarie saranno più ragionate e con meno energia (la propensione al rischio rimarrà tuttavia positiva).

Inflazione. Il calo del petrolio preme al ribasso l’inflazione generale. Anche la Vittoria di Macron con il rialzo dell’euro su dollaro (ora a 1,09) non aiuta l’inflazione core (inflazione depurata dal prezzo del petrolio e dagli alimentari)

Borse. A oggi il bilancio delle borse a dieci anni è il seguente: Francoforte, il Dax ha raggiunto i valori anteriori alla crisi, Milano, il Ftse Mib è sotto del 50%, Madrid l’Ibex 35 del meno 30% e Parigi, il Cac trenta meno 15%.

Italia. I timori che i titoli di Stato del Belpaese potessero diventare junk, spazzatura, più tecnicamente inquadrati nel grado di non investimento, sono stati fugati. Secondo l’agenzia, la ripresa dell'economia resta un obiettivo raggiungibile: le previsioni sono per un Pil in rialzo dello 0,9% quest'anno e dell'1-1,2% tra il 2018 e il 2020. 

E’ al via il borsino per la negoziazione di 100 banche locali. Lunedì partirà Hi-Mrf, la piattaforma digitale d’incrocio tra domanda e offerta.

Banche venete. Dovranno essere salvate entro giugno. Avanti con il processo di fusione. Sotto la lente, il * burden sharing.

* Il burden sharing è la condivisione dei costi per la ricapitalizzazione precauzionale, prevista dall’articolo 132 della direttiva europea Brrd (Bank Recovery and Resolution Directive) sulla gestione delle crisi. Oggi le regole prevedono che il burden sharing colpisca gli azionisti e i creditori non privilegiati. Così, in caso di dissesto di una banca, il burden sharing può colpire anche i bond senior.

Grecia. La Germania si oppone all’haircut (uno sconto della somma da rimborsare) ma accetta l’estensioni della scadenze per i rimborsi e una riduzioni dei tassi che i greci devono pagare.  Dai calcoli risulta che i rimborsi potrebbero essere onorati in questo caso solo in tempi lunghissimi, fino al 2080.

Intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale è uscita dai laboratori e si sta avviando a diventare un fattore chiave dell’economia del futuro. Tutte le principali aziende della rete, da Amazon a Facebook, da Google a Baidu, affermano che ci troviamo all’inizio di una nuova era, e stanno intervenendo nel settore con tutto il loro peso. Tecnologie come le reti neurali in grado di apprendere (deep learning) consentono di affidare alle intelligenze artificiali operazioni che in precedenza avrebbero richiesto un operatore umano, e su scala molto più vasta.
Uno dei principali motori dell’espansione dell’intelligenza artificiale è l’interazione con gli esseri umani. Se fino a poco tempo fa per raggiungere il pubblico con attività nuove bastava proporre un’app, oggi le app sono così numerose che è difficile convincere le persone a installarne di nuove. Già un anno fa il numero degli utenti attivi sui quattro principali sistemi di messaggistica ha superato quello dei quattro principali social network. Per questo l’attenzione va spostandosi dalle app ai chatbot, sistemi automatici che permettono di fare acquisti e gestire servizi direttamente in chat.
La quantità di fondi a disposizione
delle startup legate all’intelligenza artificiale sta perciò crescendo costantemente.

 

Materie prime in calo. Vendite su rame, minerali ferrosi e petrolio e oro. (Fonte Wsi)

Calo delle materie prime nelle contrattazioni asiatiche prima e ora in Europa. Non sono solo i minerali ferrosi, tramortiti dai timori di un calo della domanda in Cina, a essere colpiti dalle vendite. Molte delle principali commodity oggi perdono quota. Il petrolio è sceso ai minimi da novembre, scendendo sotto l’area dei 44 dollari al barile per quanto riguarda il contratto Wti.

Sull’andamento del petrolio pesa l’aumento delle scorte di greggio in Usa e i dubbi circa la capacità dell’Opec di estendere l’intesa sui tagli alla produzione. L’oro da parte sua paga le preoccupazioni circa un rialzo dei tassi della Fed a giugno e le citate prospettive di un proseguimento della ripresa economica americana, in un contesto che sembra in miglioramento anche in Europa. I cali del rame vengono attribuiti all’aumento dell’offerta sul mercato inglese LME.

 

Indici

Usa, S&P: +0,3%

Europa, Stoxx 600: +1,93% (banche +3,57%, auto +0,71%, salute +1,98% risorse di base (materie prime)  -3,28%)

Francoforte Dax 300: +2,2%

Parigi Cac 30: +3,1%

Milano Ftse Mib: +4,2%

2%

 

 

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Settimana del 29.04.2017

News in pillole.

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Usa. Il sentiment degli investitori recupera terreno dai minimi. I sotto indici in media sono ritornati neutrali. Segnali di paura arrivano ancora dalla domanda di bond-rifugio.

Pil. Crescita ai minimi da tre anni. L’espansione americana si è fermata durante il primo trimestre dell’amministrazione Trump. Tra gennaio e marzo il Pil degli Stati Uniti è aumentato solo dello 0,7%, il passo più lento in tre anni. La battuta d’arresto del Pil, nell’insieme, non  preoccupa. Il bilancio settimanale del Dow Jones è stato positivo perché si aspetta un riscatto in primavera, con una crescita vicina al target del 3% con qualcuno che punta fino al 4 per cento. La debolezza attuale dell’economia consiglia prudenza alla Banca centrale nell’aumento dei tassi - e questo è un bene per gli investitori.

Europa. Le Borse hanno festeggiato con calici la vittoria, al primo turno, di Emmanuel Macron. Il gran spolvero è stato alimentato anche dalle trimestrali soddisfacenti  e dalla Bce che ha dipinto l’Europa entro un quadro rassicurante.  I risultati più brillanti li hanno ottenuti i titoli del lusso (Dior +15%, Lvmh + 9%Kering +15%; solo Hermes ha perso il -4%).

Obbligazioni.  Si sgonfia la ricerca forsennata di obbligazioni sicure, anche con rendimenti negativi (si sgonfia il flight quality).

Italia. Piazza affari ha fatto faville con le banche e con la galassia Agnelli (Fca + 10% Cnh +9%). L’euforia poi continuerà sulle aziende di medie dimensioni che avranno grandi benefici con i Pir (Esempio: Sogefi +40%).

Pop. Vicenza e Veneto. La salvezza resta appesa al via libera Ue alla ricapitalizzazione precauzionale che oggi può fornire solo lo stato.

Cibo. Patto con Pechino sulla qualità. Con i nuovi standard sulla salute aprono per l’Itala ottime prospettive per i nostri prodotti alimentari.

Oro.   L’ultima frontiera della truffa. Si vendevano lingotti fisici depositati in un caveaux reale a Lugano dove i clienti (quasi tutti Italiani) volendo lo potevano anche vedere e toccare. Unico inconveniente: i clienti erano molto, molto di più dei lingotti. Quando poi i clienti scoprono la truffa, il caveau e lingotti cambiano ubicazione e si riparte con altre nomi di società.

Dollaro. L’Euro si è rafforzato su dollaro oltre 1,09, spinto dalla vittoria di Macron.

Paesi emergenti. La debolezza del $ ha impattato positivamente sulle borse emergenti con l’indice Msci Emerging Marcket in crescita.

India. Non si accontenta più di aver strappato alla Cina il fregio di grande Paese a più rapida crescita, ma si preparerebbe a scalzare la Germania dalla piazza di quarta più grande economia al mondo. Il progetto Make in India, dovrebbe fare del Subcontinente India un hub della produzione mondiale, portando entro il 2020 l’apporto della manifattura al Pil dal 16 al 25% e attirando investimenti stranieri grazie anche alle aperture in alcuni settori. Una forte accelerazione, dopo qualche turbolenza iniziale, arriverà dall’introduzione nei prossimi mesi della Good and service tax (una sorta di Iva italiana), che dovrebbe finalmente creare un mercato unico tra i ventinove Stati della Confederazione indiana, oggi separati da regimi fiscali differenti che a volte rendono più conveniente importare un prodotto dall’esterno piuttosto che comprarlo da un altro Stato indiano.

Petrolio.  Il prezzo del greggio schizza negli scambi di questo venerdì, nelle speranze che venga prolungato l’accordo sui tagli alla produzione; tuttavia l’impennata resta .

Indici.

New York, S&P: +1,5% (Nota il Nasdaq ha superato per la prima volta i 6.000 punti).

Euro Stoxx 600: +2,37% (banche +4,8% auto +3,97% risorse di base -0,46% Salute +2,46%)

Londra, Fese 100: +0,75

Francoforte, Dax 30: +3,2%

Parigi, Cac 40: +4,1%

Milano Ftse Mib: +4,4%

 

 

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Settimana del 21.04.2017

News in pillole. Fonte Il Sole 24 Ore

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Usa. Il sentiment degli investitori rimane su valori bassi. I sottoindici sono mediamente negativi. Segnali di paura arrivano da scelte e bond –rifugio.

Nonostante le tensioni geopolitiche (Nord Corea, Siria, Venezuela, elezioni francesi e tenuta dell’Europa) i listini a Wall Street continuano a viaggiare a livelli vicini ai record. Sulle ottantadue società dello S&P500 che ieri hanno presentato i loro conti trimestrali, circa il 75% ha riportato risultati migliori del previsto. Per la Corporate America si tratta del migliore risultato trimestrale dal 2011. Blackstone, maxi-fondo Usa di private equity e immobiliare, nel trimestre ha più che raddoppiato gli utili. Anche il titolo di Apple è arrivato a salire dell’1,5% dopo che gli analisti di Morgan Stanley e Stiffel hanno aumentato la forbice di prezzo da 130 a 150 dollari per azione, con un rating confermato a «hold», alla luce di un miglioramento nelle consegne di iPhone

Europa. Discrasia (cattiva mescolanza) fra gli indicatori Markit-Pmi* (indici morbidi) e i dati reali (dati duri, leggi crescita dei Pil). Con gli indici di fiducia siamo all’euforia. Questi hanno toccato ieri un altro massimo da sei anni a quota 56,7 da 56,4, segnalando anche un forte aumento delle assunzioni a ritmi non visti da almeno un decennio. I dati duri non hanno confermato la forza di quelli “morbidi”», come il Pmi. «La produzione industriale che conta per il 20% circa del Pil di Eurolandia - continua - è calata dello 0,3% in febbraio, dopo un debole andamento di dicembre (-1,1%) solo parzialmente corretto a gennaio (+0,3%)».

. *Markit-Pmi. Markit è un’azienda inglese che produce servizi di informazione finanziaria a livello globale. Tra i servizi che offre ci sono gli indici Pmi, e le relative indagini, di oltre 30 nazioni. I settori per cui viene calcolato l’indice sono: manifatturiero, terziario, edilizio, e delle vendite al dettaglio.
Ogni singola indagine si basa su questionari compilati dai direttori degli acquisti di almeno 400 aziende scelte in modo da rendere il campione rappresentativo della realtà indagata. I questionari sono compilati nella seconda parte del mese di riferimento. I risultati dell’indagine sono divulgati entro la fine dello stesso mese. Agli intervistati è chiesto di confrontare le condizioni di un certo numero di dimensioni dell’attività aziendale rispetto al mese precedente, stabilendo se queste sono migliorate, peggiorate o sono rimaste invariate. Per ogni variabile è calcolato un indice il cui valore va da 0 a 100. La soglia che separa i contesti di crescita da quelli di flessione dell’attività è 50 punti. Sopra 50 c’è miglioramento, sotto 50 c’è peggioramento.
Più il risultato è distante da 50 e più il tasso di cambiamento rispetto al mese precedente è alto.

Italia. Da sempre l’Italia è un sughero sulla corrente dell’economia europea e internazionale: è costretta come vagone a seguire (non è una locomotiva).  Anche da noi si scorgono luci in fondo al tunnel. I dati confortanti sono i dati qualitativi che vengono dagli indici Pmi e da altri indicatori di fiducia. I dati di produzione industriale sono meno buoni. La discrasia si dovrebbe però risolversi a favore del fatturato reale come in tutta l’Europa.

Le navi da crociera spingono la cantieristica. A fronte di un mercato mondiale della cantieristica navale in calo, l’Europa e segnatamente l’Italia, segnano un boom di commesse, determinato dal comparto delle unità da crociera. All’interno di questo panorama positivo per l’Europa, l’Italia ha un ruolo da protagonista. Trainata, infatti, da Fincantieri, che controlla anche i cantieri norvegesi Vard e che ha totalizzato ordini per otto navi nel 2016 e per sei (finora) nel 2017, la cantieristica italiana risulta leader del segmento crociere gestendo il 42% del portafoglio ordini a livello mondiale.

Inghilterra. L’annuncio delle elezioni anticipate in Gran Bretagna ha fatto apprezzare la sterlina contro il dollaro.

Le centrali elettriche carbone ieri sono state spente per sempre. E’ stato il primo paese a utilizzare il carbone per le centrali e il primo tra le grandi economie a farne oggi a meno.

Oro. Le tensioni politiche hanno riportato l’oro in area 1300 $ per oncia.

Petrolio. Petrolio in calo a New York, dove le quotazioni perdono lo 0,36% a 50,26 dollari al barile.

Indici.

New York, S&P: +0,75%

Euro Stoxx 600: -0,59% (banche +3,6% auto: +2,53% salute: -0,11% risorse di base +1,07%)

Londra, Ftse 100: -2,91%

Francoforte, Dax: -0,36%

Milano Ftse Mib: -0,16%

 

 

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Settimana finanziaria del 08.04.2017

News in pillole.

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Mercati. Ad aprile è partita una rotazione al contrario. Si va verso il flig to quality (volo verso la qualità). Diversi gestori hanno iniziato a vendere azioni e a comprare titoli di Stato. La nuova bias * (convinzione) operativa porta a comprare obbligazioni a tasso fisso, in un’ottica breve e medio termine. A oggi la rotazione è lenta e ha bisogno ancora di qualche settimana per capirne di più.

. * Il bias (pron. 'baiəs) in psicologia cognitiva indica un giudizio (o un pregiudizio), non necessariamente corrispondente all'evidenza, sviluppato sulla base dell'interpretazione delle informazioni in possesso, anche se non logicamente o semanticamente connesse tra loro, che porta dunque a un errore di valutazione o a mancanza di oggettività di giudizio. L'etimologia del termine bias è incerta. Il linguista Tullio De Mauro sostiene il derivare del termine specifico dall'inglese, col significato di inclinazione.[1] L'enciclopedia Treccani sceglie invece la discendenza dal provenzale, col significato di obliquo o inclinato.[2][3]

Usa. Il Sentiment rimane su valori stabili e i sotto indici mediamente neutrali. Segnali di paura arrivano per i volumi elevati di vendite di azioni. Anche se il tasso di disoccupazione ufficiale è sceso al 4,5% (il livello più basso da dieci anni) i nuovi 98000 posti di lavoro a marzo (quasi la metà di quelli previsti) ha deluso gli investitori perché alcuni vedono nell’espansione dell’economia i primi scricchioli. E questo perché a oggi  si è ancora in attesa degli investimenti per le infrastrutture e il calo delle tasse a tutto spiano! Promesse da Trump.

Europa. I bombardamenti americani in Siria non hanno stravolto i mercati finanziari, anche se gli umori non si sono sganciati dall’oltreoceano. Dopo l’euforia Tramp, si è ritornati alla normalità, con una ripresa da rinsaldare un’inflazione sana, non ancora stimolata dagli aumenti, salariali (siamo lontano all’obiettivo, del 2% circa).

Italia. Tutti sulla rampa dei Pir. Questo strumento è vincente. Unisce incentivi fiscali con il mondo azionario delle piccole e medie imprese. Tutte le società di gestione si sono lanciate, anche la corazzata dei consulenti di Fineco Bank.  (Plus24, Il Sole 24 Ore, pg. 20).

Pir. I Piani Individuali di Risparmio (Pir) a lungo termine (introdotti dalla legge 11/12/2016, n. 232) rappresentano una nuova forma di risparmio fiscalmente incentivato. Sono contenitori - fondi comuni, polizze Vita, gestioni patrimoniali) volti a canalizzare flussi finanziari verso le piccole imprese italiane e dunque per sostenere lo sviluppo economico del Paese. Le agevolazioni previste sono relative a un investimento non oltre ai 30mila euro l'anno, 150mila euro in cinque anni.

Fineco. A marzo raccolta a 675 milioni: +57% annuo. La raccolta netta da inizio anno è stata pari a 1380 milioni.

Popolare di Vicenza. Da Zonin e vecchia gestione danni da due miliardi. Va avanti la saga delle banche venete, in attesa di scoprire quale decisione prenderanno le autorità europee sulla richiesta di una ricapitalizzazione precauzionale per salvarle.

Gestioni separate assicurative. In tempi a tassi scesi a zero le gestioni separate si sono confermate un buon investimento. I fondi assicurativi hanno ottenuto rendimenti oltre il 3%.

La Repubblica Ceca sgancia la corona dall’euro. Invece la banca centrale ha messo fine al peg * (aggancio artificiale) lasciando decidere al mercato. Gli effetti sono stati immediati. Dopo un iniziale e breve rafforzamento dell’euro, è stata la koruna a spuntarla balzando di quasi il 2% in pochi scambi. Tre anni fa la Banca centrale ceca decise di introdurre un peg con l’euro per evitare che un eccessivo rialzo della propria moneta inasprisse la deflazione. In quattro anni l’istituto centrale ha acquistato 47,8 miliardi di euro. Tanto è costato mantenere il cambio euro/koruna a ventisette.

. * Peg è un termine inglese che letteralmente significa "fissare" e che viene ... che consiste nel fissare il tasso di cambio della valuta nazionale, rispetto a un'altra.

Oro. Nel dubbio si compra oro che in teoria, in uno scenario di reflazione (inflazione lenta dopo la deflazione) e rialzo dei tassi, non dovrebbe essere l’investimento preferito. Tuttavia il bene rifugio per eccellenza sui mercati asiatici ha toccato 1.270 dollari l’oncia, in rialzo di circa l’1,5% e ai massimi da 5 mesi.

Petrolio. Il mercato del petrolio ha messo il pilota automatico: bombardamenti in Medio Oriente uguale comprare. La reazione rialzista però è durata poco. Il prezzo del Brent ha raggiunto quota 56,08 dollari al barile, il Wti si è spinto fino a 52,94 dollari.

Commodity. Strategia contrarian (che compra nelle fasi difficili). Il risparmiatore medio italiano entra quando i mercati hanno già raggiunto il massimo ed è depresso quando i mercati sono già crollati. A oggi dopo i rialzi quasi generalizzati sono ancora in perdita le commodity. L’indice Crb (Commodity Research Bureau) che sintetizza il comparto è ancora sotto del 40% per effetto del rilevante peso del greggio. Forse oggi, in un’ottica di medio e lungo periodo, una strategia contrarian potrebbe premiare.

 

Indici

New York, S&P: +0,7%

Euro Stoxx 600: +0,03% (banche -1,38%, auto -2,74%, risorse di base +2,1% salute -0,38%)

Londra Ftse 100:  -0,9%

Francoforte Dax: -1%

Milano Ftse Mib: -1,2%

Tokyo Nikkei 225: -0,7%

 

 

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Settimana finanziaria dell’1.4.2017.

News in pillole.

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Usa. Il sentiment degli investitori risale dai minimi. I sotto indici restano neutrali. Segnali di paura arrivano dai volumi dell’azionario e bond-rifugio. Borse. Il Pil per il quarto trimestre è stato visto al rialzo e gli indici azionari ne hanno beneficiato. Dollaro. Si è rafforzato nelle ultime sedute dopo un tonfo lunedì a seguito della bocciatura della riforma sanitaria. L’euro si è indebolito di riflesso rispetto il $. Trump ripone l’arma dell’America solf  power (potere morbido, potere dolce) per un’AmeriKa muscolare, pronta alle ritorsioni e alle minacce. Un’America Firts sola e contro di tutti per combattere chi ha dissanguato l’economia Usa alimentando l’enorme deficit commerciale (nel 1960 era positivo a +4.892 miliardi di $ e nel 2016 è risultato a meno 749,926 – vedi grafico).

 

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Saldo bilancia commerciale Usa (serie storica in miliardi di dollari. Nel  1971 più  4.892 e nel  2016 meno 749, 926).

 

Questo è il suo messaggio al mondo: le «nostre truppe salgono sulle barricate», perché il deficit nell'interscambio non è «casuale». E se la Cina è nel mirino avendo scavato l'anno scorso un passivo di 347 miliardi negli scambi di beni, sotto esame sono anche alleati quali Italia, Francia, Germania, Irlanda, Giappone e Corea del Sud; vicini di casa nel Nafta come Canada e Messico; e poi Svizzera, India, Indonesia, Taiwan, Malesia, Tailandia e Vietnam.

Europa. L’inflazione al netto di energie alimentari (inflazione core) è scesa dallo 0,9 allo 0,7% nel primo trimestre 2017. Il carovita rimane lontano dall’obiettivo di stabilità della Bce. La Bce estenderà il piano di stimoli monetari fino al 2018. Si attenua quindi la pressione per l’uscita dalla politica monetaria accomodante, anche se ridurrà gli acquisti di bond mensili da sessanta miliardi a quaranta nel secondo semestre del 2017.

Italia. Oggi si parla di  PIR. Le azioni dello star in gran spolvero.

La parola chiave: Pir. Piani individuali di risparmio. La novità del 2017, i Pir, piani Individuali di Risparmio:  sono ‘contenitori fiscali’, ovvero strumenti quali fondi comuni, gestioni patrimoniali o depositi di titoli, all’interno dei quali si possono collocare strumenti finanziari di vario genere (azioni, bond o quote di altri fondi). I Pir portano una forte agevolazione fiscale, a patto di rispettare determinati vincoli stabiliti dal governo e di una durata minima dell’investimento di 5 anni, i redditi finanziari (le plusvalenze) derivanti dal piano non saranno tassati. Per rispettare le regole, il Pir dovrà investire almeno il 70% in strumenti finanziari emessi da imprese italiane o europee con una stabile organizzazione in Italia. Il 30% di questa quota (il 21% del totale del Pir) dovrà poi essere investito in strumenti diversi da quelli quotati sul mercato Ftse Mib o altri indici blue chips. Condizioni che potrebbero portare una spinta non indifferente al settore delle piccole e medie imprese quotate, tanto sul mercato Mta quanto su quello Aim

Avio, OK da Borsa Italiana a quotazione a STAR. In Borsa dal 10 aprile.  

Avio è un gruppo internazionale leader nel settore dei lanciatori spaziali, nella propulsione solida e liquida e nel trasporto spaziale, potendo contare su un’esperienza di oltre 50 anni È presente in Italia, Francia e Guyana Francese con 5 insediamenti produttivi ed impiega circa 800 persone altamente qualificate, il 30% circa impiegate in attività di ricerca e sviluppo Avio riveste il ruolo di sub-contractor e prime contractor rispettivamente per i programmi spaziali europei Ariane e Vega, entrambi finanziati dall'Agenzia spaziale europea. 

Cina. L’economia dirigista cinese, tarata sui ritmi del Piano quinquennale, è spiazzata dalla rapidità con la quale l’America sta scompigliando assetti consolidati. Negli ultimi quindici anni in Usa hanno trovato lavoro i lavoratori più qualificati, in Cina se ne sono avvalsi quelli meno qualificati ( a milioni hanno lasciato la povertà grazie ai salari bassi - e in Usa in milioni hanno perso il lavoro).

Pechino oggi lotta anche contro la fuga di capitali, per difendere lo yuan e le riserve in valuta. Il governatore della Banca centrale cinese ha invitato le Banche centrali di Giappone, Europa, e America ad abbandonare il quantitative easing perché “quello della liquidità non è un problema, in giro ce ne è fin troppo”.

Paesi emergenti. Mercati volatili in generale con delle eccezioni. Brasile, Indonesia, India, Ungheria, hanno attivato riforme sul debito e sulle valute positive e  oggi sono ritornati a brillare nei mercati borsistici. 

Oro. Produzione record nel 2016. Gli esperti prevedono una riduzione nei prossimi tra anni. Diverse miniere in attività si stanno esaurendo e di nuove non ce ne sono molte. Se passa la convinzione che la produzione inizierà a calare, l’oro potrebbe di nuovo ritornare ai massimi storici, a 1.921$ all’oncia.

Petrolio. Prezzo stabile a 50,6% per barile. Sentiment: è venuta a meno la fiducia in un pronto equilibrio tra domanda e offerta.  In Usa le trivelle sono aumentate da gennaio di 137 unità (oggi sono di 662).

Indici.

New York, S&P: +1,1%.

Euro Stoxx 600: +1,23% (banche +1,08% auto +0,96% risorse di base -0,56% salute +1,37%).

Londra, Ftse 100: -0,2%.

Milano, Ftse Mib +1,5%.

Tokyo, Nikkei 225: -1,8%.

 

 

 

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Settimana finanziaria del 25.03.2017

News in pillole

Usa. L’indice che misura il sentiment degli investitori Usa ha registrato un’abbondante flessione. Segnali di paura arrivano dai volumi sull’azionario e dalla domanda di bond rifugio. Le azioni hanno registrato la peggiore performance giornaliera da oltre cinque mesi.

E adesso: cosa accadrà a Wall Street dopo la sconfitta di Donald Trump sulla riforma sanitaria?  Gli esperti si sono uniti nel cantare in coro il leit motiv: «adesso, finalmente, l’attenzione della Casa Bianca sarà tutta sulla cosa che conta. Cioè, il taglio delle tasse». Insomma: prima si è dato importanza a un determinato evento; poi, nel momento in cui non si è concretizzato, l’attenzione è stata spostata su un altro tema. Il vero tema: la riduzione delle imposte sugli utili aziendali. Il resto? Poco rilevante. Non così importante. 


Il problema del monetadone.  L’enorme liquidità ancora in circolazione, a fronte dei bassi tassi (soprattutto in Europa), è andata in cerca di rendimento. In una simile situazione non è parso vero agli operatori di trovarsi un neo Presidente Usa che prometteva mari e monti. E, anche, di più. L’effetto? Molti denari sono finiti sull’azionario statunitense. Una corsa al rialzo che però, essendo in grande parte auto-alimentata, richiede di essere continuamente sostenuta dalla narrazione della «Trumpenomics». Di qui il veloce cambio di passo. Oplà! L’eliminazione dell’Obamacare conta poco. Il vero tema è la riforma fiscale. 

I due problemi 
- Il primo riguarda la capacità dell’ex presentatore di «The apprentice» di fare squadra, di riuscire a creare consenso su di sè nel Congresso. Cioè: la mancata abolizione dell’Obamacare, per alcuni comunque destinato a implodere, potrebbe essere l’indizio di un Trump che non riesce a portare a casa le riforme. Oggi quella sanitaria. Domani quella fiscale. 
- Il secondo, invece, è conseguente proprio alla mancata eliminazione dell’Obamacare. I risparmi legati all’operazione (secondo alcune fonti 500 miliardi di dollari nel corso degli anni) sarebbero stati usati per controbilanciare il taglio fiscale. E, quindi, renderne più facile l’approvazione. Adesso questo «supporto» sembra sparire: il che, inevitabilmente, rende contabilmente più ardua l’intera operazione
Fonte: Il Sole 24 Ore.

 
Dollaro. Si è sgonfiato con l’emergere dei dubbi sulla reale spinta economica di Trump.

Europa. Le borse sembrano che stiano scaldando i motori in virtù dei segnali di ripresa dell’inflazione e dell’attività imprenditoriale e questo anche perché la Bce fornisce liquidità ancora denaro a costo zero (con un record mercoledì con 233 miliardi concessi alle banche). Per molti analisti, tuttavia, il processo di crescita appare lungo. Anche per l’inflazione rimarrà modesta.

Italia. La borsa è cresciuta in maniera considerevole da gennaio (è a +6,4%) grazie ai recuperi delle banche, favorite dalla possibilità di una cessione più graduale dei crediti deteriorati, e delle società a piccola, media capitalizzazione, che beneficeranno di incentivi fiscali per gli investitori. Nota: L’indice Star delle società a bassa capitalizzazione è salito del 21% da inizio anno.

Codice a barre Gs1* per l’Italia in Cina. Sistemi di codice a barre anche per le aziende italiane che decidono di saltare sulle piattaforme digitali di Alibaba. Un passaggio essenziale per fare in modo che i prodotti siano identificati con certezza quando passano dall’industria alla distribuzione e poi ai consumatori cinesi. Oggi sono oltre un migliaio i marchi italiani presenti sulle piattaforme di e.commerce di Alibaba e 150 le aziende italiane che hanno aperto un negozio su Tmall o Tmall Global **. Alibaba Group è invece il più grande marketplace per il mobile e online e.commerce con un fatturato di 485 miliardi di dollari nel 2015. Alibaba non vende direttamente ma tramite un’infrastruttura tecnologica e di marketing. Conta in Cina un bacino di 443 milioni di utenti attivi.

* GS1 Italy | Indicod-Ecr è l'unico ente in Italia autorizzato a rilasciare i codici a barre GS1 (EAN), i soli che permettono l'univocità dell'identificazione senza errori dei tuoi prodotti in Italia e nel resto del mondo, e includono la tua azienda nel registro internazionale delle imprese utilizzatrici dello standard GS1

** Tmall e Tmall Global. Garantiscono ai consumatori l’acquisto di prodotti autentici, originali. E’ una piattaforma b2c dove, a oggi, oltre 4000 brand mondiali, hanno aperto un loro shop.

Di proprietà di Alibaba Group, Tmall, insieme a Taobao (piattaforma c2c), detengono l’80% del mercato cinese e hanno un traffico di oltre 100.000.000+ utenti il giorno.

 

Oro. - I futures dell'Oro sono in ribasso durante la sessione Europea di Venerdì.

 

Petrolio.  Via libera di D. Trump all’oleodotto avversato dagli ambientalisti. Il petrolio è scivolato sotto i cinquanta $. I futures del Greggio sono in rialzo però durante la sessione Europea di Venerdì.

 

 

Indici.

 

New York, S&P 500: -1,75%

Euro Stoxx 600: -0,5%

Londra, Ftse 100: -1,2%

Milano, Ftse MIB: +0,6%

Tokyo, Nikkei 225 -1,2%

 

 

 

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Settimana finanziaria del 18.03.2017

News in pillole.

 

Usa. La Fed non è pronta ad accelerare ulteriormente la sua manovra, mostrando scetticismo, o quantomeno cautela, sul lancio e impatto delle riforme economiche e fiscali promesse da Donald Trump. Al momento mantiene in programma soltanto altre due strette sui tassi interbancari, che porterebbero il totale a tre nell'intero 2017, lo stesso percorso anticipato fin dallo scorso dicembre.

 

 L’indicatore del sentiment degli investitori arretra dai recenti massimi. Ci sono segnali negativi legati al calo dei volumi scambiati a Wall Street.

Nei dibattiti cambiano i temi economici. I nuovi termini che fanno tendenza sono Border tax, Ide, GVC e i nemici, Germania e Cina.

 

«Border tax»: l’arma segreta vincente di Donald Trump.

- Il nome è burocratico e inoffensivo: border adjustment tax. Imposta di aggiustamento alla frontiera, o in breve tassa di frontiera (in italiano dazio doganale).

 

Ha l’attrazione delle soluzioni semplici, almeno all’apparenza: una tassa del 20% su tutte le merci che arrivano dall’estero negli Stati Uniti. Questo, per i sostenitori, creerebbe un incentivo a produrre nel Paese e un chiaro disincentivo a spostare attività, o quartieri generali, oltre confine (Anche perché sarebbe automaticamente accompagnata da sgravi per l’esportazione). Le risorse rastrellate - stimate 1.200 miliardi di dollari in dieci anni, cento miliardi ogni anno - sarebbero oltretutto in grado di finanziare altri sgravi fiscali voluti dalla Casa Bianca e dalla maggioranza repubblicana al Congresso, a cominciare dal taglio delle aliquote d’impresa al 20% o 15% dall’attuale 35 per cento. Un piano, questo, centrale per le politiche economiche che Trump ha promesso di svelare nei loro contorni «fenomenali» entro tre settimane.

 

A favore della Border tax si sono espressi almeno ventuno gruppi, soprattutto industriali, da Boeing e Caterpillar, da Dow Chemical a Pfizer, che dal nuovo regime fiscale d’insieme invocato da Trump contano di emergere avvantaggiati. Contrari altrettanto numerose grandi aziende, a cominciare da retailer del calibro di Wal-Mart, che vivono grazie all’import o a sofisticate catene internazionali di fornitori. Fonte. Il sole 24 Ore

 

Germania. Ha esportato negli Usa per 107 miliardi di euro e ha importato per cinquantotto. Un surplus di quasi cinquanta miliardi ha fatto dire a Trump che introdurrà nei prodotti importati una Border tax del 35% sulle importazioni di automobili Bmw costruite in Messico.

 

Ide*. La Germania sta cercando di fare capire a Trump che le aziende tedesche danno lavoro a 750mila lavoratori americani e che gli Ide (investimenti delle aziende tedesche fatte in Usa) con la Border tax sarebbero annullati.

 

. *L'investimento diretto all'estero (IDE) o anche in inglese foreign direct investment (FDI) è una forma di internazionalizzazione delle imprese.

 

Cina. Con 350 miliardi di dollari di surplus con gli Usa è finita nel mirino di Trump più del Messico. La Cina è stata accusata di manipolare la sua valuta per spingere le esportazioni, rubando posti di lavoro in Usa. Per la Cina Il dazio è previsto al 45%.

 

GVC (Global Value Chains)*. La Cina non è più la fabbrica del mondo: è l’assemblatore della globalizzazione. Un terzo delle sue esportazioni di prodotti finiti è rappresentato da componenti esteri, e quindi un’offensiva di come è stata  prospettata potrebbe danneggiare molti paesi, compreso gli Usa.

. *Catena globale di valore. È il processo organizzativo del lavoro - figlio della globalizzazione e della riduzione "fisica" e "virtuale" delle distanze geografiche - in base al quale le singole fasi della filiera di produzione vengono parcellizzate e svolte da fornitori e reti di imprese sparse in diversi .

Europa. I listini liberati dai timori della vittoria in Olanda dal partito antieuropeo sono cresciuti - con una pausa alla fine della settimana.

 La Bce ha fatto intravedere un termine ai timoli monetari. Si palesa un rialzo sui depositi delle banche presso la Bce (oggi sono negativi a -0,4%). A beneficiarne saranno soprattutto le banche, oggi danneggiate dai tassi bassi negativi.

Italia. Piazza Affari sfonda 20mila punti, ai massimi da quattordici mesi. Il Ftse Mib di Piazza Affari torna sopra la soglia dei 20mila punti. Non accadeva da quattordici mesi. Per vedere l’indice su questi livelli bisogna tornare a gennaio 2016.

Pil.Nelle classifiche europee dei tassi di crescita del Pil, l’Italia è sempre in fondo alla lista. Nell’educazione finanziaria siamo penultimi davanti solo al Portogallo.

Btp. Sotto pressione per l’incertezza politica.

Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca hanno comunicato al ministero dell'Economia, Banca d'Italia e Bce l'intenzione di accedere alla ricapitalizzazione precauzionale, ovvero agli aiuti di Stato. L'hanno reso noto in tarda sera due distinti comunicati degli istituti veneti.

Con le notizie di un nuovo salvataggio e il subentro dello Stato con la conversione delle obbligazioni subordinate in azioni, i valori delle subordinate sono precipitati (ad es. l’IT0004724214, il 15 marzo è crollato a 35,94 - con un rendimento effettivo netto a scadenza del 163,03%). La toppa di Atlante è risultata peggio del buco.

Fitch Ratings ha modificato i rating della Banca Popolare di Vicenza portando il giudizio di lungo termine da “B-“ a “CCC” (rischio di credito) e quello di breve da “B”. E più precisamente: rischio subordinato “cc”, e senior BBB*.

Petrolio. Si riprende solo alla fine della settimana. I futures del Greggio in rialzo durante la sessione Europea (Da Investing.com - 17.03.2017).

Oro. I futures dell'Oro in rialzo durante la sessione Europea Da Investing.com - 17.03.2017. Investing.com - I futures dell'Oro sono in rialzo durante la sessione Europea di Venerdì. Nella divisione Comex del New York Mercantile Exchange, I futures dell'Oro per Aprile sono scambiati a 1.228,85 

Indici.

New York, S&P500: +0,3%

Europa, Stoxx 600: +1,4% (banche +0,03% Auto +0,74% Risorse di Base +8,39% Salute +0,50%).

Londra, Ftse: +1,1%

Milano, Ftse Mib: +1%

Tokyo, Nikkei 225: -0,4%

 

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Settimana finanziaria dell’11.03.2017

News in pillole.

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Usa.

Giovedì 15 marzo la Fed sicuramente porterà i tassi d’interesse all’1%. Quest’aumento porterà un cambio del testimone dalla Bce alle politiche del presidente molto apprezzate. Il mercato sembra stregato dal cocktail di Donald fatto di statalismo (spesa pubblica e protezionismo) e liberismo (taglio delle tasse). E’ un cocktail che ignora le basi delle regole di mercato. Nota. Anche nel 2000 si era pensato che la news economy avesse cambiato per sempre le regole dei mercati. Oggi queste regole sono cambiate non dalle tecnologie ma dal Presidente (è partito il game changer - cambio di gioco). La fiducia dei consumatori, degli investitori è a livello di euforia. Rimane il dubbio però di come si possano ridurre le tasse e contemporaneamente aumentare la spesa pubblica, e come il protezionismo possa creare solo vantaggi. Per molti questa euforia non deve durare troppo a lungo perché sarebbe inevitabile alla fine La bolla Trump.

Europa. La reflazione * (ritorno dell’inflazione) promessa è arrivata. Ma non solo grazie al denaro abbondane della Bce (leggi Mario Draghi), ma grazie soprattutto alla Cina che sta riducendo la deflazione nel mondo a un brutto ricordo del passato. Il Celeste Impero, ha mollato le produzioni a basso costo, in grado di mettere fuori mercato i prodotti occidentali. I prezzi di produzione stanno aumentando e di conseguenza anche l’esportazione d’inflazione. Risultato. Gli interventi della Bce, della Bank of England o della Bank of Japan, potrebbero avere i giorni contati.

. * Reflazione. Nel linguaggio economico, moderata nuova inflazione successiva alla deflazione innescata dall’iniezione di una maggior quantità di moneta, e che si accompagna solitamente a una ripresa economica.

Francia. Il voto per le presidenziali francesi, previste per fine aprile, sta creando come per la Brexit e le Presidenziali Usa, molta incertezza. Gli investitori sono alla finestra. Forse questo è il momento per comprare perché comunque vada gli investitori, si adeguano immediatamente ai cambiamenti. Un rally del listino francese (ma non solo) è quasi scontato.

Italia. Molto interesse per le piccole medie aziende. Con le agevolazioni fiscali attuali il mercato diventa interessante. Ima, Aeroporto G. Marconi Bologna,  Hera, Salvatore Ferragamo, Moncler, Brunello Cucinelli, sono azioni papabili negli acquisti (attenzione non sono azioni per cassettisti).

Petrolio. Il petrolio risale dai minimi di tre mesi ma Wti resta sotto i 50 dollari. Dopo il rally iniziato con l'accordo tra i Paesi Opec, il petrolio ora è penalizzato dalle persistenti elevate scorte globali. Per Milano Finanza il petrolio dopo il calo nella settimana ritorna appetibile per i trader.

Oro. Penalizzato da tassi di mercato in crescita

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Settimana finanziaria del 4.3.2017

News in pillole.

 

Usa. Torna a salire l’indice che misura il sentiment degli investitori Usa Situazione di euforia per tutti i sotto indici. La volatilità, misurata dall’indice Vix e calcolata sulle options (sulle scommesse sul futuro del mercato) rimane stabile. Per il mercato l’euforia a oggi sembra sana (non da bolla). L’aumento della propensione al rischio ha tolto denaro alle obbligazioni.

Donald Trump dà la carica alle borse non come comandante in Capo ma come Costruttore in Capo. Intende passare alla storia come un nuovo FDR (Franklin Delano Roosevelt) *. Ha promesso infrastrutture “secondo a nessuno” che rimpiazzeranno quelle oggi decrepite. Sono pronti alla partenza ingegneri, accademici,aziende, consulenti, investitori per il primo test  di un New Deal trumpiano.

. *Franklin Delano Roosevelt, trasformato usualmente nell'acronimo FDR (Hyde

 Park

, 30 gennaio 1882 – Warm Springs, 12 aprile1945), è stato un politico statunitense, 32º presidente degli Stati Uniti d'America.

Larga parte della sua fama è dovuta al vasto e radicale programma di riforme economiche e sociali attuato fra il 1933 e il 1937, conosciuto con il nome di New Deal, grazie al quale gli Stati Uniti riuscirono a superare la grande depressione dei primi anni trenta. 

Due professori di Harvard hanno notato dalle loro ricerche che l’incompetenza spesso premia. E questo perché i competenti tradiscono spesso gli elettori a vantaggio del loro ristretto cerchio magico (gli amici) mentre gli incompetenti snobbati, non possono tradire, deludere gli elettori (loro unica sponda contro l’Intellighenzia degli intellettuali, dei media).

Tassi. La Yellen apre la strada a un aumento dei tassi per il 15 di marzo.  L’economia ha centrato gli obiettivi con la disoccupazione al 4,8% (fisiologica, da piena occupazione) e con l’inflazione core al target ideale dell’ 1,9%. I rialzi dei tassi saranno tre per il 2017 perché va tutto bene (non rialzare sarebbe un problema perché sarebbe visto come un segnale negativo: ci sono dei problemi).

Dollaro. Si rafforza per l’inflazione in aumento e per la fine della politica monetaria accomodante (stretta sui tassi d’interesse).

Snapchat. Collocato a 17 dollari, ha tenuto fede alle attese di entusiasmo e al suo stesso nome. Con la rapidità dello schiocco evocato dal suo marchio e simbolo in Borsa, è scattato rapidamente in rialzo. È stato scambiato al debutto odierno al Nyse a 24,6 dollari ai blocchi di partenza, in rialzo del 44% e con una capitalizzazione di mercato di oltre trentatré miliardi - nettamente superiore ai ventiquattro miliardi stimati - un’Ipo seconda solo a Alibaba nelle Ipo dal 2014 a oggi. Alla fine del primo giorno di contrattazioni a Wall Street, il titolo dell’app di messaggini che svaniscono chiude in progresso del 44% a 24,48 dollari.

 Snapchat non è semplicemente l’applicazione per condividere foto che scompare dopo 24 ore. Non è neppure solo un’applicazione per smartphone che si limita a modificare i volti dei soggetti aggiungendo fumetti, oggetti virtuali, effetti di realtà aumentate.  Per i giovani Snapchat è un brand identitario. Uno strumento capace di identificare un linguaggio e una comunità.

Europa. L’ottimismo Usa ha coinvolto i listini europei, e Milano è riuscita ad annullare le perdite di fine anno. C’è fiducia anche perché le quotazioni delle azioni sono mediamente meno sovrastimate rispetto a quelle di New York. Anche da noi l’inflazione è vicina al 2%. (quella tedesca al 2,2% e quella italiana all’1,6%).

Italia. L’export premia le aziende che vendono su scala mondiale. Queste hanno aumentato l’occupazione e gli utili. Al contrario le imprese che esportano solo verso i paesi Ue e/o verso un massimo di quattro aree geografiche sono spesso in difficoltà. Le aziende global fanno gli utili dalle vendite all’estero che rappresentano almeno il 45% del fatturato.

Paesi emergenti. Patiscono per il dollaro tonico perché fa lievitare il loro debito e scappare i capitali.

Oro. E’ calato dai picchi recenti. L’euforia delle borse sta allontanando gli investitori dai beni rifugio, come l’oro.

Petrolio. I futures del Greggio sono in rialzo durante la sessione Europea di Venerdì. Scambiato in precedenza al prezzo più alto di dollari per barile, Il Greggio era previsto trovare supporto a 52,54 dollari e la resistenza a 54,61 dollari.

Indici

New York, S&P 500: +0,6%

Euro Stoxx 600: +1,4% (banche +4,2% auto +2,275 Risorse di base +0,39% salute +1,36%).

Londra, Ftse 100: +1,8%

Milano, Ftse Mib: +5,7%

Tokyo, Nikkei 225: +1,0%

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Settimana finanziaria del 25.02.2017

News in pillole.

Usa. Il sentiment rimane su valori elevati. Sotto indici positivi. Aumenta però la domanda di titoli-rifugio.

Cannonate sui clandestini da parte di Donald Trump. Espulsione subito dei clandestini (è brutta gente). Il presidente diventerà il partito dei lavoratori americani dimenticati.

Stanno emergendo delle perplessità La Trumprally sembra affievolirsi in un Trumpbump (colpo). La grande promessa di un piano economico a base di sgravi fiscali e di riduzioni delle tasse potrebbe essere pronta ad agosto (per altri potrebbe slittare a inizio 2018). Lo stesso per le infrastrutture; per alcuni analisti potrebbero essere approvate dal Congresso solo nel 2018.

Si teme che le borse siano pronte a riprendersi almeno una parte dei recenti guadagni. Tuttavia sono delle previsioni a sentiment perché il presente è indecifrabile (i mercati sono in sintonia con la politica, o meglio com’è percepita).

Europa. Borse in flessione. Molta incertezza politica per le elezioni presidenziali francesi e dello spauracchio rappresentato da Marie Le Pen che potrebbe mettere fine all’euro.  Ci si chiede in caso di questa eventualità quali sono i porti sicuri per gli investitori per non subire danni?

Ovviamente la Germania.  Si è convinti che la Germania darebbe garanzie, anche se dovesse ritornare al marco tedesco. Il bund è un Safe Haven (Vicino a te non ho paura). Il mercato lo rileva. C’è una carenza di Bund nel mercato: la Bce da diverso tempo non riesce a comprarne.  La Bundesbank li sta acquistando con rendimenti inferiori al -0,4%; ieri si è avuto notizie che ci sono stati acquisti a -0,9%.

Italia. Di nuovo sotto pressione. Lo spread con il Bund ritorna sopra 200 punti base. Penalizzati i Btp con le cedole alte (hanno perso più dei BTp con tassi bassi) perché i valori incorporano i guadagni derivati dai tassi vicino allo zero e oggi, rischiano perdite maggiori con i rialzi dei tassi.

Il Ftse e Cac francese sono le uniche borse che da inizio anno sono in perdita (rosso).

Oro. Risale il prezzo. In due mesi ha recuperato oltre l’11%, con una accelerazione nelle ultime sedute. E’ un segno della crescente incertezza.

Petrolio. Il prezzo del greggio è in calo questo venerdì, gli investitori monetizzano l’impennata al massimo di otto settimane registrata ieri, mentre l’ennesimo aumento settimanale delle scorte USA, seppur minore del previsto, pesa sull’ottimismo degli investitori.

Indici

New York S&P 500: +0,3%

Euro Stoxx 600: -0,1% (banche -3,16%, auto -0,02%, risorse di base -2,74%, salute +0,58%)

Londra, Ftse 100: -0,8%

Milano Ftse Mib: -2,2%

Tokyo, Nikkei 225: +0,3%

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Settimana finanziaria del 18.02.2017

News in pillole (Fonte: Il Sole 24 Ore).

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Usa. Il sentiment degli investitori ritorna al massimo. I sotto indici hanno un orientamento molto positivo. L’indice della volatilità Vix continua a volare basso: è il segnale che gli operatori non si sono messi contro un rally (quello di Wall Street) che pare avere la forza ancora per proseguire, almeno fino all’annuncio di Trump sulle nuove misure fiscali (potrebbe arrivare entro i primi di marzo). La Tramp euforia ha generato enormi attese. Lo scetticismo per la politica di Trump non paga. E come sempre gli investitori americani e inglesi fanno il bello e il brutto tempo sui mercati. Anche l’indice di Filadelfia è volato al livello più alto degli ultimi trentatré, anni (ben più che nei felici 2004-2006, più che nell’insensata euforia da Internet del 2000).

L’indice della Fed di Philadelphia monitora l’andamento del settore manifatturiero di New Jersey, Delaware e Pennsylvania, di cui Philadelphia è la metropoli più grande e importante. I risultati dipendono da elaborazioni basate sulle risposte a centinaia di questionari spediti dalla sede locale della Federal Reserve a dirigenti di aziende manifatturiere dell’area. 

«Effetto Tesla». L’auto elettrica forse ci libererà dall’assillo del caro petrolio, ma nei prossimi anni rischiamo di dover fare i conti con un’altra emergenza prezzi: quella delle materie prime con cui si costruiscono le batterie. Non solo il litio, ma anche – anzi soprattutto – il cobalto e la grafite, che mostrano condizioni di mercato molto più critiche.

Le risorse di litio sono abbondanti e ci sono già parecchi investimenti in stadio avanzato per espandere la produzione, tanto da non sollevare grandi allarmi sulla futura disponibilità. Ben diversa la situazione per il cobalto e la grafite, che nelle batterie a ioni di litio, sono utilizzati in quantità rilevanti: in una Tesla Model S si stima ci siano 63 kg di carbonato di litio, ma anche 54 kg di grafite e 22,5 kg di cobalto.

I prezzi di quest’ultimo già impazziti: dallo scorso settembre il rialzo è di quasi il 50%, a 19 dollari per libbra, un record da cinque anni. Ad alimentare il rally ha contribuito l’azione di accaparramento avviata da alcuni fondi.

Europa. L’incertezza sulle elezioni in programma da qui ai prossimi mesi in mezza Europa sta condizionando l’andamento dei listini azionari anche se gli indicatori di fiducia dei consumatori e il clima fra le imprese misurato dagli indici Pmi viaggiano ai massimi degli ultimi anni, anticipando nei fatti una ripresa economica (le Borse invece stentano a ingranare la marcia e si mantengono - a differenza di Wall Street - sotto i massimi storici del 2015).

Food & beverage. Dall’americana Kraft, maxi-offerta per Unilever da 143 miliardi di $. L'offerta, per il momento, si è arenata sul rifiuto dall’Unilever. RiIl mercato però ha dato credito al fatto che Unilever sia scalabile: le azioni di Unilever hanno guadagnato oltre il 12% a Londra. Kraft è lievitata di oltre il 7% a New York, spingendo il suo valore in Borsa a 114 miliardi.

Era glaciale dei bond. La grande speculazione compra azioni Usa, arrotonda con azioni europee e lucra vendendo Btp e Oat (Titoli di Stato francesi). Il sentiment sulle obbligazioni di media e lunga durata è negativo, anche perché la Mifid 2 rischia di ridurre la liquidità nel settore obbligazionario. Scrive Morya Longo, su Il Sole 24 Ore:

La Mifid 2 impone nuovi obblighi e costi, rende più complesso creare prodotti e di fatto andrà a ridurre ulteriormente la liquidità sul mercato dei bond», osserva un operatore. La direttiva sui servizi finanziari per esempio estende ai mercati obbligazionari la cosiddetta “best execution” (cioè l’obbligo di eseguire un ordine di compravendita sul listino che offre le migliori condizioni), come già avviene per quelli azionari. Questo significa che per ogni ordine di acquisto o di vendita impartito da ogni cliente, l’intermediario deve verificare su quale mercato si trovi il prezzo migliore. Questo per forza di cose rallenterà l’operatività.

Il tema della liquidità (intesa come liquidabilità, cioè facilità di vendere un titolo) sui mercati obbligazionari è sempre più pressante. Un mercato poco liquido è un mercato in cui, soprattutto in momenti di stress o di panico generalizzato, rischia di diventare molto difficile vendere i titoli che si possiedono. Come un cinema con una piccola porta d’ingresso: in situazioni normali il pubblico entra ed esce senza problemi, ma se dovesse scoppiare il panico per qualunque motivo diventerebbe una gabbia.

Italia. Per i BTp in recupero ieri. Dalle minute della Bce è emersa un’apertura da parte dell’istituto di Francoforte a deviare dalla regola della “capital key”, in base la quale la Bce può acquistare i titoli dei vari Paesi seguendo la proporzione della rispettiva partecipazione al capitale della banca centrale (Germania 25,6%, Francia 20,1%, Italia 17,5%, ecc.).

Nota. Se saltasse la regola della “capital key” la Bce potrebbe acquistare più BTp che Bund, alleviando lo spread.

Npe ratio. A Francoforte, è sotto la lente, l’Npe ratio, ovvero il rapporto tra crediti deteriorati (non performing exposure) e il totale dei crediti erogati. Con un ammontare lordo di circa 330 miliardi di Npe, il nostro paese è del resto uno dei malati gravi in Europa sotto questo profilo. L’Npe ratio a metà 2016 era pari al 21,4% in termini lordi, più di quattro volte di quanto valeva nel 2008 (pari al 4,9%). Peggio di noi fanno solamente Grecia, Portogallo e Cipro. Ben diverse sono le cose nel resto d’Europa, la cui media si aggira attorno al 5 per cento.

Nuove elezioni. Per Credit Suisse questo evento è «poco rilevante» in un contesto caratterizzato da un sistema elettorale proporzionale  (al momento) in vigore. E poi è anche improbabile il ritorno alle urne in tempi rapidi e in concomitanza con le presidenziali francesi.

Petrolio.  Il prezzo del greggio è in calo questo venerdì, gli investitori restano cauti dopo che l’OPEC ha dichiarato che i tagli alla produzione potrebbero essere ritardati per controbilanciare l’aumento della produzione USA.

Oro. I futures dell'Oro sono in rialzo durante la sessione Europea di Venerdì.

Indici.

. New York, S&P: +1,2%

. Euro Stoxx 600: +0,8% (banche: +1,49%, auto: +1,47%, risorse di base:                       +0,49%, salute +1,56%)

. Londra, Ftse: +0,6%

. Milano, Ftse Mib: +0,8%

. Tokyo, Nikkey 225: -0,7%

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Settimana finanziaria dell’11.02.2017

News in pillole.

Usa. Risale l’umore degli investitori. Anche i sotto indici indicano un tono positivo.

Ancora una volta sono le novità circa le politiche del presidente a trainare al rialzo i mercati. Stavolta non si tratta della cosiddetta Trumpflation, la prospettiva di una reflazione alimentata dal piano d’investimenti pubblici e di protezionismo del neo eletto presidente Usa, bensì dell’annuncio fenomenale sui tagli alle tasse.

Donald Trump ha fatto intendere che un alleggerimento fiscale è imminente, inviando un segnale positivo alle aziende quotate e quindi ai mercati azionari.

 I listini della Borsa Usa sono cresciuti e hanno così realizzato nuovi massimi storici (Anche ai mercati in Asia è piaciuta la notizia, con Tokyo che fa un gran bel rialzo (+2,5%).

Questo segnale per le borse è il massimo delle attese positive. Non solo. Oltre alla generosità del fisco si aggiunge altro aiuto importante per le banche: l’eliminazione delle regole volute da Obama per impedire le allegre speculazioni finanziarie degli istituti di credito. Risultato: in tre mesi le banche sono cresciute del 29%.

Europa. Il 2016 che doveva essere l’anno dell’Europa è stato segnato da ostacoli e risultati negativi. Nel 2017 sembra segnato invece dal clima conflittuale nell’euro zona. L’avvicinarsi delle elezioni a marzo in Olanda e ad aprile in Francia i timori si riflettono soprattutto sul settore obbligazionario. I tassi sembrano abbiano preso la strada della salita con le quotazioni in calo. Ci sono state vendite sui decennali con tassi negati. L’unico superstite sotto zero è rimasto il bond governativo svizzero con un rendimento del  -0,12%.

Italia. Aumentano le preoccupazioni per il debito pubblico. I BTp a sette anni lunedì scorso sono stati collocati con settanta centesimi in più rispetto al tasso medio di emissione del 2016. Nel 2017 si dovranno collocare 220 miliardi di Btp e solo l’aggravio per l’aumento degli interessi peserà per 1,5 miliardi (fonte Il Sole 24 Ore).

Crescita industriale. Superiore alle attese, un balzo del 6,6% su base annua a dicembre. Il rialzo potrebbe avere un impatto anche sul bilancio finale del Pil 2016 (martedì il responso Istat), con l’ipotesi di una crescita tra lo 0,9 e l’1%, oltre le stime del Governo.

Grecia. Ci risiamo. Atene non ha i sette miliardi di euro per rimborsare i debiti in bond in scadenza a luglio. I creditori del paese si sono accordati per chiedere ad Atene nuove tagli alla spesa a partire dalle pensioni. Il risultato dovrebbe portare a un aumento del disavanzo primario * del +3,5%.

*. Il saldo primario, nella contabilità nazionale, è la differenza tra le entrate e le spese delle amministrazioni pubbliche, escluse le spese per interessi passivi.

Cina-Usa. Il protezionismo, in salsa anti-cinese, della campagna elettorale è stato messo da parte. Il presidente americano Donald Trump ha cambiato idea e ha onorato anche la politica della "una sola Cina" nel corso di un colloquio telefonico con il leader cinese Xi.

Dollaro. Le recenti dichiarazioni del Presidente USA Donald Trump continuano a supportare la valuta.

Sterlina. In leggera crescita rispetto l’euro (in un mese +3% circa).

Petrolio. I prezzi del petrolio sono in salita oggi di oltre l'1% dopo che l'International Energy Agency ha riportato una conformità record da parte dei Paesi membri Opec a implementare il taglio della produzione al fine di fare ripartire al rialzo i prezzi della materia prima.

Oro. Il prezzo dell’oro è in calo negli scambi della mattinata europea di questo venerdì, in seguito alle recenti dichiarazioni del Presidente USA Donald Trump sulla riforma fiscale e dopo i dati sulle richieste di sussidio USA che alimentano l’ottimismo sull’economia statunitense.

Indici

New York, S&: 500: +0,9%.

Euro Stoxx 600: +0,9% (banche -2,38%, auto -1,05%, risorse di base +4,5%, salute +3,43%).

Londra Ftse: +1%.

Milano, Ftse Mib: -1,3%.

Tokio, Nikkei 225: +2,4%.

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           Settimana finanziaria dello 04.02.2017

News in pillole

Usa. Il sentiment degli investitori si muove sotto i massimi toccati recentemente. La media dei sotto indici è neutrale. La forza dell’economia Usa è al massimo (indice Ecri); ha superato il picco del giugno 2007 quando i tassi erano al 5,25%. Più 227mila posti lavoro gennaio, sopra stime 

segno che il mercato occupazione resta in linea con i recenti miglioramenti.

L’indice Dow Jones è di nuovo volato sopra quota ventimila, spinto soprattutto dai titoli finanziari che hanno ricevuto in regalo una deregolamentazione estrema. Già si stanno tracciando due piazze globali attraenti per la speculazione mondiale: Londra e New York (ora che è stata smontata la legge che tutela il risparmio di Obama).

Dopo la galoppata delle borse Usa (iniziata dopo l’elezione di Trump), oggi ritorna la riflessione. Le promesse del nuovo presidente oggi sembrano spesso contraddittorie e camaleontiche. Ai populisti, ai disoccupati bianchi, dell’America profonda, ha promesso una finanza sotto controllo in modo punitivo, alla speculazione sta offrendo praterie immense per la caccia speculativa. Un colpo al cerchio e un colpo alla botte. Si fanno felici i propri sostenitori e contemporaneamente dà la massima libertà alla finanza (creativa?).

Oggi fare previsioni sull’andamento dei mercati è un’arte che a che fare con il sovraumano. Non si capisce se l’aggressività del nuovo presidente è una’aggressività ragionevole o invece un’aggressività avventata, che non misura bene nemmeno i rischi che può provocare agli stessi Stati Uniti.

Europa. Merkel sdogana l'Europa a due velocità: "Nuova integrazione non uguale per tutti". Il piano per i prossimi dieci anni dovrà tenere conto della crisi dell'Eurozona, della Brexit, del flusso dei migranti, del conflitto ucraino e delle nuove sfide che vengono dall'amministrazione Trump.

Borse nervose anche per le elezioni in Francia. Dopo l’incubo Brexit, Trump sta arrivando quello della signora Le Pen. Per i pessimisti, il ritorno al franco da parte della Francia costituirebbe il preambolo per l’uscita prima della Grecia, dell’Italia e poi della Spagna dall’Euro.

Unica certezza. Come la Brexit prima e la presidenza Tramp dopo, insegnano che ogni cambiamento non tocca minimamente l’azione degli investitori, né elimina l’economia di mercato, né riducono gli investimenti in borsa. E non solo; ogni cambiamento radicale è da sempre un’occasione ghiotta di guadagni per chi lo sfrutta, e non lo subisce.

Npl. La Germania è contraria a un fondo europeo per la gestione dei crediti deteriorati (Npl) delle banche europee perché questo veicolo potrebbe essere utilizzato per far pagare ai contribuenti tedeschi i costi dei sistemi bancari altrui.  La Banca centrale europea è invece favorevole a soluzioni nazionali basate su uno schema europeo, invece che a un unico veicolo.

Italia. I nuovi titoli UniCredit saranno offerti ai soci nel rapporto di tredici azioni ordinarie ogni cinque azioni ordinarie o di risparmio possedute. I diritti saranno scambiati in Borsa dal 6 al 17 febbraio ed esercitabili dal 6 al 23 febbraio. Penalità devastante per chi non partecipa (gli azionisti che non sottoscriveranno l'aumento di capitale di Unicredit subiranno una diluizione - leggi perdita circa - del 72,22%). 

Le rimesse. I miliardi inghiottiti dal buco nero dei money transfer. Se in cinque anni hai solo lo 0,0X% di possibilità di ricevere un'ispezione o un controllo, allora è chiaro il motivo per il quale i money transfer possono dormire sonni tranquilli. I controlli rappresentano una goccia nell'oceano delle rimesse di soldi all'estero, che nel 2015 (ultimo dato disponibile) hanno superato il tetto dei 5,3 miliardi; erano 7,4 nel 2011. La Romania è stato il primo Paese destinatario (16,1%), seguito da Cina (10,6%) e Bangladesh.

Dalle poche ispezioni si vede è frequente che l’invio di denaro supera i redditi dichiarati (ad esempio all’Inps).

Giappone e Cina. Tokyo offre agli Usa 150 miliardi d’investimenti al fine di allentare le tensioni con gli Usa. La Cina alza di dieci punti base alcuni tassi di riferimento sul mercato monetario per scoraggiare la fuga di capitali e per raffreddare un mercato immobiliare surriscaldato.

Petrolio. La tensione Usa - Iran sostiene i prezzi (almeno sul breve). Per il futuro non mancano i pessimisti. Con il crollo dei prezzi delle batterie a ioni (da 1000 dollari a 145$) l’auto elettrica potrebbe, assieme al fotovoltaico (crollato nei prezzi dell’85%  in sette anni), azzerare la crescita della domanda di petrolio e carbone nel giro di 4 anni.

Oro. Il prezzo dell’oro scende questo venerdì, con il dollaro in ripresa dopo i crolli della seduta precedente, ma il metallo prezioso resta vicino al massimo di due mesi e mezzo in un clima d’incertezza politica negli USA.

Indici.

New York, S&P: +0,1%

Euro Stoxx 600: -0,6% (banche -0,74%, auto -1,60, risorse di base -4,6%, salute +0,06%)

Londra Ftse: +0,1%

Milano Ftse Mib: -1,1%

Tokio, Nikkei 225: -2,8%

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Aumento di capitale Unicredit.

Costo partecipazione.

Ogni cinque azioni possedute vengono offerte 13 azioni di nuove emissioni al prezzo di 8,09Euro.

Nota vt.

Esempio per chi possiede oggi 1000 azioni Unicredit e partecipa all’aumento.

Questo il calcolo.

1000/5=200

200 per 13= 2600 nuove azioni a 8,09Euro

2600 per 8,09= 21.034, 00 Euro.

Risultato. Con l’aumento di capitale si ritroverà con 3600 azioni e avrà speso 21.034,00 Euro.

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Prima di fare l’aumento di capitale bisogna vedere se conviene (almeno sul momento). Come?

Esempio per chi possiede 1000 azioni Unicredit.

Si vede quanto costerebbero 2600 azioni sul mercato e poi al costo si sottrae il ricavato che si otterrebbe vendendo i diritti in possesso. Se questo costo è inferiore, l’aumento di capitale non conviene.

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Chi non partecipa a un aumento di capitale ha l’interesse di vendere i diritti nei primi giorni dell’aumento, perché in genere poi, man mano che si avvicina la scadenza dell’aumento di capitale, il valore cala. Se poi non vende i diritti alla fine dell’aumento, questi vanno persi per sempre.

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http://www.quotidiano.net/economia/unicredit-aumento-capitale-1.2864095

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Economia

ECONOMIA

Unicredit, l'aumento è garantito. Ok del consorzio: sconto al 38%

Via all’operazione da 13 miliardi. Nuove azioni a 8,09 euro

Milano, 2 febbraio 2017 -  Due partite cruciali del credito avanzano. Ieri il cda di Unicredit ha fissato condizioni e prezzo del maxi-aumento di capitale da quasi 13 miliardi che partirà lunedì 6 per concludersi il 10 marzo. Lo sconto sul Terp (il prezzo teorico delle nuove azioni ante-stacco del diritto) come da attese è del 38%. Come ha spiegato la banca in una comunicazione arrivata a mercati chiusi «l’offerta avrà a oggetto azioni ordinarie di nuova emissione, senza valore nominale, da offrirsi in opzione agli azionisti al prezzo di sottoscrizione di 8,09 euro per azione nel rapporto di 13 azioni di nuova emissione ogni 5 possedute». I diritti di opzione possono essere esercitati dal 6 febbraio 2017 al 23 febbraio 2017.

Contestualmente ieri è stato sottoscritto il contratto di garanzia con l’intero consorzio bancario (cresciuto a 31 banche), sono stati confermati tutti gli obiettivi del piano strategico ed è stata approvata l’esecuzione del progetto Fino che prevede la cessione di 17,7 miliardi di sofferenze da cedere in due fasi, attraverso una cartolarizzazione, a Pimco e Fortress. Il titolo ieri ha recuperato terreno. L’azione ha messo a segno un +5,72% chiudendo a 26,60 euro. Probabilmente il rimbalzo è stato spinto dalla convinzione che la banca avrebbe reso l’aumento appetibile e forse anche dai report degli analisti come quello di Equita che ha alzato il rating a buy e il target price a 34,9 euro.

Gli azionisti sono in manovra e le decisioni arriveranno a stretto giro. Fondazione Crt ha già il mandato per sottoscrivere pro quota l’aumento di capitale di UniCredit. «Il cda e il consiglio di indirizzo della fondazione hanno già dato il mandato chiaro di sottoscrivere pro quota, io mi adeguerò. Ora valuteremo», ha detto Quaglia nel corso della conferenza stampa seguita alla sua nomina. Crt è azionista di UniCredit con il 2,3%: l’esborso per l’adesione pro quota all’aumento sarebbe intorno a 300 milioni di euro. Oggi si riuniranno poi il cda e il consiglio generale della Fondazione Cariverona per valutare le condizioni e decidere l’apporto e l’ente farà il più possibile per sostenere il turn-around dell’ad Jean-Pierre Mustier. Se dovesse partecipare pro-quota (oggi ha il 2,23%) Cariverona investirà 290 milioni. Determinanti saranno poi le decisioni di due grandi azionisti della banca Capital Research Management Company (6,725%) e Mubadala Investment Company (5,042% attraverso Aabar).

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Settimana finanziaria del 28.01.2017

News in pillole.

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Sentiment Usa. Stabile su livelli alti l’umore degli investitori. Sotto indici neutrali.

Il rischio azionario è considerato trascurabile, anche se il Pil Usa è salito solo dell’1,6% (ai minimi del 2011). Wall Street continua crescere toccando nuovi massimi. Sono ritornati nei borsini anche i piccoli risparmiatori per non perdere il treno del miracolo Trump.

Nota. Brutto segno dal punto di vista statistico anche se il Vix (l’indice della paura) è ai minimi storici.

Quando finirà la festa? Bank of America pensa ch siamo agli ultimi 100 giorni di questo lungo ciclico espansivo (salvo poi argomentare che potrebbe arrivare al 2018).

Nascita un nuovo G2, tra Trump e Theresa May (il precedente fu tra Ronald Reagan e Margaret Thatcher). Il loro messaggio politico è stato chiaro: Mettere al centro della difesa gli interessi dei lavoratori ordinari. Di quelli che nonostante i tanti sacrifici sentono che il loro destino è contro di loro.  Come?  Con il ricupero della forza lavoro persa nei meandri della globalizzazione, con la protezione dell’identità personale, con la difesa dei confini, contro gli squilibri commerciali. La sig.ra Theresa May, ha tradotto in maniera semplice, comprensibile a tutti i pensieri di Trump spesso contraddittorio perché troppo stringato, con discorsi ridotto a slogan, a frasi incomplete, a ripicche del momento, a sparate. Ha articolato correttamente ciò che nel profondo gli americani volevano sentire: l’attuale disavanzo commerciale ricade sul lavoratore americano dimenticato (il disavanzo con il Messico fa scuola). 

Europa. Il vecchio continente è la grande scommessa di Borsa per il 2017 perché il prezzo delle azioni (rapporto prezzo/utile) è più conveniente che negli Stati Uniti (in media a 20 contro 23) e gli utili aziendali del quarto trimestre 2016 sono cresciuti del 13,6% (ma segnano un meno 42% in Italia) a fronte del 6,8% delle aziende statunitensi.

Italia. Lo scenario italiano preoccupa. I rendimenti dei Btp a dieci anni al 2,23% con un’inflazione dello 0,05%, significano che nei prossimi mesi diventerà sempre più oneroso per lo Stato rimborsare sia gli interessi sia il capitale. Nota: in Germania e in Spagna, l’inflazione ha raggiunto valori più alti dei costi per i Bund e i Bonos Statali e quindi saranno abbattuti dall’inflazione, in questi paesi, i costi per gli interessi e una parte del capitale.

Italia e le altre borse in dieci anni. Piazza Affari maglia nera per rendimento tra le principali Borse mondiali considerando un arco di tempo che va dal 2005 a oggi. Questo il dato registrato nell’ambito del rapporto “Indici e dati” fatto dall’area studi di Mediobanca. 

In base ai dati aggiornati allo scorso 11 ottobre, il rendimento medio annuo del listino milanese è stato pari a -6,5% dal dicembre 2005 (-51,7% il rendimento complessivo). Peggio di Piazza Affari fa solo Atene.

Per quanto riguarda la classifica, ecco i risultati ottenuti dai listini internazionali:

 

- Lisbona -4%,  rendimento medio annuo e -35,6% complessivo, 

- Madrid -2,5% e -24,2% 

- Mosca -0,3% e -3,1%. 

- Tokyo -0,01% e -0,1%.

 

Hanno invece ottenuto un rendimento medio annuo e rendimento complessivo col segno più:

 

- Jakarta: +13% e +274%, 

- Shanghai: +12% e +238,4%, 

- Nasdaq: +9% e +153,8%,

- Zurigo: +4% e +52,6%,

- Francoforte: +3,6% e +46,6%,

- Nyse di New York: +3,5% e +45,1%, 

- Londra: +0,2% e +2,5%.

Giappone. Nel 2016 l’inflazione è tornata sottozero. Gli ultimi dati sui prezzi al consumo rappresentano uno smacco per la banca centrale giapponese: per la prima volta in quattro anni, i prezzi al consumo “core” nel 2016 sono tornati sottozero e quindi il Paese è tornato in deflazione nonostante la politica monetaria ultraespansiva dell'Abenomics.

 Biotecnologie. Trump allontana il rischio di un intervento duro sul prezzo dei farmaci. Oggi dagli analisti il settore Biotech e in generale la salute è considerato interessante e promettente  (dopo una pausa di svendite - nel 2016 il valore complessivo del settore ha registrato una perdita dell’48 %). Oggi le occasioni non mancano, anche se non è mai consigliabile investire su titoli singoli.

Oro.  A dicembre boom d’importazioni cinesi. Rimane un bene rifugio da conservare per il medio lungo termine (sul breve può ancora soffrire.)

Petrolio.  Il prezzo del greggio è in calo negli scambi di questo venerdì, dopo la notizia di un aumento della produzione USA, un fattore che rischia di vanificare gli sforzi dell’OPEC per ridurre la produzione mondiale.

Indici ultima settimana.

New York, S&P 500: +1,0%

Euro Stoxx 600: +1% (banche +2,26%, auto +1,09% risorse di base +3,60% salute +1,35%)

Londra Ftse: -0,2%

Milano Ftse Mib: -0,8%

Tokio Nikkei 225: +1,7%

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Settimana finanziaria del 20.01.2017

News in pillole.

Usa. Stabile l’umore (Sentiment) degli investitori. Sotto indici neutrali. Segnali di paura arrivano dalla domanda di beni rifugio. Wall Street non si scalda con i tre mantra di Trunp.  America first (l'America prima), America great again (L’America di nuovo grande), Buy American and assume (compra e assumi americano), non schiodano le masse d’investitori ancora guardinghi. Anche gli algoritmi calibrati dai trader sul discorso del presidente (algoritmi semantici) non sono scattati (non hanno preso nessuna direzione e posizione).

La grande rotazione negli investimenti partita con la vittoria di Trump che ha portato un +8,5% per Wall Street e del +12% in Europa, è rimasta in Steinbeck.  E’ ritornata l’incertezza. Per Giorge Soros* dopo l’euforia iniziale ci dobbiamo preparare all’incertezza. Per altri siamo invece solo all’inizio di un trend storico positivo per i mercati finanziari (almeno per 100 giorni per altri); e questo anche grazie alla riduzione delle tasse per le persone giuridiche (al 15% dal 35%), per le persone fisiche (con tre scaglioni -12%, 25%, 33% rispetto al massimo attuale dl 39,6%) e il 10% per i profitti rimpatriatati dall’estero per le imprese (almeno nelle promesse).

* A oggi Soros ha sbagliato le previsioni e ha perso un miliardo di $.

Trump rally e ceto medio. La globalizzazione ha sottratto ricchezza all’America a favore dei paesi emergenti, impoverendo la classe media. Fermare il deflusso di denaro verso l’estero sarà una priorità della nuova amministrazione. La globalizzazione ha provocato la concentrazione del Pil mondiale in poche mani e ha messo sul lastrico il ceto medio che ha un’alta propensione per il consumo. Combattere la globalizzazione significa anche aumentare l’occupazione e il Pil.

Borse. Cambiano i paradigmi. Fino a ieri i mali dell’economia erano la stagnazione, la deflazione e i rimedi passavano dagli stimoli monetari, dall’austerità fiscale.  Oggi i dogmi sono altri. Le politiche espansive delle banche centrali hanno esaurito la loro azione, l’inflazione è una realtà (in Germania è già al 2%) e quindi l’austerity fiscale deve fare posto alla riduzione delle tasse e l’aumento dei tassi.

Obbligazioni. E’ finito il ciclo ribassista dei tassi. Le obbligazioni a tasso fisso sono state premiate per trentacinque anni grazie ai tassi in ribasso continuo. Il 2017 è visto come l’anno della svolta con un aumento dei tassi (e quindi un calo dei valori delle obbligazioni e dei fondi). In Europa nonostante le assicurazioni di Draghi per una politica monetaria espansiva anche per il 2017, la tendenza rialzista è già in atto. A guidare il calo delle quotazioni sono i nostri Btp con tassi che tendono su dieci anni al 2%, sotto l’influsso del bund tedesco e risalendo all’origine, il Treasury Usa.

Europa. I titoli di stato hanno perso di valore (e i tassi quindi sono cresciuti) anche il giorno in cui Draghi difendeva la politica ultra espansiva.  Oramai c’è certezza che nei prossimi mesi ci saranno tensioni, per un rientro nella normalità monetaria dato che in Germania l’inflazione supererà il 2% proprio in vista delle elezioni. Per il presidente della ricerca Ifo, il ritmo dei riacquisti dovrebbe essere ridotto a dieci miliardi ogni mese, da aprile.

Italia. Derivati *  italiani nei bilanci dello Stato.  In Italia, la sottoscrizione di derivati utili per aggiustare i buchi finanziari delle amministrazioni in carica, non ha fatto prendere in considerazione i rischi e i costi enormi per le nuove generazioni. Quasi tutti gli stati europei li hanno usati ma con contratti meno impegnativi (e anche guadagnandoci). In Italia nel 2013 il valore di mercato valeva meno 28,9 miliardi, in Germania -16,8, in Portogallo -1, Irlanda, Francia, Danimarca, Svezia, Filanda in leggero guadagno, Olanda in positivo di 9,6 miliardi (Spagna e Belgio non hanno mai sottoscritto derivati).

*. Warren Buffett li definisce come armi finanziare di distruzione di massa.

Armi Berretta. Gli Stati Uniti non vogliono più le armi Berretta. In Usa berretta è presente con 350 dipendenti e due stabilimenti. A oggi in cinquantadue paesi eserciti e polizie usano le armi Berretta.

Cina. Nel 2016 sono usciti 700 miliardi dollari: c’è stata una fuga per i rischi svalutazione della moneta del popolo (lo yuan).  I controlli per le uscite per le spese superiori ai cinque milioni $ sono già realtà. Ci sarà un tetto anche per gli acquisti folli nel calcio: vanno nella stessa direzione perché sono, di fatto, un escamotage per mettere al sicuro i quattrini all’estero.

Petrolio. L'Agenzia Internazionale dell'Energia (l’Aie) intravede la fine del surplus di petrolio.

Oro.  Il prezzo dell’oro è in salita questo venerdì e si riavvicina al massimo di due mesi, sostenuto dall’incertezza dei mercati sulle future politiche di Donald Trump.

Indici

S&P: -0,2%

Euro Stoxx 600: -0.9%

Londra Ftse 100: -1,9%

Milano Fese Mib: -0.2%

Tokyo Nikkei 225: -0,8%

Settimana finanziaria del 14.1.2017

News in pillole.

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Usa. Sentiment.  Arretra dai massimi l’umore degli investitori. Alcuni sottoindici sono passati a un livello di paura come le azioni e le opzioni*. L’euforia lascia il posto alla prudenza. Wall Street sempre sui massimi ma con meno slancio.

*. Il termine opzione (o option) si intende quel particolare tipo di contratto che conferisce al possessore il diritto, ma non l'obbligo (dunque una possibilità da cui appunto il termine opzione), di acquistare o vendere il titolo sul quale l'opzione stessa è iscritta, chiamato strumento sottostante o semplicemente sottostante, ad un determinato prezzo prestabilito (strike price o semplicemente strike) entro una determinata data, a fronte di un premio pagato non recuperabile.

Trumponomics. Si è appoggiato su due convinzioni. - Spinta inflazionistica dovuta all’aumento del debito pubblico per gli investimenti nelle infrastrutture e dai dazi doganali. - Riduzione delle tasse. Nel primo discorso ufficiale Trump ha parlato della fine dell’Obama care (Assistenza sanitaria voluta da Obama) e del muro con il Messico e tasse doganali per le imprese  americane  che investono in Messico. Nessuna parola sul taglio delle tasse, sul piano delle infrastrutture che sono i temi più cari agli investitori. Questa delusione non ha toccato per ora le azioni, anche se sono previste correzioni sugli eccessi. Alla fine della settimana le obbligazioni a tasso fisso hanno preso fiato e si sono ridotti i volumi in acquisto sulle azioni. Si pensa che sia preferibile avere posizioni neutrali nel giorno dell’insediamento del Presidente americano prima di decidere dove rafforzare il settore dove investire. Il sentiment ritorna a spingere gli acquisti sulle attività più prudenti: obbligazioni e oro.

Europa. Anche in Europa gli investitori sono tornati prudenti e i flussi di capitale sono tornati in parte sulle obbligazioni. A infastidire le borse sono stati i verbali dell’ultima riunione della Bce  che ha rivelato i contrasti sulla sostenibilità degli stimoli monetari. Con queste notizie, l’euro si è rafforzato sul dollaro e il cambio ha raggiunto quota 1.06.

Occhi puntati anche sulle auto in Europa, con la questione emissioni che tiene banco. Oltre a Fiat anche Renault (ha chiuso a -2,89% dopo aver perso fino al 6%) ha a che fare con l'avvio di un'inchiesta giudiziaria: il tribunale di Parigi ha reso noto infatti che è stata avviata una indagine da tre giudici istruttori sui dispositivi utilizzati dal costruttore francese per controllare le emissioni inquinanti delle sue vetture diesel. A Piazza Affari, invece, rimbalzo per Fiat Chrysler poiché analisti e operatori sembrano escludere lo scenario peggiore (4,6 miliardi di sanzione) sul caso della violazione delle norme sulle emissioni negli Stati Uniti.

Italia. Anche l’ultima agenzia di Rating canadese Dbrs declassa l’Italia*. Addio all’ultima A: colpa delle banche e della politica.  Gli istituti di credito dovranno portare alla Bce come garanzia (collaterale **) titoli pubblici per cinque miliardi per avere più soldi in cambio. Si teme inoltre che il nuovo governo non abbia la forza di sostenere le riforme strutturali come la riduzione del debito pubblico.

*Un downgrade non fa piacere a nessuno. Tanto meno all’Italia, che nonostante negli ultimi 10 anni di crisi sia stata “costretta” a generare record di avanzi primari resta ancora la terza economia dell’Eurozona (nota: l’ avanzo primario è  la somma disponibile per pagare gli interessi sul debito pubblico (BOT, CCT, ecc.) ed eventualmente per ridurre questo debito).

**Collaterale. Quando una banca commerciale europea chiede un prestito di liquidità alla banca delle banche, la Banca centrale europea, lo fa dando in pegno un collaterale. Una garanzia. Un po’ come quando una famiglia chiede un mutuo e dietro quel prestito la banca chiede in garanzia l’ipoteca sulla casa. I titoli di Stato italiani sono una delle garanzie che le banche possono dare alla Bce per chiedere la liquidità. Sono accettati dalla Bce e, in più, alle banche italiane può far comodo dato che in portafoglio ne detengono un controvalore superiore ai 400 miliardi di euro.

Oro.  Il prezzo dell’oro è salito al massimo di sette settimane negli scambi di questo giovedì, per via della debolezza del dollaro, del crollo conseguente alla prima conferenza stampa post elezioni del Presidente eletto Donald Trump, durante la quale non sono stati forniti dettagli sull’aumento della spesa pubblica e sui tagli alle tasse.

Petrolio. Il prezzo del greggio è in calo negli scambi di questo venerdì, nei dubbi che circondano i tagli alla produzione; pesano anche i dati commerciali cinesi.

Il greggio con consegna a febbraio sul New York Mercantile Exchange è in calo dello 0,96%, a 52,48 dollari al barile, dopo il massimo di tre giorni toccato ieri di 53,50.

Indici

Usa, S&P 500: -0,2%

Euro Dj Stoxx 600: +0.13% (banche: -0,73%, auto: +0,28%, Risorse di base: +6,49%, salute -1,28%)

Francoforte, Dax: +1,3%

Londra, Ftse: +0,1%

Milano Ftse Mib: +0,2%

Tokyo Nikkei 225: +1,1%

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Settimana finanziaria del 7.1.2017

News in pillole.

Usa, stabile l’umore dei mercati. Il sentiment degli investitori rimane elevato. Tutti i sotto indici hanno un’impostazione positiva, o neutrale (anche la volatilità).  La crescita dei salari (+2,9%) spinge dollaro (1,055 Euro/$) e Wall Street (Dow Jones a 19.999 punti). La psicosi Trump aleggia sul mercato; basta un Twitter (testo con lunghezza massima di 140 caratteri.) o un dato macro appena al di sopra delle attese (ad esempio dell’inflazione)  ed ecco che si prospetta il mostro dell’inflazione, si corre ad acquistare azioni, dollari e petrolio e si vendo al meglio le obbligazioni a tasso fisso.

Apple. Calano le vendite di iPhone e gli stipendi dei dirigenti vengono ridotti del 15% (quello di Tim Cook da 10,3 a 8,7 milioni).

Biotecnologie. L’indice Nasdaq Biotech nel 2016 e sceso del 20% (quello europeo del 15%). Nel 2017 il mercato si aspetta un cambio di rotta perché le valutazioni per le principali società sono ai minimi storici e le nomine governative nei ruoli importanti per il settore sono promettenti (le approvazioni di nuovi farmaci sta crescendo).

Tuttavia per l’alta volatilità del settore oggi vanno sconsigliati fortemente investimenti in società singole (anche per gli investitori con una propensione al rischio elevata – sono meglio i fondi specializzati!)

Trump e Cina spingono il gran lusso. BNP Paribas invita a puntare su questo comparto. Per il primo semestre si prevede un +5%. I cinesi hanno fiducia e comprano (la Cina rappresenta il primo mercato del lusso, con una quota del 30%).

Giappone. Sotto shock per il Tweet anti - Toyota.

D. Trump ha minacciato di imporre alti dazi sulle Corolla che Toyota produrrà in un nuovo stabilimento messicano. Il timore che va diffondendosi è che il mercato possa diventare ostaggio dei Tweet estemporanei del nuovo presidente. Ad esempio che lo yen è troppo debole e quindi vanno rafforzati i dazi doganali.

Europa. E’ inutile richiamare il mercato alla ragione spiegando che la politica fiscale Usa rimarrà diversa da quella europea. Dopo anni di deflazione occorrono conferme anche in Europa prima di decretare, anche da noi, l’inizio di una fase inflattiva.  Ma va così. Il mercato carica a testa bassa (non va contrastato, e poi si vedrà).

Italia. A Piazza Affari la settimana chiude in grande spolvero (da inizio anno +2,5%, Banco Bpm, esordio super, in sette giorni: rialzo del 27%). Per i soci di Veneto banca e Vicenza e per i sottoscrittori dei fondi immobiliari chiusi, collocati da Poste Italiane, allo studio risarcimenti parziali (si parla di ristori).

Paesi emergenti. Il $ forte è un problema per i paesi emergenti indebitati in dollari e anche per la Cina (ha dovuto intervenire a sostegno dello Yuan per evitare fughe di capitali)

Huawei. In cinque anni punta a diventare il numero uno al mondo tra i costruttori di smartphone.

L’oro ritorna termometro della crisi. Ritorna fare il suo mestiere. Seguire il suo corso nei prossimi mesi sarà utile per capire l’evoluzione dei mercati a rischio.

Indici.

Usa, Nasdaq: +1,8%

Europa Stoxx 600: +1,12% (banche +3,79%, auto +2,46%, risorse di base +0,26%, salute +1,70%).

Francoforte, Dax: +1,2%

Parigi, Cac 40: +1,1%

Londra Ftse 100: +0,7%

Milano, Ftse Mib: +2,5%

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Settimana finanziaria del 31.12.2016

News in pillole.

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Borse, svolta importante nel 2016. Si è capito che la linfa vitale dei mercati non si genera dalle elezioni, dai referendum, dai sistemi elettorali, dalle misure protezionistiche. La governance conta molto di più della politica per chi deve scegliere dove e quanto investire.  L’unico deterrente alle scalate ostili è la dimensione, la forza patrimoniale dell’impresa. I mercati sono più veloci delle beghe politiche (la battaglia tra Vivendi e Mediaset fa oggi scuola).

Governo d'impresa

La locuzione governo d'impresa o governo societario (in lingua inglese: corporate governance, informalmente e più genericamente: governance) si riferisce all'insieme di regole, di ogni livello (leggi, regolamenti etc.) che disciplinano la gestione e la direzione di una società o di un ente, pubblico o privato.

L'interesse per i metodi di governo societario è cresciuto, soprattutto a causa del crollo di colossi come la società energetica statunitense Enron.

Usa. Il Sentimen degli investitori si consolida su valori elevati. Tutti i sottoindici sono positivi o neutrali eccetto le opzioni (negative).Wall Street chiude come aveva iniziato, ai massimi storici, con un rialzo sul dicembre 2015 del +14%, Dows Jones Industrial, +9,9% l’S&P 500. Nel conto alla rovescia di fine anno il mercato ha ricevuto iniezioni di ottimismo dai dati economici con le promesse di deregulation, riduzioni delle tasse, aumenti degli investimenti infrastrutturali.

Dollaro, a portata di mano la parità euro-dollaro. Anche il sentiment rimane fortemente bullish (toro= rialzista) dagli investitori calamitati da attese di espansione economica. Il rally del dollaro sull’euro è stato del +8% dal giorno delle urne.

Europa. Gli indici europei  2016 contrastati. Francoforte segna nell'anno +6,6%, Parigi +4,3%, Madrid -2,27%, Londra +14,6%, l’Italia – 10%. Rebus voto su listini Ue: prevale la cautela, viste le insidie di un ricco calendario elettorale (Germania, Francia, Olanda senza escludere le ipotesi di voto in Italia)

Italia. Le banche italiane, sotto pressione sui timori per la stabilità del sistema e per il rischio che il debito pubblico possa tornare nel mirino degli speculatori, hanno perso quasi il 40%, contro un indice europeo in calo del 6,9% nel 2016.

Nota positiva. Oggi il nostro listino è il più sottovalutato e con imprese piccole, medie, grandi, moderne e appetibili, sul mercato internazionale. E per questo l’Italia ritorna un mercato interessante per gli investitori.

Paesi emergenti. India, Indonesia, contano su un mercato interno enorme ed hanno solo un terzo del Pil legato al commercio internazionale.

Robotica. Capire come si evolverà, il futuro farà la differenza. Lo sviluppo della robotica (e dell’intelligenza artificiale) ha grandi potenzialità a patto, come sempre, di riuscire a individuare i player vincenti.

Oro. Si riscatta nel 2016 con il primo rialzo da 4 anni: +8%, anche se nel quarto trimestre la performance è stata negativa. Tuttavia il rialzo è stato inferiore a quello che fino a ottobre ci si sarebbe aspettato.

Petrolio. Il 2016 è stato l’anno migliore dal 2009 con un rialzo del 52% e l’attesa di altri aumenti di prezzo nei prossimi mesi. Tuttavia oramai è svanita l’attesa di un rialzo stratosferico nel 2017.

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Settimana finanziaria del 24.12.2016

News in pillole.

Usa.  Il  Sentiment arretra dai massimi. Tutti i sotto indici sono positivi eccetto i segnali di paura per le opzioni. L’indice della paura il Vix è sceso a 11 punti, quota molto bassa (l’ultima volta a metà 2014).

A dicembre gli investitori hanno schiacciato l’acceleratore sul rischio, quello delle azioni in particolare, e hanno frenato sul settore obbligazionario.

Il nuovo paradigma* che domina oggi il sentiment borsistico coniuga il liberalismo più estremo ( meno tasse per i ricchi e per le società una sola aliquota al  15%) con la certezza che l’aumento dei tassi da parte della Fed e l’aumento del debito pubblico per finanziare le infrastrutture del paese non creeranno problemi al paese. La rivoluzione trumpiana ha messo in soffitta il “ politicamente corretto”, e il ruolo della Fed. L’aumento dell’inflazione, il dollaro forte che frena le esportazioni, l’esplosione del debito pubblico, sono conseguenze solo marginali (Wall Street e salita del 9% dai primi di novembre e fa un +11 da inizio anno). Unico interrogativo: è troppo tardi per cavalcare il trend di Trump?

. * Il paradigma nel linguaggio comune è un insieme di teorie, leggi e aspettative accettate dalla maggioranza degli investitori in  un certo  periodo di tempo.

Europa. Con Trump si sente orfana. Non potrà più contare su gi Usa, dovrà farcela da sola. Oggi non esiste una prospettiva di alta crescita e inflazione: la Bce dovrà rimanere ancora in campo a lungo perché il vecchio continente non diventi un nuovo Giappone.

Emergenti. Le uniche borse in ribasso dopo le elezioni di Trump sono quelli emergenti che hanno ceduto il 7%.

India. Lo scorso 8 novembre il governo indiano ha ritirato le banconote da 500 e 1.000 rupie per combattere l’economia sommersa, l’86% della cartamoneta in circolazione. La decisione ha portato debolezza sul mercato azionario indiano ma i benefici si vedranno non appena le acque si saranno calmate.

I fondamentali dell’India, tuttavia, rimangono positivi. A dispetto di questo sacrificio a breve termine, il Paese potrebbe guadagnare molto nel lungo periodo per questa misura anti-corruzione”. Anche perché le aziende hanno accolto positivamente il provvedimento, nonostante l’impatto sulle vendite nei settori dei beni di consumo primari e automotive e sugli oneri amministrativi per le banche. Fonte: MF

Petrolio. Le quotazioni potrebbero superare i 70 dollari/barile con i tagli previsti dai paesi Opec e non Opec. L’unico elemento che potrebbe fare aumentare l’offerta (e quindi abbassare il prezzo) è la produzione degli Usa. Se i prezzi ritorneranno stabili sopra i 60 $, l’offerta di petrolio americano tornerà a crescere. Il processo di riduzione dei costi per l’estrazione nelle aree migliori, fa guadagnare alle compagnie, con il prezzo del petrolio fra i 40 e i 60$/barile. In Usa le compagnie petrolifere sono ottimiste perché sicuramente, come promesso, Trump farà di tutto per aiutate questo settore (ha scelto come capo della sua diplomazia, l’amministratore delegato dell’Exxon Mobil, Rex Tillerson).

Olio d‘oliva. E’ sempre più richiesto e soggetto a forti oscillazioni di prezzo. Oggi è apprezzato in tutto il mondo, anche grazie sia per il diffondersi di abitudini salutiste, sia per il disprezzo per l’olio di palma. Oggi per gli speculatori d’olio di oliva è diventato una commodity perfetta per speculare, anche se bisogna ancora, limitarsi a operare sul mercato fisico (e non dei derivati).

Indici.

New York, S&P 500: +0,14%

Europa, Stoxx 600: 0,0%- invariato (banche: -1,79% auto: +0,95%, risorse di base: -1,84% , salute +0,08%)

Londra Ftse 100: +0,8%

Milano Ftse Mib: +1,6%

Tokio N225: +0,1%

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Settimana finanziaria del 17.12.2016

News in pillole.

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Politica e finanza. Da Brexit, Trump, Referendum è arrivato un ottimo insegnamento: la politica si è scollata dalla finanza e non solo, le prospettive più nere si trasformano subito in ottime opportunità per chi si adegua immediatamente ai cambiamenti (e non si perde nelle maledizioni).

Borse Usa. Prosegue la luna di miele fra Trump e il mercato. Il taglio alle aliquote d’imposte da sette a tre (i redditi più alti avranno maggiori benefici, mentre per altri l’imposizione crescerà), le agevolazioni fiscali alle imprese, l’incremento della spesa pubblica, soprattutto sul fronte delle infrastrutture, mette le ali alle borse. Dal dopo elezioni, il Dow Jones è cresciuto dell’8%, l’S&P 500 del 5,7%, Il Nasdaq del 5% e il settore bancario di Wall Street del 25%. Il Trend rialzista, potrà continuare, per gli analisti, grazie alla crescita attesa egli utili, stimati del 7% nel 2017.

Le opportunità: Per Barclays, un settore interessante sarà quello della sanità (health care) dopo un 2016 di delusioni. I settori postivi sono quello petrolifero (che con la riduzione dell’offerta del 2% mostra ottime potenzialità), quello finanziario (per i tassi in crescita) e delle infrastrutture (per le grandi opere promesse dal presidente Trump – le infrastrutture generano flussi finanziari stabili come le utilities, i trasporti). Anche le small/mid  cap (società di piccole e medie) saranno protagoniste dei rialzi perché meno orientate alle esportazioni rispetto all industrie più grandi, le quali potranno soffrire sul fronte dei mercati esteri per il dollaro rafforzato.

Dollaro. La decisione della Fed di alzare i tassi dello 0,25% era attesa.  Meno atteso era l’incremento, da due a tre, del numero dei rialzi previsti per il 2017. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,0421, con gli analisti che ormai prevedono un ritorno alla parità tra le due monete, come nel 2002.

Europa. Il rialzo del dollaro spinge l’uscita di capitali dal Vecchio continente. La politica monetaria restrittiva Usa attira fortemente capitali dall’estero, soprattutto dall’Europa. La politica della Bce con il prolungamento del Qe ha evitato il peggio per i paesi periferici riducendo il costo degli interessi sui debiti pubblici, ma non è riuscita, se non in piccola misura, a fare aumentare gli investimenti privati per via della mancanza di crescita della domanda interna, e dai problemi di capitalizzazione delle banche.

Italia. Fuga verso il dollaro anche in Italia. Per ogni euro che entra quattro, escono per investimenti oltre frontiera.  Il nostro sistema produttivo è molto efficiente e competitivo nei manufatti, ma non dal punto di vista degli impieghi finanziari.

Petrolio. Prezzi in crescita. Con la riduzione giornaliera di complessivi 1,8 milioni di barili inizierà il processo di riduzione delle scorte globali verso la loro media storica.

Oro, analisi tecnica. Il calo è forse arrivato al termine della corsa ribassista. Probabilmente nelle prossime sedute ci sarà uno stop al ribasso e una crescita per le ricoperture. A questi prezzi potrebbe essere interessante comprare o mediare con altri acquisti.

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Ps. Dice il saggio: “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a investire sui beni rifugio”.

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Settimana finanziaria de 10.12.2016

News in pillole.

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Usa. Il Sentiment degli investitori sale verso i massimi; tutti i sottoindici sono positivi eccetto i segnali neutrali registrati dalla volatilità.

Anche il sentiment dei consumatori statunitensi elaborato dall’Università del Michigan è salito  a dicembre  a 98 punti (gli analisti avevano stimato 94,3 punti). 

Wall Street sugli scudi. La borsa Usa continua ad aggiornare i massimi storici, che si pensava difficili da battere già nel gennaio scorso.

La riunione della Fed del 14 settembre per un aumento del costo del denaro è già stata prezzata correttamente dai mercati, sia il dollaro, sia i rendimenti dell’obbligazionario.  Wall Street ha aggiornato i massimi per l’aumento dell’inflazione e per i capitali attraiti in Usa dalla Trump economy.  La rotazione settoriale negli investimenti partita il giorno dopo la vittoria di Trump è stata velocissima. Queste alcune valutazioni degli investitori. Effetti collaterali negativi sulle imprese indebitate dei settori oil&gas, automotive, utility, tlc, immobiliare, e in genere tutte imprese molto indebitate o che fanno profitti grazie a credito facile a basso costo (In particolare la Ford che è molto indebitata e le vendite di auto si sostengono grazie al credito). Se i tassi si alzano, i bond proteggono dall’inflazione, diventano più interessanti le cedole dei Treasury che i dividenti delle azioni.

Sono previsti effetti positivi invece per le infrastrutture, per la sicurezza, gli armamenti e le materie prime e la robotica in generale. Insomma il bicchiere e mezzo pieno e mezzo vuoto. Mezzo pieno perché il rialzo dei tassi è il segnale di un’economia che ritorna a crescere; mezzo vuoto perché oggi alcuni settori possono andare in bolla (molte società sono con debiti notevoli) se la diversificazione dei portafogli non è in sintonia con i cambiamenti.

Distribuzione della ricchezza in Usa. Storicamente la ricchezza è distribuita in maniera  disuguale (è una costante universale, indipendentemente dal paese o dal periodo esaminato). In Usa lo 0,1% della popolazione possiede il 20% della ricchezza del paese (Nota. E’ così anche in Svizzera, Danimarca, in Bolivia, e in genere, in quasi tutti i paesi ).

Apple diventa più ecologica. Tutti gli Iphone saranno prodotti al 100 per 100 con energia rinnovabile e pulita.

Europa. Giovedì Mario Draghi ha assicurato che l’ombrello della manovra accomodante resterà aperto, alleggerendo così la tensione sui nostri Btp (lo spread rispetto ai Bund è passato 192 a 158 con target a 120). Nello stesso tempo è partito lo svezzamento del mercato. Gli acquisti di Titoli di Stato (il latte dei paesi periferici) sono stati ridotti da 80 a 60 miliardi di euro al mese.

La reazione positiva è sui parterre (delle platee – investitori) con borse in forte rialzo e obbligazioni più stabili.

Brexit. Se l’Ue decide di punire il Regno Unito abbasserà le imposte sulle società diventando un paradiso fiscale. L’Ue è avvertita: ci può solo rimettere.

Italia. FtseMib sugli scudi, la Bce stupisce i mercati. Settimana sugli scudi per i listini di Piazza Affari con l'indice FtseMib capace di mettere a segno un balzo spettacolare e riportarsi oltre i 18 mila punti, sui massimi a oltre 7 mesi.

Banche. Sulle azioni delle banche italiane si scatena la speculazione e l’indice di settore perde il 41% da inizi anno. A picco anche le obbligazioni subordinate perché orami si scommette sulla conversione in azioni.

Mps. La discesa in campo del Tesoro eviterebbe così il bail in, lasciando al sicuro di conseguenza i titolari dei depositi (anche quelli sopra i 100mila euro) e dell’obbligazione senior.

Unicredit. Martedì prossimo sarà presentato il piano strategico con un aumento di capitale di tredici miliardi.

Banche borderline (Vicenza e Veneto e quelle risolte – Etruria, marche, Ferrara, CariChieri). Continuano a emergere sofferenze che richiedono altre ricapitalizzazioni.

Investimenti. I consumi interni crescono lentamente. Per molti analisti vanno preferite le grandi società d’impronta globale come, Campari, Luxottica, Ima.

Fca. Fiat-Chrysler presenterà al salone hi-tech di Las Vegas (dal 5-8 gennaio) la sua prima auto elettrica. Fiat è la prima casa automobilistica ad avere stretto un’alleanza con la holding di Google per sviluppare l’auto senza guida.

Il vino in Cina? In Cina il 2016 sarà l'anno del sorpasso nel consumo di vini da uva rispetto a quelli da riso. Si prospettano grandi opportunità per i nostri vini. Dopo la visita di Jack Ma in Italia nella scorsa primavera, alcune case vinicole hanno deciso di accettare la scommessa. Al momento hanno stretto accordi con Alibaba due grandi gruppi del vino italiano: Mezzacorona e Giv.

Niente tasse, 3.500 importatori, accesso privilegiato ai porti cinesi: Hong Kong, l'hub asiatico del vino

Zcash. E’ la moneta digitale italiana rivale di Bitcoin. Garantisce pagamenti del tutto anonimi ed è nata grazie alla ricerca di un crittografo varesino, Alessandro Chiesa, 29 anni, già professore di Computer Science a Berckeley (università simbolo della Silicon Valley). I regolatori di queste operazioni sono contrari a queste transazioni fino a che i Cambia valute in rete che trasformano euro (o $) in moneta virtuale non saranno obbligati a identificare i clienti.

India. L’8 Novembre scorso Il governo ha deciso di demonizzare il paese ritirando l’86% delle monete in circolazione, con l’obiettivo di combattere l’economia sommersa (tra il 25-40%). Il provvedimento ha colpito i valori immobiliari e l’oro. Tuttavia in prospettive la lotta al sommerso dovrebbe produrre benefici per l’economia perché ha fondamentali sani ed è isolata dagli shock legati al rafforzamento del dollaro: la crescita dei consumi interni premia le aziende domestiche. Lo shock nelle borse dovuto alla demonetizzazione suggerisce che questo è un buon momento per comprare/mediare.

Petrolio. Prezzo del petrolio in rialzo, ottimismo su tagli non Opec. Domani a Vienna i rappresentanti dell'Opec riceveranno nel loro quartiere generale i maggiori produttori non allineati, a cui è stato chiesto di partecipare aggiungendo alla manovra altri 600 mila barili. L’obiettivo è ridurre l’offerta complessiva del 2%.

Oro. L'andamento dell'oro è speculare a quello dei mercati azionari. Con $ e borsa in crescita l’oro cala. I’Oro serve nei portafogli come un bene rifugio in caso di cali borsistici imprevedibili.

Indici.

S&P 500: +2,8%

Euro Stoxx 600: +4,725 (banche: + 9,50%, auto: +8,55%, risorse base: +5,56%, salute: +2,94%).

Milano: +7,06%

Tokyo: +3,10%

Shanghai: -0,34%

Vittorio – Taruffi Vittorio –  Taruffi Vittorio

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Settimana finanziaria del 3.12.2016

News in pillole.

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Usa, il Sentiment rimane su valori elevati. Tutti i sottoindici sono in positivo o neutrali eccetto il comparto azionario.

La disoccupazione torna ai livelli del 2007, cala al 4,6%. E’ partito il conto alla rovescia verso una stretta sui tassi d’interesse in occasione del vertice Fed del 13 e 14 dicembre.  Il rialzo oramai è sicuro. Gli interrogativi riguardano solo quante volte (se due o tre) la Fed interverrà sui tassi nel 2017.

Della Trump-economy, la borsa vede solo cose buone: la riduzione delle tasse e l’ingente aumento della spesa pubblica per le infrastrutture. Gli analisti che erano perplessi per il protezionismo, per la fine della politica monetaria espansiva hanno gettato la spugna e si sono accodati alla dominante euforia. Oggi si prevede un aumento degli utili per l’effetto delle tasse più basse e anche grazie alla magia dei buy back (l’acquisto di azioni proprie, permette distribuire dividendi maggiori per gli azionisti perché gli utili sono suddivisi tra un numero minore di azionisti). Anche l’inflazione aumenterà necessariamente con la crescita del prezzo del petrolio. Insomma si sta prospettando il migliore scenario possibile.

Ovviamente questo scenario non cancella molti dubbi, come ad esempio che l’aumento dei tassi porta un calo nel mercato dei bond a medio lungo termine, e quindi l’azionario ne può risentire negativamente – almeno sul breve.

Oggi girà così: si cerca di cavalcare proficuamente le tendenze e capovolgerle quando non sono più sostenibili. E in questo senso il 2016 è stato un anno ricco di opportunità per gli investitori in grado di compiere incursioni sui mercati finanziari.

Europa. I mercati si ripetono seguendo lo stesso copione già collaudato. Si vende allo scoperto in maniera forte nei settori più fragili, come quello bancario, a rischio ribaltone politico (come in Italia), per poi rientrare sugli eccessi.

Obbligazioni. Previsti acquisti e ricoperture. Nelle prossime sedute non si escludono nuovi e forti scossoni, ma entro la mattina dell’otto dicembre con la riunione della Bce le posizioni al ribasso dovranno rientrare (la Bce bloccherà, come annunciato, l’aumento dello spread tra Btp e Bund con acquisti mirati, facendo rientrare in acquisto il mercato dei bond).

Npl. La montagna di non performing loans (Npl), i cosiddetti prestiti non performanti, che continua a zavorrare le banche dell’Unione europea e dello spazio economico europeo nell’ultimo anno s’è ridotta calando dal 6,5% di fine 2014 al 5,4% del giugno 2016, in leggera contrazione rispetto allo scorso anno quando l’European banking authority aveva piantato la bandierina a quota 5,6% sul totale dei prestiti concessi. Il grafico indica un marginale miglioramento anche per le banche italiane che restano tuttavia sopra il 16% (un sussulto, in realtà, ma nella giusta direzione).

Italia. Per gli squali il Referendum è stato un’occasione ghiotta per scommettere al ribasso, sull’onda del vantaggio del NO ipotizzato dai sondaggi. Ora che l’esito è meno scontato, i margini di potenziali guadagni si sono ristretti e quindi si è allentata la morsa sulla finanza del Bel Paese (vedi come chiarimento la bella intervista al «Re» dello short,  di Steve Eisman).

Mps, Tesoro ha chiesto all’Ue di nazionalizzarla. Il governo italiano ha chiesto a Bruxelles la possibilità di salvare Mps con soldi pubblici. Stando alle indiscrezioni del Corriere della Sera l’Italia che avrebbe chiesto alla Commissione Europea la possibilità di ricapitalizzare Mps.

Stop del Consiglio di Stato alla riforma delle banche popolari. La legge sulla riforma delle banche popolari, una delle iniziative legislative del governo Renzi che ha sinora ottenuto forse i maggiori risultati, sarà rinviata all’esame della Corte Costituzionale per i profili di parziale incostituzionalità legati alla possibilità di rinviare o sospendere sine die il rimborso del diritto di recesso ai soci nel momento della trasformazione in Spa.

Diamanti. Per gli orafi i diamanti non possono essere venduti in Banca (lo proibisce il Testo unico di pubblica sicurezza, articoli 126,127,128.)

Petrolio. L’accordo inatteso tra i paesi dell’Opec per un taglio della produzione ha fatto rimbalzare il greggio sopra quota 50$ al barile e i titoli energetici de 5%. Piccoli e grandi investitori hanno comprato azioni delle compagnie petrolifere. Le valute oil driven di razza come il rublo Russo e il Real brasiliano sono salite rispetto l’euro (il rublo del 16% da inizio anno, il real del 17%). La lira Turca e il rand sudafricano, viceversa dovrebbero reagire negativamente perché questi paesi sono importatori di petrolio.

Oro. Con i tassi in rialzo e il blocco delle importazioni da parte dell’india è in sofferenza. Oggi l’oro è utilizzato solo per decorellare i rischi borsa (se calano i corsi azionari l’oro in genere cresce).

Indici.

Usa, S&P: -0,95%;

Europa, DJ Stoxx 600: -0.90% (banche -2,18%, auto -2,18%, risorse di base -1,14% energia: +2,93%);

Milano Fese Mib: +3,46%

Cina, Shanghai composite: -0,66%

Tokyo, Nikkei 225: +0,24%

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Settimana finanziaria del 26.11.2016

News in pillole

Usa.

 

Gli americani celebrano la festa del Ringraziamento il quarto giovedì di Novembre (quindi quest’anno, nel 2016, è il 24 novembre).

La festa del ringraziamento ha incorniciato un’euforia che a Wall Street mancava da mesi. L’indice Dow Jones Industrial ha superato il record di 19.000 punti.

Black Friday da record. Adobe stima per le transazioni di e-commerce del 'venerdì nero' Usa un giro d'affari per la prima volta superiore ai 3 miliardi di dollari (3,05 miliardi in 24 ore), in aumento dell'11,4% rispetto allo scorso anno e dopo aver raggiunto quota 1,93 miliardi il giorno precedente. Le apparecchiature mobili hanno rappresentato il 40% delle vendite in rete, secondo Adobe, di cui il 29% smartphone e l'11% tablet. Alle quindici di ieri della costa orientale, gli acquisti online di smartphone già valevano 680 milioni di dollari. A offrire gli sconti maggiori in rete è stato Amazon.com.

Sentiment.  In rialzo l’umore degli investitori. Tutti i sotto indici sono neutrali o positivi eccetto la paura per il settore azionario.

Il settore delle infrastrutture sugli scudi. Le azioni di Caterpillar +13% (Comunica la società: Siamo orgogliosi del nostro ruolo di leader nella costruzione d’infrastrutture nel mondo e nel consentire il progresso per milioni di persone in tutto il mondo).

Dollaro. Ha toccato i massimi da oltre tredici anni. Oggi quota a circa 1,0590 sull’Euro.

Europa.

Borse. Venerdì Madrid ha chiuso con un +0,5%, mentre Parigi con +0,17%, Francoforte con +0,09% e Londra con +0,17%. Gli acquisti hanno premiato il comparto farmaceutico (+2% Astrazeneca e +1,1% Glaxo a Londra, +1,3% Merck a Francoforte Actelion è balzata del 17%. Atri settori vivaci:  l'alimentare (+1,7% Unilever), bene anche il retail e le utility. In sottotono il settore azionario europeo rispetto a New York e Tokyo si pensa nasca dai timori di attacchi speculativi nel vecchio continente (l’Italia sta somatizzando il referendum con le banche e i Btp, e i francesi fibrillano per le elezioni per l’Eliseo).

Occhi puntati anche sulla Bce. L’8 dicembre potrebbe decidere di tagliare ulteriormente il tasso delle deposit facilities * (ora a -0,4%); oppure potrebbe modificare il paletto che vieta, da parte della Bce, l’acquisto di titoli con rendimenti di sotto lo 0,4%; estendere il paniere dei titoli acquistabili andando al di sotto dei due anni di vita residua.

* Deposit facility. È lo strumento della Banca centrale europea (Bce) sul quale le banche dell'Eurosistema possono depositare liquidità a brevissimo termine (overnight). Oggi il  «parcheggio» non è più remunerato ma ha un costo dello -0,4% (la politica della Bce è incentivare le banche nei prestiti alle famiglie e alle imprese).

Lo Spread tra Btp e Bund si allarga ma non preoccupa più di tanto, fino a che la Bce si muoverà sul mercato obbligazionario comprando titoli sovrani. L’Europa è più simile al Giappone che agli Usa. I titoli sovrani tendono a rimanere in zona acquisto. Risultato: i rendimenti dell’Eurozona restano schiacciati da una’inflazione che non c’è, una crescita debole e un Qe che ancora non ha centrato i suoi obiettivi (crescita e inflazione).

Italia. Si sgonfia la bolla di agosto. A settembre il fatturato dell’industria in frenata. Macchinari, auto e farmaceutica, ancora postivi e salvano il dato tendenziale (-0,3%).

Nei paesi anglosassoni siamo visti con distacco e con sufficienza (un gradino sotto l’Europa nel suo insieme). Raffigurare orizzonti apocalittici poi diventa facilmente redditizio vendendo allo scoperto (ribasso) Btp e Azioni Bancarie.

Mps. Da lunedì il titolo varrà 20 euro. L’assemblea di giovedì ha deciso di accorare ogni 100 azioni in un’azione, del valore di 20 Euro. Un solo effetto estetico, anche se per molti questo nuovo prezzo crea ampi spazi per altri ribassi. Oggi si sa che solo la speculazione si avventura su Mps.

Convertibili Mps. Offerta di acquisto su obbligazioni subordinate per circa 5 miliardi. Se tale operazione non avesse un esito soddisfacente, le banche del consorzio potrebbero sottrarsi all'impegno di garantire l'eventuale in optato dell'aumento di capitale.

Campari vende due aziende vinicole. Addio ai vini: vende Sella&Mosca, la più grande tenuta di vitigni d’Europa in Sardegna. Campari è una delle aziende più importanti nel settore delle bevande a livello mondiale. In Italia è quotata in Borsa e fa parte del settore delle blue chip. Campari opera in tre settori, e precisamente spirit, wine e soft drink.

Emilia, Dopo Marazzi, anche Brevini, la multinazionale familiare tascabile reggiana, è acquisita per 325 milioni da una società americana, Dana. La Brevini è una holding con 2300 persone e 388 milioni di fatturato e con oltre trenta filiali nel mondo, nata nel 1960, opera nel business delle trasmissioni meccaniche e quello dell’oleodinamica elettronica.

Turchia. Erdogan minaccia di riaprire le porte ai migranti verso l'Europa per farci ripiombare nell'incubo della marea umana di un milione di persone sulla rotta balcanica dello scorso anno.

India e oro. Il presidente Modi ha gettato nel caos l’economia indiana. Di colpo il governo indiano ha avviato il ritiro di tutte le banconote da 500 e 1.000 rupie (le più utilizzate in un paese in cui due terzi dei pagamenti avvengono in contanti). L’operazione ha lo scopo di combattere la corruzione e l’economia sommersa. Oggi con i controlli severi e le transazioni in contanti sono oramai difficilissimi e la diffusione delle carte di credito è molto limitata. Risultato: l’acquisto dell’oro, che fino a ieri serviva per liberarsi in fretta dal nero, si è bloccato.

Ps. di vt. Questi momenti storici, in genere irripetibili, devono essere monitorati per futuri acquisti, o per mediazioni (non per vendere).

Petrolio. Il prezzo del barile scende del 3%; l’Opec al rush finale per coinvolgere Iran e Iraq nei «tagli». L’unica certezza sul prossimo vertice Opec è che sarà un vertice lungo e difficile. Ad appena una settimana dall’appuntamento, cruciale per i mercati petroliferi, l’Organizzazione dei paesi esportatori di greggio non è riuscita a superare tutti gli ostacoli che la separano dal mettere in pratica i tagli di produzione concordati due mesi fa ad Algeri.

Indici

Usa, S&P 500: +0,39%

Euro Stoxx 600: +0.9% (banche +0,10% auto +1,19% risorse di base +6,95%)

Londra, Ftse 1oo: +0.9%

Milano, Ftse Mib: +1,5%

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Settimana finanziaria del 19.11.2016

News in pillole.

Fonte: Il sole 24 Ore

Previsioni: dal Qe al Qe plus. Donald Trump si è improvvisamente trasformato da spauracchio per i mercati a speranza. Presto anche l’incerta tornata elettorale in Europa potrebbe fare altrettanto. Con impatti postivi sui mercati azionari (che Citigroup prevede in crescita a livello globale del 10% entro fine 2017), sull’inflazione (che Citi prevede in crescita anche in Europa dallo 0,3% del 2016 all’1,3% del 2017 e del 2018) e negativi su quelli obbligazionari (che subiscono un inesorabile rialzo dei rendimenti) e sulla politica monetaria (con la Bce che potrebbe lentamente ridurre gli stimoli Tapiring).

Risultato: il populismo, con la sua spinta verso minore austerità e maggiori stimoli fiscali, da grande rischio potrebbe trasformarsi in un’opportunità.

Se negli ultimi anni lo stimolo all’economia è stato cercato soprattutto nella politica monetaria, cioè nel quantitative easing (Qe), nei prossimi anni si andrà «verso Qe plus». Si andrà verso un mix di politiche monetarie un po’ meno generose e di politiche fiscali più espansive (riduzione delle tasse - stimoli fiscali). E’ è una visione che sui mercati stanno metabolizzando.

Visione di Citigroup. Ci sarà un rialzo dei mercati azionari, che - a dispetto di un rapporto tra prezzo dei titoli e utili delle aziende già molto elevato - sono in vari settori ancora a buon mercato. «I bassi tassi d’interesse e i quantitativi easing hanno spinto al ribasso il premio per il rischio più sui mercati obbligazionari che su quelli azionari; questo lascia le Borse dei Paesi industrializzati su una posizione migliore», sapendo scegliere ovviamente i settori giusti.

Usa, Sentiment. Tonico l’umore degli investitori. I sotto indici si muovono in territorio neutrale o positivo. Segnali di paura solo dall’azionario. Tutti sono d’accordo nel ritenere che il presidente Trump sia un elemento di discontinuità rispetto al passato. Tuttavia non bisogna dimenticare che nessuno ha la bacchetta magica per i miracoli.  Rialzo dei rendimenti dei treasury, una forte rivalutazione del dollaro, il rialzo dei tassi di fatto già annunciato da parte della Fed, l’imposizione di dazi sui prodotti cinesi possono creare problemi  nella crescita economica perché l’inflazione al 2/3% è molto legata al rialzo del petrolio a quota 60-70 $/barile (che ci sarà, ma non sul breve).

Effetto Trunp su Apple. Parlando di Apple il presidente aveva detto” Obbligheremo l’azienda a costruire i sui computer e i sugli altri dannati prodotti negli Stati Uniti e non in paesi stranieri”. Risultato: oggi Apple valuta dei possibili i.Phone tutti made Usa, anche se alcuni analisti prevedono a un raddoppio dei costi.

Petrolio. I petrolieri incoraggiati dall’amico Donald Trump rimettono in funzione altri venti impianti in settimana. Gli impianti di perforazione sono aumentati da maggio, da 316 agli attuali 471 (Il record storico, di ottobre 2014, con 1609 in attività).

 

Europa. Nel 2017 potrebbe verificarsi una sorta di allineamento di pianeti in Europa: ci saranno nuovi governi appena eletti che dovranno rispondere, in una situazione di minori stimoli monetari, alla crescente domanda di politiche fiscali espansive. L'anno delle elezioni in Germania, Francia e Olanda, insomma, può rivelarsi un'opportunità per il Vecchio continente. Il rialzo repentino dei rendimenti dei titoli governativi, a causa delle forti vendite, aiuta la Bce negli acquisti (ultimamente aveva difficoltà a trovare Titoli di stato con rendimenti accettabili - positivi).

Banche. Il mercato picchia duro sulle banche, esprimendo prezzi inferiori a quelli contabili mentre negli Usa sono allineati. Fino a poco tempo fa i più erano convinti che i problemi fossero solo i crediti inesigibili. Oggi si scopre che anche il ritiro della marea delle sofferenze bancarie non è sufficiente per rimettere in carreggiata una banca (con livelli di redditività capace di creare un business sostenibile).  La realtà è che anche quando la ripresa si sarà consolidata e i tassi torneranno normali rimarrà il problema di una massa di costi operativi (agenzie, personale, logistica) non più adeguata ai cambiamenti economici e tecnologici dei prossimi anni. Nei paesi nordici, le banche del freddo negli anni novanta, riuscirono con gli aiuti di Stato (allora era permesso) a drastici piani di dismissioni di attività. La chiusura di sportelli, la riduzione del personale sono serviti a riportare gli istituti di credito efficienti e con la massima attenzione ai clienti.

Italia. Rendimento Btp in crescita e anche dello spread rispetto al Bund (il premio richiesto dagli investitori per comprare il Btp anziché il Bund). Oggi però il tema Btp non ha più nulla a che fare con il Referendum; con qualsiasi risultato. Il mercato si è già posto sul no e ha poco da perdere, mentre può guadagnare con il sì perché è difficile immaginare con il Qe della Bce uno spread oltre al 2%.

Mps, Monte dei Paschi di Siena ha ufficializzato la conversione volontaria delle obbligazioni subordinate in azioni del Mps. Se poi l’aumento capitale non avrà successo, scatterebbe la direttiva Brrd e l’applicazione degli strumenti di risoluzione (leggi la soluzione attivata con la Banca Etruria e dintorni).

Leggi tutto: http://www.soldionline.it/notizie/azioni-italia/obbligazioni-subordinate-mps-come-funziona-la-conversione?cp=1

Banco popolare. L’incertezza Referendum crea dubbi sulla fusione con Banca popolare di Milano e quindi sui bond dell’istituto (Nota. La fusione è stata accolta con favore dal mercato).

Fca- Amazon. Le auto si vendono via web; solo il marchio Fiat è coinvolto da quest’operazione (è a termine). Le auto disponibili online sono Fiat Panda e Fiat 500l. Il vantaggio del costo delle vetture acquistate va da 20 al 33% (a secondo dei modelli) rispetto ai tradizionali canali di vendita.

Moneta elettronica (bancomat, carta di credito). Italia indietro: 44 operazioni all’anno per abitante contro una media europea di 100n e nel nord Europa si raggiungono i 300. Nota: Ancora non c’è la percezione del fatto che il contante rappresenta un costo per tutti. Costa allo Stato, spende a trasportarlo, in più alimenta la micro criminalità esponendo i commercianti a furti e rapine.

Olio. Crolla del 49% la produzione e aumento di prezzi, meno 50% nel sud per i bacini a secco e meno 40% al centro. Gli extravergini hanno raggiunto all’ingrosso 5,52 euro il chilo.

 

Oro. Con il rialzo del $ e dei tassi, il metallo prezioso ha perso brillantezza. A frenare la caduta hanno contribuito gli acquisti della banca centrale Russa che ha accresciuto le riserve di 1,3 milione di once (l’incremento più alto da 18 anni).

 Euro/dollaro. Il biglietto verde è ai massimi dal 2003 sul paniere delle principali valute (101,3) e pure sull’euro (1,05).

Curiosità, la stagflazione. Alcuni paventano uno «stagflazionario crollo dei bond», ovvero un balzo dei rendimenti, associato a inflazione e a un’economia mondiale che segna il passo.

Con un dollaro così forte, i primi rischi sono quelli legati ai debiti in valuta americana contratti dai Paesi emergenti. Quando tre anni fa si diffuse il presunto Tapering (aumento dei tassi) le loro valute finite ai minimi sul dollaro crearono panico perché si prospettò che i debiti contratti in $ potessero non essere rimborsati. Oggi con un dollaro ancora più forte il problema sembra non esistere.

 

 

 

 

Il termine stagflazione nasce negli anni 70, dopo il primo shock petrolifero del 1973-74. Esso indica la contemporanea presenza di un'attività produttiva che non cresce (stagnazione) e di un persistente aumento dei prezzi (inflazione). Fino ad allora la coesistenza di questi due fenomeni era difficilmente spiegabile per gli economisti, che ritenevano la crescita dei prezzi una forma di male necessario per sostenere lo sviluppo dell'economia. Questa situazione è ben delineata nella cosiddetta "curva di Phillips", che mostrava una positiva relazione tra l'aumento dei salari e dei prezzi e il livello dell'occupazione e della produzione.

I periodi di stagnazione dell'attività economica erano, infatti, tradizionalmente caratterizzati dalla caduta dei prezzi (deflazione), per il calo della domanda rispetto all'offerta. In seguito il fenomeno dell'inflazione è, per contro, diventato sempre più indipendente dal ciclo dell'economia, data la rilevanza assunta dai mercati oligopolistici dell'energia e delle materie prime, insieme ai settori dei servizi scarsamente concorrenziali.

 

 

Indici.

New York, S&P: +0,8%

Euro Stoxx 600: -0,1% (banche +0,45% Auto +1,43% risorse di base -2,63%)

Londra, Ftse: +0,7%

Milano, Ftse Mib: -3,1%

Tokyo, Nikkei 225: +3,4%

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Settimana finanziaria del 12.11.2016

News in pillole.

Usa, Sentiment. Risale l’indicatore che misura il sentiment degli investitori. I sotto indici sono in media neutrali.

L’opportunismo congenito della speculazione ha subito puntato diritto sui lati positivi delle elezioni di Donald Trump a presidente.  Come sempre è stata Wall Street a decretare la svolta ottimistica nel mondo. Le borse europee e quelle asiatiche hanno iniziato il  giorno dopo in caduta libera per poi girare quasi subito in positivo con il bel tempo in arrivo dagli Usa. La capitalizzazione delle borse è crescita di circa mille miliardi di $ (mentre il mercato obbligazionario ne ha bruciati altrettanti).

Trump ha promesso un ampio programma di spese pubbliche per risanare le infrastrutture in cattivo stato, per dar nuova occupazione ai lavoratori meno fortunati. Sicurezza interna e limiti alla migrazione, e la necessità di nuovi tagli fiscali (deficit più alto e un mercato del lavoro in crescita hanno un effetto inflazionistico).

Borse: la Trump-economy premia la difesa e le infrastrutture. Volano i titoli farmaceutici, della difesa e quelli legati alle materie prime e alle costruzioni, più in generale alle infrastrutture; Trump nel suo primo discorso ufficiale ha detto: “Rilanceremo i nostri centri urbani e ricostruiremo le nostre autostrade, ponti, gallerie, aeroporti, scuole, ospedali”.

Treasury (titoli di stato a Tasso fisso dieci Anni). Sono calati di valore (i rendimenti, quindi sono lievitati) perché il programma, per aumentare il debito pubblico di oltre cinque mila miliardi in dieci anni, i dazi doganali nei confronti dei prodotti cinesi (ma non solo) e la ridiscussione di tutti gli accordi sul libero scambio, faranno aumentare l’inflazione e quindi i rendimenti delle obbligazioni a tassi fissi (i portafogli obbligazionari stanno girando verso i tassi variabili).

Euro/dollaro. Il $ si è rivalutato rispetto all’euro: è passato da 1,1283 dello 09.11.2016 a 1,085 dell’11.11.2016.

Europa. L’elezione di Donald Trump è stata accolta anche in Europa con un aumento dei rendimenti e anche degli spread. In questo caso non si tratta di un aumento delle aspettative di inflazione, quanto di un cambiamento dei premi per il rischio. Le nuove strategie degli investitori hanno previsto un disimpegno dall’Europa a favore degli Stati Uniti e, più in generale, una maggiore ricerca di “qualità” negli investimenti finanziari. I mercati europei si sono lasciati trascinare dalla corrente, hanno colto l’occasione per ritoccare all’insù rendimenti negativi che stavano scomodi a tutti, a cominciare da quelli tedeschi. In Europa prevalongono i timori per i rischi politici: si comincia il prossimo mese con il referendum italiano, poi si va alle elezioni in Austria, Francia, Olanda e Germania (e il mercato già ora si preoccupa per le prossime elezioni in Italia nel 2017 o 2018) mentre il vulcano Brexit è in eruzione.

Italia. Sul mercato dei BTP sono tornati rendimenti che il Tesoro avrebbe preferito non vedere con questo rialzo dei tassi, senza alcun appiglio a fondamentali di crescita tonica e inflazione già vicina al 2%. E poi sono in  programma emissioni nel 2017 per 400 miliardi. Nota: questo doveva essere l’anno con lo spread BTp/Bund sotto la soglia dei 100 punti e non puntare verso i 200 come ora - per il 2016 non si escludeva una promozione di outlook sui rating dell’Italia.

L’asta dei due BTp trentennali è stata amara come non accadeva da molto tempo: il Tesoro ha collocato i titoli con rendimenti allineati al secondario e quindi con tassi in rialzo – con i costi per interessi da distribuire ai sottoscrittori quasi raddoppiati.  Le vendite sul tasso fisso in essere, a medio lungo termine non si arrestano, mentre gli acquisti per i CCT (tasso variabile) si rafforzano. L’operatività è divisa tra le scadenze a breve ancora sotto controllo e quelle a lungo periodo, dove il tasso fisso è venduto a piene mani.

Oro.  Il prezzo dell’oro crolla al minimo di quattro settimane nella mattinata europea di questo venerdì, il sentimento dei mercati continua a migliorare nel crescente ottimismo verso gli effetti della presidenza Trump sull’economia USA.

Petrolio. Il petrolio torna a essere condizionato dagli scenari sul vertice Opec di fine mese: se non cala la produzione «c’è il rischio che i prezzi subiscano una nuova caduta». L’eccesso di offerta si protrarrà per il terzo anno consecutivo e le scorte petrolifere - che da agosto hanno finalmente cominciato a calare - torneranno ad accumularsi. L’avvertimento, sommato al nuovo aumento delle scorte che si è visto negli Stati Uniti, ha riportato in ribasso le quotazioni del barile: il Brent ha chiuso a 45,84 $ (-1,1%), il Wti a 44,66 $ (-1,4)

Indici

Usa, S$P 500: +3,6%

Euro Stoxx 600; +2,6% (banche +7,53%, auto +2,47%, risorse di base +11,33%)

Tokio Nikkei 225: +2,8%

Shanghai Sec: +2,3%

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Settimana finanziaria del 5.11.2016.

News in pillole

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Usa.  Sentiment.  Flette verso i minimi l’umore degli investitori. Tutti i sotto indici sono in una condizione di neutralità o di estrema paura. Wall Street nono calo consecutivo (per l’S&P è la serie peggiore dal 1980).

Fattore paura (fear factor). La logica negli investimenti è presente solo quando il clima è sereno. I dati delle singole società sono oggi finiti sullo sfondo. Sono le due variabili di sentiment polarizzate dalle elezioni dell’otto novembre a dominare i mercati finanziari (più che l’indice della paura, il Vix). Tutto si semplifica a due ipotesi. Hillary Clinton rappresenta (a torto o a ragione) la continuità con il recente passato; Donald Trump il cambiamento (anche se nessuno sa bene verso dove). Il rialzo dei tassi da parte della Fed a dicembre non fa più notizia, non è più un problema per i mercati: è percepito come un provvedimento isolato (ameno per molti mesi).

Europa, Risk Off. Gli investitori cercano protezione e non rendimenti. L’avversione al rischio induce a comprare titoli di Stato sicuri (Usa e tedeschi) anche se i rendimenti sono bassi, vendere azioni, materie prime e valute ad alto rendimento. Per valutare il rischio Paese  i valori dello spread sono fuorviati dagli acquisti di Titoli sovrani della Bce sul mercato. Sono più credibili i contratti Cds* e il Target 2**.

I Cds che coprono il rischio default dei Btp a dieci anni sull’Italia sono saliti a 220 punti, contro i 123 della Spagna, e 42 della Germania). A ottobre il debito dell’Italia, nel sistema Target 2,  ha toccato i 350 miliardi, un importo superiore rispetto ai tempi dell’attacco al debito sovrano italiano dell’autunno 2011.

*Il credit default swap (CDS) è uno swap che ha la funzione di trasferire il rischio di credito. È classificato come uno strumento di copertura ed è il più comune tra i derivati creditizi.

** Target 2. E il “registratore di cassa” europeo, che traccia tutti i flussi di capitali in entrata e in uscita da ogni Paese mostra che l’Italia ha accumulato un passivo record nei confronti del resto d’Europa, pari a 327 miliardi di euro, superando anche i momenti più acuti della crisi. Insomma: dall’Italia stanno uscendo capitali. Gli investitori italiani e internazionali investono più volentieri fuori che dentro l’Italia. I soldi stampati dalla Bce preferiscono andare altrove, piuttosto che restare nella Penisola, la Banca d’Italia ha comprato BTp soprattutto dagli investitori italiani, e questi hanno usato i soldi “freschi di stampa” ricevuti da Via Nazionale per comprare titoli all’estero. Sono insomma gli italiani i primi a credere poco nel proprio Paese.

Londra. Oggi le banche internazionali extra comunitarie possono operare sul territorio Ue (e dunque anche in Italia) attraverso le loro sedi a Londra.  Con Brexit, se sarà un’uscita dura, questo sistema non sarà più percorribile e le stesse banche dovranno trovare una nuova collocazione all’interno di un paese Ue. Le mete più gettonate saranno Dublino, Parigi, Francoforte e Milano.

Italia. Le cattive notizie sui fabbisogni di capital delle banche italiane fanno sprofondare all’ultimo posto Piazza affari.

Mps fa tremare. Nessun impegno dai grandi fondi a partecipare all’aumento di capitale prima di sapere cosa succederà il 4 dicembre.  Da qui la decisione di ampliare anche alle obbligazioni senior (oltre a quelle  subordinate) la potenziale conversione in azioni dei titoli. Una scelta che rimane volontaria e riguarda nel complesso un bacino potenziale di oltre 22 miliardi di euro di debito.

Petrolio. Nell’era dello shale oil e del trading algoritmico l’Opec conserva una straordinaria capacità di influenzare il mercato del petrolio. L’ennesima dimostrazione si è avuta ieri, quando le quotazioni del barile si sono tuffate in ribasso del 2,5% - ai minimi da agosto - per poi riemergere invariate nel giro di un’ora e mezza. Tra l’affondo e la risalita due lanci di agenzia: il primo della Reuters, poco dopo le 13 ora italiana, secondo cui l’Arabia Saudita avrebbe minacciato di inondare il mercato di greggio se l’Iran non si fosse allineata coi piani per tagliare la produzione

Dollaro. L’incertezza sulle elezioni Usa ha indebolito il dollaro, nonostante la notizia dell’aumento dei salari.

Sterlina. Supera 1,25 $: più 3% in una settimana, maggior rialzo sul biglietto verde dal 2009.

Oro. L’avversione al rischio ha premiato l’oro, tornato sopra i 1300 $/oncia.

Indici.

Usa, S&P: -1,6%

Euro Stoxx 600: -3,5% (banche -4,88% auto -5,04% risorse di base -2,31%)

Francoforte,Dax: -4,1%

Milano, Ftse Mib: -5,8%

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Settimana finanziaria del 29.11.2016

News in pillole.

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Usa. Sentiment: stabile l’umore degli investitori; i sotto indici sono neutrali o in uno stato di paura, eccetto gli junk bond.

L’esito dell’elezione è legato all’andamento di Wall Street? L’esito secondo la statistica, è prevedibile dall’andamento di Wall Street negli ultimi tre mesi: se l’S&P sale è il segno di una probabile vittoria dell’amministrazione in carica (vittoria della Clinton), se scende, dovrebbe affermarsi lo sfidante (Trump). Siccome da agosto l’indice dello S$P è calato del 2,4% (dal record del 15 agosto) Trump ha più probabilità di vincere, nonostante i sondaggi lo diano come il meno probabile (l’esito del referendum sul Brexit resta un monito!).

Pil Usa. Crescita superiore le attese, a più 2,9% (previsto +2,5%) anche se la svolta non è strutturale (da sola non può riportare gli Usa ai fasti del passato!). La qualità della crescita ha luci e ombre: una notizia ottima è che le esportazioni sono aumentate del 10% grazie al rilancio dei beni agricoli, come la soia (la massima crescita da tre anni), quelle con ombre sono diverse, come la spesa per il calo dei consumi e degli investimenti in attrezzature. Tuttavia questa impennata della crescita ha fatto balzare al 75% le probabilità che la Fed alzi il costo del denaro nelle riunioni del 13-14 dicembre.

Europa. Sono ritornati gli acquisti dei titoli bancari. Da luglio il settore è salito del 35%, ricuperando oltre la metà delle perdite subite da inizio anno (ma quelle italiane nemmeno un terzo).

Risale l’inflazione per effetto dei prezzi dell’energia. Per alcuni analisti l’inflazione sta andando in modo sostenuto verso l’obiettivo vicino al 2% (l’inflazione core, quella depurata dall’energia e dall’alimentare, rimane però inchiodata al +0,8%).

L’8 dicembre la Bce dovrà decidere se prolungare gli acquisti di titoli oltre la scadenza di marzo e allo stesso ritmo attuale di ottanta miliardi di euro il mese e se variare i parametri del programma. La Germania con l’aumento dell’inflazione spingerà maggiormente per una riduzione consistente degli stimoli monetari.

Obbligazioni. Mentre il settore azionario ha vissuto sprazzi di euforia, i Titoli di stato sono stati interessati da un piccolo terremoto che sta spingendo i valori degli asset sui valori di aprile-giugno 2016. Il mercato, a torto o a ragione, sta iniziando a prepararsi a uno scenario post Qe. O forse sta monetizzando un rally che va avanti da molto tempo per ogni buon senso.

Outlook degli investitori. I piccoli investitori si eccitano per nulla e si affliggano se, dopo avere acquistato sull’onda dell’euforia, si ritrovano titoli che valgono anche solo un po’ meno. Grandi investitori. Con esercizi razionali di prudenza sono oggi in genere scettici e non vedono grandi spazi per rialzi generalizzati. La razionalità, la ragione si può annullare immediatamente per opportunismo: nessuno va contro il mercato se gira positivamente.

Italia. Btp, il differenziale tra Btp e Bund ha toccato i 150 punti base, massimi da giugno. 

Mps, obbligazioni convertibili. La conversione in azioni riguarderà anche i piccoli risparmiatori. Da settimane le obbligazioni subordinate stanno crescendo, segno che il concambio (anche se forzoso) potrebbe essere favorevole ai risparmiatori. Oggi però fare previsioni sulla convenienza della conversione è impossibile. Si può vincere o perdere, ma in virtù d mosse che fanno altri.

Il 7 novembre Italgas debutta in Borsa. Italgas è arrivata alla quotazione in Borsa dopo lo scorporo da Snam. Le modalità con cui avverrà il rientro nel listino milanese differiranno da quelle che regolano il debutto delle altre matricole: al mercato, infatti, non sarà presentata la classica forchetta di prezzo né ci sarà una fase di pre-marketing. Il prezzo sarà calcolato dagli azionisti in base all’equity story dell’azienda.

Petrolio. Il barile si avvia a un nuovo boom. La russa Rosneft prudente: 55 dollari fra diciotto mesi.

Dollaro. Forte per effetto della Fed. Il cross euro/dollaro veleggia intorno agli 1,092 .

Oro.  I futures dell'Oro sono in ribasso durante la sessione Europea di Venerdì.

Indici.

S&P500: -0,3%

Euro Stoxx 600: -0,1% (banche +2,22% auto +1,2% risorse di base -4,26%)

Milano Ftse Mib: +0,9%

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Settimana finanziaria del 22.10.2016

News in pillole.

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Usa. Il sentiment rimane su valori relativamente bassi. Tra i sotto indici spicca la sola positività dei junk bond. Gli Usa si sentono prossimi a una stretta (rialzo dei tassi). E questo lo fa intendere la forza del dollaro, ai massimi da febbraio, in particolare sull’euro. Però rimane anche il dubbio che nel rapporto stia pesando di più il ritorno del carry trade (oggi si prendono in prestito degli euro e si comprano dei dollari – si scommette sulla rivalutazione del $).

Nota. Un rialzo dei tassi darà più credito alla Yellen ma non aiuterà l’economia che negli ultimi otto mesi non ha superato il 2% di crescita.

Trimestrali. General Electric ha battuto le stime sul fronte degli utili e ha aumentato di quattro miliardi di dollari il programma di riacquisto di titoli propri ma la conglomerata industriale ha tagliato l'outlook sui ricavi. McDonald's festeggia i conti oltre le previsioni. Microsoft ha raggiunto il suo primo record in borsa dal 1999; lo aveva già fatto ieri nel dopo-mercato sulla scia della trimestrale sostenuta dalle attività cloud. Nel settore del tabacco, British American Tobacco ha lanciato un’offerta di quarantasette miliardi di dollari per il 58% circa di Reynolds American.

Europa. La Bce annunciarà nuove strategie solo alla fine dell’anno quando saranno disponibili le nuove proiezioni sull’economia. Per adesso continueremo a convivere con il trading range (è un'area delimitata da una linea di supporto -inferiore- e da una di resistenza -superiore). Gli asset finanziari negli ultimi mesi sono rimasti bloccati in fasce orizzontali.

Italia. Un exploit di Mps alla vigilia del cda sul piano industriale: +13,3% oggi per Siena che ha rimontato il 58% nell'ultima settimana. Il titolo è stato sospeso diverse volte con un boom di scambi e volumi di molto superiori alla media. Proseguono i contatti con Corrado Passera per trovare punti di convergenza con la sua proposta per il risanamento della banca senese ( indiscrezioni parlano anche di un interesse da parte di investitori esteri). Il mercato intanto s’interroga sull’ipotesi di trasformare le obbligazioni subordinate del Mps in azioni dell’istituto (su base volontaria?).  Che cosa conviene a un piccolo risparmiatore? In assoluto nessuno lo sa, anche perché passare da obbligazionista ad azionista, significa affidare il destino dei propri denari al successo non scontato, del piano di rilancio della banca.

Derivati del Tesoro. Che cosa sono? Sono accordi con i quali il Tesoro s’impegna a scambiarsi con una banca, che fa da controparte, un flusso d’interessi a scadenze prefissate, in genere una o due volte l’anno. Questo costo per l’Italia enorme esiste ma non compare nei documenti economici del governo. Nel 2015  il debito pubblico è cresciuto di  6,7 miliardi con i derivati (un record! ). Non si sa quanto sarà versato alle banche nel 2016. L’unica certezza è che i contribuenti pagano caro, gli errori commessi dal Tesoro (siamo stati i più danneggiati da questi derivati in Europa - e di molto).

Brexit e pensioni. La legge che ha istituito in Italia i fondi pensione complementari prevede che a gestirne le risorse siano fra l’altro soggetti anche stranieri ma che abbiano sede legale in uno dei Paesi dell’Unione europea. Che cosa accadrà quando la Gran Bretagna uscirà?

Robotica. E’ il settore tra i più gettonati negli ultimi tempi per le ottime potenzialità di crescita. I risparmiatori possono utilizzare per questo settore un fondo e due Etf ( Fondo: LU1279333832,  Etf: IE00BYZK4552 e IE00BMW3QX54)

     

Emergenti. Borsa India da primato. I rendimenti ottenuti sull’anno hanno ottenuto risultati mediamente superiori al 10%; sui tre anni superiori al 100%.

Petrolio. Incoraggiate dalla ripresa delle quotazioni del barile, le compagnie americane hanno rimesso in funzione altre quattordici trivelle questa settimana, di cui undici per la ricerca di greggio. Il numero degli impianti di perforazione è aumentato in diciotto delle ultime ventuno settimane, tornando a un totale di 553, circa il 40% in più rispetto ai minimi di maggio. Mentre l’Opec e la Russia continuano a discutere di un possibile taglio dell’output di petrolio, i fracker americani sono passati all’azione. Nonostante il dollaro forte, ai massimi da sette mesi sull’euro, il Wti ieri è riuscito a chiudere in rialzo a 50,85 $.

L’attesa per il meeting Opec del 30 novembre rianima i corsi ma restano rischi sui tagli.

Indici

Usa, S&P: -0,01%

Europa Stoxx 600: +1,3% (banche +5,8%, auto +1,2%, risorse di base +4,7%)

Milano Ftse Mib: +3,4%

Tokyo N.225: +1,9%

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Settimana del 15.10.2016

News in pillole.

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Usa Sentiment. Arretra sensibilmente l’umore degli investitori. Tutti i sottoindici mostrano uno stato di paura eccetto i junk-bund (obbligazioni spazzatura). Il mercato da credito all’Yellen, la crescita è moderata ma un aumento dei tassi a dicembre è ritenuto opportuno. La possibilità di un ritocco del denaro a dicembre rivelato dai verbali dell’ultima riunione ha frenato gli indici azionari.

Europa. L’ottimismo degli investitori azionari è facile preda dello sconforto.  A inizio settimana le borse europee sono salite spinte dalle buone notizie sul saldo commerciale tedesco, sull’indice di fiducia Zew*.  Il clima fiducioso è stato alimentato anche dal petrolio in ripresa, e dal rialzo dei tassi a lunga scadenza in scia alle prospettive di una politica monetaria più stringente in Usa, che hanno portato ossigeno al comparto bancario.

La possibilità di un ritocco del denaro a dicembre rivelato dai verbali dell’ultima riunione, il flop dei conti del gigante dell’alluminio Alcoa, la flessione delle esportazioni cinesi e della riduzioni della domanda interna, il dietrofront della Russia per un taglio della produzione petrolifera hanno ridotto la propensione al rischio.

*L’indice ZEW prende il nome dall’istituto che lo emana mensimente (Zentrum für Europäische Wirtschaftsforschung) e valuta il sentiment degli investitori istituzionali nell’area Euro.

Giovedì prossimo nuovo appuntamento con la Bce. Se la prossima settimana "tutti gli occhi saranno su Mario Draghi", dice Bank of America aspettandosi segnali ancora accomodanti dal presidente della Bce,

Italia. Rally di tutte le banche popolari (+15/20%).

Banco-Bpm, via libera soci a fusione, nasce terzo gruppo bancario in Italia.

Con il voto favorevole dei soci alla fusione, la nuova entità bancaria Banco-Bpm ha la strada spianata. Dal 1° gennaio 2017, l’unione avrà efficacia e l'istituto diventerà la terza banca del Paese - dopo UniCredit e Intesa Sanpaolo - con un attivo di oltre 171 miliardi di euro, quattro milioni di clienti, 2.467 sportelli, circa 25mila dipendenti e quasi 120 miliardi d’impieghi. Il progetto ha avuto una “gestazione” di sette mesi, prima di arrivare alle assemblee congiunte di Verona e Milano. A marzo, dopo almeno tre mesi di analisi, trattative e di “siamo sulla buona strada”, è stato firmato il primo protocollo di intesa tra Bpm e Banco Popolare, salutato con favore dallo stesso ministro dell'Economia.

Tecnicamente la fusione si realizzerà con la costituzione di una nuova società per azione con il ruolo di capogruppo chiamata Banco-Bpm a cui farà capo Bpm Spa, banca-rete con gli oltre 600 sportelli dell'ex popolare milanese.

Btp Italia avrà cedola minima garantita dello 0,35%. L'emissione - ricorda la nota del Tesoro - avrà luogo sul Mot. Il tasso cedolare (reale) annuo definitivo sarà fissato al termine del periodo di raccolta degli ordini di acquisto e non potrà essere inferiore al tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito. Durata otto anni. Collocamento dal 17 al 20.10.2016, scadenza 24.10.2024

Petrolio. Il grande giacimento del Mar Caspio, Kashagan, dopo diversi rinvii per problemi tecnici oggi è pronto per esportare. La dimensione del giacimento è tale da modificare gli equilibri di mercato, rischiando di prolungare il surplus di offerta che pesa sui prezzi del petrolio.

Oro. L’oro non brilla, in otto sedute ha subito un calo di 100 dollari (da 1350 a 1250 – meno 6,5%). Le vendite sono state innescate dalle crescenti attese di un rialzo dei tassi d’interesse Usa.

Per Plus Il Sole 24 Ore, pg 11, il momento potrebbe essere interessante per comprare perché nel breve i segnali tecnici di ipervenduto sono cresciuti creando le basi per un rimbalzo tecnico. Alcuni analisti consigliano anche di iniziare l’accumulazione sotto la quota di 1250 $/oncia.

Euro/dollaro sotto 1,1.

I dati Usa positivi sulle vendite al dettaglio a settembre hanno alimentato ulteriormente gli acquisti sul dollaro sceso sotto 1,10 per un euro a 1,098 da 1,1056 di ieri. Sterlina/dollaro sotto quota 1,22: il governatore della BoE Carney ha detto che l'istituto non è indifferente al calo della moneta ma non ha target specifici sui tassi di cambio.

Samsung. Dopo il flop del Galaxy Note 7 il conto ufficiale provvisorio  è salito a 5,3 miliardi di $. Erano previste perdite non superiori a 2,3 miliardi.

Twitter. Nuovo crollo del titolo Twitter dopo che anche l’ultimo cavaliere bianco, Salesforce, dopo Google e Disney, si è ritirato dalla corsa all’acquisizione del sito di microblogging.

Giappone, Softbank. Il patron di Softbank ha annunciato il lancio di un fondo di investimenti tecnologici in gradi di espandersi fino a 100 miliardi di dollari in tandem con l’Arabia Saudita. Il fondo Investirà nel settore tecnologico. I bassi prezzi del petrolio spingono anche l’Arabia Saudita a una maggiore diversificazione.

Indici.

Usa, S&P: -0,7% (da inizio anno +5 %)

Euro Stoxx 600: +0,1% (banche -0,30% auto -0,46% risorse base -1,39%), Da inizio anno: -5,4%, dal massimo del 2015: -17%.

Milano Ftse Mib: + 1,1%

Tokyo N.225: invariato.

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Settimana finanziaria dell’1.10.2016

News in pillole (Fonte: Il sole 24 ore).

Usa. L’indicatore che misura il sentiment degli investitori Usa si muove in un’area neutrale, lontana dai massimi. Tra i sottoindici segnali di paura arrivano da opzioni e obbligazioni rifugio.

L’inflazione accelera ad agosto. Consumi deludono.

L'inflazione è salita dello 0,1% ad agosto su base mensile, mentre su base annuale, rispetto ad agosto 2015, è cresciuta dell'1%, al di sotto del 2% considerato ottimale dalla Federal Reserve. Deludente il dato sui consumi degli americani che ad agosto sono rimasti invariati dopo quattro rialzi consecutivi, un dato inferiore alle previsioni, segno di maggiore cautela in una situazione di crescita economica solo modesta. I redditi personali sono invece aumentati in linea con le stime. Sempre negli Stati Uniti è migliorato l'indice della fiducia dei consumatori a fine settembre, superando le stime degli esperti. L'indice Pmi di Chicago, che misura l'andamento dell'attività aziendale e manifatturiera nell'area di Chicago, è anch'esso salito a 54,2 punti a settembre, dai 51,5 punti, del mese precedente. Il dato è superiore alle previsioni degli analisti, che attendevano un rialzo a 51,8 punti.

Europa. Borse. Gli istituti di credito hanno rappresentato (e restano) uno dei temi dominanti. Lo dicono i numeri. Da inizio anno il settore bancario (Stoxx europe 600 bank) perde il 23,8%. Si tratta della peggiore performance tra tutti i comparti dell’indice paneuropeo. Certo: le velocità al ribasso cambiano di Paese in Paese. A Piazza Affari, ad esempio, il Ftse Italia all share bank cede oltre il 50%.

Deutsche Bank e dintorni. L’ultima giornata del trimestre delle Borse è all'insegna delle vendite, che colpiscono il settore finanziario in primis ma si allargano anche a tutti gli altri comparti. Gli indici hanno comunque ridotto le perdite rispetto all'apertura. Il titolo Deutsche Bank ha aperto in profondo rosso toccando il minimo storico sotto quota 10 euro e zavorrando il listino tedesco (qui l'andamento del DAX 30) per poi azzerare le perdite. Volano sui massimi storici i cds su Deutsche Bank, ovvero quei contratti che coprono dal rischio di fallimento. Le vendite colpiscono anche Commerzbank, che ieri ha annunciato il taglio di 9.600 posti di lavoro (7.300 al netto delle nuove assunzioni) e lo stop al dividendo.

Italia. Il FTSE MIB segna venerdì la performance peggiore in Europa insieme a Madrid (appesantita dalla performance negativa di Telefonica).

Aumentano i costi del conto corrente? Il banco di Brescia (gruppo Ubi) ha comunicato a un cliente l’aumento della gestione del c/c del 60% (da quaranta a 64 euro) dal primo di ottobre. Forse anche altri istituti seguiranno la stessa strada. Il costo dei conti correnti in Italia aumenta con il tempo, con l’anzianità Si può passare dai 29 euro all’apertura agli 82,2Euro l’anno, e più, in poco tempo. Nota: i Correntisti possono comunicare il recesso e cambiare banca velocemente senza spese.

Giappone. Ultima sfida: cancellazione del debito pubblico per ridurre il disavanzo statale.  Oggi questa idea in Europa sarebbe improponibile perché renderebbe la banca centrale formalmente insolvente (nota positiva: le banche centrali non sono soggette ai test di solvibilità). L’impatto di questa manovra dovrebbe creare in Giappone maggiore fiducia per l’economia e i consumi.

Obbligazioni. Il mercato obbligazionario è dominato dall’atteso rialzo dei tassi d’interesse in Usa.  A oggi la probabilità di questo evento entro a dicembre non supera il 50% e per questo il dollaro è stabile.

Monete.

Dollaro si è portato in una banda di valori di oscillazione attorno a 1,12 per euro, e fatica a uscire; investimento con basso rischio e poche opportunità. Questo nel breve. Nel lungo termine, con il rialzo dei tassi si dovrebbe rafforzare rispetto l’euro e alle valute dei paesi emergenti.

Sterlina. E’ ai minimi rispetto all’euro. La Brexit è problematica sia per la Gran Bretagna sia per l’Europa. Nel breve Plus la sterlina dovrebbe diventare più forte rispetto all’euro.

Yen. Il rafforzamento di questa moneta non tende ancora a cambiare rotta perché l’avversione al rischio tende a perdurare (la vendita di azioni in valuta estera e la richiesta di yen per la conversione la rende sempre più forte).

Oro.  +1% per i prezzi a settembre, attenzione a ottobre. Seconda seduta consecutiva con il segno più per le quotazioni dell'oro (+0,37% a 1.330,9 dollari l'oncia) che si avvia a chiudere il mese di settembre con un incremento di circa un punto percentuale.

Petrolio.  I futures del greggio USA sono in calo questo venerdì, gli investitori bloccano i profitti dopo l’impennata di giovedì al massimo di un mese, grazie alla notizia di un accordo sul congelamento della produzione dei principali produttori mondiali.

Indici

S&p: +0,37%

Euro Stoxx 600: -0,7% (banche -1,0%, auto -0,51%, risorse di base +1,62%)

Londra, Ftse 100: -0,15%

Parigi, Cac 40: -0,90%

Madrid Ibex 35: -0,50%

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Settimana finanziaria del 24.09.2016

News in pillole.

Usa. Risale dai minimi della scorsa settimana il sentiment degli investitori. Solo l’ indice che misura la forza delle azioni rimane in uno stato di paura.  Il mancato rialzo dei tassi è stato visto dai mercati finanziari come un bicchiere mezzo pieno, anche se la Fed ha fornito solo prova di equilibrismo: ha ripetuto il rafforzamento delle condizioni per una stretta monetaria e, al contempo, ha limitato le previsioni su una crescita in Usa nel 2016.

Sta ritornando tra gli investitori il motto del tanto peggio, tanto meglio (non saranno alzati i tassi).

Il petrolio del Texas (WTI). Si sta forse riprendendo quella leadership del mercato mondiale che l’Opec gli ha stappato negli anni’70. L’attività nonostante i prezzi bassi, si mantiene vivace, perché i costi per l’estrazione si stanno fortemente ribassando. A 45 $, i pozzi oggi in perforazione permettono un margine di 5$, per ripagarsi i debiti e fare un po’ di profitti. Per gli analisti poi c’è ancora molta efficienza da sfruttare. Quattro anni fa i costi di produzione erano stimati intorno ai 90$/barile e quindi con i forti ribassi ci si attendeva un’ondata di fallimenti che in realtà non ci sono stati.

Il West Texas Intermediate (WTI), anche noto come Texas Light Sweet, è un tipo di petrolio prodotto in Texas e utilizzato come benchmark nel prezzo del petrolio, sul mercato dei futures del NYMEX. È una materia prima di elevata qualità dalla cui raffinazione si ottiene un'alta percentuale di benzine e gasolio leggero. Il Wti nasce come petrolio estratto negli Usa ed è scambiato a Cushing .

In  Oklahoma dove viene fissato il prezzo per il NYMEX. Sul mercato esistono molti tipi di petrolio, ma a livello di scambi  internazionali i più importanti sono il Brent e il Wti.

Europa. Wall Street e Nasdaq con i nuovi massimi storici, ha sostenuto l’ottimismo in Europa e il Giappone, anche se il sentiment europeo rimane dubbioso (a fine settimana è scattata una presa di profitto generalizzata).

Giappone. La banca centrale giapponese ha spostato i confini della propria manovra degli yen stampati, al controllo della curva dei rendimenti. Ha fatto capire di voler alzare i tassi delle obbligazioni a lungo termine e disinnescare l’impatto negativo, temuti per gli effetti deprimenti sui bilanci delle banche e delle assicurazioni.

(Risultato: incerti, i rendimenti delle obbligazioni biennali sono saliti sopra lo zero, ma quelli decennali sono ridiscesi sotto la soglia della parità).

Italia.  Battaglia sulle stime di crescita del Pil italiano nel 2016 si gioca sugli “zero virgola”: il Centro studi di Confindustria sei giorni fa ha abbassato la stima per il 2016 a +0,7% e addirittura a +0,5% per il 2017. Non è quindi una magra consolazione rilevare che l'industria italiana della moda quest'anno crescerà dell'1,4% a 83,6 miliardi (Un punto in meno del +2,4% del 2015, ma quasi il doppio rispetto all'economia italiana).

Industria 4.0. Gli incentivi legati a un iper ammortamento del 250% per beni ordinati entro la fine del prossimo anno nelle stime del Governo attiveranno dieci miliardi d’investimenti. «Federmacchine – spiega il presidente Sandro Salmoiraghi – apprezza e condivide i capisaldi del piano Industria 4.0: con questi provvedimenti la ripresa può consolidarsi e l’Italia può continuare a recitare il ruolo da protagonista che per tradizione, conoscenza, e capacità manifatturiera le compete».

Cos'è l'Industria 4.0 e perché è importante saperla affrontare

Figlia della quarta rivoluzione industriale, porterà alla produzione del tutto automatizzata e interconnessa. Presenta rischi e opportunità: la perdita di 5 milioni di posti paventata dal World Economic Forum, ma anche lo sviluppo dello Smart Manufacturing. Il piano del governo italiano punta a sostenere la trasformazione

L'industria 4.0 scaturisce dalla quarta rivoluzione industriale. Non esiste ancora una definizione esauriente del fenomeno, ma in estrema sintesi alcuni analisti tendono a descriverla come un processo che porterà alla produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa.

  

►Come e quando nasce la quarta rivoluzione industriale - Finora le rivoluzioni industriali del mondo occidentale sono state tre: nel 1784 con la nascita della macchina a vapore e di conseguenza con lo sfruttamento della potenza di acqua e vapore per meccanizzare la produzione; nel 1870 con il via alla produzione di massa attraverso l’uso sempre più diffuso dell’elettricità, l'avvento del motore a scoppio e l'aumento dell’utilizzo del petrolio come nuova fonte energetica; nel 1970 con la nascita dell’informatica, dalla quale è scaturita l'era digitale destinata ad incrementare i livelli di automazione avvalendosi di sistemi elettronici e dell’IT (Information Technology). La data d’inizio della quarta rivoluzione industriale non è ancora stabilita, probabilmente perché è tuttora in corso e solo a posteriori sarà possibile indicarne l’atto fondante. L'argomento è stato al centro del World Economic Forum 2016, dal 20 al 24 gennaio a Davos (Svizzera), intitolato appunto “Mastering the Fourth Industrial Revolution”.  

Dalla ricerca "The Future of the Jobs" presentata al World Economic Forum è emerso che, nei prossimi  anni, fattori tecnologici e demografici influenzeranno profondamente l’evoluzione del lavoro. Alcuni (come la tecnologia del cloud e la flessibilizzazione del lavoro) stanno influenzando le dinamiche già adesso e lo faranno ancora di più nei prossimi 2-3 anni. L'effetto sarà la creazione di 2 nuovi milioni di posti di lavoro, ma contemporaneamente ne spariranno 7, con un saldo netto negativo di oltre 5 milioni di posti di lavoro. L’Italia ne esce con un pareggio (200mila posti creati e altrettanti persi), meglio di altri Paesi come Francia e Germania.

►Cosa sta facendo l'Italia per lo sviluppo dell'industria 4.0 - Carlo Calenda ha presentato l’atteso piano del governo per l’Industria 4.0 che dovrebbe entrare nella prossima legge di stabilità. Il piano punta a mobilitare nel 2017 investimenti privati aggiuntivi per 10 miliardi, 11,3 miliardi di spesa privata in ricerca, sviluppo e innovazione con focus sulle tecnologie dell'Industria 4.0, più 2,6 miliardi di euro per gli investimenti privati early stage. Il provvedimento propone un mix di incentivi fiscali, sostegno al venture capital, diffusione della banda ultralarga, formazione dalle scuole all’università con lo scopo ultimo di favorire e incentivare le imprese ad adeguarsi e aderire pienamente alla quarta rivoluzione industriale.

Globalizzazione. Oggi sembra in ritirata perché ha deluso. Tutti sparano contro il Tpp (l’accordo di partnership transpacifica che dovrebbe legare in una grande alleanza economico-commerciale l’America a undici paesi asiatici, con Cina esclusa) e il Ttip, l’accordo commerciale tra gli Stati Uniti e l’Europa. Non solo Donald Trump spara a zero contro questi trattati perché dannosi per l’economia Usa ma anche se più in sordina la Clinton. Anche l’Europa teme per la liberalizzazione dei mercati: anche noi non siamo campioni delle liberalizzazioni commerciali. Le elezioni imminenti in Olanda, Francia, in Germania non aiutano. Persino Angela Merkel, da sempre accanita paladina del Ttip, oggi si è posizionata su un bassissimo profilo.

TPP:  Partenariato Trans-Pacifico (TPP) è un progetto di trattato di regolamentazione e di investimenti regionali alle cui negoziazioni, fino al 2014, hanno preso parte dodici paesi dell'area pacifica e asiatica: Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Nuova Zelanda, Perù, Singapore, Stati Uniti, Vietnam.

TTIP.  Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (in inglese Transatlantic Trade and Investment Partnership, TTIP), inizialmente definito Zona di libero scambio transatlantica (TransAtlantic Free Trade Area, TAFTA), è un accordo commerciale di libero scambio in corso di negoziato dal 2013 tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America.

Oro sempre verde. A fronte di una maggiore propensione al rischio l’oro è salito a 1340 $/Oncia (+26% da inizio anno).

Indici

S$P 500: +1,3%

Euro Stoxx 600: +2,23% (banche +1,44% auto +3,52% risorse di base +8,4

Milano Ftse Mib: +1,6%.

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Settimana finanziaria del 17.09.2016

News in pillole.

Usa, Sentiment. Peggiora l’umore degli investitori. Il nervosismo ha preso il sopravvento come evidenzia la volatilità delle azioni e della domanda di beni rifugio, che sono entrati in zona paura. Siamo in un movimento laterale. Gli indici di New York si trovano davanti a un bivio: il rallentamento della crescita (le borse hanno brindato, i tassi difficilmente saranno aumenti con la riunione della Fed del 21 settembre) e l’inflazione di base, al netto delle componenti dell’energia e  degli alimentari, salita al 2,3%, superiore al 2% (soglia obiettivo per l’uscita dalla politica monetaria espansiva).

Obbligazionario.    Saranno quasi inevitabili cali dei valori e aumento dei tassi per le scadenze a lungo termine (10 e più) e nel presente si deve registrare già un ritorno di fiamma per il Fly to quality (il volo verso la qualità).

Oro L’incertezza da nuovo slancio all’oro.

Dollaro.  Il dollaro tende a rafforzarsi rispetto all’euro a 1,116 circa. Il calo dell’euro si è avuto subito dopo il dato dell’inflazione Usa in crescita.

Europa. La Bce non ha centrato nessun target: la disoccupazione rimane oltre il 10%, l’inflazione vicino allo zero, e quel poco di crescita dei mesi scorsi si sta spegnendo.  I listini europei continuano a somatizzare le difficoltà delle banche( Deusche Bank in prima linea).

Deutsche Bank . Washington chiede 14 miliardi di dollari per scontare i peccati  nei derivati immobiliari (ha venduto obbligazioni ingannando gli investitori - sottovalutando i rischi). Ovviamente la banca non paga e chiede una trattativa (A Goldman Sachs, ad esempio, gli furono chiesti quindici miliardi ma ne versò dopo lunghe trattative solo 5,1).

Nota. Deutsche Bank, autoprezza i suoi crediti cagliati, un valore di trentuno miliardi (valgono la metà dell’intero capitale della banca). Finché non ci sarà il bisogno di smobilizzarli, nessun problema (in caso contrario l’effetto sulla banca sarebbe devastante).

Italia. Piazza affari, popolata soprattutto da banche, paga lo scotto maggiore per gli utili in contrazione e per i crediti deteriorati. E poi l’incertezza del referendum (il Brexit italiano) riduce ulteriormente gli acquisti di azioni. Risultato: gli algoritmi dei sistemi automatici di negoziazione scommettono sui ribassi (fanno scattare anche le vendite forzate allo scoperto soprattutto sui paesi periferici - Portogallo e Italia in primis).

Una prospettiva interessante per gli investimenti. Per il settore della robotica le attese di crescita sono del 30%  all’anno fino al 2020 e del 40% nel decennio successivo. Macchine senza autista, Stampanti a tre dimensioni, robot che seminano campi o svolgono operazioni chirurgiche non sono fantascienza ma una realtà in rapida evoluzione.  Queste tecnologie avranno un effetto paragonabile a quello che la telefonia cellulare e internet hanno avuto negli ultimi anni. In Italia è negoziabile online, ROBO Global Global Robotics and Automation-ucit (Isin IE00BMW3QX54).

Fonte: Il Sole 24 Ore, Plus pg 15 (17.09.2016).

Indici.

Usa, S&P 500: +0,4%

Euro Stoxx 600: -2,23% (banche -5,55%, auto -4,33% risorse di base -3,01%).

Francoforte Dax: -2,8%

Parigi, Cac 40: -3,5%

Londra, Ftse 100: -1,0%

 

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Settimana finanziaria del 10.09.2016.

News in pillole. (Fonte: Il Sole 24 Ore, Plus).

Usa.  Torna a crescere in maniera evidente l’indicatore che misura il sentiment degli investitori statunitensi. Si amplia la forbice dei sottoindici e comincia la risalita sia su base mensile sia annuale.

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Incertezza su l’aumento dei tassi (stretta monetaria) da parte della Fed (anche se sembra acquisito che entro l’anno: si ritornerà lentamente a una normalizzazione dei tassi).

Nota. I Fed Funds sono i tassi ufficiali della banca centrale statunitense, la Fed. I future sui Fed Funds sono invece dei derivati che scommettono sulle future mosse della Fed. Questo strumento abbastanza attendibile offre con le sue quotazioni le previsioni che il mercato fa sulle future mosse della Fed. Oggi i futures sui Fed Funds danno una probabilità del 24% di un rialzo a settembre e una probabilità del 58% una stretta a dicembre.

Dollaro. … vanno evidenziati due aspetti: innanzitutto la Fed (la Banca centrale americana) è l’unica tra quelle dei grandi paesi sviluppati che non sia in questo momento impegnata in operazioni di Quantitative easing (l’altra era la Bank of England ma dopo Brexit ha ricominciato). Dato che le operazioni di Qe sono fortemente diluitive del valore di una valuta, ne consegue che il dollaro presenta da questo punto di vista un elemento di forza rispetto all’euro, alla sterlina e alla valuta giapponese (yen). Va poi segnalato che gli operatori si aspettano ormai un atteggiamento molto accondiscendente della Fed sui tassi d’interesse. Ciò ha pesato nel recente passato sulle quotazioni del dollaro ma proprio la mancanza di aspettative rende più probabile una eventuale sorpresa in senso contrario che in futuro potrebbe farne aumentare le quotazioni.

Europa.  La Bce non ha modificato il suo piano di stimoli monetari, mentre il mercato si aspettava un suo ampliamento, o perlomeno l’annuncio di un prolungamento, a fronte del rafforzamento della moneta unica e dell’inerzia dell’inflazione. Obbligazioni e divise, a quel punto, hanno corretto la direzione; i rendimenti si sono rialzati un po', ma questa volta il movimento è partito dall’Europa e ha contagiato anche i Treasury americani; l’euro, invece, ha oscillato incerto sul biglietto verde, dapprima in ripresa, e poi di nuovo in calo. Del resto, il Presidente della Bce Mario Draghi è stato ottimista sulle prospettive di crescita e inflazione, e le manovre straordinarie possono sempre essere prorogate.

Futuro prossimo. Al momento si è ridotta la propensione al rischio. Investitori in attesa. Ora l’attenzione è sulla Fed  (superato l’appuntamento con la Bce), il mercato ora guarda alle prossime due date importanti: quella del 16 settembre, quando il debito italiano sarà valutato dalla canadese Dbrs, e il 21 settembre, il giorno della riunione Fed. Sul rating italiano non si prevedono sorprese prima del referendum costituzionale, mentre sulla riunione Fed è preferibile non abbassare la guardia. La maggior parte dei membri del board sono a favore di un rialzo dei tassi entro il 2016. Questo ha rafforzato l’ipotesi che la Fed voglia chiudere con la politica monetaria non convenzionale e riportare i tassi centrali americani all’1%, al più presto. Potrebbe accadere, ma la Fed dovrà fare i conti con la realtà. Nel primo trimestre 2016 gli Usa hanno avuto una crescita d’appena lo 0,8% e il secondo non ha superato l’1,1%. Per raggiungere un valore medio di almeno il 2%, che giustifichi un rialzo dei tassi, occorrerebbe che i prossimi due trimestri viaggiassero al di sopra del 3%. (nota: Una futura crescita di oltre il 3% rimane una chimera).

Londra. Abbasserà le tasse alle imprese al 17%. Al momento la Gran Bretagna ha una corporate tax del 20%, che secondo il programma dovrebbe diminuire al 19% nell’aprile 2017, fino a scendere al 17% entro il 2020.

Italia. La fusione Wind_Tre apre il mercato italiano alla low cost Iliad (gestore noto in Francia per tariffi low cost).

Shale Gas. Anche l’Arabia Saudita, dopo avere messo in crisi la produzione Usa con la decisione di non ridurre l’estrazione del petrolio ha fatto sapere di voler entrare nel mercato dello shale gas (…stiamo identificando enormi depositi nelle aree settentrionali del regno).

Carboni da coke, prezzi raddoppiati da giugno. Analisti, produttori presi in contropiede. Nessuno aveva previsto un exploit del genere. Il carbone da coke, quello usato nell’industria dell’acciaio tutti lo davano per morto. Sembra che la crescita sia stata generata dall’aumento delle importazioni cinesi, e la speculazione (l’aumento delle importazioni non giustificano l’aumento record).

Indici.

Usa, S&P: -1,6%

Euro Stoxx 600:  -1,40 (banche -0,21%, auto +0.02%, risorse di base -0,02%)

Germania,Dax: -0,2%

Milano FtseMib: -1,7%

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Settimana finanziaria del 03.09.2016

News in pillole.

Usa. Sentiment degli investitori. Arretra l’indicatore sotto i valori recenti. Aumenta il numero dei sotto indici neutrali o negativi (volatilità, opzioni, azionario).

I nuovi assunti hanno deluso le attese: 151mila nuovi posti di lavoro creati ad agosto rispetto ai 175mila stimati.   Le borse corrono perché è diventato meno probabile una stretta Fed sui tassi a settembre.  Tutto secondo copione.  Anche se 151mila nuovi occupati sono un ottimo risultato per una crescita dei tassi ciò che realmente dovrebbe preoccupare per l’economia (non la borsa) è l’anemica crescita del costo del lavoro, in calo al 2,4% annuo, non può generare un’inflazione  da giustificare un rialzo dei tassi.

Europa. La prossima riunione dell’8 settembre della Bce può incidere sui mercati finanziari.  Se non modifica il Qe l’euro potrebbe rafforzarsi, viceversa se ci sarà un aumentato i bond potrebbero andare in rally.

Cernobbio.  La vera svolta sistemica emersa al Workshop Ambrosetti

La vera svolta sistemica emersa al Workshop Ambrosetti è che le banche centrali non ritengono più la stabilità dei prezzi come un rischio sistemico preferendo concentrarsi sulla stabilità finanziaria. Insomma gli istituti centrali stanno abbandonando il dogma della stabilità dei prezzi e se non hanno ancora alzato, i tassi è per i timori di ripercussioni sui mercati emergenti che stanno lentamente riprendendosi dopo gli shock borsistici di inizio anno. Fonte: Il Sole 24 Ore del 3.9.2016 -

Tax ruling. E’ una pratica che chiarisce in anticipo il trattamento di questioni fiscali internazionali: in concreto le lettere di intenti emesse da un Paese che forniscono a una società i chiarimenti sul modo in cui sarà calcolata l'imposta. Sulla base del tax ruling le multinazionali (con controllate in diversi Stati) scelgono la destinazione più vantaggiosa dell'imponibile.

La Tax ruling non fa rima con evasione. In teoria questa pratica offre due vantaggi: lo Stato sa, più o meno, quanto incasserà a fine anno, la multinazionale sa quanto deve pagare di tasse e in più evita controlli a sorpresa. In pratica indica anche che questo strumento può servire a eludere il fisco. In alcuni casi delle imprese possono essere più agevolate di altre. Di queste agevolazioni non esiste trasparenza per i cittadini. Tutto è segreto.  Si teme che i colossi riescano ad ottenere vantaggi ingiustificati dai politici. Quest’anno  Apple, Cisco, Amazon investiranno nel nostro paese senza che nessuno  conosca come funziona per loro la Tax ruling. Risultato: le imprese italiane soffocate dalle imposte reclamo benefici simili.

Realtà e finanza. Dal 2009 chi avesse seguito i fondamentali economici, sia micro, sia macro, non avrebbe acquistato  delle azioni, dei titoli di stato italiano nel 2011, né avrebbe toccato i bund con rendimenti all’1%. Chi avesse seguito le mosse delle banche centrali avrebbe conseguito rilevanti performance. Morale: la finanza ingloba l’economia reale, ma non viceversa.

Portafogli. Rimane la fiducia per gli asset in dollari Usa. Da inizio anno, nulli i benefici valutari ma i bond e soprattutto l’azionario hanno avuto buone performance. La società di gestione Amundi consiglia fatto 100 il proprio portafoglio questa diversificazione: 50% in Usa, 30% in Europa area euro e 10% in area non euro, 10% per gli emergenti.

Oro, record da sei anni (1328%/oncia). Tuttavia l’effetto Brexit si è rilevato meno incisivo del previsto da molti analisti. Venerdì è cresciuto di valore con l’allontanarsi dell’attesa di un rialzo dei tassi della Fed.

Indici.

Usa, S$P 500: +0,4%

Europa, Stoxx 600: +2% (banche +6,11, auto +1,8%, risorse di base -2,93%).

Milano, FtMib: +2%

Tokyo N225: +3,5%

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Settimana de 27.08.2016

News in pillole.

Si ritorna all’economia reale? Dopo sette anni di sperimentazione di politiche monetarie estreme in Europa, Giappone ci si è reso conto che i soli strumenti monetari non possono risollevare le sorti delle economie reali bloccate. Le riforme strutturali hanno bisogno anche d’interventi governativi, come il defict spending. Gli stati in crisi devono contrastare questo ciclo economico sfavorevole spendendo anche deficit, aumentando i debiti (oggi si parla di aumentare la flessibilità) perché con i tassi  a zero o negativi è conveniente indebitarsi sul mercato. Nel passato vi era molta riluttanza a fare deficit spending perché i tassi  erano più elevati.

Esaurite le munizioni della politica monetaria per molti economisti bisogna ritornare a Keynes. Bisogna investire di più nell’economia reale (nelle infrastrutture, nell’industria, nel  trasporto. Si deve rilanciare la Main Street (economia reale) e non solo Wall Street (economia finanziaria)

Come hanno detto alcuni membri della Fed (Fischer e ieri Kaplan), la politica monetaria può poco se non è accompagnata da una politica fiscale che faccia crescere l’economia e ripartire gli investimenti. È quello che da anni ripete Mario Draghi. Il nuovo corso delle banche centrali sembra proprio quello, un poco irrituale, di stimolare i governi ad agire. Forse anche le parole della Yellen s’intoneranno alla nuova tendenza. E forse, a dispetto dei vecchi timori sui debiti pubblici, questa diventerà il nuovo mantra dei mercati. Il Sole 24 Ore.

Usa, Sentiment. Arretra l’umore degli investitori. I sotto_indici sono positivi eccetto la domanda di bond sicuri che evidenzia paura per rischio aumento dei tassi. Le borse crescono con molta circospezione sui massimi, perché l’economia globale non permette entusiasmi senza riserve.

Europa. I listini azionari europei incoraggiati alla fine della settimana da Wall Street hanno chiuso la settimana con un rialzo positivo (soprattutto per Milano e Madrid). Si teme che gli investitori scalino velocemente le marce alla vigilia di potenziali eventi importanti (o presunti tali - ad esempio l’8 settembre si riunisce la Bce. Draghi probabilmente non farà nulla, al massimo potrebbe annunciare una piccola modifica al Qe).

L’Italia invasa dall’acciaio cinese.  Il problema della sovraccapacità mondiale di acciaio sta provocando ampie distorsioni nel commercio internazionale: le siderurgie nazionali più aggressive entrano nei mercati più maturi.

Mps. Spunta un nuovo piano per le obbligazioni convertibili finalizzato ridurre il maxi-aumento di capitale. Gli istituzionali dovrebbero convertire volontariamente le obbligazioni convertibili in loro possesso in azioni del Mps.

Popolare di Vicenza. Vara una maxi-pulizia dei conti. Alla fine le perdite reali nel semestre potrebbero raggiungere i 500 milioni di Euro.

Giappone. Il fondo pensione perde cinquanta miliardi di $. Colpa della strategia kamikaze del premier Shinto Abe che fin dall’ottobre 2014 ha insistito a limitare gli investimenti in obbligazioni sicure e investire in asset azionari esteri e locali il 50% del portafoglio (Nota: per fortuna il programma non è stato del tutto realizzato!).

Petrolio. Si è spinto di nuovo sopra i 50 $ al barile nel contratto di ottobre del Brent per poi rallentare.

Dollaro. Si è avvicinato a 1,12 sull’euro. Nei confronti del paniere delle principali divise globali (dollar Index) è tornato a ottantasei punti.

Indici

S&P 500: -1%

Euro Stoxx 600: +1,1% (banche: +4.9%; auto: +0,71%; risorse di base: +0,68%)

Milano FtMib +3,3%

MS Mercati emergenti: -1,3%

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Settimana finanziaria del 16.07.2016

News in pillole.

Borse in ripresa. Nonostante la tragedia che si è consumata a Nizza, le Borse europee hanno recuperato terreno, archiviando definitivamente la paura della Brexit, cercando di riavvicinarsi ai livelli dello scorso 23 giugno, data del referendum inglese. In più a Wall Street Dow Jones e S&P500 hanno aggiornato nuovi record, mentre Tokyo ha inanellato un progresso dietro l’altro per cinque sedute di fila, spinta dalle aspettative di nuove misure di espansione della Banca centrale del Giappone sull’onda della vittoria schiacciante del partito di Shinzo Abe. 

Usa, Sentiment.  Forte balzo in avanti dell’indicatore che misura il sentiment degli investitori Usa. Tutti i sotto-indici sono in stato di euforia tranne la volatilità che resta alta.   Con tutto quello che succede nel Vecchio Continente, il listino di New York potrebbe apparire nel frattempo un porto sicuro e l’opportunità per guadagnare. Tra l’altro, gli ultimi dati in arrivo dagli Stati Uniti rinforzano l’idea di una crescita solida, sebbene moderata: i conti di Alcoa a metà anno, i primi rilasciati in Usa, hanno battuto le attese, e non importa se a ogni stagione delle trimestrali le aspettative si abbassano e gli utili societari complessivi sono previsti in calo. Il concerto mondiale delle banche centrali su un atteggiamento accomodante permette all’economia globale di galleggiare. Le grandi banche di Wall Street continuano a sorprendere in positivo. Dopo JP Morgan, anche Citigroup e Wells Fargo hanno saputo soddisfare gli analisti nonostante i conti del secondo trimestre in calo. Citigroup ha chiuso il periodo con utili netti di quattro miliardi di dollari, in calo del 16,6% dai 4,8 miliardi del secondo trimestre del 2015 ma meglio dei 3,5 miliardi registrati tra gennaio e marzo.

Europa. Borse in ripresa, Gli attentati non colpiscono in Borsa. La realtà è che i mercati con il tempo si vaccinano e ormai sono meno emotivi dinanzi ad eventi del genere, per quanto tragici. La spina nel fianco del Vecchio Continente è sempre l’inflazione che rimane bassa. Comunque gli esperti sono fiduciosi che alla fine i listini continueranno a salire se non altro perché in questo momento le alternative di investimento sono poche. I titoli di stato rendono poco e niente praticamente in tutti i Paesi avanzati. E anzi, proprio nei giorni scorsi, c’è stato un nuovo guinness dei primati: è avvenuto il primo collocamento in asta di Bund a dieci anni a tasso sotto lo zero, esattamente al -0,05%. Se in Italia sono scivolati in territorio negativo i rendimenti dei btp a tre anni (-0,04%), nei giorni scorsi il record dei record è stato il tasso con il segno meno dei tassi dei titoli governativi svizzeri con scadenza addirittura a 50 anni.

Londra. La Borsa di Londra non ha bisogno di puntelli, perché è la migliore in Europa dalla data del referendum inglese (+5%).

Italia. Banca Mps è rimasta al centro dell’attenzione, mentre gli investitori scommettono che sia a stretto giro trovata una soluzione per i 10 miliardi di sofferenze nette che la Bce ha chiesto all'istituto di far fuori nel giro di tre anni. Le azioni sono salite del 25,9%. Intanto prosegue la trattativa. Tra l’Italia e la Commissione europea per applicare una garanzia pubblica sulla ricapitalizzazione delle banche, chi poteva diventare il principale beneficiario – il Monte dei Paschi – potrebbe però farne a meno perché può condurre in totale autonomia sia la cessione dei 9,6 miliardi di sofferenze nette e sia l’aumento di capitale (che gli analisti stimano intorno ai 3-4 miliardi) necessario a ricostituire la soglia minima prevista dalla Vigilanza. In pratica, si andrebbe verso quella «soluzione di mercato» più volte invocata in queste settimane d’intense trattative a più livelli.

Settore Bancario. Dai minimi del 6 luglio il settore in Italia ha recuperato il 24% (ieri ha chiuso in rialzo dello 0,15%). Tra i singoli titoli nell’ultima seduta bene le popolari a cominciare da Bpm (+2,2%) e Unicredit (+1,2%) dopo le indicazioni del nuovo ceo Jean- Pierre Mustier sulle strategie dell’istituto che presenterà entro fine anno il nuovo piano industriale (Intanto il primo passo è stato quello di portare a casa oltre un miliardo di euro dalle cessioni del 10% di Fineco Bank e di Banca Pekao). Martedì 19 luglio la Corte di giustizia europea si esprimerà sul bail-in, il nuovo impianto regolatorio europeo (non esente da critiche) che sposta l’asse del salvataggio degli istituti dal pubblico (bail-out) al privato (azionisti, obbligazionisti subordinati e ultima battuta correntisti dell’istituto da salvare).

La lira turca crolla sui mercati. Notizia dell’avvio del colpo di Stato in Turchia ha subito prodotto i suoi effetti sui mercati. Ovviamente in quelli dove le contrattazioni erano ancora aperte al momento dell’evento. Così, sul fronte valutario, la Lira turca è crollata verso il dollaro. Il biglietto verde, in un attimo, è passato da quota 2,893 ad oltre 3,000.

Auto. Immatricolazioni. L’Europa dell’auto avanza anche a giugno. Consegne in crescita del 6,5% - Gli unici due mercati tra i primi cinque a registrare un incremento a due cifre sono Italia (+11,9%) e Spagna (+11,2%.)

Nubi su Swatch.  Il colosso svizzero degli orologi ha lanciato un allarme utili semestrali e il titolo è caduto a Zurigo.

Lusso. L'allarme terrorismo ha innalzato il livello di guardia sui titoli del lusso e della moda, che potrebbero risentire di un calo del turismo.

Indici Europa.

+ 3,23% Stoxx 600 (banche +6,75% auto +6,28% risorse di base +7,03%)

+4,3% Milano

+4,3% Parigi

+4,5% Francoforte

+1,2% Londra

+4,2% Madrid

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Settimana finanziaria del 9.7.2016

News in pillole

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Usa, Sentiment. Il boom occupati  Usa spinge l’indicatore. Tutti i sotto indici sono positivi. Segnali di paura dalla domanda di bond rifugio. Wall Street dei rischi Brexit e di quelli conseguenti in Europa non è toccata. Anzi: la Brexit consacra gli asset in dollari (sono aumentati i flussi di tutti quegli investitori che nel vecchio continente vedono solo la replica di politiche rigoriste disastrose). La riposta più tonica si è vista molto bene tra gli obbligazionari high yeld, quelli che hanno un rating speculativo (è aumenta invece la volatilità degli high yeld europei).

Effetto Brexit. Tonfo dei fondi immobiliari quotati a Londra che hanno dovuto congelare le richieste di rimborso. Inoltre, la caduta della sterlina non fa bene alle esportazioni continentali. 

Italia. Piazza affari crede sull’accordo per le banche e chiude la settimana in forte rialzo (+4,15). L’Economist invece vede le banche italiane ancora a rischio.

Conto salato per la vendita delle quattro banche salvate. Gli istituti italiani che le hanno salvate le hanno dotate di 1,8 miliardi di patrimonio ma ora valgono nemmeno la metà. Entro luglio le offerte.

La nuova copertina dell'Economist,

 

E il titolo: The Italian Job. Europe's next crisis. È la nuova copertina dell'Economist, che dedica la sua apertura alla crisi delle banche italiane.

Secondo il settimanale iglese, le ferree regole di bilancio e le nuove norme sui salvataggi bancari arrivate, "dopo che altri Paesi avevano salvato con soldi pubblici le banche", potrebbe anche alimentare l'idea che "l'Italia ottenga scarsi benefici dalla supposta condivisione dei rischi all'interno dell'Eurozona" e venga piuttosto danneggiata "dai molti vincoli che deve rispettare". "Se gli italiani dovessero perdere fiducia nell'euro - è il ragionamento - la moneta unica non sopravvivrebbe". Per questo, il premier Matteo Renzi non avrebbe alcun motivo di "rispettare alla lettera le regole, se questo dovesse mettere a rischio la moneta unica". Quindi, continua l'analisi dell'Economist, "la risposta giusta è autorizzare il governo italiano a finanziare i meccanismi di difesa delle sue banche vulnerabili con capitali pubblici che siano sufficienti per placare i timori di una crisi sistemica".

Pur considerando "buone" le nuove norme sul bail in, l'Economist fa notare che in Italia oltre 200 miliardi di titoli bancari sono in mano a piccoli investitori. Negli altri Paesi dell'Eurozona succede, invece, che la maggior parte dei titoli spazzatura sia in mano a investitori istituzionali.

 

Oro. E’ tornato sopra i 1300 dollari l’oncia dopo due anni, sebbene rimanga lontano dai picchi toccati nel 2011 alla soglia dei 1900 euro.

Petrolio. La peggiore settimana da sei mesi con un ribasso intorno all’8% (sotto 47$/barile).

Ancora opportunità negli short term (fondi con obbligazioni di breve durata) high yeld.  La bassa esposizione a ogni singolo emittente consente una riduzione del rischio in caso di eventuali default (evitare il fai-da-te).

Indici

S&P +1,1%

Stoxx 600 -1,5%

Milano FtMib -1,3%

MS Emerging markets -1%

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Settimana finanziaria del 02.07.2016

News in pillole.

Usa, Sentiment. Risale l’umore degli investitori. Torna sopra ai minimi post Brexit. Tra i sottoindici arriva la paura solo dall’acquisto di bond rifugio. L’economia va bene, come hanno indicato anche ieri i dati dell’attività manifatturiera che ora vede il Pil americano aumentare del 2,6% nel 2° trimestre (è il doppio della crescita prevista in zona euro, prima della Brexit).

Europa.

Il dopo Brexit. L’intervento della Bce è largamente atteso: la speranza degli operatori è tutta rivolta alle risposte che sapranno dare i politici europei. BTp e Bonos hanno reagito meglio del previsto ma la speculazione s’è scaricata sui titoli bancari.

Borse europee. I rialzi consecutivi di questa settimana sono riusciti a dimezzare lo shock sui listini azionari innescato il 24 giugno dalla Brexit. Gli acquisti sul comparto auto ma anche sui minerari e sul settore viaggi hanno alimentato la rimonta dei listini europei.

Bond. La Bce si è mossa bene, all’indomani della Brexit, i bond più esposti a un attacco speculativo sono stati scudati. Il mercato si attendeva una grande volatilità, invece nulla. Ad esempio i Btp si sono portati in poche ore sui massimi di prezzo del pre referendum, quando si dava per scontato una vittoria del Remain.

Banche. La commissione europea autorizza il governo italiano a garantire liquidità per 150 miliardi.

alle banche (solventi). A Milano è durata poco la fiammata dei titoli del comparto. Gli analisti sono freddi sull'intervento pubblico, mostrando che il problema strutturale resta quello della gestione delle sofferenze. In più, sul settore pesa la smentita della Bce alla volontà di allargare la possibilità di acquisto di bond. Le banche italiane da inizio hanno perso il 53% contro il 31% delle banche europee. Il provvedimento non rasserena gli investitori perché i 150 miliardi non servono a lenire i problemi delle banche italiane: non serviranno a ridurre le sofferenze e tanto meno a ricapitalizzare gli istituti (potrebbe limitare i danni di eventuali attacchi speculativi come avvenne cinque anni fa).

I tassi a zero sono un boomerang per le banche. Il motivo è matematico: perché le banche guadagnano perché prendono in prestito denaro a un tasso basso ed erogano finanziamenti a tassi più elevati, se la Bce porta il costo del denaro a zero il margine di guadagno si riduce. In pochi anni i ricavi su questo fronte si sono quasi dimezzati. Questo è, oggettivamente, un problema per tutti. Anche per le imprese, che dalle banche dipendono.

Londra. La piazza azionaria del Regno Unito (alla faccia dei gufi europei). Le azioni si sono riprese dallo choc e hanno annullato le perdite al netto della svalutazione della sterlina.

È l’unica in attivo da inizi anno (+2,8%) mentre la sterlina si è indebolita del 9% sull’euro e il 10% rispetto il dollaro.

Tassi, le attese dei mercati.

La Bank of England valuterà entro agosto un taglio dei tassi e un nuovo quantitative easing.

La Banca centrale europea potrebbe rivedere - queste almeno sono le indiscrezioni che circolano -

le regole sui suoi acquisti di titoli, che potrebbero ora favorire i paesi più indebitati.

La Fed potrebbe interrompere la sua stretta. A giudicare dai future (derivati) non alzerà più i tassi quest’estate -

non a luglio, non a settembre - e lo stesso rialzo di dicembre sembra in dubbio.

C’è tutta l’area del dollaro, non solo gli Stati Uniti, che dipende dalle decisioni dei Washington.

Il valutario fatica a trovare un equilibrio. La sterlina ormai è calata troppo e potrebbe

persino complicare il compito della BoE (banca centrale del Giappone)- una

politica espansiva potrebbe ulteriormente penalizzarlo - lo yen è troppo caro e ha

azzerato tutti i risultati dell’Abenomics.

Oro. In rialzo del 25% da inizio anno, Brent sotto i 50 dollari. L'incertezza post-Brexit continua a spingere gli acquisti sull'oro, che stamani è balzato sopra i 1330 dollari l'oncia (qui l'andamento) e da inizio anno si conferma essere uno dei miglior asset con un rialzo di oltre il 25%. Il metallo prezioso si avvia a chiudere la quinta settimana consecutiva in rialzo e il calo mensile più forte da febbraio. L'argento viaggia sui massimi da ventidue mesi, con un rialzo dell'8% in una settimana e si avvia a chiudere la migliore settimana dall'agosto 2013. Per quanto riguarda il petrolio, il Brent viaggia al di sotto della soglia dei 50 dollari al barile dopo aver messo a segno il miglior rialzo trimestrale dal 2009.

Italia.

Popolari. Fusione Bpm-Banco, definito il concambio.

La fusione sarà realizzata attraverso la costituzione di una nuova società bancaria e sono stati definiti i

rapporti di cambio a conclusione dell'aumento di capitale da un miliardo di euro di

Banco Popolare con l’emissione di 465,58 milioni di nuove azioni.

Il concambio prevede un’azione della nuova capogruppo per ogni

azione di Banco Popolare in circolazione al momento

dell'efficacia della fusione; una azione della nuova capogruppo

per ogni 6,386 azioni di Bpm in circolazione  al momento dell'efficacia

della fusione.

Prosecco, più controlli sui falsi. In due anni scovate nella Gdo estera e online oltre 400 etichette pirata.

Ancora pochi giorni e il ministero delle Politiche agricole emanerà il documento con le linee

guida e di indirizzo per lo sviluppo del “precision farming”. Di agricoltura di precisione

- o se vogliamo attualizzarla, agricoltura 4.0 -

Indici.

S&P 500: +3,3%

Stoxx 600: +3,2% (banche -2,39%, auto -0,66%, risorse di base +7,39%)

Milano FtMib: +3,5%

Tokyo: +4,9%

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Settimana finanziaria del 25.06.2016

News in pillole

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Usa. L’indicatore vira al ribasso + Arretra l’indice che misura il sentiment degli investitori Usa. Alcuni sotto-indici restano positivi mentre peggiora bruscamente quello della volatilità che passa in stato di paura. Nell’insieme il Sentiment da positivo è sceso a neutrale.

Europa

Inghilterra. Vittoria dei voti “Leave” – lasciare, uscire dall’Ue.

Su base settimanale la Borsa di Oltremanica ha portato a casa un risultato positivo:

ha guadagnato l’1,9%. Perché: il 70% delle società quotate nella piazza di Londra realizza i propri fatturati all’estero

e quindi potrebbe alla fine beneficiare del crollo della sterlina.

Francoforte ha perso nella settimana solo lo 0,7%, nonostante il crollo del 6,8% accusato nell'ultima giornata.

Parigi è invece scivolata del 2%.

Milano. Nelle ultime cinque sedute Milano ha accusato un ribasso.

Del 7%, uno dei peggiori insieme a quello del 6,8% di Madrid. Un peso massimo come banca Intesa

San Paolo è precipitata in una sola seduta di oltre il 20% e in una settimana

del 14,7%. Ovviamente i titoli bancari sono oggi interessanti da comprare ma il mercato rimane molto volatile (è tutto un prenderci!).

Borse in generale. Per gli analisti per le Borse europee e mondiali ci sarà ( nel breve) un periodo di alta volatilità in attesa degli interventi delle istituzioni della Ue. Prima che il quadro si chiarisca, gli investitori tenderanno ad investire nei  beni rifugio come l’oro, il $, lo Yen, il franco svizzero e in bond considerati sicuri (a riprova, nel giro di poche ore, il rendimento del Bund a dieci anni è passato da +0,10% a -0,10-0,15%, mentre il Treasury è passato da 1,75% ad area 1,50%).

Ribassi. I ribassi di venerdì sono stati provocati dalle vendite allo scoperto da parte dei trader professionali ma non solo. Hanno venduto anche molti risparmiatori che hanno agito d’impulso (e quindi esposti a rischi elevati). E poi gli scambi nelle piscine oscure hanno fatto il resto. Scrive Il Sole 24 Ore: Ieri, nella giornata tra le più nere per le Borse europee, le dark pools sono salite in

cattedra. Gli scambi nelle “piscine oscure”, a livello di mercato cash azionario, hanno toccato livelli

record. Il loro controvalore, secondo Bats Europe, si è assestato a 12,6 miliardi. Vale a dire una quota di mercato, rispetto ai

principali listini del Vecchio continente, pari a circa il 10 per cento. Il numero, a ben vedere, è realmente

impressionante. Basta pensare che, seppure queste piattaforme oscure hanno acquisito nel tempo sempre più importanza,

il valore medio dei loro scambi negli ultimi 5 giorni è stato intorno a 3,3 miliardi

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LA PAROLA

Parola Chiave. Dark pools. Sono piattaforme elettroniche non considerate sedi di negoziazione ai sensi della Mifid. Rappresentano una modalità di negoziazione che

consente di operare in assoluto anonimato avvalendosi delle deroghe alla trasparenza previste dalla stessa Mifid. . Questi mercati non trasparenti

 non contribuiscono alla stabilità della finanza.

Petrolio. Proprio quando i prezzi del greggio sembravano aver trovato un sia pur fragile equilibrio

- grazie a un calo dell’offerta e a una certa brillantezza dei consumi - è arrivata una nuova

doccia fredda: la notizia della vittoria del Brexit è stata accolta dai mercati con una serie di forti

ribassi per il Brent e il Wti, che hanno lasciato sul terreno quasi il 5% per scendere rispettivamente

sotto i 48,50 e i 47,80 dollari al barile. Si tratta del maggior calo giornaliero dal 18 aprile.

Immobili. Fino a qualche anno fa l’immobiliare vantava, soprattutto in Italia, lo status di bene

rifugio in grado di proteggere dalla volatilità dei prezzi e dell’inflazione.

Nel contesto attuale di bassa inflazione (o deflazione) e di elevate tassazioni

l’immobiliare ha perso parte delle caratteristiche che lo hanno caratterizzato vincente nel

passato. In questo contesto il Brexit aggiunge un altro elemento di incertezza, proprio

ora che al piccolo trotto da compravendite e prezzi stavano giungendo segnali di risveglio.

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Settimana finanziaria del 17.06.2016

News in pillole.

Usa.  Decisa flessione per l’indice che misura in sentiment degli investitori Usa. I sotto-indici che

sono passati in uno stato di paura sono aumentati. Cresce l’inflazione Usa: l’inflazione (senza energia e

prodotti alimentari) è salita a maggio al 2,2%. A inizio 2015 era all’1,6%.

Petrolio. Più di nove miliardi di barili di petrolio sono scomparsi. Non dal terreno, forse (anche se non è detto

che ci fossero proprio tutti) ma certamente dai bilanci delle società americane. Secondo la definizione ufficiale imposta dalla stessa

Sec, si possono infatti conteggiare come riserve provate solo gli idrocarburi che, allo stato attuale delle tecnologie, hanno la ragionevole

certezza di essere estratti con profitto nei prossimi 5 anni.

In teoria non c’è spazio per la Discrezionalità.

Europa. Il venerdì 17 porta bene alle banche europee che hanno terminato l’ultima seduta della settimana

con un balzo medio del 4,11%. Il bilancio settimanale tuttavia è in rosso (-1,37%) così

come quello da inizio anno (-20%). Volatilità più intensa per le banche italiane che ieri

hanno brindato all’allontanarsi dell’ipotesi Brexit nel prossimo referendum del 23 giugno in

Gran Bretagna con un balzo del 6,7%. La settimana è comunque in rosso (-1,8%) così come il bilancio

da inizio anno (-44%).

A soffrire di più di un’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea non sarebbe

tanto il Regno Unito quanto le banche europee. Lo si è visto chiaramente dalle quotazioni

fino a giovedì mattina,  prima cioè che tornasse sui

mercati l’appetito al rischio.  Prima che si tranquillizzasse

l’atmosfera nelle stanze dei trader gli operatori acquistavano titoli rifugio (tra

cui titoli di Stato inglesi) e vendevano azioni, in particolare

quelle delle banche europee. L’atmosfera era pesante più per le

banche europee che non per le classi di investimento britanniche.

Come mai? Il settore sta scontando la bolla dei tassi negativi

(che abbattono i margini delle banche nell’attività tradizionale,

quella peraltro legata al rilancio dell’economia). Un’eventuale

Brexit spingerebbe in prima battuta la Bank of England

(e in seconda battuta anche la Bce) ad adottare nuove

misure espansive, manovre che porterebbero a una nuova

contrazione del costo del denaro e dei tassi. Questo peserebbe

come un macigno su settore bancario europeo che vedrebbe ridurre ulteriormente  la possibilità di guadagni.

Il tormentone Brexit intanto ha provocato a oggi ondate di vendite generali ad esclusione dell’ oro e dello yen giapponese che sono cresciuti.

Obbligazioni corporate. Si allunga la lista dei bond societari investment

grade scambiati a rendimenti negativi, un processo che

ha subito un’accelerazione da quando la scorsa settimana la

Banca centrale europea ha avviato il suo programma di acquisti

anche su questo segmento di mercato. Un processo che ha subito

una accelerazione al punto che nelle ultime sei settimane si

è triplicato l’ammontare dei corporate bond scambiati a rendimenti

negativi attestandosi a 440 miliardi di euro, pari al 16%

sul totale complessivo di 2.800 miliardi di euro.

Dai bond investment grade a quelli high yield. In questo caso

benché i rendimenti non siano negativi, i titoli che presentano

questa tipologia di rating meno sicuri, ma più redditizi hanno

visto scendere i rendimenti a livelli sempre più bassi, attestandosi

in media al 4,04%. La ricerca di rendimenti spinge gli investitori ad esporsi

verso titoli rischiosi. Oltre a questo, c’è l’aspettativa di una nuova mossa di Eurotower che

in futuro potrebbe acquistare anche titoli high yield. Del resto,

fino a qualche mese fa era impensabile che la Bce acquistasse

corporate bond.

Apple, la Cina blocca l’iPhone 6 e 6 Plus.  Pechino scende sul sentiero di guerra contro

Apple. La capitale cinese ha messo al bando l’iPhone 6 e 6 Plus, affermando che sono

troppo simili a esistenti modelli di smartphone cinesi e che violano di conseguenza la

loro proprietà intellettuale.

E’ nata Fin Tech (Financial Technology o FinTech) – dedita allo sviluppo di applicazioni per smatphone

mirate alla finanza. Alcune di queste applicazioni le abbiamo già sperimentate e ci sono già

familiari. La più nota consente la gestione dei conti correnti

correnti  (bonifici, trasferimenti, bollette, movimenti da conto a conto, ordini di assegni e altro) online.

Ma siamo solo agli inizi. Tra non molto tempo se un’impresa, ad esempio, ha bisogno di un prestito di un milione

potrà  raccoglierli da migliaia di risparmiatori che saranno informati dalle app del rischio connesso.

Il «miracolo» di Christo rilancia il lago d’Iseo.

«The Floating Piers», l’imponente opera dell’artista bulgaroamericano,

che si è aperta venerdì a mezzanotte e sarà visitabile fino

al 3 luglio, è effimera e straordinaria, bella e memorabile, come

deve essere un’opera d’arte, ma è, anche, un esempio concreto

di come l’arte possa essere intellettualmente coinvolgente

ed economicamente proficua.

Indici

-1,1% S&P 500

-2,1% Stoxx 600 (banche -1,37%, auto -2,62%, risorse di base +0,5%).

-1,6% Milano FtMib

-6,0% Tokyo N225

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Settimana finanziaria dell’11.06.2016

News in pillole¬¬¬

Usa e dintorni. Stabile l’umore degli investitori.  Resta ancora su livelli elevati il sentiment degli investitori. Tutti positivi i vari sotto indici eccetto la volatilità che è neutrale.

Si allarga il divario tra Usa ed Europa. L’indice S&P a Wall Street è a pochi punti dal massimo storico del maggio 2015.

La Fed è sottopressione. Se rialza i tassi, come sarebbe ragionevole con un’economia che non va così male e l’inflazione in crescita potrebbe, mette in crisi molte aziende sparse per il mondo e anche diversi stati.

Nel mondo ora debiti in dollari sono circa 10.000 miliardi e un terzo sono dei paesi emergenti. La più grossa fetta dei debiti è stata contratta tra 2010 e 2014 e ultimamente con la rivalutazione del dollaro sono lievitati del 17%. Se la Fed alzasse i tassi, come previsto dagli analisti, i debiti potrebbero incrementarsi fino al 25% (2500 miliardi –fonte Il Sole 24 Ore).

Risultato.  L’aumento dei tassi non sarebbe indolore per l’economia mondiale.

Anche i Bond a tassi negativi ammontano a 10.000 mila miliardi. Oggi con i risparmiatori alla ricerca  di reliquie di bond con tassi positivi, associati al desiderio di una relativa sicurezza, un rialzo spingerebbe molti a ribilanciare gli asset dei loro portafogli.

Europa.  Le borse sono in preda all’emotività legate al referendum inglese e a singoli dati macro economici. Non esiste una tendenza, si attende giorno dopo giorno che qualcosa cambi. Tutto questo è tipico delle fasi di transizione.

 Brexit. Che il rischio Brexit sia stato venerdì la vera causa dei forti ribassi in borsa è fuori di dubbio. Quello che però bisogna capire è se il Brexit sia un reale timore degli investitori oppure solo un pretesto per accodarsi al trend ribassista.  Questi alcuni motivi dei ribassi: un timore generato dai report negativi sulla rimanenza della Gran Bretagna nel mercato comune; la speculazione, oggi tra tanta incertezza, riesce facilmente ad amplificare notevolmente a piacimento i movimenti degli indici azionari; i timori che dopo la Gran Bretagna altri paesi chiedano di uscire.

Il Brexit sarà il tormentone dei prossimi dodici giorni sui mercati e non si preannunciano sedute facili per i risparmiatori. L’unica certezza è la volatilità, sia prima sia dopo il referendum (molti analisti sono convinti che lo shock in ogni caso sarà breve quindi conviene tenere i nervi saldi). Una soluzione è tenere i nervi saldi e comprare/mediare sui forti ribassi.

Bank of Tokyo lancerà nel 2017 il suo bitcoin

Sarà più stabile del bitcoin e si chiamerà Mufg-coin. La nuova moneta digitale sarà convertibile in yen con un’app dello smartphone . Ad esempio si può convertire del denaro (yen) in Mufg-coin prima di partire per gi Usa e poi sempre tramite un’app cambiarli in dollari una volta arrivati (evitando il latrocinio delle commissioni dei cambi valuta ordinari).

Molti Rumors segnalano che anche People’s Bank of Cina sta lavorando a un piano simile.

Oro. Sei mesi fa sembrava senza speranza, invece l’oro si è rivelato una delle migliori scommesse del 2016 per gli investitori. E ogni volta che il rally sembra perdere fiato, emergono nuovi spunti a giustificare gli acquisti. Anche ieri - nella generale fuga dal rischio che ha caratterizzato la seduta sui mercati - le quotazioni del lingotto hanno guadagnato terreno, arrampicandosi fino a 1.277,70 dollari l’oncia sul mercato spot londinese, il massimo da tre settimane, nonostante soffiasse un potente vento contrario: la valuta americana, di solito inversamente correlata all’oro, si stava rafforzando.

Indici

S&P 500: -0,4%

Stoxx 600: -2,5% (banche -4,81% auto -2,67% risorse di base +0,71%)

Milano FtMib: -2%

Ms Emerging Markets: +1,%

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Settimana finanziaria del 4.6.2016

News in pillole (fonte Il Sole 24 Ore)

Usa. + L’indice che misura il sentiment degli investitori Usa resta su valori elevati. Tutti i sottoindici sono positivi eccetto la volatilità che mostra un tono

neutrale.

Delusione sui dati Usa.

Vola l’euro giù le Borse (temporale estivo), ieri alle 14,15 è arrivato il pessimo dato sull’occupazione americana a rovinare il quadretto: il crollo dei nuovi occupati americani, che è andato ben oltre le

aspettative. L’euro risale a 1,13 sul dollaro.

Il mercato dei futures (solitamente usato come una sorta di “bookmaker” finanziario – mondo delle scommesse) non sconta più alcun rialzo dei tassi a giugno. A luglio, su cui fino a due

giorni fa si concentravano le aspettative della maggioranza degli

economisti, le probabilità che la Fed alzi i tassi d’interesse

americani sono scese al 40%. Le possibilità salgono un po’ tra settembre e dicembre, ma ormai il mercato sconta un rialzo dei tassi certo (con una probabilità del 100%) solo nel 2017.

Questo ha prodotto un aggiustamento di tutti i mercati finanziari.

Il dollaro, spostate in avanti le lancette di una stretta monetaria, sabato si è indebolito velocemente sia sull’euro sia sullo yen che si

sono rafforzati.

Per contro l’allontanamento di un rialzo dei tassi Usa potrebbe aiutare i Paesi emergenti, che (iper indebitati in dollari) subirebbero un effetto strozzamento da una stretta monetaria negli Usa: è per

questo che ieri le Borse dei Paesi emergenti sono salite

sui massimi da un mese e le obbligazioni hanno ridotto i

rendimenti.

Persino quelle del Venezuela, paese praticamente in bancarotta,

ha preso una boccata di ossigeno. Così il “quadretto”

pre-estivo che sembrava già dipinto è stato parzialmente

modificato, in attesa di nuove indicazioni utili per capire

come si muoverà la Fed. Fino almeno al 6 giugno, quando a

prendere la parola - pubblicamente - sarà la presidentessa Janet Yellen.

Le classi d’investimento che nell’ultimo mese sono state penalizzate dal rafforzamento del dollaro ieri hanno festeggiato. È il caso dei metalli preziosi come l’oro balzato oltre i 1241 dollari l’oncia con un anomalo balzo di oltre due punti e mezzo percentuali,

o delle valute emergenti ieri in grande spolvero così come i listini

azionari dei Paesi in via di sviluppo in controtendenza rispetto

ai mercati sviluppati.

Europa. Gli indici hanno reagito negativamente ai dati. Se in passato qualunque dato macroeconomico negativo che facesse ipotizzare un rinvio della stretta Fed, aveva un impatto positivo sulle Borse oggi gli investitori, che ormai hanno digerito la prospettiva di

una stretta, tendono a leggere i dati macro per quello che sono: un termometro sullo stato di salute dell’economia.

E ieri questo termometro non ha dato indicazioni positive. In particolare in Europa, che ieri non a caso ha perso più di Wall Street, dato che l’indebolimento del dollaro tende  a neutralizzare la spinta propulsiva di un euro debole nell’ottica di un rilancio dell’economia e nemmeno nel contrasto alla deflazione. Ieri tutti i

principali listini continentali hanno registrato forti ribassi. In controtendenza la Borsa di Londra (+0,39%) vista la folta presenza di società minerarie ieri in rialzo grazie al balzo di diverse commodities.

Materie prime.

Sulle materie prime (petrolio in testa) possibili margini di guadagno

negli investimenti a breve termine che però non è detto si realizzino anche nel lungo periodo viste le incertezze legate alla crescita mondiale (Cina in testa). È questa la sintesi delle previsioni dei gestori chiamati a valutare se il recente rimbalzo delle commodity sia soltanto un breve trend oppure un recupero di medio lungo.

Petrolio. Sono tuttora gli Stati Uniti e non l’Opec il faro dei mercati petroliferi. Giovedì il calo delle scorte americane aveva sorretto i

prezzi, nonostante il vertice dell’Organizzazione si fosse concluso

con un rinvio della reintroduzione di un tetto produttivo. Ieri il

barile è di nuovo sceso sotto i 50 dollari, per il doppio effetto dei

dati sull’occupazione Usa – molto inferiori alle attese e dunque potenzialmente nocivi per i consumi di carburanti - e del ritorno in

funzione oltre Oceano di 9 trivelle: segno che forse non è infondata

l’idea che lo shale oil possa risorgere alla prima consistente risalita

dei prezzi.

La cinese Baidu punta all’auto che si guida da sé.

L’auto che si guida da sé non è ancora sul mercato, ma tutti

vogliono già salire a bordo. Ieri è stata la volta di Baidu, il

principale motore di ricerca cinese, che ha rilevato un

obiettivo ambizioso: produrre in serie auto con guida

autonoma in cinque anni. Che sia un’azienda di software e servizi a progettare un’automobile non sorprende più nessuno, dato il ruolo di punta che Google ha assunto nella ricerca in questo campo: il suo progetto è stato avviato nel 2009. Anche Microsoft è interessata allo sviluppo di una vettura senza pilota, un progetto che non intende comunque portare avanti da sola.

Quanto vale la switching economy

Oggi invece s’inizia a quantificare il valore della switching economy, ossia quanto reddito produce la tendenza a cambiare provider di energia elettrica, telefonia, turismo, servizi finanziari. Un

business che, secondo il report ha un valore potenziale solo in Italia

250 miliardi di euro l’anno, 5,5 trilioni a livello globale. Ad

amplificare la disponibilità al cambiamento è la facilità dello switch via internet.

Indici.

Stoxx 600: -2,395 (banche -5,28%, auto -2,23%, risorse di base -1,66%)

-1,78% Dax

-2,06% Cac

-3,80% Ftse-Mib

-3,36% Ibex

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Settimana finanziaria del 28.05.2016

News in pillole (fonte: Il sole 24 Ore)

Usa, Sentiment degli investitori. Risale l’indicatore che misura il sentiment degli investitori Usa. Tutti i sotto-indici mostrano un andamento positivo, escluso la volatilità che è neutrale.

La governatrice della Fed, Janet Yellen, «sentenzia» che un nuovo rialzo dei tassi d’interesse americani è più vicino. Incoraggianti dati economici sulla crescita statunitense danno credito che la ripresa saprà reggere la graduale stretta. Il dollaro ha guadagnato ieri lo 0,5% nei confronti, un paniere di sedici grandi divise.

L'euro è da parte sua scivolato dello 0,7% a 1,11 dollari. Le probabilità di una stretta monetaria Usa già a giugno, che avverrebbe a pochi giorni dal referendum britannico su Brexit, sono considerate minime. Ma a luglio le attese sul mercato dei futures indicano probabilità ben superiore al 50%.

Questi i motivi per un rialzo.

La crescita economica Usa è ormai sufficientemente robusta. Si prevede per il 2016 una crescita intorno al 2,5-3%.

Il mercato del lavoro - come dice la Yellen - «è davvero migliorato», sebbene resti afflitto da sottooccupazione e da salari troppo bassi.

L’inflazione non giustifica più tassi troppo bassi.

Petrolio. Gioca per esempio a favore di un rialzo dei tassi Usa la ripresa del prezzo del petrolio, che ormai viaggia intorno ai 50 dollari. Questo da un lato potrebbe sostenere l’inflazione, dall’altro riduce le pressioni sulle società produttrici di oro nero e sui Paesi emergenti. Per le indebitatissime aziende americane attive nello «shale oil» si tratta di un piccolo aiuto.

Rischi dell’aumento dei tassi. L’eccesso di debito contratto in dollari dalle imprese di molti Paesi emergenti, soprattutto per quelle imprese o stati che non si sono  coperte dal rischio tassi attraverso derivati ( l’aumento del costo del denaro potrebbe far male).

Infine l’aumento del dollaro potrebbe tornare a pesare sull’economia Usa. Insomma: la normalizzazione dei tassi non sarà una passeggiata ( Ma una cosa è certa per Janet Yellen : per quanto piena di ostacoli, va intrapresa prima che sia troppo tardi).

Small cap. In Usa con il rialzo dei tassi potrebbero fare meglio delle grandi capitalizzazioni.

Sul mercato Usa in particolare sono diversi i fattori favorevoli a questa asset class. Sebbene le società più piccole (titoli con capitalizzazione compresa tra 300 milioni e tre miliardi) tendano a essere meno ricercate delle large cap, queste rappresentano il 70% delle quotate e incidono direttamente sullo stato di salute dell’economia statunitense: da un lato spesso sono in grado di crescere più rapidamente delle grandi; dall’altro sono all’avanguardia nell’innovazione tecnologica.

In vista di un aumento dei tassi d’interesse, va detto che storicamente le performance delle small cap sono state molto positive nelle fasi di rialzo dei tassi. Ma anche nel Vecchio Continente le prospettive sono buone per quanto nei primi due mesi dell’anno le small cap abbiano sottoperformato. In un contesto ancora bullish (rializisti) sull’Europa, chi punta alle small cap potrebbe ottenere la miglior esposizione, visto che le medie imprese operano spesso in settori nicchia e dominano i loro mercati, il che porta a rendimenti elevati.

Europa.  Sia l’ottimismo sia il pessimismo si sono ridimensionati ai minimi dell’anno e prevale la neutralità; appena i prezzi salgono, sorge il dubbio di quanto possano aumentare e si prende profitto.

La settimana dei mercati è partita con il semaforo del rischio sul verde e così sono saliti insieme azioni, titoli di Stato, petrolio e dollaro, mentre solo l’oro, il bene rifugio per eccellenza, si è preso una pausa. A fare da supporto agli acquisti c’è stato l’accordo dei ministri delle finanze dell’area euro per il pacchetto di aiuti alla Grecia. Anche la questione della Brexit è stata accantonata dagli investitori, con la sterlina e la Borsa di Londra che hanno ripreso fiato; in ogni caso, l’indice Ftse 100 è l’unico in attivo da inizio anno nel Vecchio Continente, anche grazie al recente recupero delle materie prime che hanno spinto le società minerarie e petrolifere quotate nella City.

G-7. Preoccupati che le prospettive di crescita anemica e i bassi tassi di interesse inducano altri Paesi a svalutare la propria valuta rispetto al dollaro per conseguire vantaggi competitivi impropri, i Paesi G-7 hanno reiterato l’impegno a non intervenire sul mercato dei cambi in via unilaterale. A prima vista, l’ovvio riferimento è il Giappone, dove la banca centrale ha introdotto tassi negativi e le cui autorità tendono a effettuare interventi “verbali” volti a incoraggiare un deprezzamento dello yen.

In realtà, il vero destinatario del messaggio è la presidenza di turno del G-20, la Cina, il cui cambio con il dollaro ha toccato nei giorni scorsi il minimo negli ultimi cinque anni, nonostante le autorità monetarie abbiano, in pratica, ripreso ad “amministrare” il corso, questa volta per evitarne un brusco deprezzamento.

Auto, Fiat Chrysler. Per un difetto negli airbag Fiat Chrysler ha annunciato che la divisione Fca Us (ex Chrysler) richiamerà volontariamente circa 4,3 milioni di veicoli in Nordamerica per sostituire gli airbag del passeggero anteriore.

Directa Plus.  In Gran Bretagna il grafene parla già italiano Il grafene italiano conquista Londra: Directa Plus +36% al debutto sull’Aim. Directa Plus è una realtà neonata avendo avviato la produzione nel 2014 con un fatturato di 100mila euro. Lo scorso anno ha chiuso con 1,4 milioni di fatturato, ma la domanda – secondo il ceo – cresce perchè «il grafene così prodotto non solo è purissimo perchè si basa su processi fisici non chimici, ma si presta a un uso diversificato».

Matricole. In arrivo molte debuttanti.  Nel 2016 si potrebbe profilare una buona stagione per le quotazioni. Prova ne sia che, nelle ultime settimane, secondo le indiscrezioni sarebbero stati affidati alcuni incarichi importanti alle banche d’affari da parte dei soci di aziende che sono pronte a sbarcare a Piazza Affari. Il mercato scommette su altri debutti importanti. Due delle aziende più attese sono nell’aerospaziale e nei radar: Avio Spazio e Enav. La prima, controllata dal fondo Cinven e da Leonardo (ex-Finmeccanica), starebbe accelerando verso la Borsa. Ma la quotazione più importante del 2016, anche per dimensioni, sarà quella di Enav. L’offerta, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe arrivare a circa un miliardo di euro.

Oro. Dall’Asia verso Londra. L’Occidente ha cominciato a riprendersi l’oro che per anni aveva spedito in Asia. Con una spettacolare inversione di tendenza, la Gran Bretagna negli ultimi due mesi è diventata la prima destinazione dei lingotti esportati dalla Svizzera, storico crocevia del commercio di metalli preziosi, dove hanno sede diverse importanti raffinerie. I flussi verso la Cina, che fino a poco tempo fa sembrava avere una fame insaziabile di oro, si stanno viceversa prosciugando.

Indici

S&P: + 1,86%

Dj Stoxx 600: +3.44% (Banche+5,8% auto +4,07% risorse di base +3,34%)

Ftse 100: + 3,69%

Cac : + 3,73%

Dax: + 2,10%

Ftse: Mib + 3,83%

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Fonte: Il sole 24 ore

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Settimana finanziaria del 21.05.2016

News  in pillole.

 

Usa. L’indicatore del sentiment degli investitori è sotto i massimi. Tra i sottoindici prevalgono i segni positivi mentre il segnale di estrema paura arriva dalle opzioni. L’inflazione si sta liberando dal peso delle materie prime. L’aumento del petrolio e la campagna sul rialzo dei tassi hanno fatto scendere il valore delle obbligazioni (con aumento dei tassi) mentre il valore delle azioni non ne hanno risentito (sono sempre vicine al record storico).

Apple in borsa peggio di Enron. Dai massimi del 23 febbraio 2015 ha bruciato in capitalizzazione 230 miliardi (quattro volte di più del crac di Enron).

Europa. Le spinte deflattive sono ancora presenti. Nemmeno il petrolio a 50 $ a barile riesce a portare stabilmente in territorio positivo l’indice dei prezzi al consumo.

Brexit.  A un mese dalla consultazione referendaria i sondaggi, e ancora di più le previsioni dei bookmaker, prevedono il risultato opposto, ovvero che il Regno Unito sceglierà di restare in Europa.  Nota. Il sì nelle previsioni dei bookmaker è  83 per cento di probabilità;  l’esperienza insegna che gli allibratori, a differenza dei sondaggi, non sbagliano.

Giappone. La maledizione dello yen continua: tende a rafforzarsi in vista del referendum su Brexit e dal prossimo rialzo  Fed dei tassi perché è considerato un bene rifugio (come l’oro). Al G-7 di Sendal di questi giorni (manca la Russia perché estromessa) è presente la preoccupazione che la Banca centrale giapponese intervenga sul mercato dei cambi per evitare altri cali di borsa.

Mercati Borsistici. E’ servito un colpo di coda finale per riportare gli indici positivi nella settimana. Sembra che gli investitori stiano digerendo le nuove misure sull’incremento dei tassi in Usa senza fare drammi, anche se le idee non sono chiare. Per lo più i consulenti alla domanda: Come andranno, i mercati rispondono con Boh!

In pochi sono convinti che con la risalita dei prezzi petroliferi  l’inflazione in Usa possa  superare  il 3% costringendo la Fed ad alzare i tassi (con la discesa dei valori sui Treasury). Nota.  Il buon senso insegna che un rialzo non potrà avvenire per opportunità politiche prima delle elezioni presidenziali.

Petrolio. Goldman Sachs dopo avere presagito una caduta del petrolio a 20 dollari a barile, oggi su due emergenze  transitorie (di breve durata: gli incendi nell’Alberta, patria delle oil sand canadesi e per i problemi della Nigeria  per gli attacchi terroristici) il mercato mondiale è passato da una situazione di surplus di offerta ad una  di domanda.  In realtà ancora oggi in Usa (ma non solo), i serbatoi di stoccaggio sono stracolmi e le immagini da satellite mostrano decine di petroliere in prossimità dei principali scali marittimi, ferme all’ancora in lunghe attese per ritardare le consegne ( per scaricare a prezzi più elevati).

Indici.

S$P: +0,4%

Stoxx 600: +1% (banche +3,2% auto -2,16% risorse di base +1,12%)

Milano FtMib: +0.3%

MS Emerging Markets: -1,2%

 

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Settimana finanziaria del 14.05.2016

News in pillole

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Usa. Sentiment degli investitori. Resta ancora su livelli postivi. Tra i sotto indici segnali di prudenza solo su bond e opzioni.

Le considerazioni macroeconomiche suggerirebbero di restare neutrali sulle azioni in portafoglio e di vendere i Treasury Usa: perché l’economia americana non è poi tanto male, l’inflazione dovrebbe salire, per il costo del lavoro e il rialzo del greggio, e perché, prima o poi, la Fed alzerà i tassi d’interesse.

Invece la gente continua a comperare titoli di Stato: americani soprattutto, senza disdegnare quelli europei, purché offrano parvenze di rendimento.

Fondi speculativi (fondi hedge). I grandi gestori di fondi hedge sono una categoria abituata a far meglio del mercato, gente dalle grandi intuizioni e dalle straordinarie capacità. Fino ai primi mesi del 2014 era andato tutto bene: si compravano azioni (quelle ad alto beta) e si guadagnava; si andava corti o lunghi sui Treasury e di solito ci si indovinava; si vendevano euro e yen per comprare dollari ed era un gioco facile. Talmente facile che bastava muoversi in massa e nella stessa direzione per far soldi. Ma da parecchi mesi gli hedge hanno sbagliato quasi tutto e non hanno capito i mercati: come succede a chi è troppo razionale. Ad esempio sui Treasury hanno sbagliato ( finora), immaginando rendimenti in salita e una Fed aggressiva. Eppure, seguendo la ragione, anche noi avremmo sottoscritto le analisi. E' un brutto momento, non c'è che dire, sui mercati: non perché le cose vadano male, ma perché non si capisce come potrebbero andare. (Walter Riolfi).

Europa.  Deflazione, a quota -0,5%. La deflazione sta diventando una malattia per economia perché  innesca il circolo vizioso di aspettative di prezzi calanti, e questo spinge a rimandare le scelte future (investimenti, consumi) che sono i più grandi motori propulsori della crescita.

La discesa dei prezzi si genera dal calo del petrolio e del gas (e quindi dell’energia elettrica).  L’inflazione core (depurata dagli energetici e dai generi alimentari) rimane invece positiva +0,5%.  Oggi con i prezzi del petrolio in salita l’inflazione è destinata a risalire nel corso dei prossimi diciotto mesi secondo gli esperti. Per Unicredit non siamo più alla presenza di un avvitamento deflattivo. Economia. L’Europa chiude il primo trimestre in positivo, +0,5%. Italia +0,3% Francia +0,5%. Crescita record per la Spagna (+0,8%) e Germania +0,7%. (ha influito positivamente la spesa pubblica legata all’accoglienza del milione di rifugiati che ha generato un miniboom nell’edilizia (le costruzioni sono salite del 3,5% su base trimestrale).

L'inflazione core è la misura dell'aumento medio dei prezzi (e della diminuzione del potere d'acquisto della moneta) che non tiene conto dei beni che presentano una forte volatilità di prezzo: in particolare quelli dell'energia e quelli alimentari.

Italia. Nuovo record del debito: 2228,7  a marzo aumentando di 14 miliardi rispetto a febbraio.

Le azioni delle banche sono tornate ai minimi d’inizio aprile nonostante il varo de fondo di salvataggio Atlante (non convince gli investitori). Preoccupano i prestiti deteriorati. L’indice delle banche segnava a gennaio un meno- 37% a fonte del meno 23% dello Stoxx  600 delle banche.  Per gli operatori Usa (sempre molto semplici nelle loro analisi) tutte le nostre banche sono in procinto di fallire e per cui il Paese dovrà venir “inevitabilmente” salvato dalla Bce.  Nota: per chi ha tropo titoli bancari, eviti di sovraccaricarsi.

Piccole aziende.  Quelle che hanno successo hanno capito che non è sufficiente l’eccellenza di prodotto se non viene trasformata in eccellenza di mercato.  Ci sono aziende che pur avendo prodotti non eccellenti riscono a conquistare le leadership di mercato. Del resto Pizza Hut è americana, anche se la buona pizza l’abbiamo inventato noi.

Auto.  Le vendite aumentano dell’11,5% e la quota Fca sale in Europa al’6,8% (è il 31nesimo incremento mensile consecutivo in Europa). Tuttavia i livelli pre-crisi sono ancora lontani.

Agricoltura. Con la deflazione in prezzi crollano su valori sotto i costi di produzione: Grano duro -57%, latte -48%, peperoni -34%. Si temono forti abbandoni nel settore.

Cina. Da toro a orso nel giro di un mese. La bolla delle materie prime in Cina si sta sgonfiando. Gli speculatori cominciano ad andare corto (puntano al ribasso). Qui anche i piccoli risparmiatori possono operare nel mercato dei futures (molto rischiosi).  In Cina infine la speculazione finanziaria è già in possesso delle metodologie Usa degli investimenti automatici tramite algoritmi.

Giappone. Gli investitori comprano yen considerandolo un porto rifugio, e questo nonostante il Giappone abbia il più alto debito/Pil al mondo (229%).

«È chiaro che lo yen si è apprezzato perché la finanza mondiale ne apprezza ancora il ruolo di porto sicuro: ed infatti si è rafforzato insieme all'oro. Ruolo che invece al momento non viene assegnato al franco svizzero, che dopo i forti apprezzamenti degli ultimi anni ora è in una fase di stallo. Il Giappone del resto resta pur sempre una delle più grandi economie al mondo e si trova nella situazione più unica che rara d’importante creditore a livello internazionale, con quasi un trilione di dollari di crediti! ».

Indici

S&P: -0,6%

Stoxx 600: +0,9% (banche +0,06%, auto +0,87% Risorse do base -4,86%

Milano FtMib: -0,6%

Tokyo N225: +1.9%

Settimana finanziaria del 16.04.2016

News in pillole.

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Usa. L’indicatore che misura il sentiment degli investitori rimane molto elevato. Non ci sono sotto-indici con valori negativi (evento molto raro).

Il mercato stima che solo un rialzo dei tassi Fed di 14 centesimi per dicembre.

Nella riunione del G20 a Washington per la prima volta i venti minacciano sanzioni ai paesi che non s’impegneranno al rispetto degli standard internazionali nello scambio delle informazioni bancarie (sono indispensabili per combattere l’evasione).

Europa. Anche qui il sentiment è apparentemente roseo (anche perché l’obbligazionario sicuro per molto tempo non darà rendimenti, a cominciare dai titoli di stato dei paesi sovrani - Bund in prima fila).

Italia. Il varo del fondo Atlante per il salvataggio degli istituti di credito in difficoltà certamente rappresenta per le banche una buona premesse perché i 5-6 miliardi di dotazione si potrebbero, con i derivati, gonfiare fino a cinquanta. Oggi se si confrontano le valutazioni dei titoli bancari in Europa e negli Usa, emerge chiaramente due dati importanti: Le banche italiane hanno una capitalizzazione di borsa il più basso rispetto i mezzi propri (0,35), a fronte di un rapporto medio di 0.9% per i paesi sviluppati (sotto questo aspetto sono molto sotto quotate). La redditività però è la metà di quella internazionale, ad eccezione di Banca Intesa. Il settore bancario oggi sembra, dopo i crolli d’inizio anno, ritornato appetibile. Risultato. Le nostre banche non sono sottovalute ma oggi si respira un sentiment euforico che non sarebbe male sfruttare. Risultato a oggi. L’indice bancario dell’area euro è cresciuto dell’8,5%, quello di Milano del 10% (da inizio aprile del 17%).

Paesi emergenti. Forti flussi verso i bond emergenti. Un entusiasmo che non si vedeva da molto tempo.  I prezzi sono aumentati (e quindi i rendimenti scesi). Tutto merito della frenata del dollaro Usa. I paesi emergenti sono sensibili al $ (hanno molti debiti nella valuta Usa e sono soggetti a fughe di capitali in caso di rialzo dei tassi di interesse).

Petrolio. Scende il prezzo del petrolio prima del vertice di Doha. Piazza Affari chiude a -0,39%.

Chiude a NY -2,75% a quota 40,36 dollari al barile

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - New York, 15 apr - Il petrolio ha chiuso la sessione in negativo per il secondo giorno di fila. Il contratto con scadenza a maggio al Nymex ha ceduto il 2,75% a 40,36 dollari al barile. Facendo riferimento all'andamento settimanale, il greggio ha chiuso con un rialzo dell'1,6%. A tenere sotto pressione il contratto, da una parte ci sono le attese per il meeting di Doha, in Qatar, previsto per domenica e durante il quale si discutera' di una eventuale riduzione della produzione per sostenere i prezzi. Secondo diversi analisti infatti, anche se dovessero decidere di tagliare la produzione, la mossa non darebbe una risposta immediata alle difficoltà creata dall'eccesso di scorte a livello globale. La decisione di questo fine settimana sarebbe la prima presa in accordo tra tutti i Paesi Ope e non Opec in 15 anni.

Oro fisico. Il rialzo dipenderà dalla percezione del rischio da parte degli investitori a livello globale (Brexit, Grecia tra poche settimane, immigrazione, Cina, Paese emergenti, ecc.).

Un calo potrebbe arrivare da un rialzo dei tassi Usa.

Lusso. I gestori sono per il lusso sostenibile. Preferiscono L’Oreal, Prada, Tod’s, Estée Lauder, Yoox.

A sostenere oggi questo settore ci sono  i flussi turistici che vedono protagonisti i cinesi.

Indici

S&P 500 +1,6%

Stoxx 600 +3,3% (banche +8,09% auto +4,60% risorse di base +12,72%)

Milano FtMib +4,3%

Tokyo n 225 +6,5%

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Settimana finanziaria del 2.4.2016

News in pillole.

Usa. Continua a guadagnare l’indicatore che misura il sentiment degli investitori Usa. Tra i sotto indici rimane negativo quello degli Junk bond.

L’economia mantiene un buon passo e rimane l’unica locomotiva dell’economia mondiale nonostante che Janet  Yellen ha dipinto a tinte fosche l’economia e la finanza mondiale allo scopo di lasciar immutata la politica monetaria.

La Fed si trova in una trappola perfetta: come anni fa il denaro facile del QE aveva creato effervescenza in tutto il pianeta, ora il rischio di tassi più alti e un dollaro troppo forte rischiano di provocare una nuova crisi globale.

Oggi, nascondere le buone notizie che provengono dall’economia e creare un falso pessimismo aiuta (anche  se presto potrebbe essere una scelta presto smentita). Oggi tutti fanno finta di niente, e anche i mercati stanno gioco. Del resto fa comodo a tutti, che borsa ed economia Usa mantengano una tranquilla velocità di crociera.

Da inizio gennaio a News York, l’indice S&P è cresciuto di circa l’1% mentre il dollaro si è svalutato contro le principali valute (il dollaro ha toccato 1,14 sull’euro).

Tesla. Sta diventando come un’Apple a quattro ruote. Boom di prenotazioni per Model 3. La vettura ha già raccolto 135 mila prenotazioni (345 km di autonomia, costo circa trentacinque mila $, consegna entro diciotto mesi).

Europa. Borse in rosso, pesa l’effetto petrolio. Si è chiuso un trimestre con risultati al netto del ricupero di metà febbraio negativo: -8,93% circa lo Stoxx 600, Milano meno 17%, Francoforte – 8,83%, Londra -0,47%.

Correlazione tra petrolio e borse. Il legame non è mai stata cosi elevato tanto tempo come questa volta. In fondo il settore petrolio costituisce solo il 4,2% dell’indice Euro Stoxx 600 e, quindi il legame appare esagerato anche perché, i paesi che hanno economia davvero legata al petrolio (Kuwait, Libia, Arabia Saudita, Iraq, Oman, Angola, Qatar) da sole non possono provocare un impatto sistemico negativo di grossa portata nel tempo. Forse la spiegazione è questa: vista la correlazione, la speculazione ha impostato tutti gli algoritmi su questo binomio, se il petrolio scende, bisogna vendere azioni e viceversa. E questo per cavalcare le onde ribassiste o di crescita (binomio automatizzato); e poi anche i fondi sovrani aiutano: quando le entrate petrolifere calano per racimolare denaro vendono azioni sui mercati internazioni (facendo scattare poi le vendite automatiche degli algoritmi.)

Giappone. Rischia la recessione. L’indice Tankan che misura le attese delle grandi imprese scende ai livelli più bassi da tre anni. I consumi interni continuano a battere la fiacca (anche il settore auto). Le politiche monetarie ultraespansive non accompagnate da serie riforme strutturali come l’aumento della produttività servono solo a drogare i mercati.

Correlazione tra borse e cambio dollaro/yen. Quando si rafforza lo Yen (come in questo momento) in genere scende la borsa di Tokio e si creano tensioni internazionali (Quando lo yen si rafforza, significa che si vendono gli asset azionari esteri con il rimpatrio della liquidità).

Obbligazioni high yield. Con i bond investment grade (sicuri) i rendimenti non superano l’1%.  Per ottenere rendimenti maggiori c’è solo l’alternativa che i bond dei paesi emergenti (eventualmente con la copertura del cambio) e il mercato sembra gradire.

Italia. Banco popolare. Via libera all’aumento di capitale di un miliardo, nonostante la banca si sia data diciotto mesi di tempo. L’ok alla fusione con Bpm scatterà entro il giugno.

Indici

S&P: +1,5%

Stoxx 600: -0,65% (banche -2,15% auto  -1,3% risorse di base +2,13%)

Milano FtMib: -2,1%

Ms Emerging markets:  +1,7%

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Contadini e investitori.

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Una costatazione contadina del tipo: “E’ bel tempo” conserva un legame reale con l’utilità del tempo. Il contadino non parla sul bel tempo, lo agisce, lo attira sul proprio lavoro. Tutti i nostri proverbi popolari rappresentano in tal modo una parola attiva che si è a poco a poco solidificata in una parola riflessiva, prudente (in massima).

Roland Barthes

Anche gli investitori, come i contadini non amano i discorsi astratti (le massime) quando chiedono un consiglio vorrebbero attirare il consulente entro i propri risparmi per poi decidere concretamente cosa fare (le teorie quando devono decidere come investire non lo interessano più di tanto

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Settimana finanziaria del 26.03.2016

News in pillole.

Usa, Sentiment. L’indicatore rimane sostenuto. I sotto indici sono prevalentemente positivi eccetto le opzioni e i junk bond.  Nelle borse la volatilità rimane bassa e i trading range ristretti.

 Il trading range è un’area delimitata da una linea di supporto (inferiore) e da una di resistenza (superiore).

La Fed fa aumentare la nebbia (si riparla di ritocco dei tassi a breve - e il dollaro ricresce un po’- ma il mercato fatica a pensare a una politica restrittiva e il dollaro cala).

Di certo è che l’avversione al rischio è minore, grazie alla stabilizzazione dei prezzi del petrolio e delle materie prime.

Microsoft compra Yahoo? La notizia non ha conferme ma è probabile secondo i Rumors di mercato.

Europa. La Bce inizierà a giugno a fare prestiti di lunga durata alle banche, a tassi nulli o negativi, e a comprare titoli delle aziende private.

Inflazione. Molti analisti rimangono pessimisti sull’astenia dell’inflazione, finora insensibile alla cura delle banche centrali (in Europa ma anche in Giappone). Già s’ipotizzano extra incentivi monetari - sia in Europa sia in Giappone.

Borse.  Questa settimana con i festivi e i volumi ridotti nelle transazioni sono scattati molte prese di profitto (fatta eccezione per i titoli legati al turismo e ai trasporti). Sui listini stiamo vivendo nel complesso però un momento di tregua (ma presto si tornerà a parlare di rimborsi della Grecia e di referendum in Uk).

Cina. Per stabilizzare il cambio sta perdendo il tesorone di liquidità (3,3 trilioni di dollari - un trilione = mille miliardi). Le riserve valutarie sono diminuite del 20% dopo lo shock dell’agosto 2015 (erano a 3,8 trilioni). La Cina non sono gli Usa. Per molti analisti sostenere il cambio non è assennato quando manca la fiducia nei confronti della valuta e dell’economia. Comprare yuan, per evitare che si svaluti e vendere dollari non significa invertire il trend.  Se non c’è fiducia, i soldi per la legge universale del darwinismo vanno dal più forte (leggi Usa). Oggi poi l’impegno della Cina per mantenere stabile il cambio non è compatibile con le politiche monetarie del Giappone e dell’Europa. La Cina farebbe meglio a lasciare fluttuare lo yuan perché gli sforzi per evitare le fughe di capitale spesso finiscono male (vedi come esempio la Thailandia che nel 1997 introdusse dei controlli sulle fughe di capitali).

Paesi emergenti. La pressione su questi paesi è diminuita e le banche centrali di questi paesi stanno diminuendo le vendite di asset per aumentare la liquidità (anche in questi paesi i tassi tendono ancora verso il basso).

Italia.

Fusione tra Banco popolare e Banca popolare di Milano. La reazione del mercato sarà importante perché i criteri rigidi richiesti dalla Bce diventeranno forse un benchmark per i futuri raggruppamenti.  La Bce ha imposto a Banco popolare un aumento di capitale di un miliardo che provocherà diluzione dei valori (leggi: perdite notevoli per gli azionisti -ieri Banco popolare -4,8%). La fusione è prevista entro ottobre.

Poste e Ferrovie. Il ministero dell’Economia studia la possibilità di mettere sul mercato il 30%, la partecipazione del Tesoro in Poste Italiane (oggi attorno al 65% e con la vendita al 35%). La Bce ha richiamato l’Italia a ridurre il debito pubblico. Si sperava di quotare ferrovie ma dopo l’insuccesso in borsa di Fincantieri (e anche di Poste), la quotazione di ferrovie è un problema.

Popolare Vicenza, rosso da 1,4 miliardi. L’assemblea degli azionisti di Banca Popolare di Vicenza, la prima assise da società per azioni, ha approvato il bilancio consolidato del 2015, con il voto favorevole dell’89,52% del capitale presente in assemblea.

Enel Green Power. Pronte a lasciare il listino di Milano.

Technogym. Pronta al debutto in borsa. L’Ipo riguarda il 30-40% del capitale e dovrebbe concretarsi in maggio.

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 Ps. Pensiero "murphologico “ (Legge di Murphy) di vt. Se hai la sensazione che qualcosa di negativo possa capitare, capiterà.

Pensa in positivo, almeno eviti la depressione. 

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Indici

Usa, Dow Jones: +0,2%

Usa, S&p: -0,23%

Europa, Dj Stoxx: -1,64% (banche -4,19% auto -1,02% risorse di base -5,46%)

Londra, Ftse 100: -1,53%

Francia, Cac 40: -2,55%

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Settimana finanziaria del 19.03.2016

News in pillole

Usa. Sentiment, sale l’umore degli investitori. Tra i pochi sottoindici in negativo c’è quello degli Junk bond. L’indice S&P in cinque settimane ha recuperato tutte le perdite e oggi si trova ad un passo dal record. Questi rally non si possono spiegare con gli acquisti di chi ha dovuto ricomprare le posizioni al ribasso. Ha giocato un ruolo importante, la convinzione che i tassi d’interesse non saliranno per parecchio tempo. Per ora agli operatori questa idea paga, anche se i gufi si chiedono come sia possibile mantenere una politica monetaria espansiva, se l’economia non va poi così male e se l’inflazione ha già superat il 2%. Ricordano infine che la svolta di Wall Street dopo l’11 febbraio rappresenta uno dei maggiori rimbalzi della storia e che in attesa delle trimestrali saranno sospesi i buyback (l’acquisto di azioni proprie) dalla prossima settimana fino a metà aprile.

Europa. Ieri si sono allentati i timori sul settore bancario. Il mercato obbligazionario area euro si è ovattato dall’intervento di Mario Draghi.  La Bce è perdente nei confronti della Fed perché è riuscita a muovere le proprie pedine giuste per abbassare il dollaro. Il dollar index ha perso l’ 1,/5 nell’ultima settimana e il 4,8% dai massimi dell’anno. Oggi le banche centrali, da quella giapponese alla Bce stanno tutte cercando di svalutare le loro monete senza successo! (Si sono rivalutate!).

Emergenti. I gestori con i tassi negativi in Europa e in Giappone sono costretti per ottenere rendimenti positivi a spostare i capitali nei Paesi emergenti (da metà gennaio, quando si è capito che la Fed non avrebbe alzato i tassi a marzo l’indice Msci Emerging Marcket è salto del 18,6%).

Petrolio. Questa settimana il protagonista assoluto è stato il petrolio che ieri ha superato i 40 dollari al barile (sia quello Usa, il Wti, che quello Europeo, il Brent). Anche le altre commodity quotate in dollari tendono ad apprezzarsi quando il $ scende.

Oro. Complice i tassi negativi e l’inflazione in crescita in Usa, l’oro ritorna di nuovo appetibile come bene rifugio.

Dove investire. Con i tassi negativi per molti gestori si può solo guadagnare  sugli asset più rischiosi. Si deve rischiare fino a che la Fed non deciderà di alzare i tassi (rimandando in corto circuito i mercati).  Lo slogan è questo: Rally ora, problemi a venire. Il quadro complessivo non è compromesso, ma cambia il mix rispetto gli ultimi anni: occorre variare di più che nel passato.

Fonte: Il Sole 24 Ore, pg 4

Italia.  Tra Banca popolare di Milano e Banco Popolare la fusione è più vicina. I crediti incerti da cedere creano minus valenze con effetti negativi a livello patrimoniale. Scartata l’ipotesi di un aumento di capitale, una via percorribile è quella di vendere gli asset ritenuti minori, come la Partecipazione in Agos Ducato, in Aletti Gestielle, e quella di Bpm in Anima Holding.

Indici

S&P +1,4%

Stoxx 600: -0,1%

Milano FtMib -1,8%

Ms Emerging Markets +3,3%

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Settimana finanziaria del 12.03.2016

News in pillole.

Usa. L’indicatore del sentiment ben impostato. Sotto indici positivi. Si vive la sensazione che nei prossimi mesi la differenza nelle valutazioni dei corsi sarà la ripresa economica e gli utili societari più che dagli artefici della politica monetaria.  E quindi non è difficile immaginare che la direzione dei mercati tornerà a Wall Street.

Draghi nel solco della Fed. Sostegno direttamente all’economia reale, all’imprese.

Nel 2008 con il fallimento di Lehman Brothers e lo scoppio della crisi sistemica delle banche la Fed capì subito che aiutare le banche non bastava: non si garantiva che l’economia reale ricevesse la liquidità abbondante e a buon mercato di cui necessitava. E per questo La Fed cominciò a stampare dollari non solo per comprare titoli pubblici ma anche corporate bond, obbligazioni di aziende non bancarie. L’enorme moneta stampata aveva anche lo scopo, mai dichiarato, di svalutare il dollaro e rilanciare le esportazioni.

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BCE include i bond non-bancari nella lista di asset acquistabili con il QE.  Le grandi aziende saranno avvantaggiate (come la Volkswagen oggi con problemi di liquidità).

Tltro, acronimo impossibile da pronunciare (Targeted long term rifinancing operation). E’ il super piano di stimolo quadriennale della Bce annunciato giovedì. In arrivo 320 miliardi a tassi negativi. Dalle nuove Tltro di Bce 1700 miliardi di liquidità saranno finalizzati al credito e il 20% potrà finire agli istituti bancari italiani.

La Bce paga per prestare soldi alle banche?

In questo senso, la Bce si è posta nella condizione di “regalare” liquidità alle banche.

Nel super piano di stimolo della Bce annunciato a marzo 2016, Mario Draghi sta sulla carta regalando soldi alle banche affinché li trasmettano nell’economia reale attraverso i prestiti ai privati.

La banca centrale ha annunciato oggi quattro nuovi programmi di prestito a lungo termine (quattro anni) alle banche (TLTRO). Questi prestiti poi saranno concessi tramite Ltro (Long Term Refinancing Operation): sono le aste con le quali concedono i prestiti alle banche che lo richiedono.

L’Euro si rafforza. La Bce oggi non è sola (la Fed nel 2008 non aveva rivali) a stampare moneta. Il Giappone, è entrato da qualche tempo nell’era dei tassi negativi per spingere lo yen al ribasso. Il renminbi cinese è frenato nei rialzi dalle autorità cinesi. Metà del pianeta spinge per svalutare più intensamente della Bce. Risultato: l’Euro non si svaluta, anzi tende lentamente a crescere.

Petrolio. Per l’Aie (Agenzia internazione per l’energia) ha toccato il fondo. Le scorte sono in calo per la prima volta da un anno, in febbraio. Anche in Usa le scorte caleranno da  secondo semestre ma a breve i serbatoi sono strapieni.

Brexit. Analisti e gestori convinti che Londra resterà nell’Europa. L’effetto Brexit si è fatto sentire soprattutto nelle valute. La sterlina ha perso il 6% contro un paniere di diverse valute globali mentre il mercato azionario Il Ftse 100 è stato tra i migliori (-1,4%).  Contro il dollaro, la sterlina sembra perdente mentre nei confronti dell’euro il quadro è più complesso perché la Brexit sarebbe vista come una caduta dell’Europa.

Brasile. Economia che piange (pil -3,8% nel 2015 e -3,5% previsto per il 2016) e investitori che ridono. La borsa di San Paolo in crescita del 15% da inizio anno è a oggi tra le più positive al mondo. Il real si è rafforzato del 5% nei confronti del Dollaro e del 4% rispetto l’Euro. Il paese non rischia il default perché il debito pubblico al 70% del Pil è in valuta locale e solo il 5% in dollari. I rendimenti dei titoli a breve è del 14% mentre l’inflazione del 10% annua.  I guadagni reali sono al 4/5% e quindi per molti investitori sono appetibili.

Bpm e Banco Popolare studiano il da farsi dopo l’incontro di ieri a  Francoforte. Ma la fusione sembra essere entrata in stallo dopo l’arrivo di nuove richieste di correttivi da parte della Banca centrale europea.

Nel mirino sarebbero finiti nuovamente i crediti in sofferenza. Bce chiede che lo smaltimento del fardello di circa otto miliardi di non performing loans avvenga in tempi ristretti. Le banche da parte loro propongono uno smaltimento in tempi più morbidi, pari a tre anni. Una divergenza, questa, che rischia di creare non pochi problemi alle due banche italiane: uno smaltimento massiccio e troppo accelerato potrebbe rendere necessario un rafforzamento patrimoniale che nessuna delle due banche intende accettare.

Indici.

Usa S&P +0,8%

Europa Stoxx 600: +0,1% (banche +2,74% auto -3,34% risorse di base -6,14%)

Milano FtMib +3,6&

Tokio n 225:  -0,4%

Settimana finanziaria del 5.03.2016

News in pillole.

Usa, sentiment. L’indicatore torna tonico. Quasi tutti gli indici mostrano un segnale positivo (a parte gli junk bond). Con il boom di occupati Usa le borse continuano galoppare per la terza settimana consecutiva. Poi il Pil Usa del quarto trimestre passa a 1% dallo 0,7%. Anche il dollaro si è rafforzato contro l’Euro (1,08). Il mercato ha enfatizzato una contrazione economica e una deflazione  più pesante del previsto. Obama rivendica i meriti: …in sei anni sono stati creati 14,3 milioni di posti di lavoro e la nostra economia è l’invidia del mondo.

Ps. Nonostante la disoccupazione in calo per gli analisti la ripresa è ancora fragile e quindi la Fed non aumenterà di nuovo i tassi a breve.

Europa. Anche in Europa gli investitori sono tornati a comprare azioni. Cresce l’attesa positiva per la Bce - Le speranze sono molto alte: si spera in un aumento dell’importo destinato all’acquisto di titoli Sovrani (da sessanta miliardi mensili, ad almeno 70-80 fino a settembre 2017) e un altro taglio del tasso sui depositi presso la Bce da -0,3% a -0,4%.

Nota.  Se Draghi dovesse deludere possibili ribassi, potrebbero ritornare.

Petrolio. Quello americano, il Wti è tornato sopra i 35$ al barile, mentre quello del mare del nord dell’Europa (Brent) è tornato a 38$. Si annullato il trend ribassista della prima parte del 2016.

Torna la voglia di rischio (risk-on). Il rimbalzo dei mercati globali azionari dell’8% dai minimi dell’11 febbraio ha cambiato il sentiment. Si sta passando dai porti sicuri (bund tedeschi), a titoli più redditizi, come ad esempio gli obbligazionari dei paesi emergenti e/o le obbligazioni high yeld.

Tassi negativi. Per gli analisti di Barclays l’era dei tassi negativi durerà parecchi anni specie in Giappone e in Europa perché sono necessari per vincere la deflazione, anche se la realtà è un'altra. Si spende poco non perché in previsione i prezzi stanno scendendo, ma perchè le condizioni finanziarie del 90% dei cittadini Usa, ma anche europei, non consentono aumentare i consumi, essendo i salari (e la ricchezza delle famiglie) più bassi che venticinque anni fa.

Indici

Usa, S&P: +2,5%

Europa, Stoxx 600: +3,1% (banche +5,72% auto +8,96% risorse di base +16,95%)

Milano FtMib +4,5%

Ms Emerging Market +7,3%

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Settimana finanziaria del 20.02.2016

News in pillole

Sentiment Usa. Risale l’umore. Tra i sotto indici indicazioni positive arrivano anche dal settore azionario.  Non esistono ad oggi sintomi di una bolla speculativa e nemmeno che l’economia stia scivolando verso la recessione.  Il mercato ha scontato gli scossoni provenienti dalla Cina, dai paesi emergenti, dal crollo del prezzo del petrolio. Gli elementi di preoccupazione sono stati catalizzati e amplificati dalla paura negli ultimi mesi. Il fondo sembra che sia stato toccato.

Oggi mancano gli elementi di valutazione per prevedere nuovi ribassi ma purtroppo anche per nuovi rialzi. E’ venuto meno tra gli investitori il convincimento che grazie ad una Fed taumaturga ogni problema avrà una soluzione positiva.

Europa. Esaurita la molla delle ricoperture, corrette le valutazioni agli scenari negativi immaginati mesi fa, oggi entra in scena l’Europa con lo spettro dalla Brexit (uscita del Regno Unito dall’Unione europea).

Giappone. L’introduzione dei tassi negativi da parte della  banca centrale ha avuto un effetto contrario. Lo Yen si è rivalutato danneggiando le esportazioni e quindi i profitti della aziende. E non solo. La maggioranza dei giapponesi (l’87%) mostra una grande avversione ai tassi negativi perché anche il gruzzolo in liquidità è destinato a calare . Le assicurazioni infine hanno smesso di vendere i prodotti con un minimo garantito dello 0,75%.

Germania. La crisi della Grecia ha sistemato le banche tedesche  (la tua morte (è) la mia vita). Con le buriane della Grecia montagne di bund tedeschi sono stati acquistati  a tassi vicino allo zero. Il debito pubblico salito, dai 1246 miliardi di euro del 2000 ai 2184 miliardi nel 2014, è stato finanziato per l’85% da investitori non residenti. La Germania non è stata brava solo a esportare auto e manufatti, ma anche a importare denaro (è stato anche utilizzato per salvare le loro banche). Il bailout degli istituti di credito è costato veramente poco.

Italia. Per Banco Popolare di Milano e Banco Popolare la fusione è prossima, si gioca solo sui dettagli. Rimane solo il capitolo dei crediti deteriorati, tema sempre in cima alla preoccupazione di Francoforte.

La borsa va verso il rosa. Il simbolo del maschio, il toro bronzeo che si esprime con lo sguardo feroce e i muscoli possenti presto indosserà un taillers.

Il gender gap (l’inferiorità del genere femminile) in finanza è stato colmato. Per fiutare i mercati più dei muscoli conta più l’empatia delle donne perche parla la stessa lingua dei risparmiatori, della gente. Le donne non fingono di sapere tutto La loro insicurezza li rende più credibili: in finanza dubitare è un grande dono.

Indici.

Usa, S&P: +2,6%

Europa, Stoxx 600: +4,5% (banche +2,39% auto +7,4% risorse di base +8,32%)

Milano FtMib, +2,4%

Tokyo n 225 +6,8%

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Settimana del 14.02.2016

News in pillole

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Borse.  I sistemi automatici di scambi si sono avvitati al ribasso trascinando tutto sul fondo. Gli indici salgono e scendono come il gioco yo-yo. Investitori impauriti. Scatta l’avversione al rischio. Si rincorrono i Titoli di stato tedeschi, americani, giapponesi.

Usa. La Yellen nel suo ultimo intervento si è lasciata aperta tutte le strade  per non appesantire la credibilità della Fed (oggi screditata per l’aumento dei tassi di Dicembre)

Fare selezione! Ragionamento non panico almeno per l’Europa. Il mercato mediamente è a sconto e la Draghi put (protezione della Bce) quasi sicuramente scatterebbe se la tempesta dovesse continuare. E poi anche oggi nei settori azionari ci sono delle differenze. Ad esempio il settore alimentare, i beni di consumo per la persona al 9 di febbraio hanno contenuto le perdite sotto il 10% mentre le banche, assicurazioni e auto hanno perso più del 20%. 

Come dicevano una volta bisogna sapere separare il grano dal loglio (pianta spontanea della famiglia delle graminacee che infesta i campi) perché le società con ottimi fondamentali e buone prospettive per il futuro, presto torneranno ad essere ricomprate.

Giappone. La politica monetaria ultra espansiva del Giappone (l’Abenomics) dopo i primi successi (valori di borsa raddoppiati e yen in ribasso) si sta evaporando. Gli investitori ritornano alla liquidità facendo crescere lo yen rendendo l’export più difficoltoso.

Petrolio. L’Iran esporterà quattro milioni di barili di greggio in Europa. Due milioni di barili sono acquistati dalla francese Total, il resto da compagnie russe e spagnole. Una decisione che dovrebbe creare altre pressioni sul prezzo dell’oro nero, ormai da tempo sotto stress al ribasso.

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Settimana finanziaria del 6.2.2016

News in pillole

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Le certezze di fine 2015 diventano nel 2016 incertezze.

A fine 2015 l’economia americana correva, la disoccupazione scendeva, l’inflazione, anche se lentamente, saliva. Risultato: non c’era più nessun motivo cha la Fed proseguisse la politica dei tassi a zero.

Situazione simile in Gran Bretagna; anche qui era quasi inevitabile un rialzo dei tassi.

Opposto scenario in Europa e Giappone dove era scontato che la Bce e Bank of Japan avrebbero continuato a stimolare l’economia con misure monetarie abbondanti.

La divergenza era la naturale conseguenza di cicli economici diversi.

Risultato. Tutti a comprare dollari a vendere euro. Stessa musica in borsa; le azioni del vecchio continente erano e sono più convenienti rispetto a quelle Usa e quindi era (ed è logico) aumentare gli investimenti in Europa.

2016. Si è pensato che le divergenze in un’economia globalizzata hanno vita breve. A ogni azione di una banca centrale, corrisponde la reazione delle altre. Se la Bce e la Bank of Japan aumentano le loro politiche monetarie, la Fed non subisce le conseguenze senza far nulla: ritorna sui suoi passi. Non esistono isole felici (e per questo molti investitori non vedono l’ora di uscire dal rischio con il danno minore).

Cedole Bond Usa corporate high yeld (obbligazioni a rischio) al 10%.

Con i ribassi degli ultimi mesi i rendimenti sono saliti al 9,3%, un rendimento notevole anche perché il tasso dei fallimenti (di default) alla fine di dicembre era solo del 3,4%. Cedole con rendimenti elevati anche per i paesi emergenti (+10,5% con default simili a quelli Usa). L’incubo però rimarrà per gli high yeld fino a che il prezzo del petrolio non si stabilizzerà (molte di queste obbligazioni sono legate del settore Energy).

Petrolio.  A 35 dollari il 3,5% della produzione è in perdita (ma non si ferma).  Tuttavia è illusorio sperare in una volontaria chiusura dei rubinetti. «Riavviare la produzione è costoso e molti produttori continueranno a subire perdite sperando in un rimbalzo dei prezzi».

Etiopia, emergente sugli scudi. Pil in crescita di oltre il 10% annuo. L’Etiopia si trova come la Cina trent’anni fa: il medioevo coesiste con la modernità. Accanto allo Sheraton ci sono pastori che vendono le pecore scuoiandole per strada.

Grazie a salari inferiori a un quarto di quelli cinesi, ai costi minimi per energia e materie prime e agevolazioni fiscali per esportare in Europa e in Usa, molte aziende potrebbero de- localizzare le loro produzioni ad Addis Abeba. A oggi a immaginare un’Etiopia in crescita (e non come paese di carestia e desolazione) sono soprattutto i cinesi. Poche le società occidentali già presenti. In Italia solo Calzedonia ha pianificato un investimento.

Un nevone felliniano blocca la capitale Usa. Una nazione che si credeva pronta a resistere a un attacco nucleare si arrende davanti ad un metro di neve. L’effetto terrorismo meteo paralizza la capitale più ricca del mondo. La tempesta perfetta, la bufera del secolo da stereotipo cinematografico, in altre parole due giorni previsti di neve, fa barricare la gente in casa per un week end.

Indici.

Usa, S$P: -3,2%

Europa, Stoxx 600: -4,8% (banche -6,21%, auto -4,42% risorse di base +5,68%.)

Cina, Shanghai: +0,9%

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Settimana finanziaria del 31.01.2016

News in pillole.

Tokio. La Banca del Giappone introduce tassi negativi (-0,1%) sulla scia della Banca centrale europea, con l'introduzione di tassi d’interesse negativi (-0,1%, dal precedente +0.1%) per i depositi in eccesso delle istituzioni finanziarie presso la banca centrale (In Europa Mario Draghi aveva anche affermato che, se necessario, i tassi diventeranno ancora più negativi).

Fed. I mercati scommettono che la Fed rinvii di molto la stretta creditizia con rialzo dei tassi graduale; molti analisti sono convinti che abbia commesso un errore a dicembre. Oggi ogni attività è vista al ribasso negli Usa e quindi Janet Yellen dovrà puntare su nuovi stimoli monetari (anche se per gli economisti puri la bolla monetaria va ridimensionata e gli asset devono trovare il loro naturale pavimento - costi quel costi: anche se la  riconferma del Partito democratico diverrà problematica).

Borse in rally. I tassi negativi mettono fine alla corsa dello yen come valuta rifugio. Orfani della Fed gli investitori di tutto il mondo hanno riposto le loro speranze nelle banche centrali espansive (Europa e Giappone che fanno da battistrada). I mercati finanziari si concentrano poco sull’economia reale.

Titoli sovrani (di stato) in bolla. La storia si ripete. I mercati traballano, la ripresa batte in testa e le banche centrali corrono in soccorso contribuendo ancora una volta a gonfiare la bolla dei titoli di Stato.

La Spagna continua a correre. Pil in crescita del 3,2% nel 2015

Italia. Per S&P l’economia italiana si rafforzerà con i provvedimenti del governo nel medio lungo termine ma non offrono una cura nell’immediato. Le banche non ricupereranno rapidamente.

Sondaggio Assiom Forex / il Sole 24 Ore. Il sentiment rimane positivo tra gli operatori nonostante un gennaio shock dei mercati e l’elevata volatilità. Per i prossimi sei mesi il 41% vede un rimbalzo nel complesso positivo, il 10% è ottimista hard core, il 36% ritiene che il rialzo sarà contenuto tra il 3% e il 10%. (Il Sole 24 Ore, 30.01.2016, pg 30.)

Banco popolare. L'Ad di Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti ripete la propria fiducia che la possibile operazione d’integrazione con Bpm possa chiudersi in tempi brevi (entro febbraio). Per il futuro Montepaschi spunta l’ipotesi Banco posta (dossier sul tavolo del governo). Anche una possibile unione tra Ubi Banca e Monte dei Paschi di Siena sembra in discussione.

Olivicoltori in allarme. Bruxell studia import agevolati di olio d’oliva (a dazio uguale a zero), dalla Tunisia per novanta mila tonnellate.

Petrolio. Il rischio Petrolio è esagerato e la forte correlazione tra greggio e borse è solo il risultato degli algoritmi impostati nei computer della speculazione. Se il petrolio calasse per la contrazione della domanda globale, la cosa avrebbe un senso perché sarebbe il segno di una forte recessione.  Ma così non è! Cala solo per un eccesso di offerta.

Tre feudi digitali, Apple, Google, Microsoft. I clienti dei primi sono fedeli per sempre, per il terzo non è scontata. Solo lo 0,3% di chi ha scelto Android è passato a un iPhone, mentre solo lo 0,4% di chi ha comprato Apple è passato al sistema operativo di Google. Avendo Android l’84% del mercato, oggi oramai maturo, la fedeltà lo avvantaggia.

Indici.

Usa, S&P: +1,2%

Europa, Stoxx 600: +1,2% (banche -1,42%n auto -2,61% risorse di base: +3,87%)

Milano FtMib: -2%

Shanghai Ssec: -6,1%

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Settimana finanziaria del 23.01.2016

News in pillole

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Draghi rasserena i mercati. E le borse crescono.

Draghi ha voluto sottolineare che la situazione delle banche italiane, che si sono trovate nel mirino delle vendite, è in linea con la media europea «per quanto riguarda gli accantonamenti e che esse hanno anche un alto livello di garanzie (La Bce compra i titoli delle banche) e collaterale (le banche poi possono fare prestiti alle aziende e alle famiglie) ». «Ci sono buone ragioni perché si torni alla normalità», ha detto, riferendosi alle turbolenze di mercato.

La Bce "è pronta ad agire a marzo". I mercati chiudono al rialzo.

Loans (prestiti) deteriorati.  Draghi nella sua relazione  usa spesso l’acronimo  Npl (non-performing loans) e per i non i addetti ai lavori la comprensione delle sue parole spesso rimangono oscure.

Sentiment Usa. L’umore rimane su livelli molto bassi come i sottoindici. Solo la volatilità rimane quasi neutrale. Il ritorno alla normalità voluto dalla Yellen si sta traducendo in uno ritorno a valutazioni reali di tutte le tipologie di asset (azioni, obbligazioni, Etf,…). La domanda è sempre la stessa: quanto valgono gli asset della finanza senza Q.E.?  Alcuni analisti sono convinti che se gli utili aziendali non aumenteranno la Fed potrebbe rinunciare a nuovi rialzi dei tassi. Alcuni prospettano persino un nuovo Qe.

Sentiment Europa. Gli investitori sono refrattari alle crescite dello zero virgola, delle prospettive degli utili aziendali. Qui si desidera intensamente (si brama) nuovi piani espansivi da parte della Bce. I mercati sono rimasti a bocca asciutta a dicembre, ora con le nuove dichiarazioni il sogno di rialzi sembra ripartito.

Nota di vt. I risparmiatori odiano la realtà (anche in sogno) perché ci fa scattare un senso di angoscia.

Il punto dopo la tempesta. In Usa lo S&P è sceso dai massimi di luglio 2015 del 12% e in Europa del 20% per Stoxx 600. Gli indici settoriali delle banche hanno perso in sei mesi a Wall Street il 23% e in Europa il 36% (esattamente quanto il comparto di Milano). Risultato: non esiste un caso Italia, ma un problema mondiale.

Per www.solemio.it è difficile prevedere cosa capiterà nel breve anche se le Banche centrali e i vari governi sembrano tarantolati nel dispensare ottimismo. Di positivo oggi possiamo pensare che i ribassi hanno mitigato il rischio di una forte bolla speculativa e quindi è eccessivo prefigurare scenari catastrofici sia per l’economia sia nel delicato settore del credito.

Petrolio. Chi aveva venduto allo scoperto deve ricomprare: il petrolio ritorna 32$ al barile, un balzo oltre il 15% in due sedute. Attenzione: i fondamentali non sono cambiati.

Italia.

Fca. Con meno di 4,8 milioni di vetture vendute, Fiat Chrysler conserva la settima posizione tra i costruttori.

In ordine decrescente: Toyota, Volkswagen, General Motors, Renault/Nissan, Hyundai /Kia e Ford (quest’ultima sopra i 6 milioni di unità).

Pop. Vicenza. Si avvicinano i tempi per la quotazione in borsa prevista per il 19 marzo. Il disagio per il deprezzamento delle azioni rimane alto, ma dai rappresentanti industriali e artigiani sono arrivati segnali positivi anche rispetto all’aumento di capitale purché i soci siano tutelati.

Veneto banca. Solo l’1,6% ha esercitato il diritto di recesso a fronte della trasformazione dell’istituto da cooperativa in Spa.

Banca popolare di Milano (Bpm) BlackRock aumenta la propria quota e passa dal 3,6% al 5,28%. La Bpm è pronta ad un’aggregazione con il Banco Popolare o con Ubi banca.

Indici.

Usa, S&p 500: +1,3%

Europa, Stoxx 600: +2,6% (banche -0,48% auto +2,95% risorse di base +3,9%.

Milano, FtMib: -0,9%.

Shangai Sec +0,8%

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Settimana finanziaria del 16.01.2016

News in pillole

Sentiment Usa. Precipita ai minimi. Tutti i sotto indici mostrano uno stato di estrema paura, eccetto la volatilità.

Alla fine della settimana, le vendite sono state massive, anche in vista di un lungo fine settimana (gli investitori americani hanno voluto liquidare le loro posizioni: lunedì la Borsa Usa resterà chiusa per celebrare il Martin Luther King Day e non si vuole essere esposti a un nuovo sell-off dei listini globali).

Risultato: i primi dieci giorni di trading dell'anno sono stati i peggiori di sempre a Wall Street.

Per Larry Fink, numero uno di BlackRock  “probabilmente dobbiamo testare i mercati ancora più in basso. E quando succederà, sarà un'ottima opportunità di acquisto".

Mercati 2016. Che cosa farà muovere le borse. Si parla di petrolio, di Fed, di Bce, Cina e si sottovalutano le elezioni Usa a novembre:

queste hanno da sempre condizionato i mercati. E’ già successo a fine 2015, quando il settore biotech è crollato dopo un Twitter di Hillary Clinton che  annunciava l’intenzione di porre un tetto alle spese in farmaci per la cura di malattie croniche. Diversi gestori ricordano che dal 1941 i mercati hanno sempre fasi di rialzo nel quarto (ultimo anno) di permanenza in carica dei presidenti degli Usa.

Petrolio. Ha sfondato il pavimento dei trenta dollari al barile e oggi si teme che con l’arrivo della marea di petrolio dall’Iran il prezzo possa scendere a 20$. Questi timori sono solo degli spettri perché, anche se fosse, nessuno ha chiarito cosa succederà ai mercati nel loro insieme (a parte la crisi drammatica del settore energetico).

Europa. Grazie anche al petrolio in caduta libera, la situazione economica è migliorata e la crescita anemica ma stabile. La crisi dei paesi emergenti poi potrebbe essere una grande opportunità (anche per l’Italia) per chi sarà capace di intercettare i grandi capitali che stanno uscendo dai paesi emergenti.

Italia.

Popolare Etruria, il crac è un affare per la banca dei vip.

Il presidente dello Ior e il commissario Ilva. Benetton, l'ex Bce Bini Smaghi e il finanziere Tarantelli. Tutti insieme per comprare crediti a rischio dell'istituto aretino. Acquisto chiuso quattro giorni prima del decreto del governo del salva banche.

Banco popolare. La Borsa punta sulla fusione tra Bpm e Banco Popolare. La palla ora è nel campo della Banca Popolare di Milano, chiamata a scegliere tra l’ultima offerta formulata dal Banco Popolare e quella targata Ubi.

Le piscine oscure (dark polls) crescono.  Scrive il Sole 24 Ore:

Nel 2015 la media del valore nozionale delle azioni scambiate all’“oscuro” si era assestata al 7,52% del totale. Il valore, in questo avvio di 2016, è salito ancora. E non di poco. Le dark polls, infatti, hanno raggiunto una percentuale media dell'8%. E, nell'ultima settimana di contrattazioni, sono addirittura balzate all'8,3% con, nella seduta di ieri, un controvalore giornaliero scambiato di 5,1 miliardi (nel 2011 si aggirava intorno al miliardo). Insomma, le Borse oscure sono diventate un attore importante nello scenario dei mercati europei.

Auto. Le vendite vanno di là delle più rosee previsioni. In Europa la media delle vendite registra un + 9,2%. Il gruppo italiano Fca +13%. Nonostante le vendite in aumento i timori crescono, sia perché sarà sempre più difficile ridurre l’inquinamento dei motori a benzina e diesel, sia perché l’auto automatica cambierà gli asset dei produttori.

Algoritmi di ultima generazione. Sono candidati a sostituire il lavoro umano: ci cambieranno la vita. Si stanno sviluppando algoritmi di autoapprendimento utilizzabili dai robot, dai computer. Ad esempio se si deve fare funzionare, un gioco, l’algoritmo impara gestirlo attraverso tentativi ed errori, proprio come facciamo noi. Anche le decisioni non saranno più decise dall’alto ma in maniera decentrata. Saranno gli algoritmi ad esempio  ad assegnare le cattedre nella scuola o i prestiti nelle banche, o fare le diagnosi, in prima battuta, negli ospedali.

Indici

Usa, S&P: -2,1%

Europa, Stoxx 600 -3,4% (banche -4,85% auto -5,50% risorse di base -6,88%)

Italia, FtMib: -3,4%

Giappone, Nikkei -3,5%

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Settimana finanziaria dello 09.01.2016

News in pillole

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Usa. Peggiora l’umore degli investitori anche con il boom degli occupati. Pure i sotto- indici sono in arretramento. Paura per l’azionario e per gli Junk-bond (obbligazioni spazzatura).

Petrolio e Yuan. Sono stati i market mover  a indirizzare le borse.

Ieri è stata una giornata tranquilla per lo Yuan (la borsa di Shangai ha chiuso positivamente a +2%) mentre il ribasso a 34 dollari al barile del petrolio (ai minimi da 11 anni)  ha fatto girare in negativo le borse occidentali.

Cina. Ci stiamo avvicinando al capodanno cinese in cui le aziende devono garantire ai dipendenti tre giorni di festività e premi speciali e quindi hanno bisogno di denaro. Devono poi, sempre a capodanno, regolare tutte le posizioni con il fisco. Molte aziende devono vendere azioni per fare cassa. Anche se il blocco delle contrattazioni di borsa è stato cancellato, rimangono dei paletti sulle vendite e quindi tutto rimane ancora imballato.

Secondo lo Zodiaco Cinese il 2016 è l'Anno della Scimmia, e quest'anno ha inizio l' 8 Febbraio 2016.

Europa. La crisi cinese colpisce più le borse che l’economia reale. L’economia europea nel suo insieme è marginalmente esposta verso la Cina. Se ad esempio il Pil cinese scende dell’1%, quello europeo ne risente, solo dello 0,25% in due anni. Sono più esposte invece le aziende quotate in borsa, come quella tedesca e austriaca. Le società dell’indice Stoxx Europe 600 producono mediamente in Cina il 6% del loro fatturato e quelle più esposte il 16%. Risultato: le borse tedesche sono quelle che hanno sofferto di più ad oggi della crisi cinese.

Italia.  I forti ribassi hanno colpito Piazza affari anche il gruppo Exor-Fiat  che ha bruciato nella settimana 3,8 miliardi di capitalizzazione. Anche Ferrari ne ha risentito: venerdì ha ceduto il 6%.

Case. Tornano a salire i prezzi delle case: +0,2% nel terzo trimestre 2015.

Reti bancarie 2015.  Record nella raccolta: Mediolanum +4,6 miliardi, Fineco +5,3 miliardi di Euro.

Calo del Petrolio, i più colpiti. L’impatto sarà forte per i mercati azionari più esposti all’Energy. In Brasile molti investimenti nel settore petrolio sono stati bloccati.

Il calo sta per  farsi sentire anche sulle monarchie del golfo con un impatto sui bilanci statali e non solo. Molte vendite sui mercati internazionali provengono dal Qatar, Arabia Saudita.

 In Russia l’impatto c’è già stato e il paese è in recessione.

Sentiment generale delle borse.

Cassandre sugli scudi. Il pessimismo assedia le borse. I risparmiatori vedono pericoli dappertutto.  Fino a poco tempo fa si pensava a massimizzare i guadagni trascurando i rischi e i ribassi borsistici erano occasioni di acquisto. Oggi ogni piccolo rialzo è un’opportunità per vendere.

Queste alcune valutazioni.

 Indice del canarino. In economia questo indice è raffigurato dalle esportazioni de Seul.  La Corea esporta a tutti e di tutto nel mondo (auto navi, petrolchimica, elettronica di consumo).  Oggi le esportazioni stanno calando.

Indice del canarino.  Le prime miniere di carbone non avevano sistemi di ventilazione. I minatori portavano nei nuovi antri delle miniere un canarino dentro una gabbietta. I canarini sono particolarmente sensibili al metano e al monossido di carbone, il che li rendeva perfetti per rivelare la presenza di gas pericolosi. Fino a che sentivano il canto del canarino potevano esser sicuri che l’aria fosse sicura. La morte del canarino segnalava invece l’immediata evacuazione.

Baltic Dry Index (registra l’andamento dei carichi navali secchi). Ha perso il 40% e gli operatori del settore stanno licenziando da mesi.

Un uomo e un cane di Warren Bennis. Nelle fabbriche del futuro lavoreranno solo un uomo e un cane, l’uomo per dare da mangiare al cane, il cane per impedire all’uomo di toccare e macchine.

Ottimisti in difesa. Il capitalismo non è finito. Il comunismo appartiene al passato. I cambiamenti sono fondamentali per ottenere rendimenti positivi (i cambiamenti si gestiscono e non vanno subiti). 

Perché essere postivi.

Le economie dell’America dell’Europa e del Giappone sono in crescita.

Per Merill Lync, siamo in una correzione tecnica e non  ad  un cambio di trend e l’azionario europeo offre rendimenti migliori rispetto alle altre attività cartacee.

La maggioranza degli analisti sono convinti che la resilienza delle economie sviluppate sapranno reagire positivamente a eventuali altri peggioramenti.

Le grandi banche d’affari più prudenti, come Jp Morgan, Citigroup, Ubs, consigliano di rimanere solo neutrali nel breve (tattica) perché la visione strategica rimane, tutto sommato, positiva.  (Fonte: Il Sole 24 Ore del 9.1.2016)

Voli, esempio di un settore in crescita.  I passeggeri battono la  crisi. A novembre traffico Ue +5,1%. Scali italiani +5,4%. Tra i piccoli +229% di Ohrid (Macedonia).

Indici

Usa, S&P: -5,3%

Europa, Stoxx 600: -6,69% (banche -8,46%, auto -11,63%, risorse base -12,51%)

Milano, FtMib: -7,2%

Cina, Shanghai: -10% del romanzo. attraverso cui si può trovare la salvezza per l'anima[1]. Anche nel medaglione appuntato sul cappello del Dinteville si trova un piccolo teschio.

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Riflessione.

“L’isola misteriosa “ di Jules Verne, è un romanzo umanitario che ci fa ancora riflettere e tremare sulla stratificazione sociale.  (Io dove sono collocato?).

Sentiment del 24.3.2000

Durante la guerra di secessione americana un gruppo di prigionieri evade con un aerostato e a causa di una tromba d’aria questo finisce in un’isola deserta. Qui tutti i membri del gruppo decidono di colonizzare l’isola. 
Per essendo il romanzo umanitario, egualitario, il lavoro è suddiviso gerarchicamente. Cyrus è il capo e il tecnocrate; Split, il cacciatore; …il nero Nab il servitore. 
“Nab è essenzialmente uno schiavo, non perché è maltrattato o tenuto in disparte, e nemmeno perché il suo lavoro è subalterno, ma perché la sua natura psicologica è animalesca; intuitivo, ricettivo, sente le cose a fiuto, per premonizione, e fa gruppo col cane Top: è il grado inferiore della scala gerarchica, la base della piramide al cui vertice troneggia l’Ingegnere onnipotente”. 
Roland Barthes.

- La base piramidale dell’economia borsistica: al vertice il governatore della Federal Reserve, appena un gradino sotto i vari governatori delle banche  centrali; poi i guru;… alla base i servitori, i neri (i piccoli investitori). 
Il piglio dei governatori (ingegneri finanziari) mal sopporta l’istintività animalesca dei risparmiatori. Questi non conoscono l’economia, vanno a fiuto; fanno gruppo con i maghi dei terni al lotto; si fidano solo del sentito dire dei consulenti divinatori (i precog).
vt

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Il padiglione d'oro. Rivincita del male

padiglioned'oro.jpgRokuonjikinkaku-winter commons.jpg

Il padiglione d'oro (Kinkakuji) è un romanzo di Yukio Mishima

 pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1956. È un tentativo di mettere in forma di romanzo i propri concetti estetici e filosofici, in cui ogni evento della narrazione assume un significato simbolico. Con questo libro, Mishima, si è aggiudicato il Premio Yomiuri.

Trama

Il libro narra la storia di Mizoguchi, monaco buddista balbuziente che, nel 1950, incendia uno dei santuari più belli di Kyōto, ilKinkaku-ji

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Mizoguchi: “ Se incendio il Padiglione, mi dicevo, compirò un’opera di grande importanza pedagogica. Impareranno che il solo fatto d’avere continuato a esistere, d’essere stato per 500 anni diritto presso lo stagno Kyoto, non costituiva per il Padiglione una garanzia d’eternità… Dopo 100 anni gi oggetti si trasformano in spiriti e così inducono le menti umane in errore.”

Superba allegoria della rivincita del Male sull’eccesso di bellezza.

L’intelligenza (come la bellezza) non protegge nulla da nulla, neppure dalla stupidità. Non basta essere intelligenti per non essere stupidi, e a volte l’intelligenza vive all’ombra della stupidità –e viceversa. Ma non c’è regola, per il Bene come per il male: s’inseguono all’infinito sul nastro di Möbius.

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download (3).jpgNel nastro di Möbius, esiste un solo lato e un solo bordo. Dopo aver percorso un giro, ci si trova dalla parte opposta. Solo dopo averne percorsi due ci ritroviamo sul lato iniziale. Quindi si potrebbe passare da una superficie a quella "dietro" senza attraversare il nastro e senza saltare il bordo ma semplicemente camminando a lungo

.

Trama

Il libro narra la storia di Mizoguchi, monaco buddista balbuziente che, nel 1950, incendia uno dei santuari più belli di Kyōto, ilKinkaku-ji.

Gli eventi reali

L'incendio del Padiglione avvenne nell'estate del 1950, il 2 luglio, per mano di un giovane apprendista del tempio stesso, Hayashi Yoken. Secondo quanto riportato dai giornali dell'epoca, Hayashi appiccò il fuoco nel tentativo di un doppio suicidio; la sua speranza era perciò di morire assieme al padiglione. Tuttavia, pare che all'ultimo momento abbia perso coraggio e sia fuggito sulla collina dietro al tempio. Le motivazioni riportate dallo stesso Hayashi sono due: vendetta contro il superiore del tempio, che gli aveva negato la possibilità di accedere allo status di maestro, e un'intensa invidia nei confronti della bellezza del tempio.

Le interpretazioni

Mishima in questo libro cerca di immedesimarsi nel protagonista cercando di fare un'ipotesi del motivo che ha spinto questa persona a commettere quest'atto. Egli parlando in prima persona parla, da un lato, della formazione della personalità di questo ragazzo, ma descrive anche l'ossessione che nasce in lui per la bellezza e i suoi enormi sforzi per distruggerla. La contrapposizione più forte che si può notare in questo libro tra lui e la bellezza è rappresentata appunto dal Kinkakuji ed è per questo motivo che dopo, anche se con molti ripensamenti, lo distrugge. Fondamentale in questo libro non è solo la contrapposizione con la bellezza che si crea con il protagonista, ma anche la presenza di un personaggio secondario cioè Kashiwagi, amico zoppo e cinico di Mizoguchi che nel corso del libro commenta varie parabole Zen.

Il telepatico e la funzione fatica* (fasica)

*Funzione del linguaggio propria dei messaggi che hanno il solo scopo di stabilire, mantenere, verificare o interrompere il contatto tra mittente e destinatario. Essa si realizza in espressioni del tipo: Pronto, mi senti?, Mi segui?, Chiaro?; nelle formule convenzionali di saluto e di augurio; nelle frasi che si usano per rompere il ghiaccio o mantenere in vita la conversazione (Allora, eccoci qui, Bella giornata, vero?) e simili.

“Mi senti? Sì ti sento”, “Ci riceviamo, ci parliamo”. Si gioca a parlarsi, a sentirsi. Questa funzione descritta per la prima volta dall’antropologo Malinowski* tra i malesiani è diventata ipertrofica (un tormentone) tra i radioamatori (ma non solo).

Il contatto per il contatto diventa una specie di auto-seduzione vuota del linguaggio quando non c’è più niente da dire.

La differenza con le popolazioni malesiane è enorme. Qui, con la funzione fasica gli indigeni si lanciano una sfida, attraverso storie, sproloqui senza contenuto (si scambiano un dono e un contro dono - non hanno bisogno di contatti).

Invece nello spazio tele ci sono solo terminali e auto-terminali (ognuno è il terminale di se stesso).

Con il contatto stiamo arrivando al narcisismo patologico. Autogestirsi significa auto-sedursi. Ognuno non gli resta che sintonizzarsi sulla propria frequenza e autogestire in maniera ottimale il proprio stock d’informazioni.

Fonte: jb

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*Bronisław Malinowski

Antropologo

Bronisław Malinowski è stato un antropologo polacco naturalizzato britannico, considerato universalmente come uno dei più importanti studiosi del XX secolo. Wikipedia

Park_Ji-won.jpg

Zhuāngzǐ ( 286 a.C. circa) è stato un filosofo e mistico cinese.

Come nutrire la propria vita. Il coltello del cuoco Ting.

Quando il suddito Ting comincio a squartare buoi non vedeva che il bue,  dopo tre anni già non vedeva più il bue intero, oggi lo considera con lo spirito, non lo guarda con  gli occhi.

“ Mi astraggo dalla conoscenza dei sensi e procedo secondo la volontà dello spirito attenendomi ai principi naturali: attacco i grandi interstizi m’apro una via nelle grandi cavità, seguendone il corso naturale. La mia abilità si esercita a non tentare le grandi articolazioni e a maggiore ragione le grandi ossa. Un buon cuoco cambia coltello ogni anno perché egli taglia, un cuoco comune cambia coltello ogni mese perché rompe. Il mio coltello lavora da diciannove anni ed ha ed ha squartato parecchie migliaia di buoi, ma la sua lama sembra passata alla cote poco fa. Tra le giunture vi sono degli interstizi e la lama del coltello non ha spessore: come è facile far sì  che una cosa senza spessore penetri in una cosa che ha interstizi !

Per questo dopo diciannove anni la lama del mio coltello sembra passata alla cote poco fa. Però, ogni volta che arrivo alle giunture ne vedo la difficoltà. Timorosamente mi faccio cauto, il mio sguardo si fissa, le mie azioni si fanno lente, i movimenti del mio coltello divengono impercettibili, ed ecco che ad un tratto il pezzo è tagliato e cade a terra come una zolla. Sto lì con il coltello in mano a guardarmi intorno, faccio una pausa tutto soddisfatto, poi pulisco il coltello e lo ripongo”.

Codice genetico e clone.

Jean Baudrillard con il suo coltello bucato e privo di spessore (non lavora sul reale) si addentra ironicamente negli interstizi del rigore accademico (vt).

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Il codice genetico designa la formula minima a cui si può ridurre l’individuo nella sua totalità, quella in base la quale egli può solo reiterarsi (manifestarsi nuovamente). Il clone è la materializzazione della formula genetica sotto forma di essere umano. E non ci si ferma qui. Tutti i segreti del corpo (il sesso, l’angoscia, fino al piacere sottile di esistere), tutto quello che non sapete su voi e che non volete sapere , su richiesta, vi sarà comunicato in forma di informazione digitale.

Il vecchio problema evangelico, Ama il tuo prossimo come te stesso, con il proprio clone è risolto – Il prossimo sei tu stesso. L’amore è dunque totale. L’auto-seduzione totale. Il clone sarà ormai il vostro angelo custode, una forma visibile del vostro inconscio e carne della vostra carne: letteralmente e senza metafora.

Il travestitismo.

Né omosessuali, né transessuali; i travestiti amano il gioco che annulla la distinzione dei sessi.  L’origine del travestitismo non va cercata nella bisessualità dove i sessi e i caratteri sessuali sono ben definiti. E non bisogna neppure cercare dal lato dell’inconscio o dell’omosessualità latente che sempre sottintende una sessualità in attesa di essere liberata (qui niente è latente).

I travestiti più che dal sesso sono attratti dal gioco che annulla la distinzione dei sessi.

Nico sembrava tanto bella solo grazie a una femminilità giocata totalmente. Emanava da lei qualcosa di più sublime, una seduzione differente.

E si restava delusi nel venire a sapere che si trattava di un falso travestito, di una vera donna che giocava a fare il travestito.

Una donna/non donna ha certo maggiori possibilità di raggiungere il massimo della seduzione rispetto una donna vera, senza misteri. Fascino della seduzione si perde quando traspare il sesso reale, senza artifici.

Fonte: jb

L’antiseduzione. Iperrealismo e quadrifonia giapponese.

L’iperrealismo è una visione che conduce una caccia spietata contro la seduzione a forza di visibilità. Vi si da sempre di più. Nei dipinti iperrealisti, in cui potete scorgere la grana della pelle di un volto, non vi è neppure il fascino di una stranezza inquietante. Non avete più nulla da aggiungere. Repressione totale: dandovi troppo, vi amputano di tutto (Diffidate di quanto vi è reso così bene).

Quadrifonia. Sala con aria condizionata ideale, tecnica fantastica, musica a quattro dimensioni, non solo le tre dello spazio ambiente, ma una quarta, viscerale, dello spazio interno – delirio tecnico di resa perfetta di una musica (Bach, Monteverdi, Mozart!) che non è mai esistita, che nessuno ha mai ascoltato così e che non è fatta per essere ascoltata così. La distanza che fa sì che si ascolti la musica, in un concerto o altrove, è abolita, non c’è spazio musicale distinto. I giapponesi, in perfetta buona fede, hanno semplicemente confuso il reale con il massimo di dimensioni possibili. Se potessero fare dell’esafonia, la farebbero. Ora la quarta dimensione che essi aggiungono alla musica, e proprio quella che distrugge il godimento musicale.

Ciò che affascina nell’alta fedeltà, è la perfezione tecnica (è un’altra cosa rispetto la seduzione) anche se ancora non sappiamo a che cosa sia fedele, perché nessuno sa dove il reale comincia e dove finisce. In questo senso, la tecnica si scava la propria fossa. Il reale si trasforma in un fantasma vertiginoso di esattezza, che si perde nell’infinitesimale.

Fonte: J. Baudrillard, Della seduzione, 1979

Fonte: Jb

Le donne sono represse dagli uomini?

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Il robot? Sei tu.

Esoscheletro (tecnologia).

Esoscheletro - in zoologia è una struttura esterna, più o meno rigida, che fa da protezione al corpo di animali o sostegno per organi. Esoscheletro, struttura ..

Eso: eso- 1 [èso] (• Primo elemento di composti del l. scientifico col sign. di “verso l'esterno” )

Grandi interessi economici enormi per l’esoscheletro perché rendere tutti un po’ bionici, fa guadagnare di più della produzione seriale di robot. Anche in Italia gli scienziati del Cnr di Milano hanno dato il via a un progetto per realizzare, entro il 2017, un esoscheletro (prima sarà indossato dagli operai delle fabbriche per alleggerirli dai lavori pesanti e poi per essere usato in mille altri contesti).

Con l’esoscheletro, per molti ricercatori,potremmo forse vivere 150 anni. Di sicuro gli esoscheletri daranno soddisfazioni economici a molti investitori.

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Gioco immorale.

Il giocatore si difende a tutti i costi da un universo neutro, quello a cui appartiene il caso oggettivo. Il giocatore pretende che tutto sia passabile di seduzione, i numeri, le lettere, la legge che regola il loro ordine seriale – vuole sedurre la Legge stessa. Il minimo segno, il minimo gesto ha un senso, il che non significa una concatenazione razionale, ma che ogni segno è vulnerabile da parte di altri segni, ogni segno può essere sedotto da altri segni, e il mondo è costituito da concatenazioni inesorabili che non sono quelle della Legge.

Questa è l’«immoralità» del gioco, così spesso rapportata, invece, al fatto di voler vincere un mucchio di soldi tutto in una volta. Ma sarebbe fargli troppo onore. Il gioco è molto più immorale di questa velleità.

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Antiseduzione.

Fonte: Jean Baudrillard, Della seduzione.

Sintesi libera di vt.

L’isterico *. Tutti mezzi sono buoni per fuggire: sedurre l'altro senza tregua per non essere sedotti. Fare finta di essere sedotti per tagliare corto con ogni seduzione.

L'isteria riunisce la passione della seduzione e quella della simulazione.  Le avances patetiche, le sollecitazioni incessanti sono elementi della dissuasione seduttrice, il cui progetto oscuro non è sedurre quanto non lasciarsi sedurre.

L'isterico/a non ha intimità, segreto: è l'insensibilità totale verso le spiegazioni dell’altro e a tutte le risposte. Mira solo a impietrire di rimando l'altro. L'isterica riesce fare del suo corpo un ostacolo alla seduzione (è affascinato solo dai suoi stessi sintomi).

L’anoressia. E’ un'isteria opposta, fare del proprio corpo uno specchio rovesciato, cancellando ogni sogno di seduzione, privarlo di ogni fascino o di ogni sensualità. Ancora una volta ricorre al ricatto. Nell'anoressia il corpo mette in scena il rifiuto di seduzione mentre nell'isterica il corpo mette in scena una domanda di seduzione falsa. In entrambi i casi, si nega la possibilità di sedurre e d lasciarsi sedurre (entrambi sono impotenti rispetto alla seduzione).

Il collezionista. E' una creatura gelosa che cerca l'esclusiva del suo oggetto morto, su cui lancia la sua passione feticista. E non saprebbe allontanarsi da questa follia perché il suo amore per l'oggetto è innanzitutto odio e orrore per la seduzione. Non è una questione d’impotenza: preferisce il fascino geloso della collezione di oggetti morti alla seduzione di una persona viva, che lo metterebbe in condizione d’ amare a sua volta.

Perversione. La perversione abolisce la legge naturale del sesso. Arbitraria come quella del gioco, l’essenziale è l’imposizione di una regola -da qui la sua l’affinità con la vita nei conventi, le società segrete e l’universo perverso. A unirli è il culto della regola, non la sregolatezza. Per alcuni aspetti si avvicina alla seduzione: si attraggono nella loro comune sfida dell’ordine naturale. E tuttavia esiste anche una profonda differenza: Invece di osservare il cerimoniale flessibile della seduzione, il perverso vuole instaurare un cerimoniale fisso, facendo della regola qualcosa di sacro (non si gioca più).

La seduzione è invece mutevole ed effimera, segreta e reversibile (la perversione è monotona). Sedurre implica pagare il prezzo di essere sedotti, e cioè strappati da se stessi e trasformati nella posta in gioco di un sortilegio. La seduzione è di per sé una deviazione dal mondo positivo della realtà.  La sua posta non ha più né fine, né origine, né quella di una pulsione.  La seduzione non significa abbandonarsi ai piaceri sessuali contro ogni morale: è uno scambio simbolico continuo seducente (al rialzo) tra un dono e un contro dono.

Isteria è un termine che è stato utilizzato nella psichiatria dell'Ottocento per indicare una tipologia di attacchi nevrotici molto intensi, di cui erano generalmente vittime soggetti femminili. Il termine viene dal greco Hysteron, utero. Infatti nell'antica Grecia si considerava che la causa di sintomi di questo tipo nelle donne fosse uno spostamento dell'utero.

Gli algoritmi sono ingiusti.

Oggi sono utilizzati nella valutazione e nei trasferimenti degli insegnanti, nell’affidabilità di chi richiede un prestito e in tantissime altre situazioni.

Campi molto diversi, con un comune denominatore: decidono il futuro di milioni di persone, spesso con ragioni insulse, o di comodo. E non solo: generano feedback-loop* che rinforzano le ingiustizie. Gli algoritmi, forniscono punteggi, indici predizioni che possono cambiare la vita per sempre (peggio degli errori di ortografia del passato). Molti sono convinti che servano per eliminare le raccomandazioni, i favoritismi (sono neutrali e oggettivi).

Ma non è così. Gli algoritmi non sono pura matematica: sono opinioni umane incastonate in un linguaggio matematico, e incorporano pregiudizi e ideologie (interessi) e quindi non meritano necessariamente la nostra fiducia.

Feedback-loop. E’ la capacità di un sistema di autoregolarsi, tenendo conto degli effetti scaturiti dalla modificazione delle caratteristiche del sistema stesso.

Fonte: fc, Com’è ingiusto l’algoritmo

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La seduzione per Jean Baudrillard.

Nel suo significato positivo è prima di tutto un dialogo tra due persone che mettono in campo le proprie capacità, morali e psicologiche, per ottenere uno scambio stabilire, e un legame. Sedurre non significa ingannare ma riservare attenzione per raggiungere un’intimità non sola fisica ma anche intellettuale. Il rito della seduzione può essere più intrigante del sesso.

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A tavola la seduzione scopre le sue carte.

Uno di fronte all’altra, lui e lei si trovano nella posizione ideale per lanciarsi messaggi seduttivi, parole ma anche sguardi e involontari sfioranti. Se però, la persona che abbiamo invitato a cena appare interessata a quello che ha nel piatto che a guardarci negli occhi, non c’è dubbio: meglio rinunciare subito.

Seduzione. Descrizione di una preda.

Diario del seduttore

"Il diario del seduttore", pubblicato da Kierkegaard nel 1843, mette in scena l'astuto ed elegante gioco estetico del seduttore che conquista la sua preda incantandola con le armi dello spirito. Si tratta di una figura demoniaca, che arriva a possedere la donna, rapita dalla musica ammaliante della sua arte, per poi abbandonarla in una logorante disperazione.”

Nel Diario del seduttore abbiamo la storia di un seduttore diabolicamente scaltro (Giovanni) che, valendosi di ogni arte, porta allo smarrimento e al disordine una fanciulla diciassettenne (Cordella).  La storia, in sé banale, acquista un interesse particolare per la personalità complessa e raffinata del seduttore.

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Una bellissima descrizione della sua preda.

Giovanni. Questo è il suo stato d’animo quando incrocia Cordella:

“E’ perfettamente munita dal punto di vista erotico, delle armi per la lotta, lei combatte con il tardo degli occhi, con l’ordine imperioso dei sopraccigli, con la misteriosità della fronte, con la  facondia del seno, con le pericolose lusinghe delle braccia, con la preghiera delle labbra, con il sorriso delle gote, con il dolce impaziente desiderio di tutto il suo essere. C’è in lei una forza, un’energia di valchiria, ma questa piena vigoria erotica è a sua volta temperata da una certa tenera spossatezza che su di lei è diffusa … Non bisogna tenerla troppo a lungo su questo vertice…”

Seduzione. Psicanalisi e iconoclastia.

Pubblicato il 29/12/2008, ORE 00:14

L'iconoclastia (di conseguenza l'iconoclasta-soggetto portatore dell'iconoclastia), e Il movimento religioso che sì Sviluppo nel medioevo bizantino Che intendeva demolire e distruggere le icone E che portava, in Risposta all'eccesso del culto fanatico delle icone (immagini ) Religiose (iconolatria), l'eccesso opposto.Deduco, dunque,

download (43).jpg Sigmund Freud

Neurologo

Sigismund Schlomo Freud, noto come Sigmund Freud, è stato un neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi, sicuramente la più famosa tra le correnti teoriche e pratiche della psicologia. Wikipedia

Data di nascita: 6 maggio 1856, Příbor, Repubblica Ceca

Data di morte: 23 settembre 1939, Hampstead, Regno Unito

Figli: Anna Freud, Ernst Freud, Oliver Freud, Jean Martin Fre

, noto come Sigmund Freud, è stato un neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi, sicuramente la più famosa tra le correnti teoriche e pratiche della psicologia. Wikipedia Neurologo

Sigismund Schlomo Freud, noto come Sigmund Freud, è stato un neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi, sicuramente la più famosa tra le correnti teoriche e pratiche della psicologia. Wikipedia

Data di nascita: 6 maggio 1856, Příbor, Repubblica Ceca

Data di morte: 23 settembre 1939, Hampstead, Regno Unito

Figli: Anna Freud, Ernst Freud, Oliver Freud, Jean Martin Fre

, noto come Sigmund Freud, è stato un neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi, sicuramente la più famosa tra le correnti teoriche e pratiche della psicologia. Wikipedia

download (44).jpg Jacques Lacan

Psichiatra

Jacques Lacan è stato uno psichiatra e filosofo francese nonché uno dei maggiori psicoanalisti. Wikipedia

Data di nascita: 13 aprile 1901, Parigi, Francia

Data di morte: 9 settembre 1981, Parigi, Francia

Genitori: Alfred Lacan, Emilie Lacan

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Seduzione. Freud e la psicoanalisi.

Nel 1897* Freud abbandona la teoria della seduzione perché nella sua superficialità annulla la profondità del conscio e dell’inconscio. La tecnica dell’interpretazione (della rimozione eminentemente sessuale) invece offre tutte le caratteristiche di oggettività e coerenza.

Presto la più grande costruzione di senso che sia mai stata eretta crolla sotto il peso della stessa oggettività dell’interpretazione: è un ritorno di fiamma della seduzione primitiva e la rivincita delle apparenze! L’interpretazione perde il fascino della scienza. La seduzione irrompe di nuovo con il grande Lacan. Risultato: la psicanalisi muore sotto i colpi della risurrezione trionfale della seduzione (fu negata all’inizio). Così il ciclo si compie.

Ci rimane una grande consolazione: la psicanalisi ha avuto la chance di morire per mano di un GRANDE IMPOSTORE, dopo essere iniziata da GRANDE RINNEGAMENTO (la seduzione).

Fonte: Jean Baudrillard, Della Seduzione

“ E’ consuetudine considerare l’abbandono da parte di Freud della teoria della seduzione (1897) come passo decisivo nell’avvento della teoria della psicanalisi e nell’accentuazione dei concetti di fantasma inconscio, realtà psichica, sessualità infantile spontanea, ecc”.

 Enciclopedia della psicanalisi.

Seduzione. Iconoclastia e iconolatria.

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Iconoclastia. E’ necessario eliminare tutte le apparenze. E’ necessario fare risplendere la verità di Dio: questa la lusinga degli iconoclasti. Crociata da impostori: poiché non c’era nessuna verità di Dio, ed essi forse, in segreto, lo avevano capito.

Iconolatria. Gli adoratori d’immagini molto incerti sulla verità di Dio accettavano l’idea di una verità ripiegata, le immagini: è il solo modo per accettarla, non c’è bisogno di voler allontanare le apparenze (le seduzioni delle immagini). Per l’iconolatria è importante che l’iconoclastia fallisca per non fare esplodere l’idea dell’assenza della verità.

Fonte: jb

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E’ possibile rappresentare il sacro e il divino? È lecito in qualche misura o è addirittura proibito dalla stessa Rivelazione? Le risposte sono risultate differenti non solo tra l’una e l’altra religione, ma anche all’interno della medesima religione, come si vede, da una parte, nell’esuberanza di immagini oggetti di culto presenti in gran parte delle tradizioni, dall’altra, nei divieti opposti dall’ebraismo e dall’islam, nonché nelle divisioni interne alle chiese cristiane orientali tra iconoclastia e iconolatria nell’VIII e nel IX secolo e nella netta scissione della cristianità occidentale dall’epoca della Riforma protestante. Anche dove la rappresentazione viene ammessa, rimangono diversi problemi: come rappresentare ciò che per definizione è irrappresentabile?

Seduzione. Tv, eventi registrati.

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Giovanna Botteri. Maestra di eventi registrati per la tv

Figlia del giornalista Guido Botteri, ex direttore della sede RAI di Trieste

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Oggi le Tv con le loro centinaia di canali sono diventati l’incarnazione del ludico (non hanno la seduzione del cinema, dove le immagini trasmettono ancora qualche immaginario).  Le immagini in tv non suggeriscono nulla, è il luogo della seduzione a grado zero. Le tele sono le immagini fredde di ogni avvenimento. Ad esempio le trasmissioni dell’olocausto, gli ebrei non sono più portati nel forno crematorio o nella camera gas, ma nello schermo, in una dimensione estetica. Sparisce la storica in cui permaneva ancora una forma di oblio, come un senso di colpa, non detto. (Oramai tutti sanno, tutti sono rabbrividiti di fronte allo sterminio – segno certo che questo non capiterà più).

In effetti, ciò che è esorcizzato così, con poca spesa, a prezzo solo di qualche lacrima, non si ripeterà più, perché già si sta ripetendo, e proprio là dove si pretende di denunciarlo: in tv. Con le registrazioni sono annullate le emozioni vere, la sfida, la messa in scena, l’immaginario di ognuno di noi (che esistono ad esempio nelle partite di calcio in diretta).

Con l’avvento della tv a colori, tutte le nefandezze registrate diventano fredde e ludiche.

Ps. Durante la guerra in Vietnam, si scopri che con i colori ben manipolati e con un uso ricercato degli effetti televisivi si riusciva a rendere sopportabile ai telespettatori la visione dei massacri più orrendi e vergognosi (angosciavano invece con la diretta). Il più di verità creava un effetto di distanza ludica dell’avvenimento, e quindi tutto poteva passare anche nei telegiornali.

Fonte: jb

Seduzione. I Segni dello Zodiaco

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Speriamo di non essere nati sotto una cattiva stella perché se fosse vero, il nostro destino sarebbe segnato per sempre.

Ogni segno dello zodiaco ha la su forma di seduzione. Ciascuno di noi cerca la grazia per il rischio di un destino maledetto. Ciascuno spera nel fascino e nella forza che gli arrivano dalle congiunture degli astri, dai segni zodiacali. Il malessere spesso indicibile deriva dal esser nati nella costellazione sbagliata. Nessuno dovrebbe riderne, perché chi ha rinunciato a sedurre gli astri è molto più triste.

(Non essere sedotti dagli astri è molto più grave del non essere ricompensato per i propri meriti, gratificati nei propri affetti – La più grande disgrazia è Nascere sotto una cattiva stella (detto antichissimo, presente in tutte culture: è una grande maledizione).

Da qui l’idea caritatevole di fondare un Istituto di semiurgia*  zodiacale, dove si riparano le ingiustizie dei Segni Zodiacale (come si fa con la chirurgia estetica per l’esteriorità del corpo).

Il successo sarebbe travolgente nel nostro immaginario, almeno pari a quello delle leggende di cronaca nera dei motels-suicidio, dove le persone possono andare a morire a loro piacimento.

*"semiurgia" o l'analisi di come i segni generano la realtà.

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Fonte: jb. Sintesi libera di vt

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Il Cecil Hotel (ora ribattezzata Stay on Main) nel centro di Los Angeles (640 S. Main Street) è un hotel economico con 600 camere (in origine 700).

Il Cecil è stato costruito nel 1924 da albergatore, William Banks Hanner, come destinazione per i viaggiatori d'affari e turisti. Costruito in stile Art Deco, l'hotel costa $ 1.000.000 a completare e vantava una hall in marmo opulento con vetrate, vasi di palme, ed alabastro statuario

L'hotel è conosciuto per diversi suicidi e la sua attività criminale che comprende tre omicidi. [3] Più in particolare, l'albergo era la residenza riportata per i serial killer Richard Ramirez nel 1985 e Jack Unterweger nel 1991. [3] [4]

Il 19 febbraio 2013, il nudo [5] corpo di Elisa Lam, un 21-year-old studente canadese, è stato trovato all'interno di uno dei serbatoi di alimentazione dell'acqua sul tetto dell'hotel. Lam era scomparso quasi tre settimane prima, il 31 gennaio 2013, e il suo corpo decomposto è stato scoperto da un addetto alla manutenzione in uno dei serbatoi di acqua sul tetto, dopo gli ospiti si erano lamentati bassa pressione dell'acqua e acqua che "assaggiato divertente". [6 ] [7] Le autorità in seguito governato la morte di Lam come un annegamento accidentale. filmati di sorveglianza video, presa all'interno di un ascensore ha mostrato Lam comportarsi in modo strano, premendo più pulsanti dell'ascensore, nascosto in un angolo dell'ascensore, e agitando le braccia selvaggiamente, provocando diffusa speculazione sulla causa della sua morte. [8]Dopo il video ascensore è stato reso pubblico, molti hanno iniziato a credere in una spiegazione più paranormale, alcuni anche andare al punto di rivendicare Lam era posseduto. Lam è stato pensato per avere avuto il disturbo bipolare, che potrebbe aver contribuito alla sua morte, così come il suo strano comportamento in ascensore. [9]

Nel 2011, il Cecil Hotel è stato ri-bollato come "Stay on Main", e un nuovo sito web, stayonmain.com, è stato creato. Il vecchio sito thececilhotel.com continuato on-line, anche se, fino alla fine del 2013. [10]

Il 13 giugno 2015, il Los Angeles Times ha riferito che il corpo di un 28 anni di età di sesso maschile era stato trovato fuori dall'hotel. E 'stato ipotizzato che il maschio può avere suicidato gettandosi dal hotel, anche se un portavoce del coroner della contea ha informato il giornale che la causa della morte non era stata determinata e che il suo nome non sarebbe stato rilasciato fino a quando la sua famiglia potrebbe essere notificata. [11]

Paranormal activity è così comunemente riportato in hotel che nel 2015, la show televisivo americano Horror Story:

News in pillole.

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Il Giorno del ringraziamento (Thanksgiving Day in inglese), o più semplicemente "il Ringraziamento", è una festa di origine cristiana osservata negli Stati Uniti d'America (il quarto giovedì di novembre) e in Canada (il secondo lunedì di ottobre) in segno di gratitudine verso Dio per il raccolto e per quanto ricevuto durante l'anno trascorso.

Thanksgiving Day. Quest’anno suscita clamore l’annuncio che molti colossi degli shopping mall chideranno per ‘intera giornata. Una vittoria sindacale? Nemmeno per sogno.  Le nuove generazioni  spalmano gli acquisti in vari periodi e preferiscono farli online.  La tendenza, dei consumatori, è quella di far meno dei negozi fisici. Amazon intanto affila le armi offrendo consegne anche nei festivi.

Anche Wall-Mart comincia tremare per l’annuncio  che Amazon è pronta a vendere in grande stile  nel settore alimentare.

Giappone. La sicurezza uccide. La sicurezza di non essere superato dai colleghi (mi fermo alla scrivania più di te), la sicurezza di sentirsi apprezzato dal capo ufficio porta al super lavoro. I giapponesi maestri in questo settore hanno coniato in bel vocabolo: karoshi (morte da super lavoro). I

Seduzione. Strategia degli specchi.

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Lo specchio è deformante per definizione: restituisce un’immagine inversa a quella del reale.

Due specchi che si riflettono totalmente o in parte sono porte da cui le anime entrano ed escono.

Bisogna diffidare dell’umiltà degli specchi. Umili servi delle apparenze, possono solo riflettere gli oggetti che stanno di fronte a loro, senza potercisi sottrarre, e tutti gliene saranno grati (eccetto la morte, e per questo in tale occasione vengono coperti).

Ma è una fedeltà capziosa, aspettano solo che ci si faccia prendere nel loro riflesso. Il loro sguardo obliquo non si dimentica tanto in fretta: vi riconoscono e quando a sorpresa vi ritrovano là dove non attendevate, il vostro turno è arrivato (Vi sarà rubata l’anima).

Si legge nel Diario del seduttore (Kierkegaard):

“E’ appeso uno specchio alla parete opposta, ed ella non vi fa caso, ma vi fa caso lo specchio.”

 Stessa strategia del seduttore: mostra l’umiltà dello specchio, ma di uno specchio manovrabile, come lo scudo di Perseo, in cui Medusa, mostro che impietriva chiunque la guardasse, resta a sua volta impietrita.

Fonte: jb

Perseo e Medusa

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Perseo promise al re Polidette la testa della Gorgone come dono di nozze ed egli, convinto che non sarebbe riuscito nell’impresa, accettò. Perseo ebbe l’aiuto di Atena, la quale gli diede uno scudo; delle ninfe che gli donarono dei calzari alati, la kirbis e il mantello dell’invisibilità, e, infine, di Mercurio, che gli diede un falcetto. Egli riuscì a uccidere la Gorgone, che aveva uno sguardo capace di pietrificare un uomo, guardandola riflessa nello scudo. Dopo averle tagliato la testa, che mantenne il potere pietrificante, dal suo sangue sgorgò Pegaso, il mitico cavallo alato

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Nelle credenze popolari, gli specchi, duplicando la realtà, sarebbero in grado di imprigionare l'anima nell'immagine riflessa. Di qui l'usanza, oggi non molto diffusa, di coprire gli specchi alla morte di qualcuno per permettergli di raggiungere l'aldilà. La connessione specchio/anima è anche all'origine di caratteristiche tipiche delle creature demoniache: alcune, tra cui i vampiri secondo talune versioni, non riflettono la propria immagine poiché prive di anima; altre, come il basilisco, muoiono all'istante nel vedersi in uno specchio o in una qualunque superficie riflettente.

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I nativi americani avevano un timore riverente per gli specchi, scoperti con l’avvento dell’uomo bianco, un timore esteso anche verso le macchine fotografiche, poiché oggetti in grado di “rubare” la parte sacra dell’uomo, la propria immagine: la saggezza tramandata di padre in padre, riconduceva l’immagine all’intimo e al profondo dell’essere umano, ritenuto emanazione dello Spirito e quindi da rispettare quale segno divino.

La parola speculum ha poi un rapporto con il termine specularee con speculazione. Lo specchio riflette solo ciò che appare o permette invece di andare oltre, alla ricerca di  senso? L’etimologia consentirebbe l’una e l’altra ipotesi.

Nei bestiari e nelle leggende greche ed europee, il basilisco (dal greco βασιλίσκος basilískos, "piccolo re" da βασιλεύς basiléus, "re"; inlatino rēgulus) è una creatura mitologica citata anche come "re dei serpenti", che si narra abbia il potere di

Basilisco (mitologia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bc/Baziliszkusz.jpg/220px-Baziliszkusz.jpg

Rappresentazione del basilisco (1510)

Nei bestiari e nelle leggende greche ed europee, il basilisco (dal greco βασιλίσκος basilískos, "piccolo re" da βασιλεύς basiléus, "re"; inlatino rēgulus) è una creatura mitologica citata anche come "re dei serpenti", che si narra abbia il potere di uccidere o pietrificare con un solo sguardo diretto negli occhi

Lo specchio è un oggetto che, per le sue caratteristiche, ha colpito e stimolato l'immaginario umano, entrando nel folklore e nella mitologia di vari popoli. È spesso legato al tema del doppio, dell'universo alternativo, della bellezza e della divinazione. Tra le numerose attestazioni, spiccano in particolare lo specchio magico, quello di Alice ideato da Carroll, il mito di Narciso e alcune rappresentazioni della vanitas.

Nelle credenze popolari, gli specchi, duplicando la realtà, sarebbero in grado di imprigionare l'anima nell'immagine riflessa. Di qui l'usanza, oggi non molto diffusa, di coprire gli specchi alla morte di qualcuno per permettergli di raggiungere l'aldilà. La connessione specchio/anima è anche all'origine di caratteristiche tipiche delle creature demoniache: alcune, tra cui i vampiri secondo talune versioni, non riflettono la propria immagine poiché prive di anima; altre, come il basilisco, muoiono all'istante nel vedersi in uno specchio o in una qualunque superficie riflettente.

In generale, lo specchio rimanda all'occhio e alla vista, intesi soprattutto come strumento di conoscenza del mondo esteriore e interiore come nel ciclo di arazzi fiamminghi La dama e l'unicorno. Per questo è spesso legato all'iconografia della Verità e della Prudenza (in latino Veritas e Prudentia), rappresentate nell'atto di tenere in mano questo oggetto e contemplarlo. Gli occhi stessi sono definiti popolarmente gli "specchi dell'anima" poiché rifletterebbero - o tradirebbero - il carattere, l'umore e le intenzioni di una persona. Tuttavia, se lo sguardo è rivolto esclusivamente su di sé, l'autocontemplazione porta a narcisismo e vanità (in latino Vanitas).

Lo specchio, dunque, incarna una valenza negativa o positiva secondo i casi: in esso ci si perde e ci si riconosce, si scopre ciò che è fugace (la bellezza) e ciò che è eterno (l'essere), si distingue il dissimile dal simile.

La credenza secondo cui rompere tale oggetto porterebbe sfortuna, causando sette anni di disgrazia, è amplificata dal potere talvolta sinistro attribuito agli specchi, sebbene derivi probabilmente[senza fonte] da una constatazione più pragmatica: lo specchio, infatti, era un tempo un bene prezioso, la cui distruzione significava un'ingente perdita economica; una volta infranto, e dunque inservibile, era arduo per le famiglie popolari sostituirlo con un altro.

Questo nuovo mondo affascina ma non seduce.

Fine delle grandi distinzioni. Le grandi opposizioni distintive come Il bene e il male, il vero e i falso, l’onestà e la disonestà, gli onesti e i ladri, ecc  che ci sono servite a dare un senso logico e condiviso al mondo stanno crollando sotto l’imperio della convenienza economica e politica.  Si è generata un’erosione di tutte le opposizioni polari e quindi della matrice d’interpretazione del mondo. Le opposizioni si stanno neutralizzando sotto il segno della convenienza e della funzionalità. Siamo passati dalla cosmogonia dei rapporti attrattivi del passato, dai sistemi analogici, dove gli elementi distintivi si seducevano l’un l’altro (l’acqua seduceva il fuoco, l’acqua era sedotta dal fuoco, e nella fotografia, ad es., il negativo della pellicola seduceva la foto e viceversa), a rapporti contrapposti e oggi a rapporti indistinti.

Questo nuovo mondo affascina per il grande potere dello sviluppo tecnologico ma non è seducente. La seduzione spezza le opposizioni polari, ma non porta a nessuna fusione o confusione, ma a un rapporto agonistico di sfida.

Produzione e seduzione.

La produzione mette tutto in vetrina, che si tratti di un oggetto, di una cifra o di un concetto (che tutto sia detto, accumulato, catalogato, recensito). La condizione naturale della produzione è l’oscenità: la cultura della messa in mostra, della dimostrazione, della grande capacità produttiva (è il mondo del fare concreto).

La seduzione si oppone alla produzione: porta via elementi all’ordine visibile. E’ un processo molto ritualizzato senza referenti oggettivi, neutrali, ma solo poste in gioco che si rilanciano di continuo nei rapporti duali.

Studiolo di Federico da Montefeltro

Il segreto de potere.

studiolo-del-duca-urbino (1).jpgstudioloimages (1).jpg Risultati immagini per studioli del duca di urbino, federico da montefeltro

Lo Studiolo di Federico da Montefeltro è il trionfo dell’illusionistico. Separato dal resto dell’edificio, senza finestre, lo spazio è una simulazione, un trompe-l'œil. Lo spazio esterno, quello del palazzo, e più oltre, quello della città (lo spazio del suo potere) da qui diventa solo un effetto di prospettiva. Questa realtà deve rimanere un segreto assoluto perché pericoloso (si tratta del segreto del suo potere).

Seduzione. La donna è il sogno dell’uomo.

Dal “Diario del seduttore”

... Dio l’ha creata dall’uomo mentre lui dormiva. Ella ha dunque tutte le caratteristiche del sogno. La sua esistenza-sogno passa tra due stadi: quello che l’amore la sogna e quello in cui ella sogna l’amore.

Deve essere eliminato ogni ostacolo quando il seduttore corre verso l’amata:

 “Avanti, avanti, più in fretta, per la vita e per la morte! Crollino pure i cavalli, ma non un attimo prima che siamo arrivati laggiù”.

Poi il cambiamento di lei.

“Al contatto dell’amore si desta, prima di allora è sogno”. Ha perso la grazia dell’apparenza, è diventata donna. In lei nessun visibile cambiamento è avvenuto. La vita proseguiva come prima. Nell’intimo tuttavia spera di rivivere la seduzione dell’amore.

Fonte: Jb. Sintesi libera di vt

Seduzione. La donna è il sogno dell’uomo.

Dal “Diario del seduttore”

... Dio l’ha creata dall’uomo mentre lui dormiva. Ella ha dunque tutte le caratteristiche del sogno. La sua esistenza-sogno passa tra due stadi: quello che l’amore la sogna e quello in cui ella sogna l’amore.

Deve essere eliminato ogni ostacolo quando il seduttore corre verso l’amata:

 “Avanti, avanti, più in fretta, per la vita e per la morte! Crollino pure i cavalli, ma non un attimo prima che siamo arrivati laggiù”.

Poi il cambiamento di lei.

“Al contatto dell’amore si desta, prima di allora è sogno”. Ha perso la grazia dell’apparenza, è diventata donna. In lei nessun visibile cambiamento è avvenuto. La vita proseguiva come prima. Nell’intimo tuttavia spera di rivivere la seduzione dell’amore.

Fonte: Jb. Sintesi libera di vt

All’origine del potere c’è solo la padronanza di uno spazio simulato: la sua essenza  si concentra in un punto cieco del palazzo, in un luogo ritagliato e tagliato fuori dall’architettura e dalla vita pubblica.

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Ps. Anche i grandi inquisitori, o i grandi gesuiti o teologici sapevano che l’esistenza di Dio era dubbia - questo era il loro segreto e la loro forza.

Fonte: jb. Sintesi libera di vt

Paul Virilio è un filosofo, scrittore, urbanista, teorico culturale ed esperto di nuove tecnologie francese, noto principalmente per i suoi scritti sullo sviluppo della tecnologia in relazione alla ... Wikipedia

Data di nascita: 4 gennaio 1932 (età 84), Parigi, Francia

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L'incidente integrante.

La tecnologia non può esistere senza la possibilità di incidenti. L'incidente è ciò che c'è di inopinato, di non previsto e nasce con la nascita stessa della tecnologia: quando si è inventato il battello si è inventato anche il naufragio, quando si è inventato il treno, tecnologia per spostarsi più velocemente, si è creata la catastrofe ferroviaria. È qualcosa di insuperabile che però la tecnocrazia censura, essa accetta infatti solo di vedere la positività del suo oggetto e dissimula senza posa l'incidente.

 

Giappone infelice.


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I Giapponesi hanno tutto: benessere, longevità, pace. Ma contano trenta mila suicidi l’anno. E la pressione sugli individui è insostenibile, sin dalla scuola.

“Vita di uno studente. Si alza alle 7 del mattino per essere a scuola alle ore 8 e 15. Torna a casa alle 17 e 30 dove fa  parte dei compiti. Cena in fretta e alle 19 e 30 va in una seconda scuola, chiamata juki, dove si approfondiscono le materie insegnate nella prima scuola. Rientra verso le 22 e 30, finisce i compiti del liceo e a mezzanotte suonata va a letto. Tutti i giorni. Non è un secchione, è uno studente normale  che si prepara ad entrare nell’università giusta per avere un ruolo dirigenziale garantito nella opulenta società del suo paese.”

Fonte: S.P. il segreto dell’infelicità giapponese.



SUICIDI IN GIAPPONE.

Non è raro che all’ingresso di una stazione della metropolitana di Tokyo si veda l'annuncio di un ritardo a causa di un "ginshinjico", ossia un “incidente con una persona”: è la formula eufemistica con  cui si definisce il suicidio di chi si è gettato tra i binari al passaggio di un treno. L’annuncio è ormai di routine. Il corpo viene rapidamente portato via, i moduli di polizia riempiti in tutta fretta e la circolazione riprende in tempi brevi, frenetica ed efficiente come sempre.

Ogni 15 minuti un giapponese si toglie la vita. Secondo dati ufficiali resi pubblici dal comando centrale di polizia, ormai da dodici anni consecutivi, ogni anno in Giappone si uccidono oltre 30.000 persone.

Un suicida ogni 15 minuti è un dato agghiacciante, ma se si analizzano i dati statistici l’angoscia aumenta. Si vede infatti che un terzo dei suicidi è di età tra i 20 ed i 49 anni, uomini e donne nel pieno della vita che non vedono nel loro presente e nel loro futuro alcuna ragione per non gettarla via. E se si scende nella fascia dell’età, si scopre che il Giappone ha il primato mondiale di studenti suicidi. Ogni giorno dell’anno scolastico, quindi, due studenti decidono di togliersi la vita, vittime di un sistema scolastico aspramente competitivo e di atti di bullismo di spietata crudeltà.

Fonte: S.P. il segreto dell’infelicità giapponese.

Le lettere di Erté

Romain de Tirtoff

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Romain de Tirtoff, in russo Роман Петрович Тыртов, detto Erté (San Pietroburgo, 23 novembre 1892 – Parigi, 21 aprile 1990), è stato un pittore, scultore, costumista e scenografo teatrale russo naturalizzato francese.

Fu uno dei massimi rappresentanti dell'art déco. Fu scultore, designer e disegnatore di moda, apprezzato anche come disegnatore di gioielli, figurinista, costumista teatrale, scenografo e illustratore di riviste.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Russo di nascita si trasferì a Parigi nel 1912, a soli 19 anni. Esordì per le sue capacità nel 1915, quando cominciò a disegnare la copertina per Harper's Bazar.

A Parigi collabora con i maggiori spettacoli del music-hall, creando i costumi di scena per Mistinguett e Marion Davies. Nel 1969 illustrò un volume dei Beatles.

Ciò che di lui è più noto, sono le raffinate produzioni in stile art déco: i soggetti preferiti delle sue opere sono figure femminili, eleganti e altissime.

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Fine della dicotomia tra corpo e vestito.

Non è il corpo a femminile a essere vestito ma è l’abito a essere prolungato nel corpo.

Nell’alfabeto di Erté la donna presta la sua figura alla Lettera e reciprocamente la Lettera conferisce alla Donna la sua astrazione. E’ la silhouette nel suo senso ambiguo, di simbolo e realtà, a dare forma alle lettere.

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Ps di vt.

Oggi sono le fantasie delle app a prolungarsi nella nostra quotidianità. Oggi è la quotidianità a garantire il successo delle app. Stessa cosa per la finanza: gli asset di borsa sono le app dell’economia reale.

In informatica, un'applicazione mobile (nota anche con l'abbreviazione app) è un'applicazione software dedicata ai dispositivi di tipo mobile, quali smartphone o tablet

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L'alfabeto completo e SUITE in numeri 

Per l'edizione informazioni, dettagli di prodotto e prezzi CALL (718) 531-7830 o 
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L'alfabeto Suite 
Media: Graphic Edition, Litografia / Serigrafia 
Dimensioni: 15 3/4 "x 10 1/2" Ogni
 
Anno Prodotto: 1976
 
Edizione Dimensione: 350 contati, I-XC
 

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Cy Twombly

Opere d'arte

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Pittore

Edwin Parker, Jr., noto come Cy Twombly, è stato un pittore statunitense. Il soprannome "Cy", dal nome del grande giocatore di baseball Cy Young, è lo stesso di suo padre, che fu lanciatore dei Chicago White Sox. Wikipedia

Data di nascita: 25 aprile 1928, Lexington, Virginia, Stati Uniti

Data di morte: 5 luglio 2011, Roma

Premi: Premio Imperiale

Coniuge: Baroness

 Tatiana Franchetti

 (s. 1959–2010)

Figli: Cyrus Alessandro Twombly

Un lavoro di Twombly (1998-1999) Tre studi per il Bold , è stato acquistato nel 2004 dalla Galleria d’arte del Nuovo Galles del Sud 4,5 milioni di dollari australiani.

Atteggiamento zen nella pittura di Cy Twombly

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Molte persone davanti a una tela vogliono capire il senso dell’opera (nella pittura classica la didascalia dice chiaramente che cosa il quadro rappresenta: il carattere analogico della pittura raddoppia quello del titolo). Piacciono molto le pitture eccitate, possessive, dogmatiche che impongono il contenuto del quadro.

Cy Twombly si pone il problema e lo affronta almeno per un aspetto: le sue opere hanno un titolo, offrono al fruitore l’attrattiva di un significato di cui  è assetato.  Nelle tele invece il senso, la logica, il metodo razionale sono evanescenti. Rimane solo un atteggiamento zen chiamato satori (verità vuote, sconnesse nelle forme e nei rapporti causali). L’arte di Twombley  non vuole cogliere nulla, fluttua, va alla deriva tra il desiderio e l’educazione che è il congedo discreto dato a ogni desiderio di possedere.

“Egli produce senza appropriarsi, agisce senza aspettare nulla, compiuto l’opera non si lega ad essa”

Tao To King

Fonte: L’ovvio e l’ottuso, Roland Barthes.

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Ps di vt.

In finanza quando il senso è dirompente attenzione, una trappola vi sta lusingando.

Le occasioni non sono mai pubblicizzate, mai palesi.

Requichot  Bernard

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Requichot ‹rëkišó›, Bernard. - Pittore (Asnières 1929 - Parigi 1961). Studiò a Parigi e, dopo un periodo d'ispirazione cubista, produsse una serie di papiers choisis, collage fatti con fotografie pubblicitarie, e opere dipinte in cui sono incorporati oggetti reali o fotografie, per le quali può essere considerato uno dei primi rappresentanti del Nouveau réalisme. Si dedicò anche alla scultura e alla poesia. Morì suicida.

1957-1958: L'utilizzo di collage di campioni di vernice. Collage di carte selezionate. Dipinti chiamati Tracce grafich . Continuando a implementare reliquiari.

1960: tele dipinte. Prima incollata su carta e la formattazione. Praticando base di lavoro scelto di carta, spirali, reliquiari. Spirale volume di realizzazione fatta di anelli di polistirolo.

Maggio 1960 ospedalizzazione per la depressione.

1961: Ripresa della tecnica della tela dipinta e sagomata (santuario del Consiglio dei Ministri Barbablù), inizia la serie di articoli reliquiari selezionati

Si suicidò a soli 32 anni nel  suo studio a Parigi, il 4 dicembre 1961, alla vigilia della sua seconda mostra a Daniel Cordier.

.

…………………………………

Bernard  Requichot.

Dipinge solo il proprio corpo dall’interno. E’ attratto dalla ripugnanza. I sui collage prendono alla lettera la colla (è all’origine del nome). Sono gelatinosi. E’ attratto da “il re-dei-topi”. I sui quadri li ricordano metaforicamente.

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“Il re dei topi” è il nome dato a un fenomeno che si colloca al confine fra realtà e leggenda, poiché è scarsamente documentato. La tradizione popolare vuole che un gruppo di topi, trovandosi in condizioni di altissima densità di popolazione, rimangano attorcigliati per le code e le zampe senza più riuscire a districarsi. Il “grumo” che così si forma, è detto “re dei topi”.

Spirale e reliquiari in Requichot  Bernard

Spirale. La spirale regola la dialettica dell’antico e del nuovo: ogni movimento è uno spostamento (invece il cerchio è religioso, è sempre se stesso).

Ha lavorato in pura perdita in un’economia veramente suicida. Oggi possiamo vedere le sue opere solo grazie a un amico. La sua opera è nulla (due pezzi al Museo d’arte moderna, solo uno esposto).

Reliquari. Assomigliano a macchine endoscopiche. Il suo reliquario non è una scatola delle ossa di santi o di polli, ma contiene solo i suoi godimenti. E dei suoi godimenti era geloso e quindi rifiutava farli vedere (per realizzarli impiegava anni).

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Requichot ha lavorato in pura perdita in un’economia veramente suicida. Oggi possiamo vedere le sue opere grazie a un amico. La sua opera è nulla (due pezzi al Museo d’arte moderna, e uno solo esposto).

Fonte: L’ovvio e l’ottuso, Roland Barthes

Ps di vt

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Selfi esterni e interni. Le foto esterne di se stessi divertono, sono gioiose. Se le foto che penetrano nel corpo no: spesso sono ripugnanti e ci possono spingere a uscire dalla scena del mondo se subentra la malinconia profonda.

Lacan sottolinea come il suicidio melanconico "prediliga" la defenestrazione. Perché la defenestrazione è saltare fuori dalla scena del mondo, uscire dal quadro della realtà, sconnettersi dal sistema dei significanti che strutturano quella scena. Non la pistola, non le lamette, non l’abuso di farmaci ma la finestra: catapultarsi fuori dalla scena del mondo. 

Il selfie, termine derivato dalla lingua inglese, è un autoscatto realizzato attraverso una fotocamera digitale compatta, uno smartphone, un tablet o una webcam puntati verso sé stessi o verso uno specchio, e condiviso sui social network[1

La maschera del politico.

 

Si spera sempre che il politico confessi la sua inutilità, la sua doppiezza e corruzione.  Si intravede sempre della falsità nei suoi discorsi .

Ma riusciremmo a sopportarlo se confessasse?

 

Attenzione, la sua maschera è spesso la nostra maschera , se la strappiamo, rischiamo di ritrovarci con una responsabilità secca, la stessa di cui ci siamo sbarazzati scaricandola su di lui.

Pedoni.

Oramai  sulle strade  provinciali e comunali tutti i  pedoni diventano dei sospettati. Se uno scende dalla macchina diventa una minaccia per l’ordine pubblico, come i cani randagi sulle strade. I pedoni sono tutti dei potenziali delinquenti.

Solo gli immigrati del terzo mondo  hanno il diritto di camminare. jb

 

La seduzione è qualcosa che si libera della logica (il senso non seduce

nessuno) e non cerca la verità altrove (come fa ad esempio  la psicanalisi che tende a

braccarla nel segreto dell’inconscio).

Barabba seduceva e fu preferito a Gesù che amava. I gesuiti utilizzarono con grande successo

la seduzione del barocco per combattere  l’ascetismo dei protestanti (controriforma).

Amore senza proprietà. Che bello!

Pierre Loti.

cid:image006.jpg@01D1AD3C.8821E220 Pierre Loti ritratto da Henri Rousseau, 1891

Pierre Loti, pseudonimo di Louis Marie Julien Viaud (Rochefort, 14 gennaio 1850  Hendaye, 10 giugno 1923), è stato uno scrittore francese, membro dell'Académie française.

cid:image007.jpg@01D1AD3C.8821E220 

Le plus grand écrivain exotique .

Nel 1877, in occasione di un viaggio sul Corona in Turchia, incontra Aziyadè, bella odalisca dagli occhi verdi con la quale vive una passione immensa. Aziyadé è una giovane circassa che appartiene all'harem d'un dignitario turco. Essi vivono una bellissima storia d'amore: prima della partenza di Loti, Aziyadè ha confezionato, con i propri gioielli, un anello che offre al suo amante. Più tardi quando Loti riesce a ritornare a Costantinopoli, egli va alla ricerca disperata della sua amata, ma scopre che è morta per il dispiacere. Per lei nel 1879 scrive Aziyadé che è una delle più belle storie d'amore mai scritte; alla donna amata è dedicato anche Fantôme d'Orient, scritto nel1892. Entrambe i romanzi sono scritti in forma di diario autobiografico e piacquero particolarmente a Marcel Proust.

L'accademico Pierre Loti. È eletto all'Académie française il 21 maggio 1891 quasi per scherzo: il suo amico Edmond de Goncourt, essendo libero un seggo all'Académie,lo propone e Loti vince levando il posto a Émile Zola e Loti si impone come le plus grand écrivain exotique .

Anglais (1903). Nello stesso periodo resta venti mesi a Costantinopoli per preparare Vers Ispahan,

Nei dintorni di Istanbul, vicino alla moschea di Eyüp, esiste un famoso caffè letterario intitolato a Pierre Loti.

Aziyadé. Romanzo vecchiotto, insipido e rosa, genere gnam gnam (facile), cuculs (banale).

Tuttavia contiene elementi affascinanti (rb).

. Nel romanzo sono raccontati non degli incidenti ma solo ciò che accade con dolcezza, come una foglia, sul tappeto della vita;

. Ogni discorso regge senza dire niente della vita (non è costruita come destino). Questa prende discretamente qualunque senso, anche il senso del non senso. Il senso non è distrutto, viene (cosa rara, difficile) esonerato (non è protagonista).

. Il romanzo descrive una deriva amorosa. La barca in cui Loti compie con Azyade le sue gite amorose è un letto galleggiante, un letto alla deriva (non c’é immagine più voluttuosa perché riunisce tre idee: quello dell’amore, quello del galleggiare e la deriva).

. Anche la località dove vivono è alla deriva: senza esigenze promozionali, pigra; gli edifici sono sottratti a ogni competizione, svuotati dalle tensioni combattive legate alla proprietà. Nulla appartiene più a nessuno; si ha una perdita anche degli eredi. I cimiteri, l’erba che cresce tra i ciottoli delle strade non sono luoghi di morte ma di evanescenza.

. Tutto si svolge senza un perché, un percome, non c’è teologia (non si parla di dogmi religiosi).  Il soggiorno è senza motivo e senza fine. Si parla del tempo per non dire niente (io ti parlo, tu esisti per me, io voglio esistere per te; il mio corpo c’é ed esiste assieme a un presente che mescola luogo, scenario, luce, temperatura, cinestesia -sensazione provocata dal movimento). 

Esempio di località alla deriva: Poggio dei Boschi, Granaglione, Bo

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Sono i cani che ci addestrano.

I cuccioli imparano presto come i loro comportamenti producono in noi umani le risposte che vogliono da noi (rovesciando il famoso teorema di Pavlov sui riflessi automatici dei cani).

Sanno esattamente come comportarsi per farsi portare fuori per i bisogni.  Lanciami un biscottino se vuoi che mi tolga dai piedi.  T’insegnerò, sera dopo sera, dove io, cane, voglio andare, non dove tu vuoi portarmi. E così via.

A noi umani lasciano solo le scocciature del ragionamento!

Fonte: D (vz)

Sguardo diretto (…vedo solo ciò che guardo).

Il mio sguardo diventa selettivo, diretto quando cerco con interesse (con lo sguardo tocco, raggiungo, colgo).

Tre esempi.

. Un venditore mi guarda: mi accorgo che legge nei miei occhi solo lo sguardo di un eventuale acquirente. La sua percezione è selettiva come quella di una zecca che del mondo non conosce che il sangue caldo.

. Quando era mostrato per la prima volta agli indigeni di una foresta africana un film, questi non guardavano la scena con la piazza del loro villaggio, ma solo la gallina che attraversava la piazza in un angolo dello schermo.

. Vedo lo schiavo solo come strumento di lavoro.

Fonte: L’ovvio e l’ottuso, Roland Barthes

La distinzione di Roland Barthes tra geno-canto e feno-canto .

Geno-canto. Giudico il canto in funzione del rapporto erotico che provo con il corpo della voce che canta (grana). 

Feno-canto.  Non valuto secondo le regole classiche dell’interpretazione (rigore, calore, rispetto del testo: oggi con l’alta fedeltà siamo a un appiattimento nella perfezione della musica) .

Esempio: con la musica per pianoforte, so subito qual è la parte del corpo che suona: se è il braccio, troppo sovente, ahimè muscoloso come il polpaccio di un ballerino, l’unghia (malgrado la rotondità dei pugni) o se invece la sola parte erotica del corpo del pianista: il polpastrello  delle dita, la cui “grana “si sente raramente.

Robert Alexander Schumann 

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Robert Alexander Schumann (Zwickau, 8 giugno 1810 – Bonn, 29 luglio 1856) è stato un compositore, pianista e critico musicale tedesco.

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La musica di Schumann va oltre l’udito: va nel corpo, nei muscoli e persino quasi nelle viscere, con la voluttà del suo melos.  Ogni sua musica sembra scritta per una sola persona, quella che la suona.

Scrive Roland Barthes: …mi entusiasmavo per un certo pezzo quando lo suonavo e mi deludeva un po’ quando ne ascoltavo la registrazione: appariva allora misteriosamente impoverito, incompleto.

In greco "Melòs" significa canto, poesia; il titolo intende richiamare atmosfere di una Grecia incantata dai miti pagani.

Questa musica radicale ha sicuramente un rapporto con la sua follia, anche quando è solo in germe. La sua vita e la sua musica si scambiano negli anni le parti, l’una distruggendosi, l’altra costruendosi. E sempre nella disperazione.

Il dolore del folle. Non ci rendiamo mai conto che i folli vivono nel dolore, soffrono di un dolore non decifrabile. E’ un dolore puro, senza oggetto. Il segno premonitore della follia per Schumann è stato vissuto nella notte del 17 ottobre 1833, quando è stato colpito dalla paura più terribile: di perdere la ragione.

Questo vivere, dove la sua vita lentamente si allontana dal suo essere, è segnato da un dolore esistenziale oscuro irreversibile senza nome: Se mi domandaste il nome del mio dolore, non potrei dirvelo. Credo sia il dolere stesso, e non potrei chiamarlo altrimenti.

Nota. Oggi va di moda la musica di massa, dove si esaltano le belle immagini e i grandi conflitti. Viviamo nell’era della musica liquida con esecuzioni perfette, senza errori, senza il caso, in cui non vi è nulla da ridire, ma che non esalta, non trascina (è lontana da corpo).

Il termine musica liquida è un neologismo sempre più frequentemente utilizzato nelle riviste di musica, HIFI,informatica, tecnologia e soprattutto sul web per indicare quella porzione della musica fruibile dal grande pubblico indipendentemente da un qualsiasi supporto fonografico (CD, vinile, nastro).

Fonte: L’ovvio e l’ottuso, Roland Barthes

Un po’ di biografia.

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"Ho sognato di affogare nel Reno": Schumann annotò su un foglietto questo pensiero alla giovane età di 19 anni. Inconsapevolmente, egli previde il suo destino, la vita che avrebbe trascorso in Renania, ma anche il tentativo di suicidio nel fiume.

Innamoratosi della figlia del suo maestro, Clara Wieck talentuosissima pianista e compositrice[1], chiese la sua mano, ma il padre Wieck si oppose al matrimonio con tutte le sue forze in quanto, pur riconoscendo l'immenso talento di Robert, ne vedeva anche lo scarso equilibrio mentale. I due innamorati si sposarono solo nel 1840, nel giorno del ventunesimo compleanno di Clara; i primi anni di matrimonio furono per Schumann felicissimi e fecondi.

Nel 1850 fu chiamato a Düsseldorf come direttore generale della musica.

Durante questo soggiorno si aggravarono i sintomi della sua instabilità mentale, già manifestati in precedenza; soffriva di amnesie, stava assorto per ore, il suo stato divenne tale, che venne licenziato e fu in seguito salvato da barcaioli da un tentativo di suicidio nel 1854. Internato nel manicomio di Endenich presso Bonn, si trascinò ancora per due anni, appena rischiarati da fuggevoli lampi di lucidità, sempre assistito dalla moglie e dall'amico Brahms fino alla morte.

L’ironia oggettiva della donna.

 

La donna può esigere di essere riconosciuta come soggetto a pieno titolo (" non voglio essere sedotta, voglio essere riconosciuta"). Ma se l’uomo

acconsente è perduto, perduto nel ridicolo agli occhi stessi della donna che lo spia dal fondo della sua ironia oggettiva. rb

Patologie negli allevamenti industriali.

Animali.

Esempi di disturbi:

. I conigli sviluppano un’ansia patologica che fa aumentare la sensibilità verso le infezioni. Diventano coprofaghi (mangiano gli escrementi)  e sterili.

. Polli. L’isteria colpisce l’insieme del gruppo: tutti gli animali si mettono volare e a gridare all’impazzata (terminata la crisi, si rifugiano negli angoli come paralizzati). Tra i volatili esiste una gerarchia di accesso al cibo, il pick order. Negli allevamenti gli ultimi non riescono a nutrirsi. Si è cercato di democratizzare l’accesso al cibo. Fallimento: la distruzione della gerarchia prova confusione e un’instabilità cronica.

. Maiali. Si feriscono tra loro e subentra il cannibalismo.

. Vitelli. Si mettono leccare tutto quello che trovano, talvolta fino alla morte.

Gli animali somatizzano! Tumori, ulcere intestinali, infarti miocardici, tra topi, polli, maiali.

Sembra che per gli animali non rimanga altra risorsa che il suicidio.

Uomini.

Anche noi abbiamo  bisogno di libertà, di sessualità, di normalità per sopportare la quotidianità della vita.  Non è possibile una socializzazione che ci riduca razionali in tutti i campi.

Rimedio: fuggire!  Se non è possibile fisicamente, fuggiamo nel nostro mondo immaginario (il mio rimedio è anche l’orto terapia – piantare le patate che mi regala l’amico V.). 

La politica come impero del bene.

Oramai si lotta solo contro di ciò che è fatto per il nostro bene. L’impero del bene è diventato una religione integralista che ci sovraccarica di prosperità, sicurezza.  Ci dobbiamo tutti sentire in debito verso chi ci governa, tanti sono i regali che ci propina.

"Se una persona possiede un orticello e dei buoni libri, non ha più niente da chiedere alla vita" (Seneca)

Ho l’orticello e anche ottimi libri. Ho fatto bingo nella vita? Penso di si! in un istante, ma avrei perso il piacere di ammirare tutto il corpo dell’altro che si è fatto conoscere, gustare, accogliere mentre dispiegava la sua informazione.

vt

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Poesia haiku.

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Gli haiku sono brevi poesie che usano linguaggi sensoriali per catturare un sentimento o un'immagine. Sono spesso ispirati da elementi naturali a un momento di bellezza o un'esperienza emozionante. La poesia haiku è stata sviluppata dai poeti giapponesi, ed è stata adottata alle altre lingue dai poeti di tutte le nazioni.

Il senso dell’haiku non è che un flash, un graffio di luce. Ciò che è indicato rappresenta l’inutilità di ogni classificazione di ogni rappresentazione.

Ciò che è abolito non è il senso ma qualsiasi idea di finalità. E’ insignificante (a causa di una tecnica che blocca il senso) e non può quindi istruire. Sono scritti solo per scrivere:  è questo, è così, è tale, tale!  (ogni parola è di troppo).

il vecchio stagno -

la rana salta

tonfo nell'acqua

fuyugare ya yo wa hito-iro ni kaze no oto

Soffia il vento d’inverno

Mandano lampi

Gli occhi dei gatti

Brezza primaverile

Il battelliere mastica la sua pipa

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Anche in italiano, esistono composizioni brevi o brevissime: tutti ricordano M'illumino d'immenso (Ungaretti) o la terzina di Quasimodo, che potrebbe ricordare un haiku ed è invece agli antipodi come spirito e forma (pur trattandosi, naturalmente, di altissima poesia).

Ciascuno sta solo sul cuor della terra

Trafitto da un raggio di sole

Ed è subito sera.

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Fonte: L’impero dei segni, Roland Barthes

Le città disegnate dai battiti del cuore

 

 Un turista appena arrivato in città e colpito dalla novità degli odori.

Christian Nold, artista londinese di 32 anni, ha così deciso di prendere le mappe tradizionali e di rivoltarle da fuori a dentro.

Nella sua particolare rivoluzione copernicana applicata alle cartine geografiche ha tolto i nomi delle strade e ha inserito le emozioni di chi le percorre.

I collaboratori di Nold hanno il semplice compito di portare a spasso le loro emozioni, con la macchina della verità fra le dita, un navigatore Gps nella tasca e un taccuino dove annotare quel che li colpisce a ogni angolo di marciapiede.

Le "mappe delle emozioni" sono finora state disegnate per Greenwich, San Francisco, Parigi e Stockport.

E forse a pochi architetti farebbe piacere che non sono le loro creazioni ad attivare la sudorazione delle dita e scuotere la lancetta della "macchina della verità", bensì la paura per un incrocio trafficato, l'agitazione di dover rispondere alla domanda di uno sconosciuto, i ricordi evocati da un edificio in cui si è vissuta un'esperienza importante o l'odore di un ristorante.

 

 

Le mappe emotive di Nold  registrano momenti della vita in movimento, alla vita estensiva (al muoversi fisicamente), ovvero alle sensazioni variegate e spesso superficiali della vivere quotidiano.

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Ps di vt.

Sarebbe bene mappare anche  le sensazioni che si  provano dal movimento intensivo ( il viaggiare con la mente stando fermi). Ad esempio i risparmiatori, seduti sulla poltrona mentre scorrono gli indici di borsa, fornirebbero sicuramente biomapping  (spesso di aggressività) utili per capire la personalità degli investitori.

Mana, forma di pensiero «universale e permanente» che giustifica tutto.

Il mana è un simbolo senza senso capace però di assorbirne uno qualunque. E’ un po’ come la cosa da noi.

Le parole mana tendono a moltiplicarsi in senso negativo. Il Destino, la Fatalità, gli Elementi di certe popolazioni, le Bande,  le Lacerazioni dei valori, le Missioni Democratiche  riescono a giustificare  le più grosse nefandezze.

I mana (non hanno bisogno di verbi) sono spesso usati come concetti per coprire le realtà che creano disturbo.

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Mana Termine diffuso in molte lingue austronesiane della Melanesia e della Polinesia, con il significato generale di «forza sovrannaturale», «potere spirituale», «efficacia simbolica».

Nel contesto dell’evoluzionismo antropologico, che mirava a definire le forme elementari della vita religiosa, il mana era una forza impersonale tipica delle religioni pre-animiste o delle credenze magiche.

C. Lévi-Strauss, riprendendo l’analisi di H. Hubert e M. Mauss che avevano sottolineato come il termine apparisse di volta in volta un sostantivo, un aggettivo o ancora un verbo, considerò il mana come un concetto ‘vuoto’, che può tuttavia rivestirsi di molteplici significati: sarebbe il prodotto di una forma di pensiero «universale e permanente».

Vistare paesi esotici dove non si conosce la lingua.

Al ritorno: Come te la sei cavata laggiù con la lingua? (domanda che sottintende la convinzione che non c’è comunicazione senza parole).

In questi paesi l’impero dei gesti per comunicare rimane ricco, anche se viene meno la parola.

In questo caso, la comunicazione avviene con il corpo (con gli occhi, il sorriso, il gesto, il ciuffo, l’abbigliamento).

Per capire dove è il mio albergo, impiego un’ora. Con la parola avrei impiegato Fonte, L’impero dei segni, Roland  Barthes

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  …in Giappone la casa, spesso smontata e rimontata, è appena qualcosa di più di un elemento mobile.  E priva di mobili (o dai mobili rarefatti) non c’è alcun luogo che disegni la benché minima proprietà: né seggiola, né letto, né tavola a partire da cui il corpo possa costituirsi i soggetto (o padrone) d’uno spazio: il centro è rifiutato (bruciante frustrazione per l’uomo occidentale, provvisto ovunque della sua poltrona, del suo letto, proprietario di una collocazione domestica).

Roland Barthes, L’impero dei segni.

Centri città piene e centro città vuoto (Tokyo)

Il  centro delle nostre città è ‹pieno›:   è lí che si raccolgono e si condensano i valori della civiltà: la spiritualità (con le chiese), il potere (con gli uffici), il denaro (con le banche), le merci (con i grandi magazzini), la parola (con le «agorà»: caffè e passeggiate).

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Anche Tokyio  possiede sí un centro, ma questo centro è vuoto.

Tutta la città ruota intorno a un luogo che è insieme interdetto e indifferente, dimora mascherata dalla vegetazione, difesa da fossati d’acqua, abitata da un imperatore che non si vede mai.

Una delle due città più potenti del mondo moderno è dunque costruita intorno ad un anello opaco di muraglie, d’acque, di tetti e di alberi, il cui centro stesso non è altro che un’idea evaporata, che sussiste non per irradiare qualche potere, ma per offrire a tutto il movimento urbano il sostegno del proprio vuoto centrale, obbligando la circolazione a una deviazione perpetua.

ROLAND BARTHES , L’impero dei segni (1970

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Cancelleria.

E' attraverso la cartoleria, luogo e catalogo delle cose necessarie alla scrittura che ci s'introduce nello spazio dei segni.

Nella cartoleria prende inizio il commercio del segno, prima ancora che sia tracciato. Così ogni nazione ha la sua cartoleria.

Quella degli Stati Uniti  ricca, precisa, ingegnosa;  una cartoleria di architetti, di studenti, il cui uso presuppone le posizioni rilassate: essa rivela che chi l'adopera non prova nessun bisogno di investirsi nella propria scrittura, ma che gli sono necessarie tutte le comodità adatte a registrare confortevolmente i prodotti della memoria, della lettura, dell'insegnamento e della comunicazione. Un buon dominio degli strumenti, ma nessun retaggio del tracciato, dell'utensile, ricacciata nell'ambito del semplice uso, la scrittura non s'accetta mai come gioco d'una pulsione.

La cartoleria francese, spesso localizzata in "case fondate nel 1.8..", dai fregi di marmo tempestati di lettere d'oro, rimane una cartoleria da contabili, da scrivani di commercio; il suo prodotto esemplare resta la minuta, la bella copia giuridica e calligrafica, i suoi patroni sono i sempiterni copisti Bouvard e Pécuchet.

La cartoleria giapponese ha per oggetto la scrittura ideografica che sembra derivare, ai nostri occhi, dalla pittura, mentre invece, molto più semplicemente, essa la fonda (è molto importante che l'arte abbia un'origine scritturale ed espressiva). Questa cartoleria giapponese inventa tante forme semplici e generi per le due materie prime della scrittura (cioè la superficie e lo strumento che traccia), tanto quanto, a paragone, essa trascura gli oggetti annessi all'operazione della trascrizione che formano il lusso fantasmatico della cartoleria americana: dal momento che il tratto esclude la cancellatura e la correzione (perché il carattere è tracciato di getto), non esiste nessuna invenzione della gomma o dei suoi sostituti.

Quanto al pennello (passato su una pietra da inchiostro leggermente inumidita) ha i suoi gesti, come se si trattasse d'un dito, ma mentre i nostri antichi pennini non conoscevano che l'impasto o lo stucco e non potevano, per altro, che graffiare la carta sempre nello stesso senso, il pennello, al contrario, può scivolare, torcersi, sollevarsi mentre la traccia si completa, per così dire, nel volume dell'aria: esso ha la flessibilità di carne, lubrificata, della mano.

Questo pensiero grafico, al quale rimanda ogni cartoleria giapponese, (in qualsiasi grande magazzino c'è sempre uno scrivano pubblico che traccia su lunghe buste bordate di rosso gli indirizzi verticali dei regali) questo pensiero grafico lo si ritrova, paradossalmente (almeno per noi), nella macchina per scrivere.

Roland Barthes, L’impero dei segni

Pachinko (Giappone)

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Una moderna macchina da pachinko

Il pachinko è praticato in sale simili a casinò (sala pachinko), dove c'è un certo numero di macchine. Il giocatore deve acquistare presso il banco delle sfere d'acciaio, che verranno inserite nella macchina. Quelle più moderne sono dotate anche di un cambia-soldi interno per poter procedere all'acquisto delle sfere.

Nelle macchine più antiche il giocatore lanciava le sfere attraverso una leva a molla.

Il pachinko  è un gioco collettivo e solitario. Ognuno gioca per se stesso, senza guardare il vicino, con cui, tuttavia, sta a gomito a gomito. Si differenzia ai nostri flipper dove il giocatore occidentale, una volta lanciata la pallina, cerca con dei colpi all’apparecchio di correggere il tragitto.

Per il giocatore giapponese, invece, tutto si determina col colpo di avvio: l’abilità è immediata e definitiva. Il pachinko riproduce il principio della pittura alla prima, che vuole che il tratto sia tracciato con un solo movimento una volte per tutte (non può essere corretto!); allo stesso modo, la pallina lanciata non può essere deviata (si tratterebbe d’una grossolanità indegna, strapazzare l’apparecchio, come fanno i nostri truffatori occidentali). Gli apparecchi sono delle mangiatoie e il giocatore alimenta la macchina con delle palline; egli le inforna, come s’ingozza un’oca; di tanto in tanto la macchina strapiena libera la sua diarrea di biglie; per pochi yen il giocatore è simbolicamente inzaccherato (coperto) di monete.

Fonte: L’impero dei sensi, Roland Barthes

Combattimenti Zengakuren

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Lo Zengakuren era il sindacato studentesco di estrema sinistra giapponese. Fondato il 18 settembre 1948, organizzò notevoli e numerose proteste per la guerra di Corea, del Vietnam e al Trattato di Sicurezza Giappone-Stati Uniti.

Gli Zengakuren influenzarono grandemente l’ambito studentesco giapponese, o quanto meno le élites intellettuali che ne emersero tra il 1960 e il 1980. Tra queste elites, forse grazie alla forza di quei segni o simboli di cui parla Barthes, non mancano gli autori dei manga, i noti fumetti giapponesi diffusisi in Italia a partire dalla metà degli anni ’90, una ventina di anni dopo l’approdo alla TV italiana dei cartoni animati giapponesi, spesso a loro volta derivati o basati sui manga.

Manga.

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Contestazione giovanile occidentale e giapponese.

Contestazione giovanile occidentale e giapponese.

Nella nostra mitologia la violenza degli studenti esprime una profondità, un’interiorità di un linguaggio non sistemico, selvaggio. Si parla di sommosse improvvisate, spontanee.

La violenza degli Zengakuren non esprime odio, indignazione, rifiuta la sommossa come  mitologia della creatività anarchica.  Tutto deve essere regolato (come andare nei tempi morti in seconda linea, con una corsa regolata).

La lotta Zengakuren, per quanto operativa, rimane un grande scenario di segni (simboli).

Gli slogan ritmati non enunciano la Causa, il Motivo dell’azione, quello per cui si combatte (non sono l’espressione di una finalità, l’assicurazione di un diritto positivo): enunciano la sola azione in Sé (I Zengakuren vanno a combattere!).

La violenza degli Zengakuren è immediatamente simbolica, non esprimendo nulla se non un grande scenario simbolico, esaurendosi nella sua espressione immediata.

Fonte, L’Impero dei segni, Roland Barthes

Specchi per mitigare il calvario della fila.

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Per evitare il calvario è sufficiente installare grandi specchi a parete all’inizio della fila di attesa. L’ha scoperto una segretaria senza nessuna preparazione in psicologia e architettura.

“Guardarsi allo specchio, e guardare gli altri senza voltarsi o fissarli maleducatamente, allevia la noia, essendo la contemplazione di noi stessi una delle forme d’intrattenimento più apprezzate. Fare la coda può nuocere gravemente alla salute, provocando attacchi di ansia e crisi d’impazienza, poca cosa se avviene occasionalmente, ma rischiosa se ripetuta ogni giorno o più volte al giorno.

Nelle file oggi per ridurre lo stress si forniscono anche musica, personaggi animati, schermi  giganti, dove in continuazione si aggiornano i tempi di attesa (saperlo toglie l’incubo dell’ignoto).” vz

Ps. A Disney, in Florida, con questi sistemi, riescono a convincere, i bambini e gli accompagnatori, che aspettare un’ora, per una giostrina di quattro minuti, è divertente!

Sospendiamo la radiofonia che è in noi.

Tutto il pensiero zen, di cui lo °Haiku non è che l'aspetto letterario, appare cosi come una immensa pratica votata a sospendere il linguag¬gio, a rompere questa sorta di radiofonia interiore che risuona continuamente in noi, sin dentro il no¬stro sonno, una pra¬tica votata insomma a svuotare, a sconcertare, a prosciugare il chiacchiericcio irrefrenabile dell'ani¬ma: e può darsi che ciò che, nello zen, si chiama il satori°°  non sia altro che una so-spensione panica°°° del linguaggio.

In tutte queste esperienze, cosi sembra, non si tratta di an¬nientare il linguaggio sotto il silenzio mistico dell’'ineffabile, ma i misurarlo, d'arrestare la trottola verbale.

Roland Barthes, L’ovvio e l’ottuso.

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° L'Haiku è un componimento poetico, una brevissima poesia formata solo da tre versi. Una poesia di concentrazione. Ha caratteristiche molto precise. Nell'Haiku classico i versi sono formati da un numero preciso di sillabe.

Il primo verso contiene cinque sillabe, il secondo sette sillabe, il terzo verso di nuovo cinque sillabe. Un totale dunque di diciassette sillabe.

All'origine i contenuti dell'Haiku erano la natura, i sentimenti e le emozioni del poeta nei confronti della natura.

All'interno di ogni HAIKU era costante la presenza di un KIGO, ossia una parola o una situazione che fa riferimento a una delle quattro stagioni, Ma oggi si scrivono Haiku il cui contenuto può spaziare ovunque.

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°°Satori. Il Buddismo Zen generalmente riconosce l'illuminazione come una cosa transitoria nella vita, una rivelazione, e il satori è uno stato d'illuminazione limitato nel tempo. Poiché però secondo la filosofia Zen tutte le cose sono transitorie, la natura temporanea del satori non è vista come una limitazione nel senso che una rivelazione temporanea avrebbe nella comprensione occidentale dell'illuminazione.

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°°° Panismo o sentimento panico della natura è una percezione molto profonda del mondo esterno (riferita a paesaggi naturali) che crea una fusione tra l'elemento naturale e quello più specificamente umano. Deriva dal nome Pan, dio greco dei boschi, ma dal momento che presuppone una concezione panteista del divino, lo si può far derivare anche dall'etimologia greca πάν (pàn), che significa "tutto", [1] da cui probabilmente scaturisce la stessa terminologia del dio. Si richiama a questa corrente Gabriele D'Annunzio che nella composizione lirica "Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi" mette in risalto la sua visione pagana (affine a quella dell'antica Grecia) ed esalta la bellezza e la gioia di vivere. Nel panismo l'Io si viene a mettere in secondo piano, immergendosi completamente nella natura, ma non nascondendosi del tutto in quanto il poeta era solito esprimere i suoi stati d'animo attraverso oggetti naturali.

Nella nostra mitologia la violenza degli studenti esprime una profondità, un’interiorità di un linguaggio non sistemico, selvaggio. Si parla di sommosse improvvisate, spontanee.

La violenza degli Zengakuren non esprime odio, indignazione, rifiuta la sommossa come  mitologia della creatività anarchica.  Tutto deve essere regolato (come andare nei tempi morti in seconda linea, con una corsa regolata).

La lotta Zengakuren, per quanto operativa, rimane un grande scenario di segni (simboli).

Gli slogan ritmati non enunciano la Causa, il Motivo dell’azione, quello per cui si combatte (non sono l’espressione di una finalità, l’assicurazione di un diritto positivo): enunciano la sola azione in Sé (I Zengakuren vanno a combattere!).

La violenza degli Zengakuren è immediatamente simbolica, non esprimendo nulla se non un grande scenario simbolico, esaurendosi nella sua espressione immediata.

Fonte, L’Impero dei segni, Roland Barthes

Specchi per mitigare il calvario della fila.

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Per evitare il calvario è sufficiente installare grandi specchi a parete all’inizio della fila di attesa. L’ha scoperto una segretaria senza nessuna preparazione in psicologia e architettura.

“Guardarsi allo specchio, e guardare gli altri senza voltarsi o fissarli maleducatamente, allevia la noia, essendo la contemplazione di noi stessi una delle forme d’intrattenimento più apprezzate. Fare la coda può nuocere gravemente alla salute, provocando attacchi di ansia e crisi d’impazienza, poca cosa se avviene occasionalmente, ma rischiosa se ripetuta ogni giorno o più volte al giorno.

Nelle file oggi per ridurre lo stress si forniscono anche musica, personaggi animati, schermi  giganti, dove in continuazione si aggiornano i tempi di attesa (saperlo toglie l’incubo dell’ignoto).” vz

Ps. A Disney, in Florida, con questi sistemi, riescono a convincere, i bambini e gli accompagnatori, che aspettare un’ora, per una giostrina di quattro minuti, è divertente!

Sospendiamo la radiofonia che è in noi.

Tutto il pensiero zen, di cui lo °Haiku non è che l'aspetto letterario, appare cosi come una immensa pratica votata a sospendere il linguag­gio, a rompere questa sorta di radiofonia interiore che risuona continuamente in noi, sin dentro il no­stro sonno, una pra­tica votata insomma a svuotare, a sconcertare, a prosciugare il chiacchiericcio irrefrenabile dell'ani­ma: e può darsi che ciò che, nello zen, si chiama il satori°°  non sia altro che una so­spensione panica°°° del linguaggio.

In tutte queste esperienze, cosi sembra, non si tratta di an­nientare il linguaggio sotto il silenzio mistico dell’'ineffabile, ma i misurarlo, d'arrestare la trottola verbale.

Roland Barthes, L’ovvio e l’ottuso.

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° L'Haiku è un componimento poetico, una brevissima poesia formata solo da tre versi. Una poesia di concentrazione. Ha caratteristiche molto precise. Nell'Haiku classico i versi sono formati da un numero preciso di sillabe. 
Il primo verso contiene cinque sillabe, il secondo sette sillabe, il terzo verso di nuovo cinque sillabe. Un totale dunque di diciassette sillabe. 
All'origine i contenuti dell'Haiku erano la natura, i sentimenti e le emozioni del poeta nei confronti della natura.
All'interno di ogni HAIKU era costante la presenza di un KIGO, ossia una parola o una situazione che fa riferimento a una delle quattro stagioni, Ma oggi si scrivono Haiku il cui contenuto può spaziare o
vunque.

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°°Satori. Il Buddismo Zen generalmente riconosce l'illuminazione come una cosa transitoria nella vita, una rivelazione, e il satori è uno stato d'illuminazione limitato nel tempo. Poiché però secondo la filosofia Zen tutte le cose sono transitorie, la natura temporanea del satori non è vista come una limitazione nel senso che una rivelazione temporanea avrebbe nella comprensione occidentale dell'illuminazione.

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°°° Panismo o sentimento panico della natura è una percezione molto profonda del mondo esterno (riferita a paesaggi naturali) che crea una fusione tra l'elemento naturale e quello più specificamente umano. Deriva dal nome Pandio greco dei boschi, ma dal momento che presuppone una concezione panteista del divino, lo si può far derivare anche dall'etimologia greca πάν (pàn), che significa "tutto", [1] da cui probabilmente scaturisce la stessa terminologia del dio. Si richiama a questa corrente Gabriele D'Annunzio che nella composizione lirica "Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi" mette in risalto la sua visione pagana (affine a quella dell'antica Grecia) ed esalta la bellezza e la gioia di vivere. Nel panismo l'Io si viene a mettere in secondo piano, immergendosi completamente nella natura, ma non nascondendosi del tutto in quanto il poeta era solito esprimere i suoi stati d'animo attraverso oggetti naturali.

 

Il volto scritto.

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Volti dilavati da ogni senso.

Guardate queste fotografie del 13 settembre 1912: il generale Nogi, vincitore dei russi a Port_Arrtur, si fa fotografare con la propria moglie: essendo il loro imperatore appena morto, essi hanno deciso di suicidarsi il giorno dopo: dunque essi sanno.

L’uno e l’altro si devono congedare nello stesso tempo e che pertanto, neppure con il loro volto, bisogna parlarne.

Roland Barthes, L’impero dei segni.

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Nogi Maresuke[1] (乃木希典?) (Edo, 25 dicembre 1849 – Tokyo, 13 settembre 1912) è stato un militare e politico giapponeseinsignito delle più importanti onorificenze del Paes

Scelse di onorare la tradizione samurai commettendo seppuku pochi giorni dopo i funerali dell'Imperatore Mutsuhito, il sovrano che aveva servito fedelmente per decenni, nonostante tutto il mondo politico e militare gli chiedesse di non farlo. Nel suo ultimo gesto fu accompagnato dalla moglie che commise jigai al suo fianco.

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Jigai (自害?) era un tradizionale metodo di suicidio rituale praticato dalle donne in Giappone per mezzo del taglio dell'arteria carotide e della vena giugulare, con un coltello tantō (una lama di 15-30 cm) o kaiken (di 15 cm). Spesso veniva nascosto prima dell'atto sotto la cintura (chiamata obi) del kimono.[1]

Il jigai è l'equivalente femminile del seppuku (più noto come harakiri), il suicidio rituale praticato dai guerrieri samurai, conseguito tramite un profondo taglio dell'addome. A differenza del seppuku, si può compiere jigai senza assistenza (nel seppuku veniva individuato unkaishakunin che tagliava, durante il rituale, una parte del collo al suicida) e per questo motivo si può notare un minimo sfiguramento del volto dopo la morte.

Prima di commettere jigai spesso una donna si legava insieme le ginocchia per far trovare il proprio corpo in una posa dignitosa, passate le convulsioni ante-mortem. Questo atto era spesso praticato per preservare l'onore o per prevenire uno stupro in occasione di un'imminente sconfitta militare. Le bambine venivano accuratamente istruite alla pratica del jigai fin dai primi anni. Anche ai figli maschi che non avessero superato il gempukku era permesso di uccidersi con jigai. Non era raro che durante la capitolazione di una fortezza non solo le donne ma anche i bambini di entrambi i sessi tra il terzo e il quattordicesimo anno di vita si suicidassero; tale suicidio era eseguito a volte in massa per evitare di essere catturati, deportati o disonorati. Spesso i soldati nemici, una volta entrati in una qualche abitazione, vedevano la padrona di casa sola, seduta con la faccia rivolta dalla parte opposta rispetto alla porta ed una volta arrivati a lei, scoprivano che ella si era silenziosamente tolta la vita molto tempo prima del loro arrivo.

Giappone. Il cibo decentrato.

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Crudità.

E la divinità tutelare della cucina giapponese. E’ importante consacrare con uno spettacolo la morte di ciò che si onora.

Ciò che si onora non è come da noi l’essenza interiore dell’alimento, la pletora (pienezza, sovrabbondanza) sanguigna (essendo il sangue simbolo di forza e della morte) da cui noi raccoglieremo l’energia vitale.   

La crudità giapponese è essenzialmente visiva. Il cibo in questo modo rileva di non essere profondo: la sostanza commestibile è senza un centro.

Tutto ornamento di un altro ornamento: dapprima perché sulla tavola, sul vassoio, il cibo non è mai altro che una collezione di frammenti, in cui nessun appare privilegiato da un ordine d’ingestione; mangiare non significa rispettare un menù, ma prelevare con un tocco leggero del bastoncino, un colore, un altro, in balia d’una sorta d’ispirazione che appare nella sua lentezza come l’accompagnamento distaccato, indiretto, della conversazione (essa stessa molto silenziosa).

Di stabile c’è solo il suo momento iniziale (questo piatto dipinto d’alimenti che viene in tavola).

Gli ingredienti crudi (ma sbucciati, lavati, ricoperti di una nudità estetica, brillante, colorata, armoniosa come un abito primaverile) sono raccolti e portati su un vassoio. E’ la freschezza del mercato che vi viene incontro, la sua freschezza, la sua varietà.

Tutte queste verdure crude, allineate, composte, a poco a poco sono poi trasferite nella grande casseruola in cui cuociono sotto i vostri occhi (qui, si ammorbidiscono, si snaturano, tendono al rosso caratteristico delle salse).

Via via che le prelevate, con la punta del vostro bastoncino, altre verdure crude rimpiazzano quelle mancanti. E’ tutta una piccola odissea del cibo che voi vivete con lo sguardo: assistete al Crepuscolo della crudità.

Roland Barthes, L’impero dei segni

Sono innamorato! Sono in attesa!

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L’attesa è un incantesimo. Non devo muovermi perché sono in attesa di lei. In casa mi proibisco di uscire dalla stanza, di andare al gabinetto, di telefonare. L’angoscia dell’attesa esige che io me ne stia seduto in una poltrona con il telefono a portata di mano, senza fare niente.

Al caffè, ogni persona che entra, per un momento, mi sembra lei.

Sono tanto innamorato? Sì, sto ancora aspettando!

Voglio cambiare, diventare quello che non aspetta; cerco di tenermi occupato, di arrivare in ritardo; ma a questo gioco io perdo sempre: mi trovo sempre in anticipo.

Fonte: Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso.

Io-ti-amo

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Io-ti-amo: questa parola non ha sfumature, è sempre vera; è un blocco unico, non ha bisogno di spiegazioni; è senza altrove.

Io da una parte, tu dall’altra e in mezzo solo una congiunzione di amore, senza riserve.

Fonte: rb

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Viva la censura nell’informazione.

… Se fossi un dittatore, limiterei la stampa a un unico quotidiano e a una sola rivista, entrambi severamente censurati. Censura da applicare soltanto all’informazione, in omaggio alla libera opinione. L’informazione spettacolo è una vergogna. Titoloni e prime pagine a carattere cubitali mi fanno venire il voltastomaco. Tutte quelle esclamazioni sulla miseria per vendere qualche foglio in più! A che pro? Tra l’altro, una notizia scaccia l’altra.

Luis Buñuel, Dei miei sospiri estremi

Luis Buñuel Portolés (Calanda, 22 febbraio 1900 – Città del Messico, 29 luglio 1983) è stato un regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico, montatore, compositore e poeta spagnolo naturalizzato messicano.

Buñuel fu uno dei più famosi ed emblematici esponenti del cinema surrealista, trovatosi costretto, a causa della dittatura franchistainstauratasi in Spagna, a operare tra Messico, Francia e Stati Uniti, spesso con budget piuttosto modesti[1]. I temi principalmente trattati nel corso della sua carriera cinematografica furono: la natura dell'inconscio, l'irrazionale, la sessualità umana e la critica anti-borghese eanti-clericale[2]. Tra i vari premi ricevuti, l'Oscar al miglior film straniero nel 1973, la Palma d'oro al festival di Cannes nel 1961 e il Leone d'oro alla carriera alla mostra del cinema di Venezia nel 1982.

L’INVIDIA E’ IL PECCATO SPAGNOLO PER ECCELENZA

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< Fra i sette peccati capitali, l'unico che detesto sul serio è l'invidia >

< Gli altri sono peccati personali che non offendono nessuno, tranne in certi casi la collera. L'invidia è il solo peccato che porti inevitabilmente a desiderare la morte di un'altra persona, la cui felicità ci fa male.>

 

 

 

 

Un esempio di fantasia:

… un multimilionario di Los Angeles riceve ogni giorno un giornale che gli porta un modesto postino. Una bella mattina il postino non si fa vedere. Il milionario chiede al maggiordomo la ragione di quell'assenza. Il postino, risponde il maggiordomo, ha vinto diecimila dollari alla lotteria non tornerà più.

Allora il multimilionario incomincia a odiare il postino con tutte le sue forze, e può augurargli la morte.                                                                                          

Luis Buñuel, Dei miei sospiri estremi

Se dovessero dirmi: Ti restano vent’anni da vivere, cosa vuoi farne delle ventiquattro ore di ogni giorno di vita, risponderei: Datemene  due ore di vita attiva e ventidue di sogno, a patto di potermene ricordare – perché il sogno esiste soltanto attraverso la memoria che lo accarezza.

Luis Buñuel, Dei miei sospiri estremi.

L’ipnosi per Luis_Buñuel

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Cinema. " Credo che il cinema eserciti sugli spettatori un certo potere ipnotico. Basta guardare la gente che esce dalla sala cinematografica, sempre in silenzio, a testa bassa e l'aria assente. Il pubblico teatrale, quello della corrida e quello sportivo sono molto più vivi, più energici. L'ipnosi cinematografica, leggera e inconscia è dovuta probabilmente al buio della sala, ma anche ai mutamenti di piani, di luci e ai movimenti della macchina da presa, che indeboliscono l'intelligenza critica dello spettatore, esercitando su di lui una specie d'incantamento, come uno stupro"

“ Domani visita al Prado con Luis_Buñuel”.

Mi interesso di ipnotismo dopo una piccola esperienza da guida turistica di americani a Toledo.

Accompagnadoli di sala in sala, gli raccontavo tutto quello che mi passava per la testa: Goya era un toreador che intratteneva relazioni funeste con la duchessa d’Alba e il quadro di Burruguete, Auto da Fé, è un dipinto magnifico perché vi si possono contare centocinquanta personaggi. E lo sanno tutti che è proprio il numero dei personaggi a fare la bellezza di un’opera pittorica. Gli americani mi ascoltavano serissimi, alcuni prendevano degli appunti (qualcuno, però si lamentò con il direttore).

Ipnotismo.

In quel periodo, mi diedi all’ipnotismo. Riuscì ad addormentare con una certa facilità, un po’ di persone. Una volta sudai sette camicie per riuscire a risvegliare l’aiuto contabile della Residenza, un certo Lizcano.

… In un bordello su calle de la Reina lavoravano allora due ragazze particolarmente attraenti. Una si chiamava Lola Madrid e l’altra Teresita. Dopo una lite furiosa con il fidanzato trovai Teresita in lacrime, sull’orlo di una crisi isterica. La guardo, le parlo, le prendo le mani, le chiedo di calmarsi e dormire, cosa che fu immediata. Ed eccola in uno stato di sonnambulismo, che ascolta solo me e risponde solo a me. Le dico parole tranquillizzanti, portandola piano piano alla calma e al risveglio, quando qualcuno mi riferisce una cosa incredibile: una certa Rafael, sorella di Lola Madrid, si è addormentata di colpo in cucina, dove lavora, mentre stavo ipnotizzando Teresita. Corro in cucina e vedo, in effetti, una ragazza in stato di semi catalessi. E’ piccola, sul deforme e mezza cieca da un occhio. Mi siedo davanti a lei, faccio qualche gesto ipnotico, le parlo con calma, la sveglio.

Rafael fu un caso veramente straordinario.

… Un giorno mi siedo al caffè Fornos, che distava dal bordello due minuti a piedi – e penso intensamente a Rafael, chiedendole – ma senza parlare - di alzarsi e venire da me, al caffè. Dopo dieci minuti, con gli occhi smarriti, senza sapere dove si trova, Rafael entra. Le domando di venire a sedersi accanto a me, mi ubbidisce, le parlo, la rassicuro, si sveglia lentamente.  Morì all’ospedale sette o otto mesi dopo l’esperimento ( che posso certificare). La sua morte mi turbò. Smisi di praticare l’ipnotismo.

Giochi di divinazioni. Un esempio: il gioco dell’assassino.

In una stanza dove si trova una dozzina di persone, scelgo una donna particolarmente sensibile (due tre test molto semplici, e si capisce subito). Chiedo agli altri di scegliere tra loro un assassino, una vittima, e di nascondere da qualche arte un’arma del delitto. Mentre quelli scelgono, io esco, poi torno, mi bendano gli occhi e prendo per mano la donna.  Con lei, faccio lentamente il giro della stanza. In genere (ma non sempre), trovo abbastanza facilmente le due persone designate, e il nascondiglio dell’arma del delitto, guidato, senza che la persona lo sappia, da pressioni molto leggere e quasi impercettibili della sua mano.

Luis_Buñuel, Dei miei sospiri estremi

Bar e caffè nella vita di Luis Buñuel.

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caffetteria

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Il bar è per me un luogo di meditazione e raccoglimento, senza il quale la vita è inconcepibile. Come San Simeone stilista che, appollaiato sulla colonna, conversava con il suo dio, ho trascorso nei bar lunghi momenti di sogno, o meglio di fantasticheria. Oggi vecchio non esco più da casa. E solo, nella mia stanzetta, nell’ora sacra dell’aperitivo, mi piace ricordare i bar che ho amato.

Voglio precisare che faccio una netta distinzione tra bar e caffè. A Parigi, per esempio, non sono mai riuscito a trovare un bar decente. In compenso, è una città ricca di bellissimi caffè. Si può immaginare Parigi senza caffè, senza quei meravigliosi tavolini esterni? Tanto varrebbe vivere in una città distrutta da un’esplosione atomica. Gran parte dell’attività surrealista si è svolta al caffè Cyrano in place Blanche. Mi piaceva anche il Select, nei Champs_Elyséees… Dico soltanto che il caffè presuppone la discussione, l’andirivieni e l’amicizia, a volte rumorosa, delle donne.

Il bar invece è un esercizio di solitudine. Qualsiasi musica deve essere bandita (contrariamente all’abitudine infame che prevale oggi). Una dozzina di tavoli con, se possibile, dei clienti abituali che parlino poco.

Mi piace per esempio il bar dell’hotel Plaza a Madrid: il maitre mi conosce bene e mi porta subito al mio tavolo preferito, spalle al muro. A New York, conservo un bellissimo ricordo del bar dell’hotel Plaza. Ero solito dire agli amici: Se passate per New York e volete sapere se ci sono, andate al bar Plaza a mezzogiorno. Se sono a New York, sono là.

Oggi, quel magnifico bar, con vista sul Central Park, è malauguratamente invaso dal ristorante. Nel bar vero e proprio, restano solo due tavolini.

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Luis Buñuel, Dei miei sospiri estremi.

La caffetteria è un tipo di locale che ha una storia molto antica. Il caffè fu importato in Europa dall’Africa e dall’Oriente. Nel 1700, iniziarono a nascere nel vecchio continente tantissimi locali e circoli culturali nei quali letterati e filosofi si incontravano per conversare e discutere di varie tematiche.

Il caffè, o circolo letterario, non è un tipo di locale particolarmente diffuso in Italia, dal momento che nel nostro paese hanno avuto molto più successo i bar, che hanno il vantaggio di offrire anche prodotti di pasticceria, bevande varie, talvolta gelati, e quindi si rivolgono a una clientela più ampia. Una caffetteria in genere presenta arredi in stile classico, ad esempio realizzati in legno. I bar, invece, presentano spesso un arredamento in stile moderno, che sfrutta materiali come plastica e acciaio.

Molte volte i bar sono anche dotati di servizi aggiuntivi come ricevitoria o vendita tabacchi, spesso nei pressi della cassa. Alcuni bar si sono attrezzati con la preparazione di panini (da consumare all’interno del locale o da portare via) o di veri e propri piatti, specialmente nel caso in cui il bar sia dotato di tavolini.

Durante l’estate, spesso i bar dispongono i tavolini all’esterno, in modo da non obbligare i clienti a sostare nel locale nel quale è presente l’aria condizionata, o per permettergli di vedere il panorama o la strada.

Luis Buñuel. Adoro il travestimento.

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Il travestimento è un’esperienza affascinate che raccomando vivamente perché permette di vedere in noi un’altra possibile vita.

A Madrid certe volte mi travestivo da prete e andavo a spasso così - delitto punibile di cinque anni di prigione.

Mi travestivo anche da operaio. Le ragazze non ti guardano mai. Quel mondo non è fatto per te.

Con un amico, sempre a Madrid, si giocava spesso ai paletos (i cafoni, i bifolchi). Andavamo in taverna, e strizzavamo un occhio alla padrona dicendo: Dia una banana al mio amico e vedrà. Lui la prendeva e la mangiava senza sbucciarla.

Un giorno, travestito da ufficiale, ho dato una bella strigliata a due artiglieri  che non mi avevano salutato spedendoli dall’ufficiale di giornata.

Buñuel alla Residencia de estudiantes di Madrid.

Buñuel non aspetta che un’occasione per lasciare l’ambiente di provincia di Saragozza, così nel 1917, appena diplomato, parte per Madrid senza sapere ancora quale strada prendere.

Accompagnato dalla madre e dal padre, gira per Madrid alla ricerca di una stanza e l'impatto con la capitale spagnola è fortissimo: il giovane Bunuel è intimidito e paralizzato di fronte a cose che non ha mai visto prima e prova vergogna per il suo provincialismo.

Alla fine trova alloggio in una struttura dove resterà per sette anni e che sarà fondamentale per lui: la Residenza de estudiantes. Egli stesso racconta “senza la Residenza la mia vita sarebbe stata completamente diversa. (…) La Residenza costava solo sette pesetas al giorno per una camera singola e quattro per una da dividere con un altro studente. I miei genitori pagavano la retta e mi davano inoltre venti pesetas alla settimana per le piccole spese, cifra di tutto rispetto che però non mi bastava mai.”

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La Residenza faceva parte di un progetto pedagogico–educativo di stampo liberale volto a modernizzare l’istruzione superiore sottraendola al monopolio della Chiesa e delle sue influenze, in cui era possibile svolgere le più disparate attività parascolastiche.

Durante gli anni universitari, infatti, Buñuel comincia a praticare sport: “tutte le mattine, in calzoncini corti e a piedi nudi (…) correvo su un campo di allenamento della cavalleria della Guardia civile. Ho anche creato la squadra di atletica del college (…) e ho perfino praticato la boxe per dilettanti. Ho combattuto due volte in tutto. La prima vincendo per ritiro dell'avversario (che non si era neanche presentato), e la seconda perdendo per scarsa combattività. In realtà pensavo solo a proteggermi il viso. Mi andava bene qualsiasi esercizio: ho perfino scalato la facciata della Residenza.”

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Luis Buñuel in versione sportiva

In quegli anni al suo interno c'era un fervore culturale di rara intensità, giovani ragazzi spagnoli, che a loro insaputa, un giorno, sarebbero diventati artisti indimenticabili.

Due anni dopo di Buñuel, alla Residenza prese alloggio un giovane proveniente daGranada che il regista descrive come “molto brillante, fascinoso, con una visibile volontà di eleganza, cravatta impeccabile, occhi scuri e luminosi”.

Il giovane in questione è l'allora aspirante poeta Federico Garcia Lorca, che presto diviene uno dei più conosciuti studenti della Residenza: “Federico esercitava un'attrazione, un magnetismo cui non resisteva nessuno. (…) La sua camera, alla Residenza, diventò uno dei posti di ritrovo più ambiti di Madrid. La nostra amicizia, che fu profonda, risale al primo incontro. Malgrado tutti i contrasti che dividevano l'aragonese ripulito e l'andaluso raffinato -o forse proprio per questi- eravamo quasi sempre insieme. (…) A contatto con Federico, mi trasformavo lentamente e vedevo un mondo tutto nuovo, che lui mi svelava ogni giorno.”

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Federico Garcia Lorca e Luis Buñuel

Tre anni dopo del regista di Calanda fece la sua comparsa alla Residenza un curioso individuo che inizialmente tutti chiamavano “il pittore cecosclovacco”. “Era un ragazzo timido, con una voce grave e profonda, capelli lunghissimi che si fece tagliare, piuttosto a disagio con le esigenze della vita quotidiana e vestito stranamente”. L'estroso giovane proveniva da Figueres, in Catalogna, e si chiamava Salvador Dalì.

Con i due Luis stringerà una fortissima amicizia, formando un terzetto indivisibile che permetterà a questi illustri artisti di influenzarsi reciprocamente.

Durante gli studi universitari, Buñuel conosce numerosi intellettuali e comincia a frequentare delle riunioni artistiche chiamate peñas, dove seduti intorno ad un tavolo i più brillanti intellettuali dell’epoca discutono di politica e si scambiano idee.

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Salvador Dalí, Moreno Villa, Luis Buñuel, García Lorca, and Jose Antonio Rubio Sacristán.
 Madrid, 1926

La coscienza politica di Buñuel è però ancora assopita o accenna appena a svegliarsi, per il momento le uniche esperienze politiche che egli vive sono all’interno della peña.

La carriera universitaria di Buñuel è molto tormentata: si iscrive ad agraria per poi passare ad ingegneria, frequenta la facoltà di biologia ma abbandona e si iscrive a lettere e filosofia dove in soli due anni consegue il diploma di laurea.

A Madrid Buñuel frequenta i cinema più assiduamente, anche più volte al giorno, ma lo ritiene ancorano svago, ancora non pensa possa diventare un nuovo modo di esprimersi o addirittura un’arte, e che tanto meno lui stesso possa diventare un cineasta.

In molti hanno sono convinti che sia importante muoversi, camminare, correre (anche nel traffico delle città). Il risultato spesso è da incubo. Esseri in tuta si vedono sbucare e correre sui marciapiedi, sulle strade ultra trafficate all’alba, a sera tarda o di domenica per raggiungere non si sa quale fazzoletto verde, tra autobus, automobili. Più che atleti sembrano teste di cuoio in percorsi di guerra.

Oggetti celibi e oggetti poligami.

Due esempi. Sono celibi quelli solitari, autosufficienti indipendenti: ad esempio l’orologio abbisogna al massimo di quanto, in quanto, di una compressa di energia o di un cambio d’abito attorno al nostro polso. Uno smartphone è poligamo perché senza accessori sarebbe solo un vuoto a perdere. Le App, gli aggiornamenti continui dei programmi sono le dialisi che per qualche tempo lo rendono utilizzabile.

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Foto della dott.ssa  cz

…LA POETICA DELLO SPAZIO

Le immagini immediatamente collegate a questa dialettica sono quelle di positivo e negativo. In filosofia è invece associata alla dialettica di essere e non-essere. Una metafora che si costruisce su questo rapporto è quella dell’aperto e del chiuso. “Dentro” e “fuori” richiamano nozioni geometriche in quanto determinazione di spazi in rapporto tra loro. In questo senso il limite, la barriera tra l’uno e l’altro, è la soglia. La soglia per eccellenza è la porta. La porta socchiusa provoca la reverie del desiderio, della tentazione di aprirla e scoprire ciò che sta all’interno o all’esterno. La porta è anche chiusa, inequivocabilmente sbarrata, o piuttosto spalancata, aprendoci un varco verso la libertà.

La porta socchiusa provoca la reverie del desiderio.

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Pietro Bellasi, Sociologo, università di Bologna – segui il suo corso nell’anno accademico 1979/80; ancora dopo tanti anni quando ci incontriamo (molto di rado) ci abbracciamo con  simpatia.

Monumentalizzazione dello spazio. E’ uno dei passatempi più amati dagli uomini: dà un segno visibile immediato di un potere acquisito o l’autorevolezza di una qualche grande idea.

Da sempre abbiamo ammobiliato gli spazi della vita con piramidi, archi, obelischi, torri, cattedrali, palazzi, stradi, viadotti, stazione. Tutto questo lavoro è servito anche a costruire delle dighe contro gli spazi vuoti (arginano gli abissi del silenzio e del caos che ci circondano).

Il nostro senso per l’ordine ci fa colonizzare, riempire gli spazi vuoti e muti.

Questo è ben visibile anche nelle quattro  pereti di casa nostra.  Picchettaggi, recinzioni, barriere di confine delimitano, bloccano la stabilità degli interni; i riquadri delle finestre, i filtri più o meno densi delle tende, i chiaroscuri, le zone d’ombra, i riflessi ci rilassano e ci rendono meno ansiosi.

Fonte: Pietro Bellasi, Il giardino del Pelio.

L’offesa (come la passione) esiste per essere vista: bisogna che il nascondere si veda. Posso modellare a mio piacimento il mio messaggio, ma non la mia voce. Qualunque cosa dico, dalla mia voce l’altro si accorgerà che ho qualcosa. Sono bugiardo, ma non so recitare. Il mio linguaggio è adulto, ma il mio corpo è un bambino.

Fonte: rb

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Casa antica di montagna

Le case antiche sono dei geroglifici, delle ragnatele misteriose che si sono sviluppate nelle diverse generazioni che si sono succedute nei secoli.  Si sono aperte delle porte, abbattuti dei muri, costruiti balconcini, nuove camerette secondo le fantasie, le necessità di chi le abitava. Queste case adattandosi via via alle esigenze di chi le abitava, sono per chi ci vive dei comodi vestiti malandati, in cui si è a proprio agio perché sono diventate calco esatto del nostro corpo. Il loro fascino sta nel fatto di farsi mai scoprire totalmente. Ogni muro è di per sé un piccolo enigma: come mai qui suona a vuoto?  Come diavolo faceva a esserci una finestra così bassa?  Da questa parte c’è il segno della vecchia  scala!

Edifici moderni di città

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I nostri appartamenti moderni di oggi non hanno molto ritegno: si svelano immediatamente.  Il ronzio del motori della lavatrice, le spie, l’aria condizionata, i frullatori, le scope elettriche, trasformano le nostre case in piccole officine: passando da una stanza all’altra si cambia reparto (tutti gli spazi sono senza misteri).

GASTON BACHELARD

La poetica indeterminata della rêverie

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“L'uomo è una creazione del desiderio, non una creazione del bisogno.”

Animus e anima

All'Animus appartengono i progetti e le preoccupazioni, visti come assenza da se stessi; è propria dell'Anima, invece, la rêverie che vive il presente delle immagini felici, della spensieratezza, che è l'essenza del femminile. La rêverie pura, quindi, è, come Bachelard stesso afferma, forse la manifestazione più caratteristica dell'Anima e le immagini poetiche di cui questa si nutre si possono raccogliere, quasi collezionare.

Anche in questo caso è necessario distinguere la lettura come Animus, vigilante, pronta alla critica, e la lettura come Anima, sempre alla ricerca nell'intimità del riposo.

Nella profondità indeterminata della rêverie domina il riposo femminile, che è l'unico vero e concreto riposo di tutto il nostro essere. Nel sonno, infatti, raramente si riposa, oltre il corpo, anche l'anima, e il riposo della notte non appartiene fino in fondo a noi stessi.

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Gaston Bachelard

Filosofo della scienza

Gaston Bachelard è stato un filosofo della scienza e della poesia francese. Epistemologo illustre, è autore di numerose riflessioni legate alla conoscenza e alla ricerca. Wikipedia

Data di nascita: 27 giugno 1884, Bar-sur-Aube, Francia

Data di morte: 16 ottobre 1962, Parigi, Francia

Studi: Università di Parigi

Figli: Suzanne Bachelard

VITA

Nato nel 1884 a Bar-sur-Aube da genitori di modeste condizioni sociali, compì gli studi secondari nella sua città natale. Lavorò dal 1903 al 1913 nel servizio postale, conducendo contemporaneamente gli studi superiori e ottenendo nel 1912 la licenza in matematica.

Partecipò alla prima guerra mondiale (ottenendo la croce di guerra) e nel 1919 entrò nell'insegnamento secondario, ricoprendo per dieci anni il ruolo di professore di fisica e chimica nel suo antico collegio di Bar-sur-Aube.

In questi anni iniziò a studiare filosofia, conseguendo nel 1920 la licenza, nel 1922 l'agrégation e nel 1927 il dottorato con la tesi, che verrà subito pubblicata, Essai sur la connaissance approchée.

Diventò professore a Digione e poi alla Sorbona, come titolare della cattedra di Storia della filosofia della scienza, che tenne sino al 1954.

Morì a Parigi nell'ottobre del 1962.

L’immagine poetica scaturisce dalla  “reverie” (e non dal sogno).

Il sogno appartiene alla notte, la reverie al giorno.

Né la conoscenza né la memoria o l’inconscio sono causa dello scaturire dell’immagine poetica: l’immagine poetica scaturisce dalla “reverie”.

“La reverie è un’istanza psichica che troppo spesso viene confusa col sogno”.

Per definire il concetto di reverie occorre confrontarlo con quello di sogno, che ha a che fare con l’inconscio. La dimensione onirica è caratterizzata da uno stato d’incoscienza in cui l’io è passivo e “subisce” le immagini che scaturiscono dall’inconscio.

 “Nella reverie poetica invece l’anima è veglia, senza tensione, serena e attiva”. La dimensione della reverie è quindi quella in cui l’io è cosciente, è una sorta di sogno ad occhi aperti; è la dimensione più vera dell’immaginazione, nella quale questa si attiva nella sua funzione dell’irreale, allontanandosi progressivamente dalla realtà.

Il termine si può tradurre con “fantasticheria”. La coscienza si trova in uno stato di veglia ma allo stesso tempo lontano dal reale.

È l’immaginazione dunque a risvegliarsi e a produrre immagini poetiche.

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Fonte: Gaston Bachelard

Reverie, casa e finestre

La casa richiama il rifugio, il centro in cui sentirsi sicuri, angolo in chi rannicchiarsi, il nido, la tana. È la zona di forza, centro di massima protezione. Questo conduce alla reverie della capanna, casa primitiva che con la sua rotondità ci avvolge.

Altra immagine che nasce nella reverie della casa riguarda la luce che è in essa e che filtra attraverso le finestre. “Con la sua sola luce, la casa è umana, vede come un uomo, è un occhio aperto sulla notte”.

Ps. Critica.

Il mondo non è una prigione, lo diventa se gli si inventano finestre dietro alle quali si mette il paradiso terrestre. Senza false finestre il mondo non ha limiti. Il guardare verso e attraverso le finestre che non c’erano ha reso il mondo un locale impolverato di egoismi, colmo di scope fasulle con proprietà terapeutiche improbabili. L’uomo deve badare da sé, una volta per tutte, al proprio mondo».

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Fernando Pessoa, 1914.

Fernando António Nogueira Pessoa  (Lisbona, 13 giugno 1888 – Lisbona, 30 novembre 1935) è stato un poeta, scrittore e aforista portoghese.

La sua figura enigmatica interessa gran parte degli studi sulla sua vita e opera.

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La finestra può includere un sacco di diversi valori simbolici e può essere considerata allo stesso tempo un bordo e una zona di protezione: questo elemento architettonico permette di osservare la vita di altre persone, che si svolgono in mezzo alla strada. Il suo sguardo, attento e assorto, allo stesso tempo, porta alla nascita della poesia Tabacaria (1928). Si tratta di una poesia che fin dall'inizio ritrae il crollo dell'illusione: il poeta è un uomo che sceglie di non vivere la sua vita, preferendo trincerarsi dietro una finestra, una profonda disillusione raccontata attraverso la dialettica del 'fuori e dentro'.

Nella Tabacaria finestra permette a due mondi opposti - altrimenti incompatibili - a vivere insieme, anche se rimangono separati. Una finestra, una barriera architettonica che permette di vedere ed essere visti, allo stesso tempo, mettendo insieme due mondi apparentemente inconciliabili.

Poesia la Tabaccheria: http://www.poesieracconti.it/poesie/a/fernando-pessoa/la-tabaccheria

La Finestra come genesi della poesia: la dialettica del fuori e del dentro.

 “Finestre, ciò di cui abbiamo bisogno, mi disse una volta un vecchio saggio in un paese lontano, la vastità del reale è incomprensibile, per capirlo bisogna rinchiuderlo in un rettangolo, la geometria si oppone al caos, per questo gli uomini hanno inventato le finestre che sono geometriche, e ogni geometria presuppone gli angoli retti. Sarà che la nostra vita è subordinata anch’essa agli angoli retti? […] le finestre sono solo una pavida forma di geometria degli uomini che temono lo sguardo circolare, dove tutto entra senza senso e senza rimedio, come quando Talete guardava le stelle, che non entrano nel riquadro della finestra”.

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Talete

« Talete di Mileto tra i Greci fu il primo scopritore della geometria, l'osservatore sicurissimo della natura, lo studioso dottissimo delle stelle »

Finestre stile manuelino e pittura surrealista (in entrambi la realtà e il sogno sono senza c0nfini).

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E’ uno stile architettonico sontuoso e composito, funge da elemento di transizione fra il tardo gotico e lo stile rinascimentale. La costruzione di edifici pubblici, chiese e monasteri in stile manuelino venne finanziata dai lucrativi commerci delle spezie fra l'Africa, l'India ed il continente europeo e, paradossalmente, nel celebrare i fasti del potere marittimo del Portogallo tali enormi spese portarono ben presto in grande crisi le finanze del Paese.

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Il surrealismo segna la fine del primato del positivismo. La realtà si amalgama con l’immaginario, il sogno, come nelle opere di René Magritte.

René Magritte .

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L'illusione ottica dovuta alla sovrapposizione del paesaggio sul cavalletto e di quello fuori della finestra ma rimane intatto il mistero del confine tra pittura e materialità, sogno e realtà, tipico del surrealismo. Il poeta dei sogni affida alle immagini il compito di leggere gli aspetti più reconditi del pensiero umano. Magritte conferisce un ruolo conoscitivo alla sua arte visionaria, mettendo in discussione il mondo reale senza inibire l'intelligenza, in una continua ricerca sistematica di voler trasdurre il "pensiero in immagini"

Libertà negli scambi e fine del politico.

Da qualche decennio stiamo assistendo a un immenso progresso nelle libertà degli scambi, nella libera circolazione dei beni, dei flussi dei dati, delle persone, dei capitali. Questi movimenti sono diventati irreversibili di una globalizzazione ineluttabile (non in termini umani ma di mercato).

Di pari passo stiamo vivendo la marginalizzazione dei politici.  Nel passato i Grandi avevano il privilegio di perdonare, oggi invece sono loro a volersi perdonare (da controllori del mercato si sono metamorfizzati in clochard questuanti).

In virtù dei diritti dell’uomo, invocano la comprensione universale, che era una volta privilegio dei poveri e delle vittime. Supplicano i cittadini di applaudire la commedia degli inganni e accettare le loro piccole malversazioni (questi sono i segni più evidenti della loro insignificanza). 

Repressioni reali per crimini virtuali (zero kills).

Con i cervelli dotati della facoltà di premonizione (i precog) si scopriranno in anticipo i crimini imminenti e poi le squadre di poliziotti precrimine intercetteranno i terroristi e li neutralizzeranno prima che abbiano il tempo di passare all’atto.

Bisogna attivare una profilassi d’interventi di polizia capace di attivare repressioni reali per crimini virtuali (proseguire gli interventi del tipo Iraq anche in maniera molecolare, ovvero polverizzata nei minimi interstizi della vita sociale e politica, esattamente come nella sindrome della mucca pazza - si abbattano tutti i bovini per precauzione: sarà Dio a riconoscere i buoni).

Sicuramente presto partirà da parte di molti governi, l’iniziativa di una Borsa dell’evento, dove si scommettono le quotazioni degli attentati o delle catastrofi. Questo mercato sarà chiamato a funzionare come quello della soia e dello zucchero. Questa iniziativa nascerà perché il mercato libero della speculazione ha una capacità di previsione più accurata di quella rispetto i servizi segreti.

Oggi l’informazione è già data. I giornalisti e i  fotoreport arrivano sul posto dopo gli attentati, però sarebbe bene che arrivassero prima dell’evento - la cosa migliore sarebbe inventare o provocare l’evento per avere la precedenza, se non l’esclusiva.

Fonte: J. Baudrillard, Il patto di lucidità o l’intelligenza del Male.

Non siamo più in un sistema di crescita. Siamo in un sistema di escrescenza, di saturazione. C’è troppo di tutto, e il sistema si blocca per eccesso.

Ogni sistema in espansione a forza di crescita esponenziale, passa al di là della sua stessa fine.

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Ogni certezza produce un’incertezza uguale, se non superiore.

L’eccesso di ragione genera l’ingiustificabile.

L’eccesso d’informazione genera le confusioni delle menti

L’eccesso di capitali genera la speculazione e il crac.

L’eccesso di trasparenza genera il terrore.

L’eccesso di politico ci espelle dal politico.

L’eccesso di tolleranza generare l’intolleranza estrema.

La troppa intelligenza genera l’idiozia.

E così via.

Fonte: J. Baudrillard, Il patto di lucidità o l’intelligenza del Male.

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Questa non è una pipa di Magritte

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Il mondo è una realtà che si sopporta solo negando l’evidenza.

Finite le trascendenze, le illusioni, le cose sono quelle che sono e, così come sono, non si sopportano. Hanno perduto ogni illusione, sono troppo reali, senz’ombra.

Intelligenza tecnica infinita e pensiero finito.

Intelligenza tecnica infinita e pensiero finito.

La democrazia regna a livello di specie.

“Nessuna storia universale conduce dal selvaggio all’umanità, ma ce n’è una piuttosto che conduce dalla fionda alla megabomba” – Adorno.

 

Quanto a intelligenza siamo infinitamente superiori, ma quanto a pensiero siamo alla stessa e identica altezza delle generazioni precedenti, e di quelle future.

Nessun privilegio da un’epoca all’altra, nessun progresso assoluto e su questo punto, almeno, non si danno ineguaglianze: la democrazia regna a livello di specieJean

 Baudrillard

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Theodor Adorno

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 Filosofo

Theodor Ludwig Wiesengrund-Adorno è stato un filosofo, musicologo e aforista tedesco. Fu esponente della Scuola di Francoforte e si distinse per una critica radicale alla società e al capitalismo avanzato.

Sindrome del pentimento.

Molti hanno come unico talento nella vita quello di mobilitare il sentimento del pentimento. Sono rimasticati tutti gli eventi violenti dei secoli passati, e attuali, per sottometterli alla giurisdizione moderna dei diritti  dell’uomo. E’ in atto un delirio revisionista, un imperialismo del pentimento.

E’ un lavoro che rende più della critica sull’orgoglio, l’amore di sé, la fierezza (in confronto sono poca cosa); più che sul piacere, possono contare sull’infelicità che proviamo per le atrocità commesse sull’’uomo e la felicità che ci dona il rimorso.

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Ps. “Dopo l’odio, il nemico fondamentale del genere umano è il rimorso” (Spinoza).

Ps. Rimorso, risentimento e odio hanno la stessa matrice. Sono sentimenti negativi su noi stessi in cerca di un capro espiatorio.

Realtà oggettiva.

E’ la realtà dell’era digitale, dove tecnologia, economia, nel loro progresso implacabile, hanno annichilito ogni forma d’immaginazione.

Il nostro buon vecchio reale, che godeva della sua immaginazione  è scomparso da un pezzo.

Ciò che ha luogo ha luogo, punto. E’ finita la storia nella sua continuità lineare, e sono spariti gli eventi nelle loro discontinuità radicali.

L’utopia che parlava di un immaginario futuro (Che cosa potrebbe accadere…), l’ucronia con una prospettiva inversa (Cosa sarebbe accaduto…)  appaiano solo demenze del passato.

Con una visione realistica delle cose tutto l’immaginario diventa anacronistico, vano (abbiamo perso la grande forza degli eventi virtuali assenti - non oggettivi).

Gli universi paralleli.  Jean Baudrillard, Patafisico.

Letteralmente patafisica (dal francese 'pataphysique, formazione scherz. e arbitraria con (é) p(i)- «epi-» e (mé) ta-physique) significa: ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica (per dopo la fisica s'intende la metafisica).

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Critico e teorico della postmodernità e la società simulacro[4], viene spesso accostato a Gilbert Durand, Edgar Morin e Michel Maffesoli. È pure vicino a Roland Barthes ed influenzato da Marshall McLuhan. Fu uno dei fondatori della rivista Utopie (1967/1980), insegnante all'Università di Parigi X Nanterre e direttore scientifico all'Università di Parigi IX Dauphine (1986/1990).

 Secondo Ilya Prigogine abbiamo l’intuizione dell’irreversibilità dei fenomeni fisici – e la freccia del tempo sarebbe irreversibile, ma si può pensare, nel cuore stesso del tempo di un processo reversibile. Doppia freccia del tempo, doppia freccia del pensiero (le espressioni matematiche rimangono immutate se si inverte la variabile temporale).

Come conciliare questa reversibilità con l’irreversibilità che osserviamo secondo l’intuizione volgare che abbiamo del tempo. Quest’ultima dimensione del tempo non è un’altra freccia direzionale orientata in senso inverso, non è una regressione, è una reversione. E se si può designare la dimensione del tempo con una freccia, allora l’altra sarebbe piuttosto una flessione, un clinamen.

Nella fisica epicurea, il clinamen è la deviazione spontanea degli atomi nel corso della loro caduta nel vuoto in linea retta, deviazione casuale, sia nel tempo sia nello spazio, che permette agli atomi di incontrarsi. Il concetto fu introdotto da Epicuro con il termine greco parenclisi (parénklisis, παρέγκλισις), successivamente tradotto da Lucrezio con il termine latino clinamen.

In fondo, il Big Bang e il Big Crunch nascono insieme ed esplodono simultaneamente e si snodano parallelamente, anche se nel senso opposto. Nell’ordine del caos tutti i sistemi e tutte le funzioni si contraggono, si riflettono, involvono secondo una logica che esclude qualsiasi teoria evoluzionistica (e quella della freccia del tempo, come l’altra dell’entropia, sono teorie evoluzionistiche).

In cosmologia, il Big Crunch è un'ipotesi sul destino dell'Universo: sostiene che l'Universo smetterà di espandersi ed inizierà a collassare su se stesso. È esattamente simmetrico al Big Bang.

Altri esempi di mondi paralleli

Existential Divide. La nascita segna una linea di demarcazione tra due universi, l’io e il non io. Ma questa discriminazione non è decisiva perché tutte le possibilità venute a meno alla nascita, corrono parallelamente e di tanto in tanto il non io fa delle incursioni nella sua linea vita (nulla di ciò che non ha avuto luogo scompare definitivamente). Tutti gli eventi sono dati in potenza, e tutti aspirano all’apparizione suscitando un eco in noi. Nulla è lasciato alla probabilità statistica; è un universo del caso, della fortuna, del gioco. Ovviamente a due vite corrispondono due morti. Si può di tanto in tanto disertare la propria vita – una delle due - e rifugiarsi nell’altra.

A volte si è morti ancora in vita. Così, nel film Lezione di piano, di Jane Campion, Ada, o almeno una delle due, è rimasta in fondo all’oceano, incatenata al piano colato a picco, mentre l’altra si è liberata per riemergere in una vita anteriore, o ulteriore.

Lezione di piano… Ada, Baines, Flora e il pianoforte riprendono il mare verso una vita insieme, ma, all'improvviso, Ada fa chiedere insistentemente che il piano venga gettato in mare e fa in modo che un piede le rimanga impigliato in una fune e il peso dello strumento la trascini in acqua. Sembra un tentativo di suicidio, ma Ada capisce che, nonostante tutto, vuole vivere e decide di riemergere.

Il pianoforte, strumento della nascita del suo nuovo amore, rimane in fondo all'oceano. Nella vecchia casa in Scozia, Baines compra un nuovo pianoforte per Ada e le costruisce un dito d'argento per permetterle di tornare a suonare e lei, rasserenata dalla sua nuova vita, reimparerà a parlare.

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Vita e morte. La morte non è l’esaurirsi progressivo della vita: sono processi autonomi. L’apoptosi si genera contemporaneamente all’inizio della vita. E la morte non è l’esaurirsi progressivo della vita: sono processi autonomi. Ciò spiega l’assurdità del volere sradicare la morte a tutto vantaggio della vita, come fanno le nostre tecniche attuali.

Apoptosi. In biologia, il termine apoptosi (coniato nel 1972 da John F. Kerr, Andrew H. Wyllie e A. R. Currie a partire dal termine greco che indica la caduta delle foglie e dei petali dei fiori[1]) indica una forma di morte cellulare programmata,[2] termine con il quale il processo è stato tradizionalmente chiamato.

Con l'espressione sindrome di Stoccolma si intende un particolare stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che si manifesta in alcuni casi in vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica. Il soggetto affetto dalla Sindrome di Stoccolma, durante i maltrattamenti subiti, prova un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino all'amore e alla totale sottomissione volontaria, instaurando in questo modo una sorta di alleanza e solidarietà tra vittima e carnefice. Da quel preciso momento l’esistenza dell’illustre psichiatra Luke Rhinehart volta prepotentemente pagina: sarà totalmente piegata alle volontà del Dado

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Jean-Claude Romand era un ragazzo come tanti altri, forse un tantino più noioso e grigio dei suoi coetanei. Era diligente, disponibile con gli amici che, come lui, stavano crescendo a Clairvaux-les-Lac, una cittadina del Giura francese, al confine con la svizzera e il cantone di Ginevra, non lontano da Ferney, la città dove Voltaire passò l'ultima parte della sua vita.

Jean-Claude era un ragazzo, dicevo, che un giorno fa una stupidaggine: non si presenta all'esame d'ammissione al terzo anno della facoltà di Medicina. Niente di più di una fesseria, rimediabile dando l'esame al successivo appello. Senonché Jean-Claude invece sceglie di mentire, affermando di aver dato regolarmente l'esame e di averlo passato. Da quel momento in poi la sua vita diventerà un inferno di menzogna in cui il giovane e poi l'uomo, il padre, il marito, il cittadino modello sprofonderà con tutto il suo essere e culminerà nella strage di cui al secondo paragrafo di queste note.

Jean-Claude fa finta di frequentare la facoltà di medicina. Frequenta le lezioni prendendo meticolosi appunti, scritti con la sua meticolosa calligrafia. Appunti che regolarmente passa ai suoi compagni di università. Non dà esami, ma a casa e agli amici, alcuni dei quali condividono il suo corso di studi, dice di averli passati tutti e con profitto. Si laurea, secondo lui, a pieni voti e viene assunto all'Organizzazione Mondiale della Sanità, a Ginevra. Frequenta, sempre secondo lui, Bernard Kouchner, il fondatore di Medici Senza Frontiere.

Dapprima i suoi genitori lo mantengono, dandogli illimitato accesso al loro conto in banca. Poi, millantando la possibilità di investire i loro risparmi in un fondo svizzero ad alto rendimento, Romand coinvolge tutte le persone che conosce ad affidare a lui i propri risparmi, con la prospettiva inoltre di far loro risparmiare le tasse sulle plusvalenze. Questo gli permette di avere un tenore di vita consono alla posizione manageriale che dice di ricoprire all'OMS e di confermare l'immagine falsa che di sé fornisce alle persone che lo circondano, compresa Florence, una ragazza, una lontana cugina, che conosce dai tempi del liceo. Gli riesce di convincerla a sposarlo. Contrariamente a lui, Florence si è davvero laureata in Farmacia.

Tutte le mattine, Jean-Claude esce di casa, accompagna i bimbi all'asilo e poi a scuola, e poi prende la via della Svizzera. Arriva in qualche parcheggio dove lascia la sua automobile e comincia a vagare per i boschi.

Nessuno lo cerca al lavoro. Se hanno bisogno di lui, la moglie, gli amici e i parenti prossimi possono mettersi in contatto con lui solo attraverso il cerca-persone. Quando accenna al suo lavoro all'OMS, nessuno mette in dubbio la veridicità delle sue affermazioni. Perché dovrebbero? Tutto si svolge normalmente anche se Jean-Claude ha la consapevolezza che tutto questo benessere un giorno arriverà al dunque: le persone vorranno che lui restituisca i loro “investimenti” e tutti i nodi verranno al pettine. Quel giorno Jean-Claude sprofonderà nella vergogna e questa è una previsione più che accurata, ineluttabile.

L'uomo dei dadi - Luke Rhinehart.

Nel 1971 esce negli Stati Uniti L’uomo dei dadi (la battagliera Marcos Y Marcos lo ha pubblicato in Italia nel 2004), di Luke Rhinehart, pseudonimo di Gorge Cockcroft, ex-psichiatra brillante e di successo rifugiatosi nella comunità hippie che vive e gira il mondo a bordo di un trimarano (forse).

L’uomo dei dadi è la sua autobiografia romanzata (non c’è dato sapere quali particolari siano inventati e quali siano invece tratti dalla vera storia dell’autore).

Non è un romanzo che resta memorabile per la tecnica narrativa: Rhinehart scrive bene e semplice, certo, ma la sua scrittura è molto istintuale, passa senza difficoltà dalla prima alla terza persona così come gli viene, non come cifra stilistica tipica della scrittura post-moderna. Del resto lo specifica anche l’autore stesso nella breve prefazione.

Ciò che davvero interessa di quest’opera è il concetto che ne sta alla base:

prendete un uomo appagato dal lavoro, dalla moglie, dagli splendidi figli e dalle amicizie interessanti; mettete che una sera, al termine di una partita di poker, il suddetto uomo trovi per caso un dado caduto a terra sotto una donna di picche. “Se è Uno violenterò Arlene”, pensa Luke, il protagonista. “Gli altri numeri significano letto”.

Ciò che lo fissa dal pavimento è un incontrovertibile Uno.

Luke esce di casa, scende le scale e violenta Arlene, la moglie del suo migliore amico e collega.

Quest'ultimo scenario comincia a delinearsi quando il suocero, che vuole comprarsi una Mercedes, lo prende di petto e chiede la restituzione almeno di una parte dei soldi. L'uomo cade dalle scale e muore sul colpo.

Passa ancora un po' di tempo. Intanto Jean-Claude si è fatto un'amante a Parigi, Corinne, che porta a cena in ristoranti costosi e ricopre di regali. Anche lei gli ha affidato i suoi soldi. Quando la donna si stufa e minaccia di lasciarlo, perché – dice candidamente – lo trova triste, Jean-Claude dichiara di avere un linfoma. È un sotterfugio che ha già sfruttato anni prima quando Florence, allora sua fidanzata, ha espresso lo stesso desiderio di lasciarlo. Il linfoma dormiente si desta nei momenti difficili e, se non altro, sposta l'attenzione da quello che è l'aspetto principale della sua vita fittizia. Anche Corinne però ora vuole indietro i quattrini.

Quando la madre riceve una lettera dalla banca che l'informa di uno scoperto di conto di 40.000 franchi, Jean-Claude capisce di essere arrivato al capolinea.

Rassicura la madre. Poi si reca ad acquistare un silenziatore per la sua carabina. Acquista dei sedativi e alcune sostanze tossiche che, essendo notoriamente lui medico, non destano alcun sospetto nel farmacista. Acquista uno spray urticante e un dissuasore elettrico. Acquista un matterello (anche se al processo negherà di averlo fatto). Prende una tanica e la riempie di benzina.

Si reca a casa dei genitori e li fredda con la carabina, una dopo l'altro. Uccide il cane. La madre riceve una fucilata in pieno petto, deve perciò essersi resa conto di cosa stesse succedendo.

Poi Jean-Claude va a casa propria. È notte. Colpisce Florence nel sonno con il mattarello e le spacca il cranio. Al mattino si mette sul divano con i bambini a guardare I tre porcellini. A basso volume, per non svegliare la mamma. Cerca di far bere loro il veleno, ma loro non vogliono saperne perché ha un sapore cattivo. Allora, con la scusa di provar loro la febbre li porta al piano di sopra. Prima l'uno e poi l'altra. Ancora la carabina.

Sistemata la famiglia, Jean-Claude parte per Parigi, dove ha promesso a Corinne di portarla a cena da qualche parte, nei boschi intorno alla città, dal suo amico e collega Bernard Kouchner. Una pura fantasia. Si perdono. Con la scusa di metterle una collana, induce la donna a scendere dall'automobile e l'aggredisce con lo spray urticante e con il dissuasore elettrico. Lei però reagisce, non molla e lui sembra improvvisamente riprendere coscienza della realtà. Si scusa. Imputa il suo stato confusionale al linfoma. Le fa promettere di non dire a nessuno che l'ha aggredita. Le promette a sua volta, di portarle al più presto tutti i soldi.

Torna a Clairvaux-les-Lac. Va a casa. Partendo dalla soffitta, comincia a cospargere benzina. Si mette in pigiama. Appicca il fuoco alla soffitta, poi alla stanza dei bambini. Assume dei barbiturici scaduti. Al processo dirà che in quel momento non si ricordava dove avesse riposto il veleno. Arrivano i pompieri, attratti dall'incendio della soffitta. Il fumo comincia a soffocarlo. Lui va alla finestra e comincia a battere sulle imposte chiuse per attirare l'attenzione. Poi sviene.

Quando si risveglia dal coma, cerca di negare. Tira in ballo un fantomatico uomo nero, ma è contraddetto dall'evidenza di tutte le false affermazioni che ha fatto fino ad allora la cui veridicità gli inquirenti sono andati a verificare, una dopo l'altra, sorpresi che nessuno lo avesse fatto prima di loro. Al processo Romand sembra perseguire la verità, ma respinge tutte le ipotesi e gli addebiti che danneggino la sua immagine e, soprattutto, che non siano corroborati da prove certe: «Perché dovrei negare?» I consulenti del tribunale che lo hanno esaminato gli hanno diagnosticato un disturbo narcisistico della personalità. Alla fine del processo, la condanna comminata è l'ergastolo.

L'Avversario è il romanzo-verità che Emanuel Carrère ha scritto per cercare di dare una spiegazione alla vicenda di questo bugiardo patologico.

Dopo aver cominciato il romanzo, arrivato a pagina 12 sono stato tentato di abbandonarlo. Fa appello – mi sono detto – a quella parte nascosta di noi che è specialmente attratta dai grandi drammi giudiziari, da quei processi che sviscerano i retroscena di crimini sensazionali. Confesso che ho continuato per inerzia, ma comunque senza fatica.

Il libro è scritto in un asciutto linguaggio giornalistico, tra il rotocalco e la diaristica. Il confronto immediato è con A Sangue Freddo di Truman Capote, un romanzo che, nel suo ambito, ha fatto epoca.

L'originalità di questo è tutta nel titolo. “L'Avversario” è uno dei termini usati nelle scritture per identificare il Demonio e Carrère, nella vicenda di Jean Claude Romand, sembra cercare proprio questo: tracce dell'operato del Principe delle Tenebre. Le trova? Forse sì. Forse no.

Le trova, credo, quando di fronte alla conversione, alla crisi mistica di Romand, indotta da due volontari che portano conforto ai carcerati e che stringono amicizia con l'assassino, Carrère si chiede se il bugiardo compulsivo che è in lui, se “l'Avversario”, in questa sua penitente e devota svolta religiosa, in questa serena accettazione del destino che lo ha colpito, non lo stia nuovamente ingannando.

L'autore ci lascia col sospetto che, ancora una volta Lucifero stia pericolosamente facendo capolino. In questa circostanza, dietro l'infinita misericordia di Dio.

I sogni di un tempo sono scomparsi.

Quando di mattino, un sogno non era più presente nella memoria, questa si rivolgeva alla Signora Notte per rivisitarlo (un tempo era Lei, dall’Isola dei Sogni, a distribuirli).

Oggi la Notte a queste richieste risponde che i sogni di un tempo sono scomparsi (lei è disoccupata).

Ora i sogni nascono nel cervello degli uomini, non vengono dalla Notte (o dagli Dei).

Questa caduta nello psichico però non ha alcun valore profetico (per averlo, deve venire da una trascendenza, quella della Notte).

Questo cambiamento, questa virata deve fare capire a ogni persona che conta solo l’oggettività della realtà, e solo questa va messa a fuoco (l’immaginario è materia per i poeti).

Fortunatamente, questa messa a fuoco definitiva del mondo non è ancora possibile.

Ogni scatto è preceduto da un tremito che rende la realtà mai definita perfettamente.

Scrive Jean Baudrillard: …qualsiasi gesto, anche preciso, è preceduto da un tremito, da un atto sfuggente, e ne reca sempre qualche traccia.

Umanità autoreferenziale. Dal contratto al patto.

La maggioranza è dissidente su tutto, e per lo più è una dissidenza clandestina (…chi non accetta la realtà attuale è accusato d’insensibilità nei confronti degli affamati, e non ringrazia mai a sufficienza questo mondo meraviglioso tecnologico).

Il contratto sociale che ci lega con il nostro mondo ci soffoca con il suo insieme di diritti e doveri. Oggi si auspica un ritorno ai patti di un tempo. Sogniamo di rivivere le complicità fantastiche, spesso irreali, con il prossimo e con il mondo intero.

Ha scritto Walter Benjamin: L’umanità, che in Omero era uno spettacolo per gli Dei dell’Olimpo, lo è ora divenuta per se stessa. L’umanità si permette di vivere il proprio annientamento come un godimento estetico di primo ordine.

Finita l’euforia per la tecnologia, oggi questa realtà profana, libera da ogni mistero ci pesa come un macigno: la esaltiamo ma nello stesso tempo sotto, sotto, sogniamo di affondarla.

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Contatto e patto.

Il punto centrale della distinzione sta nel modo in cui il liberalismo da un lato e le tradizioni biblica  pensano il nesso tra obbligazione e consenso.

Contratto. L’Obbligo poggia completamente sul consenso accordato da soggetti liberi e autonomi in virtù di una coincidenza o di interessi o di principi ( Stiamo insieme, come individui, perché ci conviene o perché abbiamo buone ragioni per farlo).

Patto. L’obbligo non poggia mai solo su un consenso contrattualmente accordato per interesse o buone ragioni, ma su  memorie condivise per un senso di un destino comune, dello ‘stare sulla stessa barca’.

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L’arte dell’anamorfosi ! . Il mondo visto da un’altra prospettiva.

Anche nella tracotanza senza limiti e irreversibile del sapere, della conoscenza, della tecnologia si può intravedere (cambiando la prospettiva di osservazione) la reversibilità angosciante della fine di tutto ( è sempre presente in noi - anche se spesso in sottotraccia).

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L’arte dell’anamorfosi ! Sembra una parola complicata, in realtà l’anamorfosi non è altro che un’immagine fortemente distorta che acquista la «vera forma» solo quando l’osservatore si dispone in una particolare posizione molto inclinata rispetto al suo piano.

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Ambasciatori (Holbein il Giovane)

Ambasciatori

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cid:image022.jpg@01D1DDF7.909CC9B0Autore

Hans Holbein il Giovane

     Gli Ambasciatori è un dipinto a olio su tavola (206x209 cm) di Hans Holbein il Giovane, databile al 1533 e conservato nella National Gallery di Londra. Tra le opere più celebri della galleria, si tratta di un doppio ritratto a figura piena, ambientato vicino a un ripiano pieno di oggetti simbolici ed evocativi, tra cui un'indistinguibile scia sul pavimento: guardando il dipinto in scorcio di lato essa diventa un teschio, memento mori alla fugacità delle cose terrene, e firma dell'autore (hollow bone, teschio, ha in inglese una pronuncia simile a Holbein)

     I due uomini sono ritratti in tutto il vigore della giovinezza e nella sontuosità del loro rango sociale elevato. Jean de Dinteville all'epoca aveva 29 anni. Il vescovo a destra aveva invece 25 anni (sta scritto sul bordo del libro su cui appoggia il gomito), ed ha un vestito più sobrio, legato al suo stato di prelato, anche se, a ben guardare, altrettanto sontuoso. La cappa scura è infatti foderata di pelliccia di visone ed ha una ricca damascatura, per quanto cupa.

     Gli oggetti.

     Sullo sfondo di un tendaggio verde, si staglia al centro una sorta di alto tavolino con un ripiano inferiore. Su di esso si trovano una serie di oggetti che ricordano gli interessi intellettuali dei due giovani, in linea con quelli delle classi più agiate. Sul ripiano superiore, poggiati su un raro tappeto orientale, si trovano oggetti legati alle scienze e le esplorazioni: un globo celeste, quadranti, bussole, astrolabi, meridiane e altri strumenti per la misura del tempo e delle distanze terrestri e celesti. Sul ripiano inferiore si trova un globo terrestre (con l'Europa al centro, con segnato Polisy

     , in Francia, dove il Dinteville aveva il suo castello[1]), un libro di aritmetica, un compasso da architetto, una squadra, un libro di inni musicali, un grosso liuto, un astuccio con dei flauti. È evidente come tutti questi oggetti rimandino alle arti liberali, intendendo come esse siano ampiamente praticate dai due uomini[2]

     Il liuto ha una corda rotta, un primo riferimento alla fugacità delle cose terrene. Ciò potrebbe anche significare disarmonia, intesa come riferimento alle guerre di religione di quegli anni[2]; a tal proposito anche il libro d'inni riporta due canti usati sia dai luterani che dai cattolici, forse un appello all'unità[1]. Dopotutto nel libro d'aritmetica si legge chiara la parola "dividirt", allusione alla divisione matematica, ma anche alla divisione civile legata ai conflitti; inoltre tale operazione era considerata simbolo di buon governo (si pensi alla "divisione" di Salomone), inteso come auspicio per il difficile periodo che si presentava[1].

     Il teschio

     Il dipinto contiene però anche un profondo messaggio inquietante.

·              La figura in basso centrale infatti, apparentemente informe, è l'immagine di un teschio tridimensionale che, per effetto della deformazione ottica appare correttamente solo se si è posizionati sul lato destro del dipinto, a qualche metro di distanza. Questo effetto ottico è noto come anamorfosi. Il Crocifisso sta a simboleggiare che nonostante tutte le cose (invenzioni scientifiche, vestiti sfarzosi, lusso ecc..) alla fine tutti sono destinati alla morte e al giudizio e la Croce appare come unica meta

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Il libro d'inni

 

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Il pugnale

 

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L'iscrizione sul bordo del libro

 

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Il quadrante poliedrico

 

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Dettaglio dell'Europa, con l'indicazione di Polisy

 

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Il medaglione al collo

 

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Il crocifisso

 

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·                         Ubiquità virtuale e ubiquità poetica (mitologica).

·                        Nello spazio virtuale d’internet, siamo noi a cambiare luogo quando si naviga nella rete, mentre nello spazio poetico, mitologico, sono gli Dei a trasformarsi in noi. L’uomo poetico è transitato dalle divinità ed è abitato da tutti i luoghi del pianeta. Essere transitato dagli Dei è un segno del destino in cui la realtà si perde. Tutto diventa aleatorio, tutto si raccoglie nei dettagli, nel frammento. Ogni discorso logico è superfluo, annoia. La poesia ha cancellato le sue tracce, il suo passato, sembra che ci sia sempre stata.

·                        Fonte: JB

·                        Le forze de caso ci abitano spesso sia nei cicli della vita in Progress che in quelli maledetti.

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·                        La musica del caso

·                        Romanzo di Paul Auster

·                        La musica del caso è un romanzo scritto nel 1990 da Paul Auster.Wikipedia

·                        Prima pubblicazione: 1990

·                        Autore: Paul Auster

·                        Genere: Mistero

·                        Editori: Viking Press

·                        Adattamenti: La musica del caso (1993)

·                        Nomine: Premio PEN/Faulkner per la narrativa

·                        Ricerche correlate

·                        Un'eredità imprevista determina una svolta nella vita di Jim Nashe, il protagonista della Musica del caso. Jim molla il lavoro, lascia sua figlia e, alla guida di una fiammante Saab 900, vagabonda per un anno intero avanti e indietro attraverso l'America. Sempre casualmente incontra Jack Pozzi, un giovanissimo giocatore d'azzardo, reduce da una rocambolesca avventura notturna. Con ciò che resta dell'eredità di Nashe i due decidono di portare avanti il progetto di Pozzi: battere a poker Flower e Stone, due miliardari per caso (hanno vinto una grossa somma con un biglietto della lotteria). Ma le cose non vanno nel modo sperato.

·                        Così quello che sembrava essere un classico romanzo on the road, con un eroe che attraversa l'America sconfinata, si trasforma in un altro tipo di avventura: un romanzo sull'azzardo, e sul potere sconfinato del Caso.

·                        Trama

·                        Trama[modifica | modifica wikitesto]

·                        Jim Nashe è un vigile del fuoco che vive una profonda crisi economica e per questo motivo viene abbandonato dalla moglie. La separazione lo costringe ad affidare la figlioletta di due anni alle cure della sorella, che vive in un altro stato.

·                        In questo periodo particolarmente difficile Jim eredita dal padre, che non vede da circa trent'anni, una piccola fortuna. Con questi soldi istituisce un fondo fiduciario a favore della figlia, compra una macchina nuova (una Saab 900) e si mette in viaggio sulle strade americane, senza una meta precisa, per tentare di superare il momento di crisi.

·                        Durante il suo viaggio, si imbatte nel giocatore di poker professionista Jack Pozzi, che lo convince a partecipare ad un torneo di poker organizzato nella loro tenuta in Pennsylvania da due milionari eccentrici e misantropi, Flower e Stone.

·                        I due hanno fatto fortuna vincendo ventisette milioni di dollari alla lotteria, vivono completamente appartati e si dedicano ad hobby molto particolari: Flower fa collezione di oggetti storici e Stone dedica tutto il suo tempo ad un plastico, la "Città del Mondo", in cui ogni cosa sembra accadere simultaneamente.

·                        La partita a poker si svolge quindi in questa casa dall'atmosfera cupa e surreale e ben presto si trasforma in un gioco che mette in palio la libertà di Nashe e Pozzi. I due, avendo perso il torneo, dovranno quindi confrontarsi con la "mania" più strana di tutte: costruire un "muro" con le pietre di un vecchio castello irlandese del XV secolo che i due milionari hanno comprato, fatto smantellare e fatto trasferire nella loro tenuta.

·                                                l'impresa si trasforma ben presto in un'esperienza metafisica e terrificante che segnerà per sempre l'esistenza dei due amici, fino all'inquietante epilogo cid:image004.jpg@01D1DE17.894E9E20cid:image003.jpg@01D1DE17.8722BD70

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Il dio principale degli Aztechi era Huitzilopochtli, nome che significa letteralmente "colibrì del Sud", che era dio della guerra e del sole. In suo nome venivano celebrati sacrifici umani e feste soprattutto nel mese di Panquetzaliztli (dal 7 al 26 dicembre). I sacrifici umani costanti erano “necessari per tenere il Sole in movimento”.

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La luce del sole non splende più.

Viviamo dell’immenso dono gratuito dell’energia solare, di questa prodigalità senza contropartita, ma ci dobbiamo ricordare che nemmeno il sole dispensa energia gratuitamente. Gli Aztechi lo sapevano bene, tanto che restituivano questo dono a suon di sacrifici umani. Anche l’energia solare è il risultato di uno scambio duale, simbolico. Si sacrifica agli Dei, i quali a loro volta si sacrificano per fare esistere la luce, gli astri, gli esseri viventi. Oppure gli Dei si sacrificano per primi, e gli uomini li seguono: la forma duale opera in un senso o nell’altro. Nulla esiste fuori dallo scambio simbolico.

Noi non solo abbiamo chiuso questo rapporto con il sole. Con il nucleare ne abbiamo rubati i suoi segreti, senza restituire nulla. La reversibilità duale si è inceppata, ha assunto la forma di vendetta: la sua luce è oramai una luce di morte.

Jean Baudrillard, Il patto di lucidità o l‘intelligenza del male.

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L’immagine è caduta nel reale.

E’ vero che c’è violenza in certe immagini, ma questa è largamente compensata dalla violenza fatta all’immagine, dal suo sfruttamento a fini di documentazione, di messaggio, sfruttamento a fini politici, pubblicitari, a semplici fini d’informazione.

Gli iconoclasti bizantini distruggevano le immagini per evitare l’iconolatria. Noi, pur facendo apparentemente l’opposto, siamo sempre degli iconoclasti: distruggiamo le immagini sovraccaricandole di significato (le uccidiamo attraverso il senso - sono colluse in modo vergognoso con il reale).

Le immagini realistiche captano ciò che è. In fondo però dietro la loro proclamata oggettività sono solo reportage, luoghi comuni realistici asserviti alla realtà oggettiva.

La maggioranza parte delle immagini riflettono la miseria o la violenza della nostra quotidianità. Ad esempio per Oliviero Toscani ha reintegrato nella moda il sesso, l’’AIDS, la guerra e la morte (Nota: la pubblicità fatta alla felicità non è meno oscena rispetto a quella fatta alla sventura).

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Una immagina ci appartiene invece solo se esiste in sé e per sé (deve attenersi all’irrealtà più rigorosa, è silenziosa, deve ricordare il silenzio del deserto).

E’ un universo parallelo (e non c’è uno più bello di quello del dettaglio o del frammento).

L’obiettivo fissa contemporaneamente il momento in cui ci siamo e in cui non ci saremo più, anche se la messa fuoco cristallizza solo la nostra assenza.

Fonte: Jb

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Jean Baudrillard fotografo.

Molti lo conoscono come sociologo, uno dei più originali e controversi della scena contemporanea. Ma non tutti sanno che Jean Baudrillard, francese di Reims, classe 1929, docente di sociologia all' università di Parigi-Nanterre, autore di saggi famosi come America, La trasparenza del male, Il delitto perfetto: la televisione ha ucciso la realtà? e Il complotto dell' arte, coltiva anche un' altra passione, la fotografia. «È l' oggetto che ci pensa...» è il titolo della mostra, inaugurata ieri da Fnac (via Torino, angolo via della Palla) che allinea una cinquantina di foto a colori scattate da Baudrillard in giro per il mondo. Paesaggi, scorci urbani, periferie industriali, nature morte, interni domestici, quasi mai persone. La mostra resterà aperta fino al 19 maggio. Orari: 10/20, domenica 14/20. Il 18 aprile alle 18.30 da Fnac Baudrillard converserà in pubblico della sua opera con l' amico artista Enrico Baj.

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Nizza, camion contro folla provoca oltre 80 morti. Hollande: atto terroristico 10:53

NIZZA (Reuters) - Un uomo armato alla guida di un camion si è lanciato contro la folla che stava assistendo alle celebrazioni per la festa nazionale del 14 luglio a Nizza, provocando la morte di almeno 84 persone, tra cui molti bambini, e ferendone decine in quello che il presidente francese Francois Hollande ha definito un atto terroristico.

Ripropongo il mio Sentiment  del 03.05.2003

Nb: Non giustifico in nessun modo il terrorismo. Cerco di capire anche se non ho soluzioni da proporre.

 

Guerra/guerriglia

La guerra è arrogante, trionfalistica e stupida per i suoi argomenti e per le motivazioni perché in realtà il potere è interessato solo alla conservazione della propria dominanza (quando questa è garantita ritorna la massima tolleranza e comprensione).

I dominanti ricorrono alla guerra quando sono convinti di vincerla .  “… siamo i più forti”.

Guerriglia. Questa è il linguaggio di chi si sente dominato, che sa di essere perdente in caso di guerra. Il terrorismo cerca di segnalare che ci sono degli esclusi, dei perdenti che sono pronti a donare la vita perché non ne può più della giustizia dei dominanti.

Ora molti gruppi, etnie, stati, che sono esclusi dalla potenza delle armi e dalle tecnologie, capiscono che  non sono in grado (se non in tempi lunghissimi) di  diventare competitivi. Questa marginalità provoca  spesso in loro aggressività,  che sfocia anche in  azioni  di terrorismo.

Forse aveva ragione il poeta Fernand Gregh quando scrisse: “Non ci sono cattivi, solo sofferenti”.

……………

Limiti del pensiero e dell’agire del mondo europeo.

Siamo rimasti ancora al pensiero limitato razionale dei Lumi, all’uomo ideale, capace di essere guidato dalla luce della ragione.  Ancora oggi il problema di sapere come un popolo intero abbia potuto seguire i nazisti nella loro impresa di sterminio rimane disperatamente insolubile. Lo stesso oggi con i nostri Lumi non potremmo mai capire, e quindi combattere, l’odio feroce dei terroristi nei nostri confronti.

Orologi meccanici.

Il tic-tac di una pendola (o di un orologio) consacra l’intimità di un luogo perché ha molte analogie con il nostro cuore. L’orologio forse è l’oggetto più rassicurante del mondo.

Impero del bene e terrorismo.

Sfida  e aggressione (fonte: JB,  Power Inferno, 2003)

La globalizzazione significa anche la nascita di un nuovo potere, l’Impero del bene (la violenza del bene). La violenza del potere consiste nel donare senza contropartita possibile (ha occupato il posto degli Dei - senza  lasciare spazio al sacrificio, al contro dono).

L’Impero del bene non teme nessuna forma di aggressione, teme solo l’umiliazione.

...

Ogni rappresaglia possibile contro gli atti di terrorismo non sono altro che ritorsioni fisiche, mentre le disfatte sono  simboliche. La guerra risponde all’aggressione, ma non alla sfida. La sfida può essere raccolta solo umiliando l’altro a propria volta – certamente non schiacciandolo sotto le bombe  o chiudendolo come un cane a Guantanamo.

Valori universali.

L’universalità riguarda i diritti umani, la libertà, la cultura, la demcrazia.

L’universale in epoca illuminista si faceva per eccesso, oggi per difetto, attraverso una fuga in avanti verso un  minimo comune deminatore. Oggi ci chiediamo persino se l’universale sia mai esistito fuori dai discorsi ufficiali.

Di sicuro anche i valori universali sono stati globalizzati: la democrazia e i diritti dell’uomo circolano come qualsiasi prodotto (come il petrolio o come i capitali).

Nota: La globalizzazione riguarda le tecniche, il mercato,il turismo, l’informazione.

Tutte le culture spariscono quando perdono le loro pecularietà e si universalizzano. Pensiamo che quando un valore si eleva a universale sia un bene: non ci rende conto del pericolo mortale che questa promozione comporta ( la fine dei valori!).

Scrive JB: Le altre culture sono morte per le loro particolarità – una bella morte, in fondo - mentre noi moriamo per la perdita di ogni particolarità, per lo sterminio di tutti i nostri valori – che è invece una malamorte.

Fonte: Jean Baudrillard, Power Inferno, 2003

L’universalità riguarda i diritti umani, la libertà, la cultura, la demcrazia.

L’universale in epoca illuminista si faceva per eccesso, oggi per difetto, attraverso una fuga in avanti verso un  minimo comune denominatore. Oggi ci chiediamo persino se l’universale sia mai esistito fuori dai discorsi ufficiali.

Di sicuro anche i valori universali sono stati globalizzati: la democrazia e i diritti dell’uomo circolano come qualsiasi prodotto (come il petrolio o come i capitali).

Nota: La globalizzazione riguarda le tecniche, il mercato, il turismo, l’informazione.

Tutte le culture spariscono quando perdono le loro pecularietà e si universalizzano. Pensiamo che quando un valore si eleva a universale sia un bene: non ci rende conto del pericolo mortale che questa promozione comporta ( la fine dei valori!).

Scrive JB: Le altre culture sono morte per le loro particolarità – una bella morte, in fondo - mentre noi moriamo per la perdita di ogni particolarità, per lo sterminio di tutti i nostri valori – che è invece una malamorte.

Fonte: Jean Baudrillard, Power Inferno, 2003

Conoscenza. Ci siamo sbagliati.

Abbiamo pensato che le cose stiano passivamente aspettando di essere scoperte, alla stregua in cui l’America abbia aspettato Colombo per essere scoperta.

Ma non è così. Nel momento in cui il soggetto scopre l’oggetto, questo si modifica.

La scoperta quando strappa l’oggetto dalla sua opaca immobilità, dal profondo segreto nel quale si era addormentato, questo tende a sfuggire al soggetto (cerca di mantenere vivi i propri segreti). L’oggetto diventa un imbroglione.  Ogni oggetto si comporta come un virus, si defila inventando continuamente nuove resistenze. Questi processi sono evidenti anche nella comunicazione dei media a causa di un eccesso d’informazione ( Nota: questa logica si può applicare al campo sessuale e produttivo, e non solo).

Fonte:  jb

Cellule immortali.

Comunemente una cellula è destinata a dividersi e moltiplicarsi per un certo numero di volte prima di morire. A volte questo processo di moltiplicazione s’inceppa e la cellula dimentica come morire, dimentica che deve morire (diventa una cellula cancerogena, ovvero  immortale). 

Si parla spesso della lotta per la vita contro la morte, ma la minaccia opposta di non morire è ancora più angosciante. Sognare l’immortalità è la peggiore condanna, il destino più terrificante.

Dopo la grande rivoluzione realizzata con l’avvento della differenziazione sessuale e della morte, con la clonazione possiamo liberarci dal sesso e dalla morte. Ciò getta una luce sinistra in tutti quelli che sono convinti che ancora si possa parlare di evoluzione della specie umana e non d’involuzione.

Televisione e potere.

C’è la credenza che i possessori del potere siano in grado di manipolare, sedurre e alienare le masse tramite i mezzi di comunicazione televisivi.

Questa è un’interpretazione ingenua.  Un’interpretazione più raffinata, ironica, pensa che siano le masse a manipolare il potere tramite le tv.  Proprio quando i poteri politici pensano di avere in pugno le masse, queste impongono la loro strategia di destabilizzazione del potere. Oggi qualsiasi interpretazione dei media è reversibile, ironica. Già viviamo in un mondo patafisico, dove ogni cosa che ci circonda ha superato il proprio fine (il proprio limite fisico e metafisico) per diventare anche il suo contrario.

Fonte: jb

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Potrebbe fare da spunto a un film di fantascienza. Le autorità canadesi si trovano ad affrontare un problema alquanto singolare: un’invasione di pesciolini rossi giganti nei propri laghi, stagni e fiumi. La causa? Sempre più sono i cittadini che scaricano i pesci rossi, da vivi e da morti, nel wc. E gli animali si trasformano in enormi esemplari.

L’osceno.

Tutto nella globalizzazione si dilata, si amplifica, perde ogni segreto. Così il sesso, così la politica. Anche la vita apparentemente marginale tende a espandersi a dismisura (come i pesciolini rossi) e ad assorbire ogni cosa che trova nel suo movimento espansivo. Più si dilata più diventa oscena: s’infiltra, incuneandosi in un’altra vita, prima di essere a sua volta assorbita. Sembra che tutto sia stato messo a misura da qualcuno di dimensione *ubesca.

Perè Ubu. Jarriy ha scritto molte commedie satiriche, di valore escatologico (sul destino dell’essere umano). In questi scritti Ubu è raffigurato come un obeso mostruoso che distrugge tutto ciò che incontra.

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·              L’osceno.

·              Tutto nella globalizzazione si dilata, si amplifica, perde ogni segreto. Così il sesso, così la politica. Anche la vita apparentemente marginale tende a espandersi a dismisura (come i pesciolini rossi) e ad assorbire ogni cosa che trova nel suo movimento espansivo. Più si dilata più diventa oscena: s’infiltra, incuneandosi in un’altra vita, prima di essere a sua volta assorbita. Sembra che tutto sia stato messo a misura da qualcuno di dimensione *ubesca.

·                   Perè Ubu. Jarriy ha scritto molte commedie satiriche, di valore escatologico (sul destino dell’essere umano). In questi scritti Ubu è raffigurato come un obeso mostruoso che distrugge tutto ciò che incontra.

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Alfred Jarry

Il cialtrone divino

Quello che fa ridere i bambini fa paura ai grandi.

Alfred Jarry

Dunque chi è, o cos’è, Padre Ubu? È un manigoldo, un vigliaccone, un subdolo, un violento, un prevaricatore? Uccide il tiranno per farsi lui stesso tiranno, dilapida fortune e ne ammassa altre, distribuisce ai poveri e toglie ai ricchi, ma toglie soprattutto ai poveri, e a tutti, per farsi più ricco. Va alla guerra ma si nasconde. Manda i soldati alla carica ma è il primo a fuggire. Con lui tutti possono cascare nella botola, “nel buco”, o sprofondare nella sua tasca, inghiottiti da quella spirale senza fondo, la sua “giduglia”, che somiglia al vortice incantato dove Alice va a cercare il suo paese meraviglioso.

E basterebbe, in fondo, quest’elenco per far apparire chiaro che Padre Ubu può essere tutto e il contrario di tutto. E quindi “è” tutto!

Patafisica. L’illusione vitale.

Il positivismo, il pensiero tecnologico sta togliendo agli uomini molte illusioni. Siamo condannati a vivere in un eccesso di realtà, di sicurezza ed efficienza. Sta svanendo il concetto di destino, di fato.

Ci governa un eccesso di protezione e positività – la salvezza è incarnata dalle nuove tecnologie.

Per Jean Baudrillard qualcosa resista a questa tendenza inarrestabile perché nel nucleo di ogni essere umano e in ogni cosa c’è un segreto inaccessibile: l’illusione vitale.  Da un punto di vista razionale è un’affermazione disperata che giustifica il pessimismo; ma dal punto di vista esistenziale questa illusione è l’ultimo segreto che ci seduce, l’ultimo ottimismo tragico (l’illusione ci offre un ottimismo raggiante e una possibilità di salvezza).

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L’illusione ci dà il coraggio accettare anche l’ultimo orizzonte dei fisici * oltre il quale niente possiede un senso e oltre il quale nulla può essere scoperto.

*-“ Non so dire esattamente, in termini di tempo, il punto decimale della costante di Planck oltre il quale non sarà più possibile conoscere ulteriormente il cosmo, perchè la luce non esiste, e una rappresentazione dettagliata è impossibile.” Jean Baudrillard, Sconfiggere la realtà.

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Costante di Planck (E’ legata alla quantità minima di energia trasportata da un’onda elettromagnetica).

La costante di Planck, anche detta quanto d'azione e indicata con ,è una costante fisica che rappresenta la quantità d'azione elementare, determinando che le grandezze fisiche fondamentali non evolvano in modo continuo, ma siano quantizzate, cioè possano assumere solo valori multipli di tale costante.

La costante di Planck ha le dimensioni di un'energia per un tempo e nel sistema di unità di misura delle unità atomiche compone l'unità di misura del momento angolare. Essa permette la quantizzazione di grandezze come l'energia, la quantità di moto e il momento angolare, e la sua scoperta ha avuto un ruolo determinante per la nascita e la successiva evoluzione della meccanica quantistica. È inoltre una delle costanti fondamentali che definiscono la costante di struttura fine o costante di Sommerfeld.

Prende il nome da Max Planck, che la introdusse nel 1900 in seguito agli studi sullo spettro della radiazione di corpo nero.

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Il valore sperimentale della costante, secondo le raccomandazioni CODATA del 2010, è: [1] 

(essendo 1 eV = 1,602 176 53 × 10−19 J).

Patafisica. Definizione di uomo.

Da quando l’uomo non è più definito in termini di trascendenza e libertà, ma in termini di Dna la definizione di umano perde vigore.

Noi condividiamo il 98% dei nostri geni con le scimmie e circa il 90% con quelle dei ratti. Il 90% dei geni che costituiscono il nostro genoma, non serve a nulla.  Questa constatazione impone alcune domande: dobbiamo ripulire il nostro genoma dai geni inutili? Il nostro patrimonio genetico va difeso? E quali diritti possono reclamare le scimmie e i ratti?

Dal punto di vista biologico il cervello è considerato il luogo, dove risiede la nostra coscienza, la nostra umanità!

Risultato: Oltre oceano Atlantico già rane e ratti senza testa sono clonati in laboratori privati, allo scopo di studiare la possibilità di clonare nel futuro prossimo corpi umani senza testa, utili come riserve per la donazione di organi (un corpo senza testa crea oggi nelle donazioni meno scrupoli di ordine etico e psicologico).

Fonte: jb

Patafisica. Materia e antimateria.

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Sotto il mio Sentiment sull’argomento.

Sentiment del 13.12.2008

 

Big Bang. Materia e antimateria.

 

Il Big Bang primordiale con la generazione della materia e dell’antimateria creò l’universo.

Poco dopo, la materia si separò dall’antimateria e gradualmente si evolse nell’universo che conosciamo.

Gli scienziati nelle loro ricerche hanno confuso la realtà con la materia. Non hanno considerato la sua controparte, la sua metà oscura, l’antimateria.

I metodi logici molto avanzati basati sulle cause e sugli effetti, sulle analisi, ecc., sono stati in grado di scoprire  la materia in tutta la sua complessità –  atomi, virus, molecole, … -  ma sono stati spiazzati  quando hanno varcato “il punto decimale ultimo della costante di Planck “: sono implosi, l’antimateria ha risposto con l’ironia.

E’ come se la realtà una volta denudata ci abbia beffeggiato. E’ ritornata opaca, priva di senso. Il mondo reale si e’ trasformato in una illusione radicale.

 

L’antimateria nell’economia

 

I cambianti sono diventati così veloci e opachi che non sono più inscrivibili in grafici lineari. Niente si muove più dalla causa all’effetto. Tutto è attraversato da capovolgimenti ironici. La globalizzazione ha raggiunto un punto di saturazione  ed e’ implosa.

E questo non perché gli strumenti finanziari utilizzati fossero troppo arretrati. Al contrario. Più la razionalità diventa efficace prima il reale limitato alla materia (ai puri flussi economici) implode sotto il peso delle sofisticherie finanziarie. All’economia reale subentra l’antimateria, ovvero l’ irrazionalità animalesca  degli operatori economici.

 

Patafisica. Alla ricerca di nuove verità.

La nostra realtà oggettiva è solo un sottoinsieme della realtà onnicomprensiva dell’antimateria, è il risultato dell’amputazione  dell’antimateria.  La nostra realtà, scaturita da una radicale semplificazione del cosmo, ha trasformato il nostro mondo in un grande inganno. Il fatto che il nostro mondo reale, questa materialità ristretta, obbedisca a precise leggi fisiche, non è sufficiente per connotarlo come vero, perché questa coerenza relativa è solo la conseguenza di una semplificazione molto limitante. Il destino della materia spogliata dell’antimateria limita anche la conoscenza della nostra esistenza.  Contro il tentativo di costruire un mondo completamente positivo, razionale e vero, dobbiamo salvare le tracce dell’opacità e del mistero (è la quintessenza dell’antimateria).

Fonte: Jean Baudrillard, sconfiggere la realtà.

Il terrorismo per il patafico JB

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… Sono dei folli suicidi, degli psicopatici, dei fanatici di una causa persa, a loro volta manipolati da qualche potenza malefica che si limita a sfruttare il risentimento e l’odio dei popoli oppressi per assecondare la loro rabbia di distruzione.

Non ha nemmeno senso pensare che il terrorismo abbia lo scopo di destabilizzare l’ordine mondiale: il rapporto di forze e troppo disuguale. Anzi, corre il rischio, con questo disordine supplementare, di rafforzare i dispositivi di controllo polizieschi e di sicurezza e quindi di rafforzarlo.

Il terrorismo non ha senso, non ha obbiettivi, e non va misurato  sulla base delle sue conseguenze reali, politiche e storiche.  E solo perché non ha senso che fa evento sinistro in questo mondo impregnato, saturo di senso e di positivismo.

E, poi dopo ogni attentato piangiamo e ci sentiamo più forti. E a darci il diritto di essere più forti è il fatto di essere ormai vittime ( è l’alibi perfetto, è tutta l’igiene mentale della vittima per controreazioni di punizioni dure).

Si potrebbe immaginare per la stabilità mondiale che se il terrorismo non esistesse, sarebbe bene inventarlo.

Sintesi libera di vt

Ripropongo  il mio amico pittore Ernesto (sempre attuale).

La pittura inorganica di Ernesto Fortuzzi.

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Fortuzzi, la capacità di generare una pittura inorganica ( i soggetti che dipinge sono solo dei simulacri di vita) l' ha raggiunta grazie al suo modo di esistere.  Nel suo vivere ai movimenti verticali, ascendenti verso il divino e discendenti verso l' animale, ha sostituito un movimento orizzontale verso le cose. Per lui dio e gli animali sono ancora troppo umani. Diventare dio o un animale, puntare sulla sopraelevazione o sull'imbestialimento significa per lui rimanere ancora nella visione antropomorfica del cosmo. Ciò che caratterizza l' universo non sono i lamenti degli organici ma i silenzi e le musiche elementari di tutto ciò che è inorganico. Egli pensa ad es. che Gassman è riuscito a trasformarsi in cosa ("mi sento come un sasso"), a trasformare il suo corpo "in guscio vuoto", in strumento vocale puro, elementare, cosmico, inorganico, solo nella senilità. La perfezione artistica V. Gassman insomma l'ha raggiunta con molta fatica e solo nella vecchiaia (oramai è in depressione cronica) proiettando il suo corpo e la sua voce nel post-umano. Si è subito reso conto che la mente può essere deviata dal ricordo o dall' attesa, ma il corpo no; il corpo non inganna. Non gli interessa sentirsi né dio né animale, ma cosa senziente. La forza motrice di questo processo grandioso verso l'arte post-umana (non ha nulla a vedere con l' arte post-moderna) gli viene fornita dalle sue tossicomanie.

Il sentirsi neutro del farsi cosa lo troviamo nella sua vita. La sua vita da bohémien gli ha dato la grande forza di sentire il proprio corpo come una cosa; il corpo gli è estraneo quanto una veste. In lui i sensi sono ormai indipendenti e autonomi rispetto l' organismo. Dire carne per lui significa far riferimento a qualcosa di corruttibile, caduco, temporaneo. E per questo i sui quadri raffigurano solo vesti, manichini, maschere prive di ogni organicità. Sono forme che ricordano crisalidi vuote, lontane dalla vita come le mummie sopra citate. Ponendosi le sue opere al di qua e al di là dell' organico (del vitale) esse si affermano come entità reali che non hanno bisogno né della spiritualità , né dell' operosità umana. E non solo. Come i movimenti degli astri non causano musica, ma sono essi stessi musica. La musica che i suoi quadri evocano si installa nell' hardcore, nello stesso ambito dove oramai si esprime ad esempio il nocciolo duro della sonorità del rok progressivo. Quindi la sua musica non consiste in una esibizione delirante di urla, affanni e gemiti sensuali: ha raggiunto il distacco da ogni realtà umana e quindi si rivolge alle cose, o agli uomini senzienti.

Ovviamente anche se grandiosa la sua arte è spesso cupa e tenebrosa, perché essa si confronta non con il mondo divino e col mondo animale, che sono in ultima analisi rassicuranti, perché quasi umani, ma con il mondo inanimato e opaco delle cose, cui sembra preclusa ogni possibilità di redenzione e di riscatto. I sui quadri sono oggetti senzienti: loro ci vedono e ci concupiscono (in ogni sua tela quasi sempre c' è almeno un grande occhio che ci riprende come una telecamera). Il visitatore non può fare altro che subire il loro sguardo e considerare che la più grande molestia non è certo il loro interesse, ma la loro noncuranza nei nostri confronti. La musica elementare, post-umana generata dalle sue opere si raccorda con le melodie degli astri, con i silenzi siderali, con la grandezza del cosmo. Chi non viene invitato a partecipare alla visione dell' arte diventata organicità senziente e sonora sa di essere un totalmente altro rispetto al mondo dell' arte. I tricheciotteri di Fortuzzi non hanno bisogno del plauso dei critici perché ormai sono esseri post-umani: i critici come i visitatori sono veduti e goduti dalle opere, e non viceversa.

Provini Gastronomici.

Come scegliere coloro che meritano di essere invitati a un banchetto.

Brillat-Savarin.

La cura con cui Brillat-Savarin esamina il diverso atteggiamento degli uomini nei confronti della buona tavola è minuziosa, fino ad arrivare a stabilire un metodo quasi scientifico per scegliere coloro che meritano di essere invitati a un banchetto in quanto in grado di apprezzare le prelibatezze offerte: il cosiddetto metodo dei “provini gastronomici”. Questi sono costituiti da cibi con un sapore talmente squisito e dal gusto conosciuto che la sola apparizione deve stimolare il desiderio di chi li osserva.

«Ogni volta che sarà servito un piatto di un sapore ottimo e ben conosciuto, si osservino attentamente i convitati e si bollino come indegni tutti coloro la cui fisionomia non apparirà estatica».

I cibi considerati più adatti a servire da provini sono stati divisi in tre serie, che comprendono ricette più complesse e ingredienti più rari via via che si sale la scala sociale e la fascia di reddito. Ad esempio, se per la prima fascia di reddito presunto, fino a 5000 franchi (mediocrità), bastano «uova sbattute, un bel pezzo di vitello lardellato e cotto nel suo sugo, un tacchino di campagna ripieno di castagne di Lione» a suscitare desiderio, sorpresa e ammirazione, per la seconda, fino a 15000 franchi (agiatezza), occorrono almeno «un tacchino tartufato, un quarto di capriolo in salsa tritata coi cetriolini o pisellini di primizia».

Infine per i palati raffinati di chi guadagna fino a 30000 franchi e oltre (ricchezza), sono necessarie prelibatezze elaborate come «un pollo di sette libbre imbottito di tartufi del Périgord finché diventi uno sferoide, un enorme pasticcio di fegato grasso di Strasburgo che abbia forma di un bastione, quaglie tartufate schiacciate e stese su crostini imburrati con sapore di basilico…».

 I cibi considerati più adatti a servire da provini sono stati divisi in tre serie, che comprendono ricette più complesse e ingredienti più rari via via che si sale la scala sociale e la fascia di reddito. Ad esempio, se per la prima fascia di reddito presunto, fino a 5000 franchi (mediocrità), bastano «uova sbattute, un bel pezzo di vitello lardellato e cotto nel suo sugo, un tacchino di campagna ripieno di castagne di Lione» a suscitare desiderio, sorpresa e ammirazione, per la seconda, fino a 15000 franchi (agiatezza), occorrono almeno «un tacchino tartufato, un quarto di capriolo in salsa tritata coi cetriolini o pisellini di primizia».

Infine per i palati raffinati di chi guadagna fino a 30000 franchi e oltre (ricchezza), sono necessarie prelibatezze elaborate come «un pollo di sette libbre imbottito di tartufi del Périgord finché diventi uno sferoide, un enorme pasticcio di fegato grasso di Strasburgo che abbia forma di un bastione, quaglie tartufate schiacciate e stese su crostini imburrati con sapore di basilico…».

Chiudiamo con un altro significativo aforisma: «La scoperta di un manicaretto nuovo fa per la felicità del genere umano più che la scoperta di una stella».

Appetito naturale ed appetito di lusso in Brillat-Savarin.

Il primo appartiene all’ordine del bisogno e l’altro appartiene all’ordine del lusso.

E’ tutto qui: la specie ha bisogno della procreazione per sopravvivere, l’individuo ha bisogno di mangiare per sostenersi: e tuttavia la soddisfazione di questi due bisogni non è sufficiente per l’uomo: egli deve mettere in scena il lusso del desiderio, amoroso o gastronomico: supplemento enigmatico, inutile.

Fisiologia del gusto - Anthelme Brillat-Savarin

Nota di Honoré de Balzac sul libro.

[…] La Fisiologia del gusto è un'opera elaborata pezzetto a pezzetto, lentamente, in ore accuratamente scelte; Brillat-Savarin la carezzò a lungo e se ne occupava con tanta tenerezza da portarla al Palazzo dove, si dice, smarrì il manoscritto che fu in seguito fortunosamente recuperato. Il variegato quadro del libro indica, d'altra parte, la fatica di una penna divertita che sente di avere il potere e insieme il diritto di essere fantasiosa. Il tempo e la riflessione soltanto hanno saputo rivelare al genio gastronomico le massime conviviali, sociali e altre ancora di cui questo libro è come screziato; massime così ben formulate che la maggior parte sono diventate ben presto dei proverbi per i buongustai e conferiscono l'illusione dello spirito a molta gente.

Uno dei meriti principali di questo autore è di avere fatto leggere alla massa un libro pieno di idee giuste, di cose esatte e di avere aggiunto alcune verità al piccolo numero di quelle di cui si compone quella cultura popolare che non si apprende né sui libri né nelle scuole[…].

Quando l'onorevole membro della Corte di cassazione si decise a pubblicare le sue meditazioni e si presentò da Sautelet, al suo libro accadde ciò che avviene quasi immancabilmente a tutte le prove contrassegnate da un talento superiore: la Fisiologia del gusto non fu acquistata e i costi della prima edizione furono sostenuti dall'autore il cui erede vendette ciò che ne restava a basso prezzo.

Il libro non portava il nome dell'autore che credette che tale pubblicazione fosse incompatibile con la gravità della magistratura. Si sarebbe ben lontani dalla verità se si supponesse che la sincerità gastronomica di Brillat-Savarin degenerasse in intemperanza.

Egli dichiara invece, formalmente, che coloro che fanno indigestione o si ubriacano non sanno mangiare. (Aforisma X).

Egli dichiara che invitare una persona è occuparsi della sua felicità durante tutto il tempo ch’essa passa sotto il vostro tetto.

(Aforisma XX)

Banchetto avvenimento e banchetto commemorativo.

 

C’era una volta un califfo di Ispahan che aveva perduto il cuoco. Ordinò dunque al proprio intendente di mettersi in cerca di un nuovo cuciniere degno di assolvere le funzioni da capocuoco di palazzo.

Passarono i giorni. Il califfo si spazientì e convocò il proprio intendente.

“Allora ? Hai trovato l’uomo che serve ?”

“Signore, sono in grande imbarazzo perché ho trovato non un cuoco, ma due, entrambi assolutamente degni di rivestire quell’alto incarico, e non so scegliere”.

 

“Non te ne dar pena”, disse il califfo, “ci penso io. Domenica prossima, uno dei due uomini, designati dalla sorte, preparerà un banchetto per la corte e per me. Domenica successiva, sarà la volta dell’altro. Alla fine del secondo banchetto, dichiarerò io stesso il vincitore di questa piacevole gara”.

 

Così fu fatto.

La prima domenica, il cuoco designato dalla sorte preparò il banchetto.

La finezza, originalità, la ricchezza e prelibatezza dei piatti che si susseguirono sulla tavola superarono ogni aspettativa. L’entusiasmo degli invitati era tale che essi esortavano il califfo a nominare senza ulteriori indugi capocuoco di palazzo l’autore di quel pranzo insuperabile.

Che bisogno c’era di un’altra prova ?

Ma il califfo fu irremovibile. “Aspettiamo domenica”, disse “ e lasciamo un’opportunità all’altro concorrente”.

Passò una settimana, e la corte si ritrovò per assaporare il capolavoro del secondo cuoco.

Grande fu la sorpresa generale quando il primo piatto giunse in tavola: ero lo stesso primo piatto del primo banchetto. Altrettanto fine, originale, ricco e gustoso, ma identico.

E ci furono sorrisi e mormorii allorché il secondo piatto si rivelò a propria volta uguale al secondo del primo banchetto.

Bisognava  arrendersi all’evidenza: il secondo cuoco imitava in tutto e per tutto il concorrente.

Ora, tutti sapevano che il califfo era un tiranno ombroso, e non tollerava che qualcuno si prendesse gioco di lui, tanto meno un cuoco, sicché la corte aspettava timorosa.

Ma il califfo mangiava imperturbabile.

Infine vennero serviti i dessert e i dolci, anch’essi assolutamente simili ai dessert e ai dolci del primo banchetto. Poi i servi s’affrettarono a sparecchiare la tavola.

 

Allora il califfo chiamò i due cuochi e poi si rivolse alla corte:

 

“ … Ora io penso che voi siate d’accordo con me nel riconoscere e proclamare l’immensa superiorità del secondo cuoco sul primo. Perché, se il cibo che abbiamo potuto gustare domenica scorsa era fine, originale, ricco e gustoso, non era in fondo che un pranzo un avvenimento. Il primo è stato un pranzo principesco che si apprezza per la novità quando ad esempio si è invitati in casi di amici, in viaggi dove mi vengono offerti pranzi principeschi.

Il primo è stato per tutti noi un pranzo memorabile.

 Ma il secondo  ha trasformato il ricordo del primo in un avvenimento spirituale, sacro. Qui a palazzo voglio soltanto pranzi commemorativi. Questi esistono solo in virtù della ripetizione: acquistano   maggiore sacralità ad ogni ripetizione.”

“ Cuochi numero uno e due vi assumo entrambi. Tu cuoco numero uno, aprirai la tavola ai prodotti nuovi, ai piatti esotici, alle invenzioni più sorprendenti della gastronomia.

 Ma tu, cuoco numero due  sarai,  qui a palazzo, il sacerdote e conservatore dei banchetti sacri, spirituali, celebrativi”.

Michel Tourniervt, Bologna, dicembre 1996

 

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Il crudo e il cotto

Lévi-Strauss

La cucina è la vera start up dell'umanità.

(Nota vt. La civiltà nasce con l’invenzione della pignatta e con il bollito!).

Potrebbe sembrare un libro di cucina. Invece è il più importante trattato di mitologia del Novecento.

Il crudo e il cotto, uscito per la prima volta nel 1964, è infatti il primo volume della Mitologica, una vertiginosa rincorsa attraverso tutti i miti del continente americano, dall'Alaska alla Patagonia, dallo stretto di Bering al Capo Horn.

In principio di tutto sta il fuoco, incipit (inizio) di ogni epopea mitologica, origine di ogni metamorfosi. Perché, consentendo di cucinare il cibo, fa uscire l'umanità dallo stato di natura per farla entrare nella cultura (nasce la civiltà). Che è cottura. Come dire che nello stesso momento in cui gli uomini cominciano a produrre il fuoco, il fuoco comincia a produrre gli uomini. Così, crudo e cotto, arrosto e bollito, putrido e affumicato, secco e marinato diventano le vocali e le consonanti di una grammatica universale che serve ad articolare parole ma anche usi, costumi, modi di vivere, pensare sentire.

Insomma la cucina è la vera start up dell'umanità, il big bang da cui nascono le civiltà. E i miti di ieri e di oggi raccontano e commentano questo passaggio. In molte cosmogonie amerindiane e non solo, la creazione della prima donna e del primo uomo è il risultato di una cottura. E l'essere ideale è quello che viene sfornato al momento giusto, cucinato a puntino. Né troppo crudo né troppo cotto. Né troppo naturale né troppo artificiale. In fondo Lévi-Strauss ci invita a riflettere sul giusto equilibrio tra società e natura. A diventare meno egocentrici e più ecocentrici.

Il triangolo culinario di Lévi-Strauss

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Lévi-Strauss, considerando l’arte culinaria di una data società da un punto di vista simbolico, si prefigge di studiarla allo stesso modo del linguista verso il suo campo di studio:

I cibi si presentano infatti all’uomo in tre condizioni fondamentali: crudi, cotti o putridi. Queste categorie culinarie universali sono, secondo Lévi-Strauss, simbolicamente rappresentate dal pensiero mitico.

Rispetto alla cucina, lo stato crudo costituisce l’aspetto naturale del cibo mentre gli altri due si definiscono semanticamente seguendo due direzioni opposte: il cotto come trasformazione culturale del crudo, e il putrido come sua trasformazione naturale.

A questo proposito Lévi-Strauss fa delle considerazioni circa determinate abitudine della cucina europea:

«Il recente moltiplicarsi dei ristoranti italiani ci ha dato il gusto di verdure più “ crude ” di quelle della cucina francese tradizionale: verdure unicamente lavate e tagliate […] Sotto l’influsso italiano, abbiamo perciò ampliato la nostra categoria del crudo. Alcuni episodi verificatesi in seguito allo sbarco degli alleati nel 1944 dimostrano che i militari americani concepivano la categoria del putrido in maniera più ristretta della nostra, poiché l’odore di cadavere, secondo loro che esalavano i caseifici normanni lì ha talvolta spinti a distruggerli»

Del resto, in nessuna cucina, scrive Lévi-Strauss, niente è semplicemente “cotto”, ma ogni “cotto” ha le sue maniere.

Così come non esiste il “crudo ” allo stato puro: solo certi cibi, infatti, possono essere consumati così, ma a condizione di essere prima lavati, sbucciati, tagliati e in molti casi anche conditi.

Infine, anche le cucine più orientate a gradire il putrido non lo ammettono se non secondo «certi procedimenti, spontanei o artificiali».

Arte e realtà oggettiva

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Nell’incontro-happening del lontano del novembre 1981 (organizzato presso il Palazzo dei Diamanti a Ferrara da Franco Farina), il mio lo scritto Arte e realtà oggettiva, inserito nel libro, In occasione di…, fu letto dal regista/attore Nino Campisi.

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Arte e realtà oggettiva

Vittorio Taruffi

 Il fatto è che anche al di sopra dell'arte e della poesia, lo si voglia o no, batte una bandiera di  volta

In volta rossa o nera

Andrè Breton

La realtà concreta, i referenti scientifici, la natura oggettiva, appartiene all'universo delle ideologie scientifiche dell'occidente.

Le verità della scienza, le metafisiche tecnologiche, la Civilisation, la Raison, i lumi cartesiani, come tutta I'informazione e il sapere rappresentano oramai solo delle emanazioni di leggi naturali che scaturiscono della mistica del sistema binario.  L' Essere Supremo che agisce nel nulla mediante il sistema binario  (Marshall McLuhan) da un senso, positivo o negativo ha poco importanza, a tutta la natura, all'ambiente che ci circonda. I rapporti dicotomici della moda, le disgiunzioni, le opposizioni che sono prodotte all'infinito, dal Dna  sociale, contengono tutte le informazioni per far funzionare sia gli apparati oppressivi del sistema, sia le macchine schizofreniche, ovvero le macchine desideranti dei vari Guattari (medico-filosofo francese).

Sono stati perfezionati con queste ideologie scientifiche binarizzate, sistemi di autoregolazione, di adattamento umano, sociale e ambientale; è stato funzionalizzato il cosmo intero. La logica dello 0/1 è diventata la Teoria Cosmologica - ad esempio F. Jacob scrive: Il sistema offre soltanto la scelta tra due opposte alternative, il segnale avanti o stop .

Ovviamente diventando la bellezza della natura, un ricordo passeista, i nostalgici, legati ancora alla fede cattolica del paradiso perduto preadamico, hanno fatto  quadrato al fine di ritrovare le verginità perdute. Gli educatori, i mass-media, i gendarmi del potere si sono dati la mano in un girotondo ecologico al fine di nascondere i campi di concentramento, le fabbriche di diossina e la tolleranza repressiva.

La natura è diventata una purezza da riconquistare a tutti i costi: le nuove tecniche di chirurgia plastica stanno costruendo nature naturali, alternative e nuovi rapporti. I Big-men dell'economia ringraziano il sole, la pioggia, il vento e I'onda azzurra; le fabbriche subiscono bagni di candeggina e si trasformano in bianche muraglie inviolate.  Le biciclette pieghevoli, a misura di cofano, sostituiscono le strettoie dell'utilitarie: l'amore sul pietrisco viene praticato anche dal Jet-man - Zabriskie Point.

Per tutti la natura è diventata una sorgente inesauribile di proposte alternative a Misura d'Uomo: siamo tutti inchiodati a qualche Verità Naturale.

Solo gli artisti, i poeti e pochi altri, non sono caduti nelle trappole ecologiche. L'arte non conosce né verità, né realtà oggettive; nell'arte nulla è naturale (non si securizza mai con le scienze operative, con tecnologie, con principi di realtà). L'arte è sempre finzione, artifizio. messa in scena, simulazione e seduzione: l'arte è sempre manifestazione primitiva. Sola la bellezza del rito o del gioco, della fantasia e dell'immaginazione è artistica; e non la bellezza naturale. L'artista è un selvaggio: è un Caduveo. Il Caduveo non conosce né le Verità, né le Virtù Umane. Il Caduveo è un indigeno che prova disgusto per la procreazione e pratica l'aborto e l'infanticidio (L. Strauss). Per il Caduveo

Ciò che non è dipinto è stupido. L'artista consegna le informazioni, cioè la messa in forma che la società utilizza per la sua riproduzione agli specialisti economici, ai politici, ecc. (I figli dei Caduvei sopravvissuti all'infanticidio, sono affidati ad altre famiglie).

L'artista partorisce solo segni insensati, ama  la decorazione, la parure, l'arabesco.

Le grazie delle realtà naturali sono degli orrori che non hanno nulla di artistico: solo l'effetto erotico dei belletti e l'artificiosa bruttezza seducono i poeti e i pittori e li rendono umani. Essi non conoscono le disgiunzioni uomo e natura: nell'arte sono segni implosi, non hanno referenti. La natura e la realtà sono sempre dei pretesti (vedi pittura di Sepo) per esprimere la creatività, la fantasia, l'immaginazione dell'artista. L'arte è contro ogni coscienza felice e reificata del buon vivere sociale. L'artista è un iper realista (i realisti sono gli uomini che non chiedono mai) perchè sa vivere nell'incertezza nell’infelicità: ha il coraggio dell’insicurezza, sa che dietro i linguaggi stereotipati, le logiche acquisite e le chiese dei concetti ci sono solo delle finzioni prospettiche: hanno del senso solo da una certa distanza; sa che la scienza, come la natura è solo un trompe-l'œil.

L'arte è per la nostra società un pensiero alla macchia; l'artista è un maquis, un franco tiratore culturale: è braccato inutilmente dai concetti operativi delle istituzioni. La bestemmia del giramondo Rimbaud lo è un altro e del grande Impostore Lacan, lo penso là, dove non sono, ..., non si lasciano funzionalizzare dai referenti oggettivi, concreti, naturali.

L'espressione artistica non è mai strutturata: non ha un fine, non conosce strategie produttive o riproduttive, è profondamente blasfema, iconoclasta, destrutturante.

Osiris è un dio nero: è la parola d'ordine inconscia di ogni artista; i segni privilegiati degli artisti non si trovano nelle piattaforme organizzative, ma nei fantasmi dell’oltre tomba, nei cascami sociali, nei kitsch in liquidazione. Sono le infatuazioni collettive, questa nausea, questo rigurgito disgustoso e apparentemente insignificante, questo continuo ributtante abortire dell’esistenza diuturna, quest’attrazione, questa pseudo realtà evidente (P. Bellasi), che stimolano e rendono umani gli artisti. Il tempo ciclico, banale della vita quotidiana è il tempo forte per la pittura e la poesia.

Ferrara, Palazzo dei diamanti, 1981

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