Baltic Dry Index: http://www.euroinvestor.it/Stock/ShowStockInfo.aspx?StockId=495422
https://extranet.promotorifinecobank.it/login.asp
http://www.promotorifinecobank.it/
https://webmail.pfafineco.it/CookieAuth.dll?GetLogon?curl=Z2Fowa&reason=0&formdir=1
Rialzi massimi https://it.finance.yahoo.com/gainers?e=o
http://www.usdebtclock.org/ (Debito Usa)
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Settimana
dello 04.06.2017
News in
pillole.
Usa. Il sentiment degli
investitori si è posto su valori neutrali.
Segnali di paura dai sottoindici legati all’azionario. Wall Street è
ricresciuta dopo un inizio settimana incerta trainata dai titoli tecnologici
del Nasdaq, capitanati dalle azioni di Amazon che hanno sfondato il tetto dei
mille $. I tecnologici pur con valutazioni elevate (il rapporto prezzo utile
attesi è di 23,6 volte contro una media di 19) il mercato continua a pensare
che ha ancora delle potenzialità di crescita. Nota. Al livello mondiale la
tecnologia in borsa vale 10.550 miliardi di $ di capitalizzazione ed è seconda
solo alla finanza con 15200 miliardi.
Contro
molte previsioni i bond e le azioni si sono mossi nella stessa direzione a
differenza di quanto avvenuto nelle prime settimane successive alla vittoria di
Trump, quando nei mercati è partita una rotazione violenta dall’obbligazionario
all’azionario. E questo anche perché l’inflazione non sembra destina a crescere
facilmente.
Inflazione. Oggi è difficile
affermare che l’equazione petrolio più caro è uguale a inflazione più alta.
Questa correlazione ha perso una parte di verità perché sono subentrati forti effetti
deflazionistici. L’invecchiamento della popolazione, la condivisione dei
servizi, l’e-commerce, l’indifferenza (la vaccinazione)
nei confronti degli attentati terroristici, degli scossoni politici, ai rialzi
dei tassi della Fed, stanno frenando la riflazione (la ripresa dell’inflazione
dopo anni di deflazione).
Risultato. Per dare forza all’inflazione ci vuole
dell’atro: l’aumento del prezzo del petrolio non è sufficiente. Anche la piena
occupazione non spinge più di tanto le rivendicazioni salariali e l’inflazione.
La globalizzazione, le tecnologie oggi permettono un controllo forte dei salari
e dell’inflazione. Chi non si adegua esce dal mercato (leggi rimane
disoccupato).
Hedge
funds
(i grandi speculari, le locuste di Wall Street). Hanno iniziato a diversificare,
comprando dell’oro, anche se non sono catastrofisti. Per la loro natura
guadagnano soprattutto con la volatilità dei mercati (che oggi crescono invece
linearmente).
Dollaro.
In
forte calo. E’
ritornato ai valori del pre Tramp (un Euro corrisponde a circa 1,12 $).
Startup Usa. IF battery. Nuove batterie per auto elettriche a ricarica immediata. E’
stata presentata una ricerca per un nuovo tipo di batterie prive di membrana e
con elettroliti fluidi (per esempio una miscela di acqua ed etanolo o metanolo)
che potrebbero quindi essere riforniti alle auto tramite pompe, mentre gli elettroliti
esauriti saranno scaricati e inviati, per la ricarica, in impianti appositi. IFBattery
sta sviluppando un sistema di stoccaggio dell’energia che permetterebbe ai
possessori di auto con motore elettrico di rifornire il proprio veicolo con
elettroliti fluidi, in un modo non troppo diverso da come ora si va a rifornire
il serbatoio di un’auto benzina o diesel.
Europa. Borse, alla fine
della settimana si riprendono. Borse
in crescita, eccetto Milano. Le elezioni politiche francesi rassicuranti per
l’Europa, l’entusiasmo per la ripresa, la fiducia di M. Draghi per l’eurozona,
hanno rafforzato purtroppo notevolmente l’euro rendendo le esportazioni meno
competitive. Se dovesse ancora rafforzarsi l’euro, si rischia di falciare sul
nascere le velleità di rilancio. Anche l’inflazione ha un po’ deluso: è scesa
all’1,4% dall’1,9%.
Italia. Il Pil è in ripresa nel primo trimestre, rivisto a +1,2%
rispetto al +0,8% iniziale.
Ferrari batte Hermès nelle valutazioni di borsa. Azioni
a 80,40 Euro che porta il titolo a +44,85% da inizio anno. Il P/B (Price/Book
Value, rapporto tra il prezzo di mercato, quotazione, di un'azione e il valore
del capitale, valore libro, è arrivato 31,83 - circa tre volte quello
dell’elevatissimo di Hermes. Nota: Warren Buffet non prende in considerazione
nei sui acquisti società che hanno un Prezzo/Valore di libro superiore a 1,5
volte).
Banca Mps. Ritorna in Borsa a luglio. I possessori
delle obbligazioni subordinate per essere rimborsati dovranno dimostrare di
essere state vittime di collocamenti scorretti. Banche venete. Si punta a ottenere
entro la prossima settimana una prima risposta sullo sconto per portare da 1,25
miliardi a 6-700 milioni la richiesta aggiuntiva di capitale privato per
coprire le perdite sulla cessione degli Npl.
Macchinari
per le piastrelle (ceramiche). I cinesi in questo settore sono sufficienti
ma con tecnologie superate. I drive italiani con il controllo digitale dei processi
lavorativi già presente da tempo da noi, creano molto interesse per i clienti
cinesi (ma non solo: anche per l’india e altri paesi asiatici). Nel 2016 i
robot della ceramica hanno abbattuto il muro dei due miliardi di ricavi con
l’export.
.*
driver, in informatica, indica l'insieme di procedure, spesso scritte
in assembly, che permette ad un sistema operativo di pilotare un
dispositivo hardware.
Paesi
emergenti.
Dovevano essere le vittime predestinate di Trump e della stretta monetaria
della Fed (con l’aumento dei tassi) invece stanno crescendo (da inizio dell’anno
l’indice Msci Emerging a +17%). Oggi per
molti il rischio è solo Trump.
Petrolio. Ancora debole. Cresce
la produzione in Usa, Libia e Nigeria. Le strategie per ridurre il surplus sono
ancora insufficienti.
Clima. Tutti sono contro
Trump: proteste e indignazione mondiale. Un attacco arrivato proprio nel giorno
in cui l'Eliseo ha ricevuto Michael Bloomberg, ex sindaco di New York, inviato
dell'Onu per il clima e ora anche capofila dei ribelli interni: un gruppo di
sindaci, universitari, aziende e i governatori di California, New York e
Washington intenzionati a ignorare l'annuncio di Trump e a presentare un piano
per rispettare l'accordo di Parigi.
Indici
S&P 500: +0.99%
Euro Stoxx 600: +0,31% (banche
-2,1% auto +0,93% salute +1,59% risorse di base -1,39%)
Francoforte, Dax 30: +1,75%
Parigi, Cac 40: +0,13%
Madrid, Ibex 35 +0,02
Milano, Ftse Mib: -1,33%
Londra Ftse 100: 0,00%
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Settimana finanziaria del 27.05.2017.
News in pillole.
Usa.
L’indicatore del Sentiment ritrova la fiducia e continua il recupero. I sotto
indici sono mediamente neutrali. Segnali di paura arrivano da azioni e bond
rifugio.
La
crescita americana è stata rivista da +0,7% a 1,2% nel primo trimestre.
S&P continua a macinare record. Rimane forte anche la domanda di
Treasury*. Il dollaro invece perde di valore per l’incertezza delle misure de
presidente Tramp, dal tono morbido della Fed nel rialzo dei tassi, per una
certa perdita di slancio del ciclo economico Usa e infine per l’aumento di
stato di salute positivo dell’Europa.
La
settimana infine si è chiusa nella prudenza anche in vista del lungo weekend:
domani Wall Street chiusa per Memorial
Day (saranno chiuse anche quelle di Londra e Pechino).
Scadenze:
alla fine della settimana uscirà il consueto dato economico sul lavoro, a metà
giugno la Fed delibererà sull’aumento dei tassi di venticinque centesimi che il
mercato si attende.
.*Per Treasury (o T-Bond) si fa riferimento ai titoli di Stato a medio-lungo
termine emessi dal Tesoro statunitense: il corrispettivo dei BTp e dei Bund.
Europa.
La crescita dell’economia americana serve a ridurre le ansie in Europa e per
limitare le perdite. Per i listini è tregua (non subiscono traumi). La
questione greca non è risolta, ma gli operatori non si preoccupano grazie al
nuovo corso francese.
Le
preoccupazioni arrivano dal settore obbligazionario. Alcuni iniziano a
ipotizzare lo scotto che potrebbero pagare i titoli di stato (in primis i Btp)
senza la ciambella di salvataggio del QE. A giugno la Bce inizierà ad
affrontare il tema, anche se il
Presidente della BCE, M. Draghi, ha ripetuto che è ancora presto per parlare di
Exit strategy, ovvero di ipotizzare un piano per
uscire dal QE (la politica monetaria accomodante) e dai tassi d’interesse di
riferimento ai minimi storici.
Comunque sia, quando arriverà l’Exit strategy, diventerà un
miraggio pensare che le obbligazioni non ne risentiranno. E questo perché
i target stimati sono stati raggiunti: il Btp si è avvicinato al 2% a quota 170
di spread sul bund (che si è mosso da negativo a quota 0,5%; il Btp a due anni
nel luglio 2016 oscillava sopra lo zero e oggi al di sotto). E’ ragionevole
pensare quindi che solo l’ipotesi di un rialzo dei tassi avrebbero impatti
negativi nel settore obbligazionario (con i corsi in calo per chi vende e con i
rendimenti salita per i nuovi acquirenti).
Italia, banche. I titoli dei principali istituti hanno risentito anche
dell'incertezza legata al salvataggio delle banche venete (Popolare di Vicenza e
di Veneto Banca). Gli
investitori hanno iniziato a vendere le azioni del comparto soprattutto dopo
che ieri è emerso che la Commissione europea ha richiesto altri fondi privati,
per oltre un miliardo di euro, per sostenere i due istituti, in modo da evitare
il bail-in. Anche l’obbligazione senior delle due banche venete sotto
pressione. Quelle con scadenza 2019 sono scese fino a 73 euro per poi salire a
79. Per il rilancio si parla ora di Co Co bond*.
Bitcoin è limitato a risparmiatori dai nervi saldi.
Se esistesse anche per il bitcoin un indice Vix - quello che
segnala la volatilità del mercato e che qualcuno chiama “indice della paura” -
sarebbe costantemente in tensione. Lo dimostra l’ultima giornata che ha visto
la criptovaluta più famosa del mondo salire sulle montagne russe con
oscillazioni superiori al 15 per cento. Per poi alla fine confermare il trend
al rialzo che ha caratterizzato l’ultimo periodo.
La seduta di giovedì si è aperta in Europa con quotazioni di
nuovo su livelli record con lo sfondamento di quota 2.400 dollari per poi
proseguire indisturbato il cammino al rialzo, toccando nel primo pomeriggio il
nuovo record a 2.800 dollari. Poi il bitcoin ha invertito precipitosamente la
rotta e in neanche tre ore è piombato a 2.380, il che vuol dire il 15% in meno.
Poi ha oscillato ancora per un po’ arrivando attorno a mezzanotte a 2.300. Da
allora il mercato ha ripreso a salire e attualmente è quotato a 2.560 dollari
per un bitcoin. Le forte oscillazioni non sembrano aver quindi tagliato le
gambe alla rincorsa della criptovaluta che prosegue imperterrita la corsa al
rialzo: solo sabato scorso ha sfondato la soglia dei 2.000 dollari,
raddoppiando di fatto il valore rispetto a fine marzo. Fonte: Reuters
Paesi emergenti. Crescono sulla
ritrovata debolezza del dollaro e oggi sono ai massimi da due anni.
Petrolio. L’accordo raggiunto a Vienna
replica quello in vigore da gennaio: il taglio di produzione è prolungato
per altri nove mesi ma resta identico - 1,8 milioni di
barili al giorno. Molti analisti l’hanno letto come un segnale d’impotenza:
«Questo dimostra che non c’è molto altro che l’Opec possa fare». Per il mercato
è stata una delusione: il petrolio ha chiuso con un ribasso di circa il 5%,
che ha ricacciato il Wti sotto la soglia psicologica di 50 $/barile.
Oro. Ai massimi da inizio maggio. I futures dell'Oro sono
in rialzo durante la sessione Europea di Venerdì. Per i mercati la crescita sa
di fuga dal rischio.
Indici
S&P:
+1 %
Euro
Stoxx 600: -0,04% (banche -0,59%, auto -1,87%, salute -0,45%, risorse di base
-1,38%)
Dax
30: -0,29%
Cac
40: +0,23%
Madrid
Ibex 35: +0,63%
Milano
Ftse Mib -1,66%
Londra
Ftse: +1,03%
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Settimana finanziaria del 20.05.2017
News in pillole
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Usa.
Il Sentiment arretra. Segnali di paura nei sottoindici (nei bond rifugio e
sulla forza dell’azionario). Passata l’euforia iniziale oggi dopo 100 giorni di
presidenza, Trump solleva più timori che ottimismo. A metà settimana la sola
possibilità (molto remota) che possa essere messo sotto processo dal Congresso
per collusione, ha fatto scattare l’avversione al rischio azionario con i
corollari classici negli asset drive (la guida dei settori economici):
rialzo dello Yen, ribasso del $ (per la convinzione che la Fed non rialzerà i
tassi a breve), ribasso del petrolio ritornato all’ottobre del 2016. Però si è
risolto in un semplice stop and go (frenata e ripartenza).
Trump spinge per una Nato
araba di trentadue paesi. Il nuovo
presidente intende spendere meno guadagnare di più. I ricchi alleati del Golfo
devono armarsi, e accrescere gli acquisti di armi dagli Usa. Devono comprare
aerei militari, navi, sistemi missilistici, e altro, per un valore complessivo
di almeno 110-120 miliardi di $.
Europa. Le borse si sono mosse in parallelo a quelle Usa nel calo ma non nelle
previsioni che rimangono positive. Il
2017 sarà l’anno boom dell’Europa. Anche Mario Draghi è ottimista: La crisi è
superata. La ripresa dell’area dell’euro è resistente, sempre più ampia fra i
vari paesi e settori. Va da se anche che una riduzione del Qe, con
un rialzo dei tassi, le borse potrebbero diventare nervose (nel breve).
Italia. Secondo le stime di Jp Morgan forti flussi di capitali sono in arrivo
dall’estero; è rientrato solo il 19% della liquidità uscita nel 2016, contro il
45% della Spagna e il 33% della Germania.
Prosecco ultra record. A fronte di una disponibilità di 6458 ettari ci sono
state domante per impianti nuovi per 164mila ettari. In tutte le regioni (a
parte l’Abruzzo) le richieste di nuovi vigneti hanno sperato l’offerta.
Fincantieri. Acquisisce il 66,7% della concorrente francese Stx
France. E’ una grande operazione europea
che rende l’Europa più competitiva nella cantieristica nel mondo.
Banche venete. Il fondo interbancario si rifiuta di versare un atro
miliardo privato come chiede la comunità europea per autorizzare un intervento dello
Stato per il rilancio della Popolare di Vicenza e Banca Veneta. Le preoccupazioni aumentano.
Molti gettonati rimarranno le
società di media e piccola capitalizzazione.
Ritorna l’interesse per le azioni difensive (Eni, Italgas) e rimane
stabile l’attrazione per le azioni del settore ciclico (auto).
Giappone. Esordisce il c/c in bitcoin. La Borsa Coincheck sta collocando quattro
piani d’investimento-risparmio in bitcoin: tasso dell1% se deposito quattordici giorni; 2% per un mese,
3% per tre mesi, 5% per un anno. Di
solito, chi possiede la moneta virtuale la lascia online come si trattasse di
un c/c senza interessi: spera di guadagnare unicamente in conto capitale (con
l’aumento del valore del bitcoin). Oggi in Giappone questo mercato non è
regolamentato perché la moneta virtuale non ricade sotto i controlli bancari.
Ma se i volumi esplodessero, sicuramente, ci sarebbe più attenzione. E intanto
anche le banche si stanno aprendo alle nuove monete digitali.
Indici.
S&P500:
-0,79%
Euro Stoxx 600: -1,04 (banche
-1,47% auto: -2.00%, salute -2,14% risorse di base +2,05%)
Londra, Ftse 100: +0,48%
Francoforte, Dax: -1,01%
Parigi, Cac 40: -1,55%
Milano, Cac 40: -1,55%
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Settimana
finanziaria del 13.5.2017
News in
pillole.
Mercati
finanziari. Non ci sono grandi spunti per essere pessimisti ma nemmeno di
essere ottimisti. Le borse hanno movimenti laterali. Non ci sono motivi per
essere pessimisti perché l'economia americana è solida e quella europea in
crescita; anche la Cina è sotto controllo. All'orizzonte non s’intravedono
tensioni pericolose, anche se i conti deludenti dei grandi magazzini di
*JMacy's stanno mettendo in dubbio la tonicità dei consumi degli indici
di fiducia.
*Macy's è una catena della grande distribuzione
statunitense fondata nel 1858.
Usa. Il
sentiment degli investitori è migliorato rispetto l'altra settimana. I
sottoindici restano neutrali. Segnali di paura solo dai volumi delle
azioni.
Europa. Le
elezioni tedesche non sono percepite come un problema e se la Francia non ha
rotto il sistema Europa, sicuramente non lo potranno fare le elezioni italiane
dl 2018. Risultato: per un po' di tempo i mercati non saranno condizionati
dalla politica (e la propensione sta ritornando in Europa).
Italia. Un fondo
italo-cinese per le Pmi (piccole-medie imprese), Cassa depositi e prestiti e
China Development Bank si sono alleati a
Macfrut
di Rimini. Ottimi accordi sull'export in Asia. Con Cina, India e Vietnam
sono stati firmati contratti per decine di milioni.
Euro. Con la
vittoria di Macron la tendenza è verso il rialzo rispetto al $ (1,092).
Il Pil
mondiale sale e non inquina. Fino al 2010 il Pil è stato
direttamente correlato all'aumento dell'inquinamento da anidrite carbonica
(co2). Poi da quella data si è avuto un disaccoppiamento (decoupling): alla
crescita del Pil non è seguito un aumento del co2. Gli investitori in genere
non si preoccupano dell'inquinamento.
S’interessano di investimenti redditizi. Oggi il green, il rinnovabile
promette quarantacinque mila miliardi d’investimenti entro il 2050. Nel 2016 i
paesi emergenti, Cina, India, Brasile, hanno investito 156 miliardi di $
superando i paesi sviluppati (hanno investito 130 miliardi)
Indici.
Nasdaq: +0,36%
Euro Stoxx 600: +0,28% (banche -1,20% auto -0,24% Salute +2,76%
risorse base: -0,08%
Londra Ftse: +1,8%
Francia, Cac 40: -0,5%
Milano, Ftse Mib: +0,4%
Zurigo, Smi: +0,5%
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Settimana
del 6.05.2017
News
in pillole.
***************************************
Usa. Il Sentiment degli
investitori ritorna poco mosso su valori mediamente neutrali. Segnali di paura
ancora dalla domanda di bond-rifugio.
La
disoccupazione Usa è ai minimi da dieci anni. Il tasso di
disoccupazione negli Stati Uniti al 4,4% non è mai stato così basso dall’era
precedente la grande crisi, dal maggio del 2007. Il mercato sconta oramai un rimbalzo della
crescita del Pil statunitense fino al 3,3% nel secondo trimestre, che inverta
la rotta rispetto alla brusca e deludente frenata allo 0,7% avvenuta nei primi
tre mesi.
Fed. Un rialzo dei tassi a giugno appare una certezza (i mercati
future lo danno all’83 %); anche il
rialzo di settembre appare molto probabile, come anche l’avvio a fine anno di
una riduzione del suo enorme portafoglio di asset, gonfiato a 4.500 miliardi
durante la crisi per sostenere il risanamento economico.
Borse.
Continua l’effetto ondivago Trump sui mercati. Dopo i forti rimbalzi generalizzati
ora le borse sono più selettive. Ad esempio l’indice Russel 2000 delle piccole
imprese ha quasi annullato i rialzi seguiti all’elezione di Donald Trump.
Apple.
Quando si tratta di finanza, vanta già più d’un primato: è la regina della
capitalizzazione di mercato, con un valore di Borsa che si avvicina agli 800
miliardi di dollari. Detiene anche il record, tre le aziende non finanziarie,
della cassaforte di liquidità globale: trabocca di 257 miliardi di dollari, una
cifra raggiunta grazie a un nuovo incremento nel trimestre appena concluso.
Adesso può però rivendicare un nuovo exploit: proprio grazie alla necessità di
impiegare adeguatamente e prudentemente una simile montagna di liquidità, è
diventata nei fatti il più grande singolo fondo obbligazionario al mondo.
Warren Buffett, l’oracolo di Omaha, ha perso fiducia in Ibm. E
così ha deciso di ridurre di circa un terzo i titoli che Berkshire Hathaway ha
in portafoglio del gigante dei servizi informatici.
Europa. Si sono placate le
ansie degli investitori dopo il successo di Macron. Ma lunedì, archiviata la
vittoria definitiva di Macron, ritornerà la normalità e le crescite
azionarie saranno più ragionate e con meno energia (la propensione al rischio
rimarrà tuttavia positiva).
Inflazione. Il calo del petrolio
preme al ribasso l’inflazione generale. Anche la Vittoria di Macron con il
rialzo dell’euro su dollaro (ora a 1,09) non aiuta l’inflazione core
(inflazione depurata dal prezzo del petrolio e dagli alimentari)
Borse. A oggi il bilancio
delle borse a dieci anni è il seguente: Francoforte, il Dax ha raggiunto i
valori anteriori alla crisi, Milano, il Ftse Mib è sotto del 50%, Madrid l’Ibex
35 del meno 30% e Parigi, il Cac trenta meno 15%.
Italia. I timori che i titoli di Stato del Belpaese potessero diventare junk,
spazzatura, più tecnicamente inquadrati nel grado di non investimento, sono
stati fugati. Secondo l’agenzia, la ripresa dell'economia resta un obiettivo
raggiungibile: le previsioni sono per un Pil in rialzo dello 0,9% quest'anno e
dell'1-1,2% tra il 2018 e il 2020.
E’
al via il borsino per la negoziazione di 100 banche locali. Lunedì partirà
Hi-Mrf, la piattaforma digitale d’incrocio tra domanda e offerta.
Banche
venete. Dovranno essere salvate entro
giugno. Avanti con il processo di fusione. Sotto la lente, il * burden sharing.
* Il burden
sharing è la condivisione dei costi per la ricapitalizzazione precauzionale,
prevista dall’articolo 132 della direttiva europea Brrd (Bank Recovery and Resolution Directive) sulla gestione delle crisi. Oggi le regole prevedono
che il burden sharing colpisca gli azionisti e i creditori non privilegiati.
Così, in caso di dissesto di una banca, il burden
sharing può colpire anche i bond senior.
Grecia. La Germania si oppone all’haircut (uno
sconto della somma da rimborsare) ma accetta l’estensioni della scadenze per i
rimborsi e una riduzioni dei tassi che i greci devono pagare. Dai calcoli risulta che i rimborsi potrebbero
essere onorati in questo caso solo in tempi lunghissimi, fino al 2080.
Materie prime in calo. Vendite su rame, minerali ferrosi e
petrolio e oro.
(Fonte Wsi)
Calo
delle materie prime nelle contrattazioni asiatiche prima e ora in Europa. Non sono
solo i minerali ferrosi, tramortiti dai timori di un calo della domanda in
Cina, a essere colpiti dalle vendite. Molte delle principali commodity oggi
perdono quota. Il petrolio è sceso ai minimi
da novembre, scendendo sotto l’area dei 44 dollari al barile per quanto
riguarda il contratto Wti.
Sull’andamento
del petrolio pesa l’aumento delle scorte di greggio in Usa e i dubbi circa la
capacità dell’Opec di estendere l’intesa sui tagli alla produzione. L’oro da
parte sua paga le preoccupazioni circa un rialzo dei tassi
della Fed a giugno e le citate prospettive di un proseguimento della
ripresa economica americana, in un contesto che sembra in miglioramento anche
in Europa. I cali del rame vengono attribuiti all’aumento dell’offerta sul
mercato inglese LME.
Indici
Usa,
S&P: +0,3%
Europa,
Stoxx 600: +1,93% (banche +3,57%, auto +0,71%, salute +1,98% risorse di base
(materie prime) -3,28%)
Francoforte
Dax 300: +2,2%
Parigi
Cac 30: +3,1%
Milano
Ftse Mib: +4,2%
2%
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Settimana del 29.04.2017
News in pillole.
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Usa. Il sentiment degli
investitori recupera terreno dai minimi. I sotto indici in media sono ritornati
neutrali. Segnali di paura arrivano ancora dalla domanda di bond-rifugio.
Pil. Crescita ai minimi
da tre anni. L’espansione americana si è fermata durante
il primo trimestre dell’amministrazione Trump. Tra gennaio e marzo il Pil degli
Stati Uniti è aumentato solo dello 0,7%, il passo più lento in tre anni. La
battuta d’arresto del Pil, nell’insieme, non
preoccupa. Il bilancio settimanale del Dow Jones è stato positivo perché
si aspetta un riscatto in primavera, con una crescita vicina al target del 3%
con qualcuno che punta fino al 4 per cento. La debolezza attuale dell’economia
consiglia prudenza alla Banca centrale nell’aumento dei tassi - e questo è un
bene per gli investitori.
Europa. Le Borse hanno
festeggiato con calici la vittoria, al primo turno, di Emmanuel Macron. Il gran
spolvero è stato alimentato anche dalle trimestrali soddisfacenti e dalla Bce che ha dipinto l’Europa entro un
quadro rassicurante. I risultati più
brillanti li hanno ottenuti i titoli del lusso (Dior +15%, Lvmh + 9%Kering
+15%; solo Hermes ha perso il -4%).
Obbligazioni. Si sgonfia la ricerca forsennata di
obbligazioni sicure, anche con rendimenti negativi (si sgonfia il flight
quality).
Italia. Piazza affari ha
fatto faville con le banche e con la galassia Agnelli (Fca + 10% Cnh +9%).
L’euforia poi continuerà sulle aziende di medie dimensioni che avranno grandi
benefici con i Pir (Esempio: Sogefi +40%).
Pop. Vicenza
e Veneto. La
salvezza resta appesa al via libera Ue alla ricapitalizzazione precauzionale
che oggi può fornire solo lo stato.
Cibo. Patto con Pechino
sulla qualità. Con i nuovi standard sulla salute aprono per l’Itala ottime
prospettive per i nostri prodotti alimentari.
Oro. L’ultima frontiera della truffa. Si vendevano
lingotti fisici depositati in un caveaux reale a Lugano dove i clienti (quasi
tutti Italiani) volendo lo potevano anche vedere e toccare. Unico
inconveniente: i clienti erano molto, molto di più dei lingotti. Quando poi i
clienti scoprono la truffa, il caveau e lingotti cambiano ubicazione e si
riparte con altre nomi di società.
Dollaro. L’Euro si è
rafforzato su dollaro oltre 1,09, spinto dalla vittoria di Macron.
Paesi
emergenti.
La debolezza del $ ha impattato positivamente sulle borse emergenti con
l’indice Msci Emerging Marcket in crescita.
India. Non si accontenta più
di aver strappato alla Cina il fregio di grande Paese a più rapida crescita, ma
si preparerebbe a scalzare la Germania dalla piazza di quarta più grande
economia al mondo. Il progetto Make in India, dovrebbe fare del Subcontinente
India un hub della produzione mondiale, portando entro il 2020 l’apporto della
manifattura al Pil dal 16 al 25% e attirando investimenti stranieri grazie
anche alle aperture in alcuni settori. Una forte accelerazione, dopo qualche
turbolenza iniziale, arriverà dall’introduzione nei prossimi mesi della Good and service
tax (una sorta di Iva italiana), che dovrebbe finalmente creare un
mercato unico tra i ventinove Stati della Confederazione indiana, oggi separati
da regimi fiscali differenti che a volte rendono più conveniente importare un
prodotto dall’esterno piuttosto che comprarlo da un altro Stato indiano.
Petrolio. Il
prezzo del greggio schizza negli scambi di questo venerdì, nelle speranze che
venga prolungato l’accordo sui tagli alla produzione; tuttavia l’impennata
resta .
Indici.
New
York, S&P: +1,5% (Nota il Nasdaq ha superato per la prima volta i 6.000
punti).
Euro
Stoxx 600: +2,37% (banche +4,8% auto +3,97% risorse di base -0,46% Salute
+2,46%)
Londra,
Fese 100: +0,75
Francoforte,
Dax 30: +3,2%
Parigi,
Cac 40: +4,1%
Milano
Ftse Mib: +4,4%
-------------------------------------------------------
Settimana
del 21.04.2017
News in
pillole. Fonte Il Sole 24 Ore
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Usa. Il sentiment degli
investitori rimane su valori bassi. I sottoindici sono mediamente negativi.
Segnali di paura arrivano da scelte e bond –rifugio.
Nonostante le tensioni geopolitiche
(Nord Corea, Siria, Venezuela, elezioni francesi e tenuta dell’Europa) i
listini a Wall Street continuano a viaggiare a livelli vicini ai record. Sulle
ottantadue società dello S&P500 che ieri hanno presentato i loro conti
trimestrali, circa il 75% ha riportato risultati migliori del previsto. Per la
Corporate America si tratta del migliore risultato trimestrale dal 2011.
Blackstone, maxi-fondo Usa di private equity e immobiliare, nel trimestre ha
più che raddoppiato gli utili. Anche il titolo di Apple è arrivato a salire
dell’1,5% dopo che gli analisti di Morgan Stanley e Stiffel hanno aumentato la
forbice di prezzo da 130 a 150 dollari per azione, con un rating confermato a
«hold», alla luce di un miglioramento nelle consegne di iPhone
Europa. Discrasia
(cattiva mescolanza) fra gli indicatori Markit-Pmi* (indici morbidi) e i
dati reali (dati duri, leggi crescita dei Pil). Con gli indici di fiducia siamo
all’euforia. Questi hanno toccato ieri un altro massimo da sei anni a quota
56,7 da 56,4, segnalando anche un forte aumento delle assunzioni a ritmi non
visti da almeno un decennio. I dati
duri non hanno confermato la forza di quelli “morbidi”», come il Pmi. «La
produzione industriale che conta per il 20% circa del Pil di Eurolandia -
continua - è calata dello 0,3% in febbraio, dopo un debole andamento di
dicembre (-1,1%) solo parzialmente corretto a gennaio (+0,3%)».
.
*Markit-Pmi. Markit è un’azienda inglese che
produce servizi di informazione finanziaria a livello globale. Tra i servizi
che offre ci sono gli indici Pmi, e le relative
indagini, di oltre 30 nazioni. I settori per cui viene calcolato l’indice sono: manifatturiero,
terziario, edilizio, e delle vendite al dettaglio.
Ogni singola indagine si basa su questionari compilati dai
direttori degli acquisti di almeno 400 aziende scelte in modo da rendere il campione
rappresentativo della realtà indagata. I questionari sono compilati nella
seconda parte del mese di riferimento. I risultati dell’indagine sono divulgati
entro la fine dello stesso mese. Agli
intervistati è chiesto di confrontare le condizioni di un certo numero di dimensioni
dell’attività aziendale rispetto al mese precedente, stabilendo se queste sono
migliorate, peggiorate o sono rimaste invariate. Per ogni
variabile è calcolato un indice il cui valore va da 0 a 100. La soglia
che separa i contesti di crescita da quelli di flessione dell’attività è 50
punti. Sopra 50 c’è miglioramento, sotto 50 c’è peggioramento.
Più il risultato è distante da 50 e più il tasso
di cambiamento rispetto al mese precedente è alto.
Italia. Da sempre l’Italia è un sughero
sulla corrente dell’economia europea e internazionale: è costretta come vagone
a seguire (non è una locomotiva). Anche
da noi si scorgono luci in fondo al tunnel. I dati confortanti sono i dati
qualitativi che vengono dagli indici Pmi e da altri indicatori di fiducia. I
dati di produzione industriale sono meno buoni. La discrasia si dovrebbe però
risolversi a favore del fatturato reale come in tutta l’Europa.
Le navi da crociera spingono la cantieristica. A
fronte di un mercato mondiale della cantieristica navale in calo, l’Europa e
segnatamente l’Italia, segnano un boom di commesse, determinato dal comparto
delle unità da crociera. All’interno di questo panorama positivo per l’Europa,
l’Italia ha un ruolo da protagonista. Trainata, infatti, da Fincantieri, che
controlla anche i cantieri norvegesi Vard e che ha totalizzato ordini per otto
navi nel 2016 e per sei (finora) nel 2017, la cantieristica italiana risulta
leader del segmento crociere gestendo il 42% del portafoglio ordini a livello
mondiale.
Inghilterra. L’annuncio delle elezioni anticipate
in Gran Bretagna ha fatto apprezzare la sterlina contro il dollaro.
Le centrali
elettriche carbone ieri sono state spente per sempre. E’ stato il primo paese a
utilizzare il carbone per le centrali e il primo tra le grandi economie a farne
oggi a meno.
Oro. Le tensioni politiche hanno riportato l’oro
in area 1300 $ per oncia.
Petrolio. Petrolio in calo a
New York, dove le quotazioni perdono lo 0,36% a 50,26 dollari al barile.
Indici.
New
York, S&P: +0,75%
Euro
Stoxx 600: -0,59% (banche +3,6% auto: +2,53% salute: -0,11% risorse di base
+1,07%)
Londra,
Ftse 100: -2,91%
Francoforte,
Dax: -0,36%
Milano
Ftse Mib: -0,16%
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Settimana finanziaria del 08.04.2017
News in pillole.
***************************
Mercati.
Ad aprile è partita una rotazione al contrario. Si va verso il flig to quality (volo
verso la qualità). Diversi
gestori hanno iniziato a vendere azioni e a comprare titoli di Stato. La nuova
bias * (convinzione) operativa porta a comprare
obbligazioni a tasso fisso, in un’ottica breve e medio termine. A oggi la
rotazione è lenta e ha bisogno ancora di qualche settimana per capirne di più.
. * Il bias (pron. 'baiəs) in psicologia cognitiva indica un giudizio (o un pregiudizio), non necessariamente
corrispondente all'evidenza, sviluppato sulla base dell'interpretazione delle informazioni in possesso, anche
se non logicamente o semanticamente connesse tra loro, che porta dunque a
un errore di valutazione o a mancanza di oggettività di giudizio. L'etimologia del
termine bias è incerta. Il linguista Tullio De Mauro sostiene il derivare del termine
specifico dall'inglese, col significato di inclinazione.[1] L'enciclopedia Treccani sceglie invece la discendenza dal
provenzale, col significato di obliquo o inclinato.[2][3]
Usa.
Il Sentiment rimane su valori stabili e i sotto indici mediamente neutrali. Segnali
di paura arrivano per i volumi elevati di vendite di azioni. Anche se il tasso
di disoccupazione ufficiale è sceso al 4,5% (il livello più basso da dieci
anni) i nuovi 98000 posti di lavoro a marzo (quasi la metà di quelli previsti)
ha deluso gli investitori perché alcuni vedono nell’espansione dell’economia i
primi scricchioli. E questo perché a oggi si è ancora in attesa degli
investimenti per le infrastrutture e il calo delle tasse a tutto spiano!
Promesse da Trump.
Europa. I
bombardamenti americani in Siria non hanno stravolto i mercati finanziari,
anche se gli umori non si sono sganciati dall’oltreoceano. Dopo l’euforia
Tramp, si è ritornati alla normalità, con una ripresa da rinsaldare
un’inflazione sana, non ancora stimolata dagli aumenti, salariali (siamo
lontano all’obiettivo, del 2% circa).
Italia. Tutti
sulla rampa dei Pir. Questo strumento è vincente. Unisce incentivi fiscali con
il mondo azionario delle piccole e medie imprese. Tutte le società di gestione
si sono lanciate, anche la corazzata dei consulenti di Fineco Bank. (Plus24,
Il Sole 24 Ore, pg. 20).
Pir. I Piani Individuali di Risparmio (Pir) a lungo termine
(introdotti dalla legge 11/12/2016, n. 232) rappresentano una nuova forma di risparmio
fiscalmente incentivato. Sono contenitori - fondi comuni, polizze Vita,
gestioni patrimoniali) volti a canalizzare flussi finanziari verso le piccole
imprese italiane e dunque per sostenere lo sviluppo economico del Paese. Le
agevolazioni previste sono relative a un investimento non oltre ai 30mila euro
l'anno, 150mila euro in cinque anni.
Fineco. A marzo raccolta a 675 milioni: +57% annuo.
La raccolta netta da inizio anno è stata pari a 1380 milioni.
Gestioni separate assicurative. In tempi a tassi scesi
a zero le gestioni separate si sono confermate un buon investimento. I fondi
assicurativi hanno ottenuto rendimenti oltre il 3%.
La Repubblica Ceca sgancia la corona dall’euro. Invece la banca
centrale ha messo fine al peg * (aggancio artificiale) lasciando decidere al
mercato. Gli effetti sono stati immediati. Dopo un iniziale e breve
rafforzamento dell’euro, è stata la koruna a spuntarla balzando di quasi il 2%
in pochi scambi. Tre anni fa la Banca centrale ceca decise di introdurre un peg
con l’euro per evitare che un eccessivo rialzo della propria moneta inasprisse
la deflazione. In quattro anni l’istituto centrale ha acquistato 47,8 miliardi
di euro. Tanto è costato mantenere il cambio euro/koruna a ventisette.
. * Peg è un termine inglese che letteralmente significa "fissare"
e che viene ... che consiste nel fissare il tasso di cambio della
valuta nazionale, rispetto a un'altra.
Oro.
Nel
dubbio si compra oro che in teoria, in uno scenario di reflazione (inflazione
lenta dopo la deflazione) e rialzo dei tassi, non dovrebbe essere
l’investimento preferito. Tuttavia il bene rifugio
per eccellenza sui mercati asiatici ha toccato 1.270 dollari l’oncia, in rialzo
di circa l’1,5% e ai massimi da 5 mesi.
Petrolio. Il mercato del petrolio ha messo il pilota automatico:
bombardamenti in Medio Oriente uguale comprare. La reazione rialzista però è
durata poco. Il prezzo del Brent ha raggiunto quota 56,08 dollari al barile, il
Wti si è spinto fino a 52,94 dollari.
Commodity. Strategia contrarian (che compra nelle fasi difficili). Il
risparmiatore medio italiano entra quando i mercati hanno già raggiunto il
massimo ed è depresso quando i mercati sono già crollati. A oggi dopo i rialzi
quasi generalizzati sono ancora in perdita le commodity. L’indice Crb (Commodity Research Bureau) che sintetizza il comparto è ancora sotto del 40% per effetto
del rilevante peso del greggio. Forse oggi, in un’ottica di medio e lungo
periodo, una strategia contrarian potrebbe premiare.
Indici
New
York, S&P: +0,7%
Euro
Stoxx 600: +0,03% (banche -1,38%, auto -2,74%, risorse di base +2,1% salute
-0,38%)
Londra
Ftse 100: -0,9%
Francoforte
Dax: -1%
Milano
Ftse Mib: -1,2%
Tokyo
Nikkei 225: -0,7%
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Settimana finanziaria dell’1.4.2017.
News in pillole.
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Usa.
Il sentiment degli investitori risale dai minimi. I sotto indici restano
neutrali. Segnali di paura arrivano dai volumi dell’azionario e bond-rifugio. Borse. Il Pil per il quarto trimestre è stato
visto al rialzo e gli indici azionari ne hanno beneficiato. Dollaro. Si è rafforzato nelle ultime sedute dopo
un tonfo lunedì a seguito della bocciatura della riforma sanitaria. L’euro si è
indebolito di riflesso rispetto il $. Trump ripone
l’arma dell’America solf power (potere morbido, potere dolce) per un’AmeriKa
muscolare, pronta alle ritorsioni e alle minacce. Un’America Firts sola e
contro di tutti per combattere chi ha dissanguato l’economia Usa alimentando
l’enorme deficit commerciale (nel 1960 era positivo a +4.892 miliardi di $ e
nel 2016 è risultato a meno 749,926 – vedi grafico).

Saldo bilancia
commerciale Usa (serie storica in miliardi di dollari. Nel 1971 più
4.892 e nel 2016 meno 749, 926).
Questo è il suo messaggio al mondo: le «nostre truppe salgono sulle
barricate», perché il deficit nell'interscambio non è «casuale». E se la Cina è
nel mirino avendo scavato l'anno scorso un passivo di 347 miliardi negli scambi
di beni, sotto esame sono anche alleati quali Italia, Francia, Germania,
Irlanda, Giappone e Corea del Sud; vicini di casa nel Nafta come Canada e
Messico; e poi Svizzera, India, Indonesia, Taiwan, Malesia, Tailandia e
Vietnam.
Europa.
L’inflazione al netto di energie alimentari (inflazione core) è scesa dallo 0,9
allo 0,7% nel primo trimestre 2017. Il carovita rimane lontano dall’obiettivo
di stabilità della Bce. La Bce estenderà il piano di stimoli monetari fino al
2018. Si attenua quindi la pressione per l’uscita dalla politica monetaria
accomodante, anche se ridurrà gli acquisti di bond mensili da sessanta miliardi
a quaranta nel secondo semestre del 2017.
Italia.
Oggi si parla di PIR. Le azioni dello star in
gran spolvero.
La parola chiave: Pir. Piani individuali di risparmio. La novità
del 2017, i Pir, piani Individuali di Risparmio: sono ‘contenitori
fiscali’, ovvero strumenti quali fondi comuni, gestioni patrimoniali o depositi
di titoli, all’interno dei quali si possono collocare strumenti finanziari di
vario genere (azioni, bond o quote di altri fondi). I Pir portano una forte
agevolazione fiscale, a patto di rispettare determinati vincoli stabiliti dal
governo e di una durata minima dell’investimento di 5 anni, i redditi
finanziari (le plusvalenze) derivanti dal piano non saranno tassati. Per
rispettare le regole, il Pir dovrà investire almeno il 70% in strumenti
finanziari emessi da imprese italiane o europee con una stabile organizzazione
in Italia. Il 30% di questa quota (il 21% del totale del Pir) dovrà poi essere
investito in strumenti diversi da quelli
quotati sul mercato Ftse Mib o altri indici blue chips. Condizioni che
potrebbero portare una spinta non indifferente al settore delle piccole e medie
imprese quotate, tanto sul mercato Mta quanto su quello Aim
Avio è un gruppo
internazionale leader nel settore dei lanciatori spaziali, nella propulsione
solida e liquida e nel trasporto spaziale, potendo contare su un’esperienza di
oltre 50 anni È presente in Italia, Francia e Guyana Francese con 5 insediamenti
produttivi ed impiega circa 800 persone altamente qualificate, il 30% circa
impiegate in attività di ricerca e sviluppo Avio riveste il ruolo di
sub-contractor e prime contractor rispettivamente per i programmi spaziali
europei Ariane e Vega, entrambi finanziati dall'Agenzia spaziale europea.
Cina. L’economia
dirigista cinese, tarata sui ritmi del Piano quinquennale, è spiazzata dalla
rapidità con la quale l’America sta scompigliando assetti consolidati. Negli
ultimi quindici anni in Usa hanno trovato lavoro i lavoratori più qualificati,
in Cina se ne sono avvalsi quelli meno qualificati ( a milioni hanno lasciato
la povertà grazie ai salari bassi - e in Usa in milioni hanno perso il lavoro).
Pechino
oggi lotta anche contro la fuga di capitali, per difendere lo yuan e le riserve
in valuta. Il governatore della Banca centrale cinese ha invitato le Banche
centrali di Giappone, Europa, e America ad abbandonare il quantitative easing
perché “quello della liquidità non è un problema, in giro ce ne è fin troppo”.
Paesi emergenti. Mercati volatili in generale con delle eccezioni.
Brasile, Indonesia, India, Ungheria, hanno attivato riforme sul debito e sulle
valute positive e oggi sono ritornati a brillare nei mercati
borsistici.
Oro.
Produzione record nel 2016. Gli esperti prevedono una riduzione nei prossimi
tra anni. Diverse miniere in attività si stanno esaurendo e di nuove non ce ne
sono molte. Se passa la convinzione che la produzione inizierà a calare, l’oro
potrebbe di nuovo ritornare ai massimi storici, a 1.921$ all’oncia.
Petrolio. Prezzo
stabile a 50,6% per barile. Sentiment: è venuta a meno la fiducia in un pronto
equilibrio tra domanda e offerta. In Usa le trivelle sono aumentate da
gennaio di 137 unità (oggi sono di 662).
Indici.
New
York, S&P: +1,1%.
Euro
Stoxx 600: +1,23% (banche +1,08% auto +0,96% risorse di base -0,56% salute
+1,37%).
Londra,
Ftse 100: -0,2%.
Milano,
Ftse Mib +1,5%.
Tokyo,
Nikkei 225: -1,8%.
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Settimana
finanziaria del 25.03.2017
News in
pillole
Usa. L’indice che misura
il sentiment degli investitori Usa ha registrato un’abbondante flessione.
Segnali di paura arrivano dai volumi sull’azionario e dalla domanda di bond
rifugio. Le azioni hanno registrato la peggiore performance giornaliera da
oltre cinque mesi.
E adesso: cosa
accadrà a Wall Street dopo la sconfitta di Donald Trump sulla riforma
sanitaria? Gli esperti si sono uniti nel cantare in coro il leit motiv:
«adesso, finalmente, l’attenzione della Casa Bianca sarà tutta sulla cosa che
conta. Cioè, il taglio delle tasse». Insomma: prima si è dato importanza a un
determinato evento; poi, nel momento in cui non si è concretizzato,
l’attenzione è stata spostata su un altro tema. Il vero tema: la
riduzione delle imposte sugli utili aziendali. Il resto? Poco rilevante.
Non così importante.
Il problema del monetadone. L’enorme liquidità ancora in circolazione, a fronte dei bassi
tassi (soprattutto in Europa), è andata in cerca di rendimento. In una simile
situazione non è parso vero agli operatori di trovarsi un neo Presidente Usa
che prometteva mari e monti. E, anche, di più. L’effetto? Molti denari sono
finiti sull’azionario statunitense. Una corsa al rialzo che però, essendo in
grande parte auto-alimentata, richiede di essere continuamente sostenuta dalla
narrazione della «Trumpenomics». Di qui il veloce cambio di passo. Oplà!
L’eliminazione dell’Obamacare conta poco. Il vero tema è la riforma fiscale.
I due problemi
- Il primo riguarda la capacità dell’ex presentatore di «The apprentice»
di fare squadra, di riuscire a creare consenso su di sè nel Congresso. Cioè: la
mancata abolizione dell’Obamacare, per alcuni comunque destinato a implodere,
potrebbe essere l’indizio di un Trump che non riesce a portare a casa le
riforme. Oggi quella sanitaria. Domani quella fiscale.
- Il secondo, invece, è conseguente proprio alla mancata eliminazione
dell’Obamacare. I risparmi legati all’operazione (secondo alcune fonti
500 miliardi di dollari nel corso degli anni) sarebbero stati usati per
controbilanciare il taglio fiscale. E, quindi, renderne più facile
l’approvazione. Adesso questo «supporto» sembra sparire: il che,
inevitabilmente, rende contabilmente più ardua l’intera operazione. Fonte: Il Sole 24 Ore.
Dollaro. Si è sgonfiato con
l’emergere dei dubbi sulla reale spinta economica di Trump.
Europa. Le borse sembrano che stiano scaldando i motori in virtù
dei segnali di ripresa dell’inflazione e dell’attività imprenditoriale e questo
anche perché la Bce fornisce liquidità ancora denaro a costo zero (con un
record mercoledì con 233 miliardi concessi alle banche). Per molti analisti,
tuttavia, il processo di crescita appare lungo. Anche per l’inflazione rimarrà
modesta.
Italia. La borsa è cresciuta in maniera considerevole da gennaio
(è a +6,4%) grazie ai recuperi delle banche, favorite dalla possibilità di una
cessione più graduale dei crediti deteriorati, e delle società a piccola, media
capitalizzazione, che beneficeranno di incentivi fiscali per gli investitori.
Nota: L’indice Star delle società a bassa capitalizzazione è salito del 21% da
inizio anno.
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originali. E’ una piattaforma b2c dove, a oggi, oltre 4000 brand mondiali,
hanno aperto un loro shop.
Di proprietà di Alibaba Group, Tmall,
insieme a Taobao (piattaforma c2c), detengono l’80% del mercato cinese e hanno
un traffico di oltre 100.000.000+ utenti il giorno.
Oro. - I futures dell'Oro sono in ribasso durante la sessione
Europea di Venerdì.
Petrolio. Via
libera di D. Trump all’oleodotto avversato dagli ambientalisti. Il petrolio è
scivolato sotto i cinquanta $. I futures del Greggio sono in rialzo però
durante la sessione Europea di Venerdì.
Indici.
New
York, S&P 500: -1,75%
Euro
Stoxx 600: -0,5%
Londra,
Ftse 100: -1,2%
Milano,
Ftse MIB: +0,6%
Tokyo,
Nikkei 225 -1,2%
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Settimana
finanziaria del 18.03.2017
News in
pillole.
Usa. La Fed non è
pronta ad accelerare ulteriormente la sua manovra, mostrando scetticismo, o quantomeno
cautela, sul lancio e impatto delle riforme economiche e fiscali promesse da
Donald Trump. Al momento mantiene in programma soltanto altre due strette sui
tassi interbancari, che porterebbero il totale a tre nell'intero 2017, lo
stesso percorso anticipato fin dallo scorso dicembre.
L’indicatore del sentiment
degli investitori arretra dai recenti massimi. Ci sono segnali negativi legati
al calo dei volumi scambiati a Wall Street.
Nei dibattiti cambiano i temi economici. I nuovi
termini che fanno tendenza sono Border tax, Ide, GVC e i nemici, Germania
e Cina.
«Border tax»: l’arma segreta vincente di
Donald Trump.
- Il nome è burocratico e inoffensivo: border
adjustment tax. Imposta di aggiustamento alla frontiera, o in breve tassa di
frontiera (in italiano dazio doganale).
Ha
l’attrazione delle soluzioni semplici, almeno all’apparenza: una tassa del 20% su
tutte le merci che arrivano dall’estero negli Stati Uniti. Questo, per i
sostenitori, creerebbe un incentivo a produrre nel Paese e un chiaro
disincentivo a spostare attività, o quartieri generali, oltre confine (Anche
perché sarebbe automaticamente accompagnata da sgravi per l’esportazione). Le
risorse rastrellate - stimate 1.200 miliardi di dollari in dieci anni, cento
miliardi ogni anno - sarebbero oltretutto in grado di finanziare altri sgravi
fiscali voluti dalla Casa Bianca e dalla maggioranza repubblicana al Congresso,
a cominciare dal taglio delle aliquote d’impresa al 20% o 15% dall’attuale 35
per cento. Un piano, questo, centrale per le politiche economiche che Trump ha
promesso di svelare nei loro contorni «fenomenali» entro tre settimane.
A favore
della Border tax si sono espressi almeno ventuno gruppi, soprattutto
industriali, da Boeing e Caterpillar, da Dow Chemical a Pfizer, che dal nuovo
regime fiscale d’insieme invocato da Trump contano di emergere avvantaggiati.
Contrari altrettanto numerose grandi aziende, a cominciare da retailer del
calibro di Wal-Mart, che vivono grazie all’import o a sofisticate catene
internazionali di fornitori. Fonte. Il
sole 24 Ore
Germania. Ha esportato negli
Usa per 107 miliardi di euro e ha importato per cinquantotto. Un surplus di
quasi cinquanta miliardi ha fatto dire a Trump che introdurrà nei prodotti
importati una Border tax del 35% sulle importazioni di automobili Bmw costruite
in Messico.
Ide*. La Germania sta
cercando di fare capire a Trump che le aziende tedesche danno lavoro a 750mila
lavoratori americani e che gli Ide (investimenti delle aziende tedesche fatte
in Usa) con la Border tax sarebbero annullati.
. *L'investimento diretto all'estero (IDE) o anche in inglese
foreign direct investment (FDI) è una forma di internazionalizzazione delle
imprese.
Cina. Con 350 miliardi di
dollari di surplus con gli Usa è finita nel mirino di Trump più del Messico. La
Cina è stata accusata di manipolare la sua valuta per spingere le esportazioni,
rubando posti di lavoro in Usa. Per la Cina Il dazio è previsto al 45%.
GVC (Global Value Chains)*. La Cina non è più la
fabbrica del mondo: è l’assemblatore della globalizzazione. Un terzo delle sue
esportazioni di prodotti finiti è
rappresentato da componenti esteri, e quindi un’offensiva di come è stata prospettata potrebbe danneggiare molti paesi,
compreso gli Usa.
.
*Catena globale di valore. È il processo organizzativo del lavoro - figlio
della globalizzazione e della riduzione "fisica" e
"virtuale" delle distanze geografiche - in base al quale le singole
fasi della filiera di produzione vengono parcellizzate e svolte da fornitori e
reti di imprese sparse in diversi .
Europa.
I listini liberati dai timori della vittoria in Olanda dal partito antieuropeo
sono cresciuti - con una pausa alla fine della settimana.
La Bce ha fatto intravedere un termine ai
timoli monetari. Si palesa un rialzo sui depositi delle banche presso la Bce
(oggi sono negativi a -0,4%). A beneficiarne saranno soprattutto le banche,
oggi danneggiate dai tassi bassi negativi.
Italia. Piazza Affari sfonda 20mila punti, ai massimi da
quattordici mesi. Il Ftse Mib di Piazza Affari torna sopra la soglia dei 20mila
punti. Non accadeva da quattordici mesi. Per vedere l’indice su questi livelli
bisogna tornare a gennaio 2016.
Pil.Nelle classifiche
europee dei tassi di crescita del Pil, l’Italia è sempre in fondo alla lista.
Nell’educazione finanziaria siamo penultimi davanti solo al Portogallo.
Btp. Sotto pressione per
l’incertezza politica.
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca hanno comunicato al ministero dell'Economia, Banca d'Italia e Bce l'intenzione
di accedere alla ricapitalizzazione precauzionale, ovvero agli aiuti di Stato.
L'hanno reso noto in tarda sera due distinti comunicati degli istituti veneti.
Con le notizie di un nuovo salvataggio e il subentro dello Stato
con la conversione delle obbligazioni subordinate in azioni, i valori delle
subordinate sono precipitati (ad es. l’IT0004724214, il 15 marzo è crollato a
35,94 - con un rendimento effettivo netto a scadenza del 163,03%). La toppa di
Atlante è risultata peggio del buco.
Fitch Ratings ha
modificato i rating della Banca Popolare di Vicenza portando il giudizio di
lungo termine da “B-“ a “CCC” (rischio di credito) e quello di breve da “B”. E
più precisamente: rischio subordinato “cc”, e senior BBB*.
Petrolio. Si riprende solo
alla fine della settimana. I
futures del Greggio in rialzo durante la sessione Europea (Da Investing.com - 17.03.2017).
Oro. I
futures dell'Oro in rialzo durante la sessione Europea Da Investing.com - 17.03.2017. Investing.com - I futures dell'Oro sono in rialzo durante
la sessione Europea di Venerdì. Nella divisione Comex del New York Mercantile
Exchange, I futures dell'Oro per Aprile sono scambiati a 1.228,85
Indici.
New York, S&P500: +0,3%
Europa, Stoxx 600: +1,4% (banche +0,03% Auto
+0,74% Risorse di Base +8,39% Salute +0,50%).
Londra, Ftse: +1,1%
Milano, Ftse Mib: +1%
Tokyo, Nikkei 225: -0,4%
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Settimana
finanziaria dell’11.03.2017
News in
pillole.
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Usa.
Giovedì 15 marzo la Fed sicuramente porterà i tassi d’interesse all’1%. Quest’aumento porterà un cambio del testimone dalla Bce alle politiche del presidente molto apprezzate. Il mercato sembra stregato dal cocktail di Donald fatto di statalismo (spesa pubblica e protezionismo) e liberismo (taglio delle tasse). E’ un cocktail che ignora le basi delle regole di mercato. Nota. Anche nel 2000 si era pensato che la news economy avesse cambiato per sempre le regole dei mercati. Oggi queste regole sono cambiate non dalle tecnologie ma dal Presidente (è partito il game changer - cambio di gioco). La fiducia dei consumatori, degli investitori è a livello di euforia. Rimane il dubbio però di come si possano ridurre le tasse e contemporaneamente aumentare la spesa pubblica, e come il protezionismo possa creare solo vantaggi. Per molti questa euforia non deve durare troppo a lungo perché sarebbe inevitabile alla fine La bolla Trump.
Europa. La reflazione * (ritorno dell’inflazione) promessa
è arrivata. Ma non solo grazie al denaro abbondane della Bce (leggi Mario
Draghi), ma grazie soprattutto alla Cina che sta riducendo la deflazione nel
mondo a un brutto ricordo del passato. Il Celeste Impero, ha mollato le
produzioni a basso costo, in grado di mettere fuori mercato i prodotti
occidentali. I prezzi di produzione stanno aumentando e di conseguenza anche
l’esportazione d’inflazione. Risultato. Gli interventi della Bce, della Bank of
England o della Bank of Japan, potrebbero avere i giorni contati.
. * Reflazione. Nel linguaggio
economico, moderata nuova inflazione successiva alla deflazione innescata
dall’iniezione di una maggior quantità di moneta, e che si accompagna
solitamente a una ripresa economica.
Francia. Il
voto per le presidenziali francesi, previste per fine aprile, sta creando come
per la Brexit e le Presidenziali Usa, molta incertezza. Gli investitori sono
alla finestra. Forse questo è il momento per comprare perché comunque vada gli
investitori, si adeguano immediatamente ai cambiamenti. Un rally del listino
francese (ma non solo) è quasi scontato.
Italia. Molto interesse per
le piccole medie aziende. Con le agevolazioni fiscali attuali il mercato
diventa interessante. Ima, Aeroporto G. Marconi Bologna, Hera,
Salvatore Ferragamo, Moncler, Brunello Cucinelli, sono azioni papabili negli
acquisti (attenzione non sono azioni per cassettisti).
Petrolio. Il petrolio risale dai minimi
di tre mesi ma Wti resta sotto i 50 dollari. Dopo
il rally iniziato con l'accordo tra i Paesi Opec, il petrolio ora è penalizzato
dalle persistenti elevate scorte globali. Per Milano Finanza il petrolio dopo
il calo nella settimana ritorna appetibile per i trader.
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News in pillole.
Usa. Torna
a salire l’indice che misura il sentiment degli investitori Usa Situazione di
euforia per tutti i sotto indici. La volatilità, misurata dall’indice Vix e
calcolata sulle options (sulle scommesse sul futuro del mercato) rimane
stabile. Per il mercato l’euforia a oggi sembra sana (non da bolla). L’aumento
della propensione al rischio ha tolto denaro alle obbligazioni.
Donald Trump dà la carica alle borse non come comandante in Capo ma
come Costruttore in Capo. Intende passare alla storia come un nuovo FDR (Franklin Delano Roosevelt) *. Ha promesso infrastrutture “secondo a nessuno” che
rimpiazzeranno quelle oggi decrepite. Sono pronti alla partenza ingegneri,
accademici,aziende, consulenti, investitori per il primo test di un New Deal
trumpiano.
. *Franklin Delano Roosevelt, trasformato usualmente nell'acronimo FDR (Hyde
Park
, 30 gennaio 1882 – Warm Springs, 12 aprile1945), è stato un politico statunitense, 32º presidente degli Stati Uniti d'America.
Larga parte della sua fama è dovuta al vasto e radicale programma di riforme economiche e sociali attuato fra il 1933 e il 1937, conosciuto con il nome di New Deal, grazie al quale gli Stati Uniti riuscirono a superare la grande depressione dei primi anni trenta.
Due professori di Harvard hanno notato dalle loro ricerche che l’incompetenza spesso premia. E questo perché i competenti tradiscono spesso gli elettori a vantaggio del loro ristretto cerchio magico (gli amici) mentre gli incompetenti snobbati, non possono tradire, deludere gli elettori (loro unica sponda contro l’Intellighenzia degli intellettuali, dei media).
Tassi. La Yellen apre la strada a un aumento dei tassi per il 15 di marzo. L’economia ha centrato gli obiettivi con la disoccupazione al 4,8% (fisiologica, da piena occupazione) e con l’inflazione core al target ideale dell’ 1,9%. I rialzi dei tassi saranno tre per il 2017 perché va tutto bene (non rialzare sarebbe un problema perché sarebbe visto come un segnale negativo: ci sono dei problemi).
Dollaro. Si rafforza per l’inflazione in aumento e per la fine della politica monetaria accomodante (stretta sui tassi d’interesse).
Snapchat. Collocato a 17 dollari, ha tenuto fede alle attese di entusiasmo e al suo stesso nome. Con la rapidità dello schiocco evocato dal suo marchio e simbolo in Borsa, è scattato rapidamente in rialzo. È stato scambiato al debutto odierno al Nyse a 24,6 dollari ai blocchi di partenza, in rialzo del 44% e con una capitalizzazione di mercato di oltre trentatré miliardi - nettamente superiore ai ventiquattro miliardi stimati - un’Ipo seconda solo a Alibaba nelle Ipo dal 2014 a oggi. Alla fine del primo giorno di contrattazioni a Wall Street, il titolo dell’app di messaggini che svaniscono chiude in progresso del 44% a 24,48 dollari.
Snapchat non è semplicemente l’applicazione per condividere foto che scompare dopo 24 ore. Non è neppure solo un’applicazione per smartphone che si limita a modificare i volti dei soggetti aggiungendo fumetti, oggetti virtuali, effetti di realtà aumentate. Per i giovani Snapchat è un brand identitario. Uno strumento capace di identificare un linguaggio e una comunità.
Europa. L’ottimismo Usa ha coinvolto i listini europei, e Milano è riuscita ad annullare le perdite di fine anno. C’è fiducia anche perché le quotazioni delle azioni sono mediamente meno sovrastimate rispetto a quelle di New York. Anche da noi l’inflazione è vicina al 2%. (quella tedesca al 2,2% e quella italiana all’1,6%).
Italia. L’export premia le aziende che vendono su scala mondiale. Queste hanno aumentato l’occupazione e gli utili. Al contrario le imprese che esportano solo verso i paesi Ue e/o verso un massimo di quattro aree geografiche sono spesso in difficoltà. Le aziende global fanno gli utili dalle vendite all’estero che rappresentano almeno il 45% del fatturato.
Paesi emergenti. Patiscono per il dollaro tonico perché fa lievitare il loro debito e scappare i capitali.
Oro. E’ calato dai picchi recenti. L’euforia delle borse sta allontanando gli investitori dai beni rifugio, come l’oro.
Petrolio. I futures del Greggio sono in rialzo durante la sessione Europea di Venerdì. Scambiato in precedenza al prezzo più alto di dollari per barile, Il Greggio era previsto trovare supporto a 52,54 dollari e la resistenza a 54,61 dollari.
Indici
New York, S&P 500: +0,6%
Euro Stoxx 600: +1,4% (banche +4,2% auto +2,275 Risorse di base +0,39% salute +1,36%).
Londra, Ftse 100: +1,8%
Milano, Ftse Mib: +5,7%
Tokyo, Nikkei 225: +1,0%
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Settimana finanziaria del 25.02.2017
News in pillole.
Usa. Il sentiment rimane su valori elevati. Sotto indici positivi. Aumenta però la domanda di titoli-rifugio.
Cannonate sui clandestini da parte di Donald Trump. Espulsione subito dei clandestini (è brutta gente). Il presidente diventerà il partito dei lavoratori americani dimenticati.
Stanno emergendo delle perplessità La Trumprally sembra affievolirsi in un Trumpbump (colpo). La grande promessa di un piano economico a base di sgravi fiscali e di riduzioni delle tasse potrebbe essere pronta ad agosto (per altri potrebbe slittare a inizio 2018). Lo stesso per le infrastrutture; per alcuni analisti potrebbero essere approvate dal Congresso solo nel 2018.
Si teme che le borse siano pronte a riprendersi almeno una parte dei recenti guadagni. Tuttavia sono delle previsioni a sentiment perché il presente è indecifrabile (i mercati sono in sintonia con la politica, o meglio com’è percepita).
Europa. Borse in flessione. Molta incertezza politica per le elezioni presidenziali francesi e dello spauracchio rappresentato da Marie Le Pen che potrebbe mettere fine all’euro. Ci si chiede in caso di questa eventualità quali sono i porti sicuri per gli investitori per non subire danni?
Ovviamente la Germania. Si è convinti che la Germania darebbe garanzie, anche se dovesse ritornare al marco tedesco. Il bund è un Safe Haven (Vicino a te non ho paura). Il mercato lo rileva. C’è una carenza di Bund nel mercato: la Bce da diverso tempo non riesce a comprarne. La Bundesbank li sta acquistando con rendimenti inferiori al -0,4%; ieri si è avuto notizie che ci sono stati acquisti a -0,9%.
Italia. Di nuovo sotto pressione. Lo spread con il Bund ritorna sopra 200 punti base. Penalizzati i Btp con le cedole alte (hanno perso più dei BTp con tassi bassi) perché i valori incorporano i guadagni derivati dai tassi vicino allo zero e oggi, rischiano perdite maggiori con i rialzi dei tassi.
Il Ftse e Cac francese sono le uniche borse che da inizio anno sono in perdita (rosso).
Oro. Risale il prezzo. In due mesi ha recuperato oltre l’11%, con una accelerazione nelle ultime sedute. E’ un segno della crescente incertezza.
Petrolio. Il prezzo del greggio è in calo questo venerdì, gli investitori monetizzano l’impennata al massimo di otto settimane registrata ieri, mentre l’ennesimo aumento settimanale delle scorte USA, seppur minore del previsto, pesa sull’ottimismo degli investitori.
Indici
New York S&P 500: +0,3%
Euro Stoxx 600: -0,1% (banche -3,16%, auto -0,02%, risorse di base -2,74%, salute +0,58%)
Londra, Ftse 100: -0,8%
Milano Ftse Mib: -2,2%
Tokyo, Nikkei 225: +0,3%
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Settimana finanziaria del 18.02.2017
News in pillole (Fonte: Il Sole 24 Ore).
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Usa. Il sentiment degli investitori ritorna al massimo. I sotto indici hanno un orientamento molto positivo. L’indice della volatilità Vix continua a volare basso: è il segnale che gli operatori non si sono messi contro un rally (quello di Wall Street) che pare avere la forza ancora per proseguire, almeno fino all’annuncio di Trump sulle nuove misure fiscali (potrebbe arrivare entro i primi di marzo). La Tramp euforia ha generato enormi attese. Lo scetticismo per la politica di Trump non paga. E come sempre gli investitori americani e inglesi fanno il bello e il brutto tempo sui mercati. Anche l’indice di Filadelfia è volato al livello più alto degli ultimi trentatré, anni (ben più che nei felici 2004-2006, più che nell’insensata euforia da Internet del 2000).
L’indice della Fed di Philadelphia monitora l’andamento del settore manifatturiero di New Jersey, Delaware e Pennsylvania, di cui Philadelphia è la metropoli più grande e importante. I risultati dipendono da elaborazioni basate sulle risposte a centinaia di questionari spediti dalla sede locale della Federal Reserve a dirigenti di aziende manifatturiere dell’area.
«Effetto Tesla». L’auto elettrica forse ci libererà dall’assillo del caro petrolio, ma nei prossimi anni rischiamo di dover fare i conti con un’altra emergenza prezzi: quella delle materie prime con cui si costruiscono le batterie. Non solo il litio, ma anche – anzi soprattutto – il cobalto e la grafite, che mostrano condizioni di mercato molto più critiche.
Le risorse di litio sono abbondanti e ci sono già parecchi investimenti in stadio avanzato per espandere la produzione, tanto da non sollevare grandi allarmi sulla futura disponibilità. Ben diversa la situazione per il cobalto e la grafite, che nelle batterie a ioni di litio, sono utilizzati in quantità rilevanti: in una Tesla Model S si stima ci siano 63 kg di carbonato di litio, ma anche 54 kg di grafite e 22,5 kg di cobalto.
I prezzi di quest’ultimo già impazziti: dallo scorso settembre il rialzo è di quasi il 50%, a 19 dollari per libbra, un record da cinque anni. Ad alimentare il rally ha contribuito l’azione di accaparramento avviata da alcuni fondi.
Europa. L’incertezza sulle elezioni in programma da qui ai prossimi mesi in mezza Europa sta condizionando l’andamento dei listini azionari anche se gli indicatori di fiducia dei consumatori e il clima fra le imprese misurato dagli indici Pmi viaggiano ai massimi degli ultimi anni, anticipando nei fatti una ripresa economica (le Borse invece stentano a ingranare la marcia e si mantengono - a differenza di Wall Street - sotto i massimi storici del 2015).
Food & beverage. Dall’americana Kraft, maxi-offerta per Unilever da 143 miliardi di $. L'offerta, per il momento, si è arenata sul rifiuto dall’Unilever. RiIl mercato però ha dato credito al fatto che Unilever sia scalabile: le azioni di Unilever hanno guadagnato oltre il 12% a Londra. Kraft è lievitata di oltre il 7% a New York, spingendo il suo valore in Borsa a 114 miliardi.
Era glaciale dei bond. La grande speculazione compra azioni Usa, arrotonda con azioni europee e lucra vendendo Btp e Oat (Titoli di Stato francesi). Il sentiment sulle obbligazioni di media e lunga durata è negativo, anche perché la Mifid 2 rischia di ridurre la liquidità nel settore obbligazionario. Scrive Morya Longo, su Il Sole 24 Ore:
La Mifid 2 impone nuovi obblighi e costi, rende più complesso creare prodotti e di fatto andrà a ridurre ulteriormente la liquidità sul mercato dei bond», osserva un operatore. La direttiva sui servizi finanziari per esempio estende ai mercati obbligazionari la cosiddetta “best execution” (cioè l’obbligo di eseguire un ordine di compravendita sul listino che offre le migliori condizioni), come già avviene per quelli azionari. Questo significa che per ogni ordine di acquisto o di vendita impartito da ogni cliente, l’intermediario deve verificare su quale mercato si trovi il prezzo migliore. Questo per forza di cose rallenterà l’operatività.
Il tema della liquidità (intesa come liquidabilità, cioè facilità di vendere un titolo) sui mercati obbligazionari è sempre più pressante. Un mercato poco liquido è un mercato in cui, soprattutto in momenti di stress o di panico generalizzato, rischia di diventare molto difficile vendere i titoli che si possiedono. Come un cinema con una piccola porta d’ingresso: in situazioni normali il pubblico entra ed esce senza problemi, ma se dovesse scoppiare il panico per qualunque motivo diventerebbe una gabbia.
Italia. Per i BTp in recupero ieri. Dalle minute della Bce è emersa un’apertura da parte dell’istituto di Francoforte a deviare dalla regola della “capital key”, in base la quale la Bce può acquistare i titoli dei vari Paesi seguendo la proporzione della rispettiva partecipazione al capitale della banca centrale (Germania 25,6%, Francia 20,1%, Italia 17,5%, ecc.).
Nota. Se saltasse la regola della “capital key” la Bce potrebbe acquistare più BTp che Bund, alleviando lo spread.
Npe ratio. A Francoforte, è sotto la lente, l’Npe ratio, ovvero il rapporto tra crediti deteriorati (non performing exposure) e il totale dei crediti erogati. Con un ammontare lordo di circa 330 miliardi di Npe, il nostro paese è del resto uno dei malati gravi in Europa sotto questo profilo. L’Npe ratio a metà 2016 era pari al 21,4% in termini lordi, più di quattro volte di quanto valeva nel 2008 (pari al 4,9%). Peggio di noi fanno solamente Grecia, Portogallo e Cipro. Ben diverse sono le cose nel resto d’Europa, la cui media si aggira attorno al 5 per cento.
Nuove elezioni. Per Credit Suisse questo evento è «poco rilevante» in un contesto caratterizzato da un sistema elettorale proporzionale (al momento) in vigore. E poi è anche improbabile il ritorno alle urne in tempi rapidi e in concomitanza con le presidenziali francesi.
Petrolio. Il prezzo del greggio è in calo questo venerdì, gli investitori restano cauti dopo che l’OPEC ha dichiarato che i tagli alla produzione potrebbero essere ritardati per controbilanciare l’aumento della produzione USA.
Oro. I futures dell'Oro sono in rialzo durante la sessione Europea di Venerdì.
Indici.
. New York, S&P: +1,2%
. Euro Stoxx 600: +0,8% (banche: +1,49%, auto: +1,47%, risorse di base: +0,49%, salute +1,56%)
. Londra, Ftse: +0,6%
. Milano, Ftse Mib: +0,8%
. Tokyo, Nikkey 225: -0,7%
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Settimana finanziaria dell’11.02.2017
News in pillole.
Usa. Risale l’umore degli investitori. Anche i sotto indici indicano un tono positivo.
Ancora una volta sono le novità circa le politiche del presidente a trainare al rialzo i mercati. Stavolta non si tratta della cosiddetta Trumpflation, la prospettiva di una reflazione alimentata dal piano d’investimenti pubblici e di protezionismo del neo eletto presidente Usa, bensì dell’annuncio fenomenale sui tagli alle tasse.
Donald Trump ha fatto intendere che un alleggerimento fiscale è imminente, inviando un segnale positivo alle aziende quotate e quindi ai mercati azionari.
I listini della Borsa Usa sono cresciuti e hanno così realizzato nuovi massimi storici (Anche ai mercati in Asia è piaciuta la notizia, con Tokyo che fa un gran bel rialzo (+2,5%).
Questo segnale per le borse è il massimo delle attese positive. Non solo. Oltre alla generosità del fisco si aggiunge altro aiuto importante per le banche: l’eliminazione delle regole volute da Obama per impedire le allegre speculazioni finanziarie degli istituti di credito. Risultato: in tre mesi le banche sono cresciute del 29%.
Europa. Il 2016 che doveva essere l’anno dell’Europa è stato segnato da ostacoli e risultati negativi. Nel 2017 sembra segnato invece dal clima conflittuale nell’euro zona. L’avvicinarsi delle elezioni a marzo in Olanda e ad aprile in Francia i timori si riflettono soprattutto sul settore obbligazionario. I tassi sembrano abbiano preso la strada della salita con le quotazioni in calo. Ci sono state vendite sui decennali con tassi negati. L’unico superstite sotto zero è rimasto il bond governativo svizzero con un rendimento del -0,12%.
Italia. Aumentano le preoccupazioni per il debito pubblico. I BTp a sette anni lunedì scorso sono stati collocati con settanta centesimi in più rispetto al tasso medio di emissione del 2016. Nel 2017 si dovranno collocare 220 miliardi di Btp e solo l’aggravio per l’aumento degli interessi peserà per 1,5 miliardi (fonte Il Sole 24 Ore).
Crescita industriale. Superiore alle attese, un balzo del 6,6% su base annua a dicembre. Il rialzo potrebbe avere un impatto anche sul bilancio finale del Pil 2016 (martedì il responso Istat), con l’ipotesi di una crescita tra lo 0,9 e l’1%, oltre le stime del Governo.
Grecia. Ci risiamo. Atene non ha i sette miliardi di euro per rimborsare i debiti in bond in scadenza a luglio. I creditori del paese si sono accordati per chiedere ad Atene nuove tagli alla spesa a partire dalle pensioni. Il risultato dovrebbe portare a un aumento del disavanzo primario * del +3,5%.
*. Il saldo primario, nella contabilità nazionale, è la differenza tra le entrate e le spese delle amministrazioni pubbliche, escluse le spese per interessi passivi.
Cina-Usa. Il protezionismo, in salsa anti-cinese, della campagna elettorale è stato messo da parte. Il presidente americano Donald Trump ha cambiato idea e ha onorato anche la politica della "una sola Cina" nel corso di un colloquio telefonico con il leader cinese Xi.
Dollaro. Le recenti dichiarazioni del Presidente USA Donald Trump continuano a supportare la valuta.
Sterlina. In leggera crescita rispetto l’euro (in un mese +3% circa).
Petrolio. I prezzi del petrolio sono in salita oggi di oltre l'1% dopo che l'International Energy Agency ha riportato una conformità record da parte dei Paesi membri Opec a implementare il taglio della produzione al fine di fare ripartire al rialzo i prezzi della materia prima.
Oro. Il prezzo dell’oro è in calo negli scambi della mattinata europea di questo venerdì, in seguito alle recenti dichiarazioni del Presidente USA Donald Trump sulla riforma fiscale e dopo i dati sulle richieste di sussidio USA che alimentano l’ottimismo sull’economia statunitense.
Indici
New York, S&: 500: +0,9%.
Euro Stoxx 600: +0,9% (banche -2,38%, auto -1,05%, risorse di base +4,5%, salute +3,43%).
Londra Ftse: +1%.
Milano, Ftse Mib: -1,3%.
Tokio, Nikkei 225: +2,4%.
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Settimana finanziaria dello 04.02.2017
News in pillole
Usa. Il sentiment degli investitori si muove sotto i massimi toccati recentemente. La media dei sotto indici è neutrale. La forza dell’economia Usa è al massimo (indice Ecri); ha superato il picco del giugno 2007 quando i tassi erano al 5,25%. Più 227mila posti lavoro gennaio, sopra stime
segno che il mercato occupazione resta in linea con i recenti miglioramenti.
L’indice Dow Jones è di nuovo volato sopra quota ventimila, spinto soprattutto dai titoli finanziari che hanno ricevuto in regalo una deregolamentazione estrema. Già si stanno tracciando due piazze globali attraenti per la speculazione mondiale: Londra e New York (ora che è stata smontata la legge che tutela il risparmio di Obama).
Dopo la galoppata delle borse Usa (iniziata dopo l’elezione di Trump), oggi ritorna la riflessione. Le promesse del nuovo presidente oggi sembrano spesso contraddittorie e camaleontiche. Ai populisti, ai disoccupati bianchi, dell’America profonda, ha promesso una finanza sotto controllo in modo punitivo, alla speculazione sta offrendo praterie immense per la caccia speculativa. Un colpo al cerchio e un colpo alla botte. Si fanno felici i propri sostenitori e contemporaneamente dà la massima libertà alla finanza (creativa?).
Oggi fare previsioni sull’andamento dei mercati è un’arte che a che fare con il sovraumano. Non si capisce se l’aggressività del nuovo presidente è una’aggressività ragionevole o invece un’aggressività avventata, che non misura bene nemmeno i rischi che può provocare agli stessi Stati Uniti.
Europa. Merkel sdogana l'Europa a due velocità: "Nuova integrazione non uguale per tutti". Il piano per i prossimi dieci anni dovrà tenere conto della crisi dell'Eurozona, della Brexit, del flusso dei migranti, del conflitto ucraino e delle nuove sfide che vengono dall'amministrazione Trump.
Borse nervose anche per le elezioni in Francia. Dopo l’incubo Brexit, Trump sta arrivando quello della signora Le Pen. Per i pessimisti, il ritorno al franco da parte della Francia costituirebbe il preambolo per l’uscita prima della Grecia, dell’Italia e poi della Spagna dall’Euro.
Unica certezza. Come la Brexit prima e la presidenza Tramp dopo, insegnano che ogni cambiamento non tocca minimamente l’azione degli investitori, né elimina l’economia di mercato, né riducono gli investimenti in borsa. E non solo; ogni cambiamento radicale è da sempre un’occasione ghiotta di guadagni per chi lo sfrutta, e non lo subisce.
Npl. La Germania è contraria a un fondo europeo per la gestione dei crediti deteriorati (Npl) delle banche europee perché questo veicolo potrebbe essere utilizzato per far pagare ai contribuenti tedeschi i costi dei sistemi bancari altrui. La Banca centrale europea è invece favorevole a soluzioni nazionali basate su uno schema europeo, invece che a un unico veicolo.
Italia. I nuovi titoli UniCredit saranno offerti ai soci nel rapporto di tredici azioni ordinarie ogni cinque azioni ordinarie o di risparmio possedute. I diritti saranno scambiati in Borsa dal 6 al 17 febbraio ed esercitabili dal 6 al 23 febbraio. Penalità devastante per chi non partecipa (gli azionisti che non sottoscriveranno l'aumento di capitale di Unicredit subiranno una diluizione - leggi perdita circa - del 72,22%).
Le rimesse. I miliardi inghiottiti dal buco nero dei money transfer. Se in cinque anni hai solo lo 0,0X% di possibilità di ricevere un'ispezione o un controllo, allora è chiaro il motivo per il quale i money transfer possono dormire sonni tranquilli. I controlli rappresentano una goccia nell'oceano delle rimesse di soldi all'estero, che nel 2015 (ultimo dato disponibile) hanno superato il tetto dei 5,3 miliardi; erano 7,4 nel 2011. La Romania è stato il primo Paese destinatario (16,1%), seguito da Cina (10,6%) e Bangladesh.
Dalle poche ispezioni si vede è frequente che l’invio di denaro supera i redditi dichiarati (ad esempio all’Inps).
Giappone e Cina. Tokyo offre agli Usa 150 miliardi d’investimenti al fine di allentare le tensioni con gli Usa. La Cina alza di dieci punti base alcuni tassi di riferimento sul mercato monetario per scoraggiare la fuga di capitali e per raffreddare un mercato immobiliare surriscaldato.
Petrolio. La tensione Usa - Iran sostiene i prezzi (almeno sul breve). Per il futuro non mancano i pessimisti. Con il crollo dei prezzi delle batterie a ioni (da 1000 dollari a 145$) l’auto elettrica potrebbe, assieme al fotovoltaico (crollato nei prezzi dell’85% in sette anni), azzerare la crescita della domanda di petrolio e carbone nel giro di 4 anni.
Oro. Il prezzo dell’oro scende questo venerdì, con il dollaro in ripresa dopo i crolli della seduta precedente, ma il metallo prezioso resta vicino al massimo di due mesi e mezzo in un clima d’incertezza politica negli USA.
Indici.
New York, S&P: +0,1%
Euro Stoxx 600: -0,6% (banche -0,74%, auto -1,60, risorse di base -4,6%, salute +0,06%)
Londra Ftse: +0,1%
Milano Ftse Mib: -1,1%
Tokio, Nikkei 225: -2,8%
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Aumento di capitale Unicredit.
Costo partecipazione.
Ogni cinque azioni possedute vengono offerte 13 azioni di nuove emissioni al prezzo di 8,09Euro.
Nota vt.
Esempio per chi possiede oggi 1000 azioni Unicredit e partecipa all’aumento.
Questo il calcolo.
1000/5=200
200 per 13= 2600 nuove azioni a 8,09Euro
2600 per 8,09= 21.034, 00 Euro.
Risultato. Con l’aumento di capitale si ritroverà con 3600 azioni e avrà speso 21.034,00 Euro.
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Prima di fare l’aumento di capitale bisogna vedere se conviene (almeno sul momento). Come?
Esempio per chi possiede 1000 azioni Unicredit.
Si vede quanto costerebbero 2600 azioni sul mercato e poi al costo si sottrae il ricavato che si otterrebbe vendendo i diritti in possesso. Se questo costo è inferiore, l’aumento di capitale non conviene.
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Chi non partecipa a un aumento di capitale ha l’interesse di vendere i diritti nei primi giorni dell’aumento, perché in genere poi, man mano che si avvicina la scadenza dell’aumento di capitale, il valore cala. Se poi non vende i diritti alla fine dell’aumento, questi vanno persi per sempre.
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http://www.quotidiano.net/economia/unicredit-aumento-capitale-1.2864095
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Economia
ECONOMIA
Unicredit, l'aumento è garantito. Ok del consorzio: sconto al 38%
Via all’operazione da 13 miliardi. Nuove azioni a 8,09 euro
Milano, 2 febbraio 2017 - Due partite cruciali del credito avanzano. Ieri il cda di Unicredit ha fissato condizioni e prezzo del maxi-aumento di capitale da quasi 13 miliardi che partirà lunedì 6 per concludersi il 10 marzo. Lo sconto sul Terp (il prezzo teorico delle nuove azioni ante-stacco del diritto) come da attese è del 38%. Come ha spiegato la banca in una comunicazione arrivata a mercati chiusi «l’offerta avrà a oggetto azioni ordinarie di nuova emissione, senza valore nominale, da offrirsi in opzione agli azionisti al prezzo di sottoscrizione di 8,09 euro per azione nel rapporto di 13 azioni di nuova emissione ogni 5 possedute». I diritti di opzione possono essere esercitati dal 6 febbraio 2017 al 23 febbraio 2017.
Contestualmente ieri è stato sottoscritto il contratto di garanzia con l’intero consorzio bancario (cresciuto a 31 banche), sono stati confermati tutti gli obiettivi del piano strategico ed è stata approvata l’esecuzione del progetto Fino che prevede la cessione di 17,7 miliardi di sofferenze da cedere in due fasi, attraverso una cartolarizzazione, a Pimco e Fortress. Il titolo ieri ha recuperato terreno. L’azione ha messo a segno un +5,72% chiudendo a 26,60 euro. Probabilmente il rimbalzo è stato spinto dalla convinzione che la banca avrebbe reso l’aumento appetibile e forse anche dai report degli analisti come quello di Equita che ha alzato il rating a buy e il target price a 34,9 euro.
Gli azionisti sono in manovra e le decisioni arriveranno a stretto giro. Fondazione Crt ha già il mandato per sottoscrivere pro quota l’aumento di capitale di UniCredit. «Il cda e il consiglio di indirizzo della fondazione hanno già dato il mandato chiaro di sottoscrivere pro quota, io mi adeguerò. Ora valuteremo», ha detto Quaglia nel corso della conferenza stampa seguita alla sua nomina. Crt è azionista di UniCredit con il 2,3%: l’esborso per l’adesione pro quota all’aumento sarebbe intorno a 300 milioni di euro. Oggi si riuniranno poi il cda e il consiglio generale della Fondazione Cariverona per valutare le condizioni e decidere l’apporto e l’ente farà il più possibile per sostenere il turn-around dell’ad Jean-Pierre Mustier. Se dovesse partecipare pro-quota (oggi ha il 2,23%) Cariverona investirà 290 milioni. Determinanti saranno poi le decisioni di due grandi azionisti della banca Capital Research Management Company (6,725%) e Mubadala Investment Company (5,042% attraverso Aabar).
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Settimana finanziaria del 28.01.2017
News in pillole.
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Sentiment Usa. Stabile su livelli alti l’umore degli investitori. Sotto indici neutrali.
Il rischio azionario è considerato trascurabile, anche se il Pil Usa è salito solo dell’1,6% (ai minimi del 2011). Wall Street continua crescere toccando nuovi massimi. Sono ritornati nei borsini anche i piccoli risparmiatori per non perdere il treno del miracolo Trump.
Nota. Brutto segno dal punto di vista statistico anche se il Vix (l’indice della paura) è ai minimi storici.
Quando finirà la festa? Bank of America pensa ch siamo agli ultimi 100 giorni di questo lungo ciclico espansivo (salvo poi argomentare che potrebbe arrivare al 2018).
Nascita un nuovo G2, tra Trump e Theresa May (il precedente fu tra Ronald Reagan e Margaret Thatcher). Il loro messaggio politico è stato chiaro: Mettere al centro della difesa gli interessi dei lavoratori ordinari. Di quelli che nonostante i tanti sacrifici sentono che il loro destino è contro di loro. Come? Con il ricupero della forza lavoro persa nei meandri della globalizzazione, con la protezione dell’identità personale, con la difesa dei confini, contro gli squilibri commerciali. La sig.ra Theresa May, ha tradotto in maniera semplice, comprensibile a tutti i pensieri di Trump spesso contraddittorio perché troppo stringato, con discorsi ridotto a slogan, a frasi incomplete, a ripicche del momento, a sparate. Ha articolato correttamente ciò che nel profondo gli americani volevano sentire: l’attuale disavanzo commerciale ricade sul lavoratore americano dimenticato (il disavanzo con il Messico fa scuola).
Europa. Il vecchio continente è la grande scommessa di Borsa per il 2017 perché il prezzo delle azioni (rapporto prezzo/utile) è più conveniente che negli Stati Uniti (in media a 20 contro 23) e gli utili aziendali del quarto trimestre 2016 sono cresciuti del 13,6% (ma segnano un meno 42% in Italia) a fronte del 6,8% delle aziende statunitensi.
Italia. Lo scenario italiano preoccupa. I rendimenti dei Btp a dieci anni al 2,23% con un’inflazione dello 0,05%, significano che nei prossimi mesi diventerà sempre più oneroso per lo Stato rimborsare sia gli interessi sia il capitale. Nota: in Germania e in Spagna, l’inflazione ha raggiunto valori più alti dei costi per i Bund e i Bonos Statali e quindi saranno abbattuti dall’inflazione, in questi paesi, i costi per gli interessi e una parte del capitale.
Italia e le altre borse in dieci anni. Piazza Affari maglia nera per rendimento tra le principali Borse mondiali considerando un arco di tempo che va dal 2005 a oggi. Questo il dato registrato nell’ambito del rapporto “Indici e dati” fatto dall’area studi di Mediobanca.
In base ai dati aggiornati allo scorso 11 ottobre, il rendimento medio annuo del listino milanese è stato pari a -6,5% dal dicembre 2005 (-51,7% il rendimento complessivo). Peggio di Piazza Affari fa solo Atene.
Per quanto riguarda la classifica, ecco i risultati ottenuti dai listini internazionali:
- Lisbona -4%, rendimento medio annuo e -35,6% complessivo,
- Madrid -2,5% e -24,2%
- Mosca -0,3% e -3,1%.
- Tokyo -0,01% e -0,1%.
Hanno invece ottenuto un rendimento medio annuo e rendimento complessivo col segno più:
- Jakarta: +13% e +274%,
- Shanghai: +12% e +238,4%,
- Nasdaq: +9% e +153,8%,
- Zurigo: +4% e +52,6%,
- Francoforte: +3,6% e +46,6%,
- Nyse di New York: +3,5% e +45,1%,
- Londra: +0,2% e +2,5%.
Giappone. Nel 2016 l’inflazione è tornata sottozero. Gli ultimi dati sui prezzi al consumo rappresentano uno smacco per la banca centrale giapponese: per la prima volta in quattro anni, i prezzi al consumo “core” nel 2016 sono tornati sottozero e quindi il Paese è tornato in deflazione nonostante la politica monetaria ultraespansiva dell'Abenomics.
Biotecnologie. Trump allontana il rischio di un intervento duro sul prezzo dei farmaci. Oggi dagli analisti il settore Biotech e in generale la salute è considerato interessante e promettente (dopo una pausa di svendite - nel 2016 il valore complessivo del settore ha registrato una perdita dell’48 %). Oggi le occasioni non mancano, anche se non è mai consigliabile investire su titoli singoli.
Oro. A dicembre boom d’importazioni cinesi. Rimane un bene rifugio da conservare per il medio lungo termine (sul breve può ancora soffrire.)
Petrolio. Il prezzo del greggio è in calo negli scambi di questo venerdì, dopo la notizia di un aumento della produzione USA, un fattore che rischia di vanificare gli sforzi dell’OPEC per ridurre la produzione mondiale.
Indici ultima settimana.
New York, S&P 500: +1,0%
Euro Stoxx 600: +1% (banche +2,26%, auto +1,09% risorse di base +3,60% salute +1,35%)
Londra Ftse: -0,2%
Milano Ftse Mib: -0,8%
Tokio Nikkei 225: +1,7%
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Settimana finanziaria del 20.01.2017
News in pillole.
Usa. Stabile l’umore (Sentiment) degli investitori. Sotto indici neutrali. Segnali di paura arrivano dalla domanda di beni rifugio. Wall Street non si scalda con i tre mantra di Trunp. America first (l'America prima), America great again (L’America di nuovo grande), Buy American and assume (compra e assumi americano), non schiodano le masse d’investitori ancora guardinghi. Anche gli algoritmi calibrati dai trader sul discorso del presidente (algoritmi semantici) non sono scattati (non hanno preso nessuna direzione e posizione).
La grande rotazione negli investimenti partita con la vittoria di Trump che ha portato un +8,5% per Wall Street e del +12% in Europa, è rimasta in Steinbeck. E’ ritornata l’incertezza. Per Giorge Soros* dopo l’euforia iniziale ci dobbiamo preparare all’incertezza. Per altri siamo invece solo all’inizio di un trend storico positivo per i mercati finanziari (almeno per 100 giorni per altri); e questo anche grazie alla riduzione delle tasse per le persone giuridiche (al 15% dal 35%), per le persone fisiche (con tre scaglioni -12%, 25%, 33% rispetto al massimo attuale dl 39,6%) e il 10% per i profitti rimpatriatati dall’estero per le imprese (almeno nelle promesse).
* A oggi Soros ha sbagliato le previsioni e ha perso un miliardo di $.
Trump rally e ceto medio. La globalizzazione ha sottratto ricchezza all’America a favore dei paesi emergenti, impoverendo la classe media. Fermare il deflusso di denaro verso l’estero sarà una priorità della nuova amministrazione. La globalizzazione ha provocato la concentrazione del Pil mondiale in poche mani e ha messo sul lastrico il ceto medio che ha un’alta propensione per il consumo. Combattere la globalizzazione significa anche aumentare l’occupazione e il Pil.
Borse. Cambiano i paradigmi. Fino a ieri i mali dell’economia erano la stagnazione, la deflazione e i rimedi passavano dagli stimoli monetari, dall’austerità fiscale. Oggi i dogmi sono altri. Le politiche espansive delle banche centrali hanno esaurito la loro azione, l’inflazione è una realtà (in Germania è già al 2%) e quindi l’austerity fiscale deve fare posto alla riduzione delle tasse e l’aumento dei tassi.
Obbligazioni. E’ finito il ciclo ribassista dei tassi. Le obbligazioni a tasso fisso sono state premiate per trentacinque anni grazie ai tassi in ribasso continuo. Il 2017 è visto come l’anno della svolta con un aumento dei tassi (e quindi un calo dei valori delle obbligazioni e dei fondi). In Europa nonostante le assicurazioni di Draghi per una politica monetaria espansiva anche per il 2017, la tendenza rialzista è già in atto. A guidare il calo delle quotazioni sono i nostri Btp con tassi che tendono su dieci anni al 2%, sotto l’influsso del bund tedesco e risalendo all’origine, il Treasury Usa.
Europa. I titoli di stato hanno perso di valore (e i tassi quindi sono cresciuti) anche il giorno in cui Draghi difendeva la politica ultra espansiva. Oramai c’è certezza che nei prossimi mesi ci saranno tensioni, per un rientro nella normalità monetaria dato che in Germania l’inflazione supererà il 2% proprio in vista delle elezioni. Per il presidente della ricerca Ifo, il ritmo dei riacquisti dovrebbe essere ridotto a dieci miliardi ogni mese, da aprile.
Italia. Derivati * italiani nei bilanci dello Stato. In Italia, la sottoscrizione di derivati utili per aggiustare i buchi finanziari delle amministrazioni in carica, non ha fatto prendere in considerazione i rischi e i costi enormi per le nuove generazioni. Quasi tutti gli stati europei li hanno usati ma con contratti meno impegnativi (e anche guadagnandoci). In Italia nel 2013 il valore di mercato valeva meno 28,9 miliardi, in Germania -16,8, in Portogallo -1, Irlanda, Francia, Danimarca, Svezia, Filanda in leggero guadagno, Olanda in positivo di 9,6 miliardi (Spagna e Belgio non hanno mai sottoscritto derivati).
*. Warren Buffett li definisce come armi finanziare di distruzione di massa.
Armi Berretta. Gli Stati Uniti non vogliono più le armi Berretta. In Usa berretta è presente con 350 dipendenti e due stabilimenti. A oggi in cinquantadue paesi eserciti e polizie usano le armi Berretta.
Cina. Nel 2016 sono usciti 700 miliardi dollari: c’è stata una fuga per i rischi svalutazione della moneta del popolo (lo yuan). I controlli per le uscite per le spese superiori ai cinque milioni $ sono già realtà. Ci sarà un tetto anche per gli acquisti folli nel calcio: vanno nella stessa direzione perché sono, di fatto, un escamotage per mettere al sicuro i quattrini all’estero.
Petrolio. L'Agenzia Internazionale dell'Energia (l’Aie) intravede la fine del surplus di petrolio.
Oro. Il prezzo dell’oro è in salita questo venerdì e si riavvicina al massimo di due mesi, sostenuto dall’incertezza dei mercati sulle future politiche di Donald Trump.
Indici
S&P: -0,2%
Euro Stoxx 600: -0.9%
Londra Ftse 100: -1,9%
Milano Fese Mib: -0.2%
Tokyo Nikkei 225: -0,8%
Settimana finanziaria del 14.1.2017
News in pillole.
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Usa. Sentiment. Arretra dai massimi l’umore degli investitori. Alcuni sottoindici sono passati a un livello di paura come le azioni e le opzioni*. L’euforia lascia il posto alla prudenza. Wall Street sempre sui massimi ma con meno slancio.
*. Il termine opzione (o option) si intende quel particolare tipo di contratto che conferisce al possessore il diritto, ma non l'obbligo (dunque una possibilità da cui appunto il termine opzione), di acquistare o vendere il titolo sul quale l'opzione stessa è iscritta, chiamato strumento sottostante o semplicemente sottostante, ad un determinato prezzo prestabilito (strike price o semplicemente strike) entro una determinata data, a fronte di un premio pagato non recuperabile.
Trumponomics. Si è appoggiato su due convinzioni. - Spinta inflazionistica dovuta all’aumento del debito pubblico per gli investimenti nelle infrastrutture e dai dazi doganali. - Riduzione delle tasse. Nel primo discorso ufficiale Trump ha parlato della fine dell’Obama care (Assistenza sanitaria voluta da Obama) e del muro con il Messico e tasse doganali per le imprese americane che investono in Messico. Nessuna parola sul taglio delle tasse, sul piano delle infrastrutture che sono i temi più cari agli investitori. Questa delusione non ha toccato per ora le azioni, anche se sono previste correzioni sugli eccessi. Alla fine della settimana le obbligazioni a tasso fisso hanno preso fiato e si sono ridotti i volumi in acquisto sulle azioni. Si pensa che sia preferibile avere posizioni neutrali nel giorno dell’insediamento del Presidente americano prima di decidere dove rafforzare il settore dove investire. Il sentiment ritorna a spingere gli acquisti sulle attività più prudenti: obbligazioni e oro.
Europa. Anche in Europa gli investitori sono tornati prudenti e i flussi di capitale sono tornati in parte sulle obbligazioni. A infastidire le borse sono stati i verbali dell’ultima riunione della Bce che ha rivelato i contrasti sulla sostenibilità degli stimoli monetari. Con queste notizie, l’euro si è rafforzato sul dollaro e il cambio ha raggiunto quota 1.06.
Occhi puntati anche sulle auto in Europa, con la questione emissioni che tiene banco. Oltre a Fiat anche Renault (ha chiuso a -2,89% dopo aver perso fino al 6%) ha a che fare con l'avvio di un'inchiesta giudiziaria: il tribunale di Parigi ha reso noto infatti che è stata avviata una indagine da tre giudici istruttori sui dispositivi utilizzati dal costruttore francese per controllare le emissioni inquinanti delle sue vetture diesel. A Piazza Affari, invece, rimbalzo per Fiat Chrysler poiché analisti e operatori sembrano escludere lo scenario peggiore (4,6 miliardi di sanzione) sul caso della violazione delle norme sulle emissioni negli Stati Uniti.
Italia. Anche l’ultima agenzia di Rating canadese Dbrs declassa l’Italia*. Addio all’ultima A: colpa delle banche e della politica. Gli istituti di credito dovranno portare alla Bce come garanzia (collaterale **) titoli pubblici per cinque miliardi per avere più soldi in cambio. Si teme inoltre che il nuovo governo non abbia la forza di sostenere le riforme strutturali come la riduzione del debito pubblico.
*Un downgrade non fa piacere a nessuno. Tanto meno all’Italia, che nonostante negli ultimi 10 anni di crisi sia stata “costretta” a generare record di avanzi primari resta ancora la terza economia dell’Eurozona (nota: l’ avanzo primario è la somma disponibile per pagare gli interessi sul debito pubblico (BOT, CCT, ecc.) ed eventualmente per ridurre questo debito).
**Collaterale. Quando una banca commerciale europea chiede un prestito di liquidità alla banca delle banche, la Banca centrale europea, lo fa dando in pegno un collaterale. Una garanzia. Un po’ come quando una famiglia chiede un mutuo e dietro quel prestito la banca chiede in garanzia l’ipoteca sulla casa. I titoli di Stato italiani sono una delle garanzie che le banche possono dare alla Bce per chiedere la liquidità. Sono accettati dalla Bce e, in più, alle banche italiane può far comodo dato che in portafoglio ne detengono un controvalore superiore ai 400 miliardi di euro.
Oro. Il prezzo dell’oro è salito al massimo di sette settimane negli scambi di questo giovedì, per via della debolezza del dollaro, del crollo conseguente alla prima conferenza stampa post elezioni del Presidente eletto Donald Trump, durante la quale non sono stati forniti dettagli sull’aumento della spesa pubblica e sui tagli alle tasse.
Petrolio. Il prezzo del greggio è in calo negli scambi di questo venerdì, nei dubbi che circondano i tagli alla produzione; pesano anche i dati commerciali cinesi.
Il greggio con consegna a febbraio sul New York Mercantile Exchange è in calo dello 0,96%, a 52,48 dollari al barile, dopo il massimo di tre giorni toccato ieri di 53,50.
Indici
Usa, S&P 500: -0,2%
Euro Dj Stoxx 600: +0.13% (banche: -0,73%, auto: +0,28%, Risorse di base: +6,49%, salute -1,28%)
Francoforte, Dax: +1,3%
Londra, Ftse: +0,1%
Milano Ftse Mib: +0,2%
Tokyo Nikkei 225: +1,1%
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Settimana finanziaria del 7.1.2017
News in pillole.
Usa, stabile l’umore dei mercati. Il sentiment degli investitori rimane elevato. Tutti i sotto indici hanno un’impostazione positiva, o neutrale (anche la volatilità). La crescita dei salari (+2,9%) spinge dollaro (1,055 Euro/$) e Wall Street (Dow Jones a 19.999 punti). La psicosi Trump aleggia sul mercato; basta un Twitter (testo con lunghezza massima di 140 caratteri.) o un dato macro appena al di sopra delle attese (ad esempio dell’inflazione) ed ecco che si prospetta il mostro dell’inflazione, si corre ad acquistare azioni, dollari e petrolio e si vendo al meglio le obbligazioni a tasso fisso.
Apple. Calano le vendite di iPhone e gli stipendi dei dirigenti vengono ridotti del 15% (quello di Tim Cook da 10,3 a 8,7 milioni).
Biotecnologie. L’indice Nasdaq Biotech nel 2016 e sceso del 20% (quello europeo del 15%). Nel 2017 il mercato si aspetta un cambio di rotta perché le valutazioni per le principali società sono ai minimi storici e le nomine governative nei ruoli importanti per il settore sono promettenti (le approvazioni di nuovi farmaci sta crescendo).
Tuttavia per l’alta volatilità del settore oggi vanno sconsigliati fortemente investimenti in società singole (anche per gli investitori con una propensione al rischio elevata – sono meglio i fondi specializzati!)
Trump e Cina spingono il gran lusso. BNP Paribas invita a puntare su questo comparto. Per il primo semestre si prevede un +5%. I cinesi hanno fiducia e comprano (la Cina rappresenta il primo mercato del lusso, con una quota del 30%).
Giappone. Sotto shock per il Tweet anti - Toyota.
D. Trump ha minacciato di imporre alti dazi sulle Corolla che Toyota produrrà in un nuovo stabilimento messicano. Il timore che va diffondendosi è che il mercato possa diventare ostaggio dei Tweet estemporanei del nuovo presidente. Ad esempio che lo yen è troppo debole e quindi vanno rafforzati i dazi doganali.
Europa. E’ inutile richiamare il mercato alla ragione spiegando che la politica fiscale Usa rimarrà diversa da quella europea. Dopo anni di deflazione occorrono conferme anche in Europa prima di decretare, anche da noi, l’inizio di una fase inflattiva. Ma va così. Il mercato carica a testa bassa (non va contrastato, e poi si vedrà).
Italia. A Piazza Affari la settimana chiude in grande spolvero (da inizio anno +2,5%, Banco Bpm, esordio super, in sette giorni: rialzo del 27%). Per i soci di Veneto banca e Vicenza e per i sottoscrittori dei fondi immobiliari chiusi, collocati da Poste Italiane, allo studio risarcimenti parziali (si parla di ristori).
Paesi emergenti. Il $ forte è un problema per i paesi emergenti indebitati in dollari e anche per la Cina (ha dovuto intervenire a sostegno dello Yuan per evitare fughe di capitali)
Huawei. In cinque anni punta a diventare il numero uno al mondo tra i costruttori di smartphone.
L’oro ritorna termometro della crisi. Ritorna fare il suo mestiere. Seguire il suo corso nei prossimi mesi sarà utile per capire l’evoluzione dei mercati a rischio.
Indici.
Usa, Nasdaq: +1,8%
Europa Stoxx 600: +1,12% (banche +3,79%, auto +2,46%, risorse di base +0,26%, salute +1,70%).
Francoforte, Dax: +1,2%
Parigi, Cac 40: +1,1%
Londra Ftse 100: +0,7%
Milano, Ftse Mib: +2,5%
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Settimana finanziaria del 31.12.2016
News in pillole.
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Borse, svolta importante nel 2016. Si è capito che la linfa vitale dei mercati non si genera dalle elezioni, dai referendum, dai sistemi elettorali, dalle misure protezionistiche. La governance conta molto di più della politica per chi deve scegliere dove e quanto investire. L’unico deterrente alle scalate ostili è la dimensione, la forza patrimoniale dell’impresa. I mercati sono più veloci delle beghe politiche (la battaglia tra Vivendi e Mediaset fa oggi scuola).
Governo d'impresa
La locuzione governo d'impresa o governo societario (in lingua inglese: corporate governance, informalmente e più genericamente: governance) si riferisce all'insieme di regole, di ogni livello (leggi, regolamenti etc.) che disciplinano la gestione e la direzione di una società o di un ente, pubblico o privato.
L'interesse per i metodi di governo societario è cresciuto, soprattutto a causa del crollo di colossi come la società energetica statunitense Enron.
Usa. Il Sentimen degli investitori si consolida su valori elevati. Tutti i sottoindici sono positivi o neutrali eccetto le opzioni (negative).Wall Street chiude come aveva iniziato, ai massimi storici, con un rialzo sul dicembre 2015 del +14%, Dows Jones Industrial, +9,9% l’S&P 500. Nel conto alla rovescia di fine anno il mercato ha ricevuto iniezioni di ottimismo dai dati economici con le promesse di deregulation, riduzioni delle tasse, aumenti degli investimenti infrastrutturali.
Dollaro, a portata di mano la parità euro-dollaro. Anche il sentiment rimane fortemente bullish (toro= rialzista) dagli investitori calamitati da attese di espansione economica. Il rally del dollaro sull’euro è stato del +8% dal giorno delle urne.
Europa. Gli indici europei 2016 contrastati. Francoforte segna nell'anno +6,6%, Parigi +4,3%, Madrid -2,27%, Londra +14,6%, l’Italia – 10%. Rebus voto su listini Ue: prevale la cautela, viste le insidie di un ricco calendario elettorale (Germania, Francia, Olanda senza escludere le ipotesi di voto in Italia)
Italia. Le banche italiane, sotto pressione sui timori per la stabilità del sistema e per il rischio che il debito pubblico possa tornare nel mirino degli speculatori, hanno perso quasi il 40%, contro un indice europeo in calo del 6,9% nel 2016.
Nota positiva. Oggi il nostro listino è il più sottovalutato e con imprese piccole, medie, grandi, moderne e appetibili, sul mercato internazionale. E per questo l’Italia ritorna un mercato interessante per gli investitori.
Paesi emergenti. India, Indonesia, contano su un mercato interno enorme ed hanno solo un terzo del Pil legato al commercio internazionale.
Robotica. Capire come si evolverà, il futuro farà la differenza. Lo sviluppo della robotica (e dell’intelligenza artificiale) ha grandi potenzialità a patto, come sempre, di riuscire a individuare i player vincenti.
Oro. Si riscatta nel 2016 con il primo rialzo da 4 anni: +8%, anche se nel quarto trimestre la performance è stata negativa. Tuttavia il rialzo è stato inferiore a quello che fino a ottobre ci si sarebbe aspettato.
Petrolio. Il 2016 è stato l’anno migliore dal 2009 con un rialzo del 52% e l’attesa di altri aumenti di prezzo nei prossimi mesi. Tuttavia oramai è svanita l’attesa di un rialzo stratosferico nel 2017.
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Settimana finanziaria del 24.12.2016
News in pillole.
Usa. Il Sentiment arretra dai massimi. Tutti i sotto indici sono positivi eccetto i segnali di paura per le opzioni. L’indice della paura il Vix è sceso a 11 punti, quota molto bassa (l’ultima volta a metà 2014).
A dicembre gli investitori hanno schiacciato l’acceleratore sul rischio, quello delle azioni in particolare, e hanno frenato sul settore obbligazionario.
Il nuovo paradigma* che domina oggi il sentiment borsistico coniuga il liberalismo più estremo ( meno tasse per i ricchi e per le società una sola aliquota al 15%) con la certezza che l’aumento dei tassi da parte della Fed e l’aumento del debito pubblico per finanziare le infrastrutture del paese non creeranno problemi al paese. La rivoluzione trumpiana ha messo in soffitta il “ politicamente corretto”, e il ruolo della Fed. L’aumento dell’inflazione, il dollaro forte che frena le esportazioni, l’esplosione del debito pubblico, sono conseguenze solo marginali (Wall Street e salita del 9% dai primi di novembre e fa un +11 da inizio anno). Unico interrogativo: è troppo tardi per cavalcare il trend di Trump?
. * Il paradigma nel linguaggio comune è un insieme di teorie, leggi e aspettative accettate dalla maggioranza degli investitori in un certo periodo di tempo.
Europa. Con Trump si sente orfana. Non potrà più contare su gi Usa, dovrà farcela da sola. Oggi non esiste una prospettiva di alta crescita e inflazione: la Bce dovrà rimanere ancora in campo a lungo perché il vecchio continente non diventi un nuovo Giappone.
Emergenti. Le uniche borse in ribasso dopo le elezioni di Trump sono quelli emergenti che hanno ceduto il 7%.
India. Lo scorso 8 novembre il governo indiano ha ritirato le banconote da 500 e 1.000 rupie per combattere l’economia sommersa, l’86% della cartamoneta in circolazione. La decisione ha portato debolezza sul mercato azionario indiano ma i benefici si vedranno non appena le acque si saranno calmate.
I fondamentali dell’India, tuttavia, rimangono positivi. A dispetto di questo sacrificio a breve termine, il Paese potrebbe guadagnare molto nel lungo periodo per questa misura anti-corruzione”. Anche perché le aziende hanno accolto positivamente il provvedimento, nonostante l’impatto sulle vendite nei settori dei beni di consumo primari e automotive e sugli oneri amministrativi per le banche. Fonte: MF
Petrolio. Le quotazioni potrebbero superare i 70 dollari/barile con i tagli previsti dai paesi Opec e non Opec. L’unico elemento che potrebbe fare aumentare l’offerta (e quindi abbassare il prezzo) è la produzione degli Usa. Se i prezzi ritorneranno stabili sopra i 60 $, l’offerta di petrolio americano tornerà a crescere. Il processo di riduzione dei costi per l’estrazione nelle aree migliori, fa guadagnare alle compagnie, con il prezzo del petrolio fra i 40 e i 60$/barile. In Usa le compagnie petrolifere sono ottimiste perché sicuramente, come promesso, Trump farà di tutto per aiutate questo settore (ha scelto come capo della sua diplomazia, l’amministratore delegato dell’Exxon Mobil, Rex Tillerson).
Olio d‘oliva. E’ sempre più richiesto e soggetto a forti oscillazioni di prezzo. Oggi è apprezzato in tutto il mondo, anche grazie sia per il diffondersi di abitudini salutiste, sia per il disprezzo per l’olio di palma. Oggi per gli speculatori d’olio di oliva è diventato una commodity perfetta per speculare, anche se bisogna ancora, limitarsi a operare sul mercato fisico (e non dei derivati).
Indici.
New York, S&P 500: +0,14%
Europa, Stoxx 600: 0,0%- invariato (banche: -1,79% auto: +0,95%, risorse di base: -1,84% , salute +0,08%)
Londra Ftse 100: +0,8%
Milano Ftse Mib: +1,6%
Tokio N225: +0,1%
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Settimana finanziaria del 17.12.2016
News in pillole.
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Politica e finanza. Da Brexit, Trump, Referendum è arrivato un ottimo insegnamento: la politica si è scollata dalla finanza e non solo, le prospettive più nere si trasformano subito in ottime opportunità per chi si adegua immediatamente ai cambiamenti (e non si perde nelle maledizioni).
Borse Usa. Prosegue la luna di miele fra Trump e il mercato. Il taglio alle aliquote d’imposte da sette a tre (i redditi più alti avranno maggiori benefici, mentre per altri l’imposizione crescerà), le agevolazioni fiscali alle imprese, l’incremento della spesa pubblica, soprattutto sul fronte delle infrastrutture, mette le ali alle borse. Dal dopo elezioni, il Dow Jones è cresciuto dell’8%, l’S&P 500 del 5,7%, Il Nasdaq del 5% e il settore bancario di Wall Street del 25%. Il Trend rialzista, potrà continuare, per gli analisti, grazie alla crescita attesa egli utili, stimati del 7% nel 2017.
Le opportunità: Per Barclays, un settore interessante sarà quello della sanità (health care) dopo un 2016 di delusioni. I settori postivi sono quello petrolifero (che con la riduzione dell’offerta del 2% mostra ottime potenzialità), quello finanziario (per i tassi in crescita) e delle infrastrutture (per le grandi opere promesse dal presidente Trump – le infrastrutture generano flussi finanziari stabili come le utilities, i trasporti). Anche le small/mid cap (società di piccole e medie) saranno protagoniste dei rialzi perché meno orientate alle esportazioni rispetto all industrie più grandi, le quali potranno soffrire sul fronte dei mercati esteri per il dollaro rafforzato.
Dollaro. La decisione della Fed di alzare i tassi dello 0,25% era attesa. Meno atteso era l’incremento, da due a tre, del numero dei rialzi previsti per il 2017. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,0421, con gli analisti che ormai prevedono un ritorno alla parità tra le due monete, come nel 2002.
Europa. Il rialzo del dollaro spinge l’uscita di capitali dal Vecchio continente. La politica monetaria restrittiva Usa attira fortemente capitali dall’estero, soprattutto dall’Europa. La politica della Bce con il prolungamento del Qe ha evitato il peggio per i paesi periferici riducendo il costo degli interessi sui debiti pubblici, ma non è riuscita, se non in piccola misura, a fare aumentare gli investimenti privati per via della mancanza di crescita della domanda interna, e dai problemi di capitalizzazione delle banche.
Italia. Fuga verso il dollaro anche in Italia. Per ogni euro che entra quattro, escono per investimenti oltre frontiera. Il nostro sistema produttivo è molto efficiente e competitivo nei manufatti, ma non dal punto di vista degli impieghi finanziari.
Petrolio. Prezzi in crescita. Con la riduzione giornaliera di complessivi 1,8 milioni di barili inizierà il processo di riduzione delle scorte globali verso la loro media storica.
Oro, analisi tecnica. Il calo è forse arrivato al termine della corsa ribassista. Probabilmente nelle prossime sedute ci sarà uno stop al ribasso e una crescita per le ricoperture. A questi prezzi potrebbe essere interessante comprare o mediare con altri acquisti.
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Ps. Dice il saggio: “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a investire sui beni rifugio”.
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Settimana finanziaria de 10.12.2016
News in pillole.
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Usa. Il Sentiment degli investitori sale verso i massimi; tutti i sottoindici sono positivi eccetto i segnali neutrali registrati dalla volatilità.
Anche il sentiment dei consumatori statunitensi elaborato dall’Università del Michigan è salito a dicembre a 98 punti (gli analisti avevano stimato 94,3 punti).
Wall Street sugli scudi. La borsa Usa continua ad aggiornare i massimi storici, che si pensava difficili da battere già nel gennaio scorso.
La riunione della Fed del 14 settembre per un aumento del costo del denaro è già stata prezzata correttamente dai mercati, sia il dollaro, sia i rendimenti dell’obbligazionario. Wall Street ha aggiornato i massimi per l’aumento dell’inflazione e per i capitali attraiti in Usa dalla Trump economy. La rotazione settoriale negli investimenti partita il giorno dopo la vittoria di Trump è stata velocissima. Queste alcune valutazioni degli investitori. Effetti collaterali negativi sulle imprese indebitate dei settori oil&gas, automotive, utility, tlc, immobiliare, e in genere tutte imprese molto indebitate o che fanno profitti grazie a credito facile a basso costo (In particolare la Ford che è molto indebitata e le vendite di auto si sostengono grazie al credito). Se i tassi si alzano, i bond proteggono dall’inflazione, diventano più interessanti le cedole dei Treasury che i dividenti delle azioni.
Sono previsti effetti positivi invece per le infrastrutture, per la sicurezza, gli armamenti e le materie prime e la robotica in generale. Insomma il bicchiere e mezzo pieno e mezzo vuoto. Mezzo pieno perché il rialzo dei tassi è il segnale di un’economia che ritorna a crescere; mezzo vuoto perché oggi alcuni settori possono andare in bolla (molte società sono con debiti notevoli) se la diversificazione dei portafogli non è in sintonia con i cambiamenti.
Distribuzione della ricchezza in Usa. Storicamente la ricchezza è distribuita in maniera disuguale (è una costante universale, indipendentemente dal paese o dal periodo esaminato). In Usa lo 0,1% della popolazione possiede il 20% della ricchezza del paese (Nota. E’ così anche in Svizzera, Danimarca, in Bolivia, e in genere, in quasi tutti i paesi ).
Apple diventa più ecologica. Tutti gli Iphone saranno prodotti al 100 per 100 con energia rinnovabile e pulita.
Europa. Giovedì Mario Draghi ha assicurato che l’ombrello della manovra accomodante resterà aperto, alleggerendo così la tensione sui nostri Btp (lo spread rispetto ai Bund è passato 192 a 158 con target a 120). Nello stesso tempo è partito lo svezzamento del mercato. Gli acquisti di Titoli di Stato (il latte dei paesi periferici) sono stati ridotti da 80 a 60 miliardi di euro al mese.
La reazione positiva è sui parterre (delle platee – investitori) con borse in forte rialzo e obbligazioni più stabili.
Brexit. Se l’Ue decide di punire il Regno Unito abbasserà le imposte sulle società diventando un paradiso fiscale. L’Ue è avvertita: ci può solo rimettere.
Italia. FtseMib sugli scudi, la Bce stupisce i mercati. Settimana sugli scudi per i listini di Piazza Affari con l'indice FtseMib capace di mettere a segno un balzo spettacolare e riportarsi oltre i 18 mila punti, sui massimi a oltre 7 mesi.
Banche. Sulle azioni delle banche italiane si scatena la speculazione e l’indice di settore perde il 41% da inizi anno. A picco anche le obbligazioni subordinate perché orami si scommette sulla conversione in azioni.
Mps. La discesa in campo del Tesoro eviterebbe così il bail in, lasciando al sicuro di conseguenza i titolari dei depositi (anche quelli sopra i 100mila euro) e dell’obbligazione senior.
Unicredit. Martedì prossimo sarà presentato il piano strategico con un aumento di capitale di tredici miliardi.
Banche borderline (Vicenza e Veneto e quelle risolte – Etruria, marche, Ferrara, CariChieri). Continuano a emergere sofferenze che richiedono altre ricapitalizzazioni.
Investimenti. I consumi interni crescono lentamente. Per molti analisti vanno preferite le grandi società d’impronta globale come, Campari, Luxottica, Ima.
Fca. Fiat-Chrysler presenterà al salone hi-tech di Las Vegas (dal 5-8 gennaio) la sua prima auto elettrica. Fiat è la prima casa automobilistica ad avere stretto un’alleanza con la holding di Google per sviluppare l’auto senza guida.
Il vino in Cina? In Cina il 2016 sarà l'anno del sorpasso nel consumo di vini da uva rispetto a quelli da riso. Si prospettano grandi opportunità per i nostri vini. Dopo la visita di Jack Ma in Italia nella scorsa primavera, alcune case vinicole hanno deciso di accettare la scommessa. Al momento hanno stretto accordi con Alibaba due grandi gruppi del vino italiano: Mezzacorona e Giv.
Niente tasse, 3.500 importatori, accesso privilegiato ai porti cinesi: Hong Kong, l'hub asiatico del vino
Zcash. E’ la moneta digitale italiana rivale di Bitcoin. Garantisce pagamenti del tutto anonimi ed è nata grazie alla ricerca di un crittografo varesino, Alessandro Chiesa, 29 anni, già professore di Computer Science a Berckeley (università simbolo della Silicon Valley). I regolatori di queste operazioni sono contrari a queste transazioni fino a che i Cambia valute in rete che trasformano euro (o $) in moneta virtuale non saranno obbligati a identificare i clienti.
India. L’8 Novembre scorso Il governo ha deciso di demonizzare il paese ritirando l’86% delle monete in circolazione, con l’obiettivo di combattere l’economia sommersa (tra il 25-40%). Il provvedimento ha colpito i valori immobiliari e l’oro. Tuttavia in prospettive la lotta al sommerso dovrebbe produrre benefici per l’economia perché ha fondamentali sani ed è isolata dagli shock legati al rafforzamento del dollaro: la crescita dei consumi interni premia le aziende domestiche. Lo shock nelle borse dovuto alla demonetizzazione suggerisce che questo è un buon momento per comprare/mediare.
Petrolio. Prezzo del petrolio in rialzo, ottimismo su tagli non Opec. Domani a Vienna i rappresentanti dell'Opec riceveranno nel loro quartiere generale i maggiori produttori non allineati, a cui è stato chiesto di partecipare aggiungendo alla manovra altri 600 mila barili. L’obiettivo è ridurre l’offerta complessiva del 2%.
Oro. L'andamento dell'oro è speculare a quello dei mercati azionari. Con $ e borsa in crescita l’oro cala. I’Oro serve nei portafogli come un bene rifugio in caso di cali borsistici imprevedibili.
Indici.
S&P 500: +2,8%
Euro Stoxx 600: +4,725 (banche: + 9,50%, auto: +8,55%, risorse base: +5,56%, salute: +2,94%).
Milano: +7,06%
Tokyo: +3,10%
Shanghai: -0,34%
Vittorio – Taruffi Vittorio – Taruffi Vittorio
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Settimana finanziaria del 3.12.2016
News in pillole.
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Usa, il Sentiment rimane su valori elevati. Tutti i sottoindici sono in positivo o neutrali eccetto il comparto azionario.
La disoccupazione torna ai livelli del 2007, cala al 4,6%. E’ partito il conto alla rovescia verso una stretta sui tassi d’interesse in occasione del vertice Fed del 13 e 14 dicembre. Il rialzo oramai è sicuro. Gli interrogativi riguardano solo quante volte (se due o tre) la Fed interverrà sui tassi nel 2017.
Della Trump-economy, la borsa vede solo cose buone: la riduzione delle tasse e l’ingente aumento della spesa pubblica per le infrastrutture. Gli analisti che erano perplessi per il protezionismo, per la fine della politica monetaria espansiva hanno gettato la spugna e si sono accodati alla dominante euforia. Oggi si prevede un aumento degli utili per l’effetto delle tasse più basse e anche grazie alla magia dei buy back (l’acquisto di azioni proprie, permette distribuire dividendi maggiori per gli azionisti perché gli utili sono suddivisi tra un numero minore di azionisti). Anche l’inflazione aumenterà necessariamente con la crescita del prezzo del petrolio. Insomma si sta prospettando il migliore scenario possibile.
Ovviamente questo scenario non cancella molti dubbi, come ad esempio che l’aumento dei tassi porta un calo nel mercato dei bond a medio lungo termine, e quindi l’azionario ne può risentire negativamente – almeno sul breve.
Oggi girà così: si cerca di cavalcare proficuamente le tendenze e capovolgerle quando non sono più sostenibili. E in questo senso il 2016 è stato un anno ricco di opportunità per gli investitori in grado di compiere incursioni sui mercati finanziari.
Europa. I mercati si ripetono seguendo lo stesso copione già collaudato. Si vende allo scoperto in maniera forte nei settori più fragili, come quello bancario, a rischio ribaltone politico (come in Italia), per poi rientrare sugli eccessi.
Obbligazioni. Previsti acquisti e ricoperture. Nelle prossime sedute non si escludono nuovi e forti scossoni, ma entro la mattina dell’otto dicembre con la riunione della Bce le posizioni al ribasso dovranno rientrare (la Bce bloccherà, come annunciato, l’aumento dello spread tra Btp e Bund con acquisti mirati, facendo rientrare in acquisto il mercato dei bond).
Npl. La montagna di non performing loans (Npl), i cosiddetti prestiti non performanti, che continua a zavorrare le banche dell’Unione europea e dello spazio economico europeo nell’ultimo anno s’è ridotta calando dal 6,5% di fine 2014 al 5,4% del giugno 2016, in leggera contrazione rispetto allo scorso anno quando l’European banking authority aveva piantato la bandierina a quota 5,6% sul totale dei prestiti concessi. Il grafico indica un marginale miglioramento anche per le banche italiane che restano tuttavia sopra il 16% (un sussulto, in realtà, ma nella giusta direzione).
Italia. Per gli squali il Referendum è stato un’occasione ghiotta per scommettere al ribasso, sull’onda del vantaggio del NO ipotizzato dai sondaggi. Ora che l’esito è meno scontato, i margini di potenziali guadagni si sono ristretti e quindi si è allentata la morsa sulla finanza del Bel Paese (vedi come chiarimento la bella intervista al «Re» dello short, di Steve Eisman).
Mps, Tesoro ha chiesto all’Ue di nazionalizzarla. Il governo italiano ha chiesto a Bruxelles la possibilità di salvare Mps con soldi pubblici. Stando alle indiscrezioni del Corriere della Sera l’Italia che avrebbe chiesto alla Commissione Europea la possibilità di ricapitalizzare Mps.
Stop del Consiglio di Stato alla riforma delle banche popolari. La legge sulla riforma delle banche popolari, una delle iniziative legislative del governo Renzi che ha sinora ottenuto forse i maggiori risultati, sarà rinviata all’esame della Corte Costituzionale per i profili di parziale incostituzionalità legati alla possibilità di rinviare o sospendere sine die il rimborso del diritto di recesso ai soci nel momento della trasformazione in Spa.
Diamanti. Per gli orafi i diamanti non possono essere venduti in Banca (lo proibisce il Testo unico di pubblica sicurezza, articoli 126,127,128.)
Petrolio. L’accordo inatteso tra i paesi dell’Opec per un taglio della produzione ha fatto rimbalzare il greggio sopra quota 50$ al barile e i titoli energetici de 5%. Piccoli e grandi investitori hanno comprato azioni delle compagnie petrolifere. Le valute oil driven di razza come il rublo Russo e il Real brasiliano sono salite rispetto l’euro (il rublo del 16% da inizio anno, il real del 17%). La lira Turca e il rand sudafricano, viceversa dovrebbero reagire negativamente perché questi paesi sono importatori di petrolio.
Oro. Con i tassi in rialzo e il blocco delle importazioni da parte dell’india è in sofferenza. Oggi l’oro è utilizzato solo per decorellare i rischi borsa (se calano i corsi azionari l’oro in genere cresce).
Indici.
Usa, S&P: -0,95%;
Europa, DJ Stoxx 600: -0.90% (banche -2,18%, auto -2,18%, risorse di base -1,14% energia: +2,93%);
Milano Fese Mib: +3,46%
Cina, Shanghai composite: -0,66%
Tokyo, Nikkei 225: +0,24%
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Settimana finanziaria del 26.11.2016
News in pillole
Usa.
Gli americani celebrano la festa del Ringraziamento il quarto giovedì di Novembre (quindi quest’anno, nel 2016, è il 24 novembre).
La festa del ringraziamento ha incorniciato un’euforia che a Wall Street mancava da mesi. L’indice Dow Jones Industrial ha superato il record di 19.000 punti.
Black Friday da record. Adobe stima per le transazioni di e-commerce del 'venerdì nero' Usa un giro d'affari per la prima volta superiore ai 3 miliardi di dollari (3,05 miliardi in 24 ore), in aumento dell'11,4% rispetto allo scorso anno e dopo aver raggiunto quota 1,93 miliardi il giorno precedente. Le apparecchiature mobili hanno rappresentato il 40% delle vendite in rete, secondo Adobe, di cui il 29% smartphone e l'11% tablet. Alle quindici di ieri della costa orientale, gli acquisti online di smartphone già valevano 680 milioni di dollari. A offrire gli sconti maggiori in rete è stato Amazon.com.
Sentiment. In rialzo l’umore degli investitori. Tutti i sotto indici sono neutrali o positivi eccetto la paura per il settore azionario.
Il settore delle infrastrutture sugli scudi. Le azioni di Caterpillar +13% (Comunica la società: Siamo orgogliosi del nostro ruolo di leader nella costruzione d’infrastrutture nel mondo e nel consentire il progresso per milioni di persone in tutto il mondo).
Dollaro. Ha toccato i massimi da oltre tredici anni. Oggi quota a circa 1,0590 sull’Euro.
Europa.
Borse. Venerdì Madrid ha chiuso con un +0,5%, mentre Parigi con +0,17%, Francoforte con +0,09% e Londra con +0,17%. Gli acquisti hanno premiato il comparto farmaceutico (+2% Astrazeneca e +1,1% Glaxo a Londra, +1,3% Merck a Francoforte Actelion è balzata del 17%. Atri settori vivaci: l'alimentare (+1,7% Unilever), bene anche il retail e le utility. In sottotono il settore azionario europeo rispetto a New York e Tokyo si pensa nasca dai timori di attacchi speculativi nel vecchio continente (l’Italia sta somatizzando il referendum con le banche e i Btp, e i francesi fibrillano per le elezioni per l’Eliseo).
Occhi puntati anche sulla Bce. L’8 dicembre potrebbe decidere di tagliare ulteriormente il tasso delle deposit facilities * (ora a -0,4%); oppure potrebbe modificare il paletto che vieta, da parte della Bce, l’acquisto di titoli con rendimenti di sotto lo 0,4%; estendere il paniere dei titoli acquistabili andando al di sotto dei due anni di vita residua.
* Deposit facility. È lo strumento della Banca centrale europea (Bce) sul quale le banche dell'Eurosistema possono depositare liquidità a brevissimo termine (overnight). Oggi il «parcheggio» non è più remunerato ma ha un costo dello -0,4% (la politica della Bce è incentivare le banche nei prestiti alle famiglie e alle imprese).
Lo Spread tra Btp e Bund si allarga ma non preoccupa più di tanto, fino a che la Bce si muoverà sul mercato obbligazionario comprando titoli sovrani. L’Europa è più simile al Giappone che agli Usa. I titoli sovrani tendono a rimanere in zona acquisto. Risultato: i rendimenti dell’Eurozona restano schiacciati da una’inflazione che non c’è, una crescita debole e un Qe che ancora non ha centrato i suoi obiettivi (crescita e inflazione).
Italia. Si sgonfia la bolla di agosto. A settembre il fatturato dell’industria in frenata. Macchinari, auto e farmaceutica, ancora postivi e salvano il dato tendenziale (-0,3%).
…
Nei paesi anglosassoni siamo visti con distacco e con sufficienza (un gradino sotto l’Europa nel suo insieme). Raffigurare orizzonti apocalittici poi diventa facilmente redditizio vendendo allo scoperto (ribasso) Btp e Azioni Bancarie.
Mps. Da lunedì il titolo varrà 20 euro. L’assemblea di giovedì ha deciso di accorare ogni 100 azioni in un’azione, del valore di 20 Euro. Un solo effetto estetico, anche se per molti questo nuovo prezzo crea ampi spazi per altri ribassi. Oggi si sa che solo la speculazione si avventura su Mps.
Convertibili Mps. Offerta di acquisto su obbligazioni subordinate per circa 5 miliardi. Se tale operazione non avesse un esito soddisfacente, le banche del consorzio potrebbero sottrarsi all'impegno di garantire l'eventuale in optato dell'aumento di capitale.
Campari vende due aziende vinicole. Addio ai vini: vende Sella&Mosca, la più grande tenuta di vitigni d’Europa in Sardegna. Campari è una delle aziende più importanti nel settore delle bevande a livello mondiale. In Italia è quotata in Borsa e fa parte del settore delle blue chip. Campari opera in tre settori, e precisamente spirit, wine e soft drink.
Emilia, Dopo Marazzi, anche Brevini, la multinazionale familiare tascabile reggiana, è acquisita per 325 milioni da una società americana, Dana. La Brevini è una holding con 2300 persone e 388 milioni di fatturato e con oltre trenta filiali nel mondo, nata nel 1960, opera nel business delle trasmissioni meccaniche e quello dell’oleodinamica elettronica.
Turchia. Erdogan minaccia di riaprire le porte ai migranti verso l'Europa per farci ripiombare nell'incubo della marea umana di un milione di persone sulla rotta balcanica dello scorso anno.
India e oro. Il presidente Modi ha gettato nel caos l’economia indiana. Di colpo il governo indiano ha avviato il ritiro di tutte le banconote da 500 e 1.000 rupie (le più utilizzate in un paese in cui due terzi dei pagamenti avvengono in contanti). L’operazione ha lo scopo di combattere la corruzione e l’economia sommersa. Oggi con i controlli severi e le transazioni in contanti sono oramai difficilissimi e la diffusione delle carte di credito è molto limitata. Risultato: l’acquisto dell’oro, che fino a ieri serviva per liberarsi in fretta dal nero, si è bloccato.
Ps. di vt. Questi momenti storici, in genere irripetibili, devono essere monitorati per futuri acquisti, o per mediazioni (non per vendere).
Petrolio. Il prezzo del barile scende del 3%; l’Opec al rush finale per coinvolgere Iran e Iraq nei «tagli». L’unica certezza sul prossimo vertice Opec è che sarà un vertice lungo e difficile. Ad appena una settimana dall’appuntamento, cruciale per i mercati petroliferi, l’Organizzazione dei paesi esportatori di greggio non è riuscita a superare tutti gli ostacoli che la separano dal mettere in pratica i tagli di produzione concordati due mesi fa ad Algeri.
Indici
Usa, S&P 500: +0,39%
Euro Stoxx 600: +0.9% (banche +0,10% auto +1,19% risorse di base +6,95%)
Londra, Ftse 1oo: +0.9%
Milano, Ftse Mib: +1,5%
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Settimana finanziaria del 19.11.2016
News in pillole.
Fonte: Il sole 24 Ore
Previsioni: dal Qe al Qe plus. Donald Trump si è improvvisamente trasformato da spauracchio per i mercati a speranza. Presto anche l’incerta tornata elettorale in Europa potrebbe fare altrettanto. Con impatti postivi sui mercati azionari (che Citigroup prevede in crescita a livello globale del 10% entro fine 2017), sull’inflazione (che Citi prevede in crescita anche in Europa dallo 0,3% del 2016 all’1,3% del 2017 e del 2018) e negativi su quelli obbligazionari (che subiscono un inesorabile rialzo dei rendimenti) e sulla politica monetaria (con la Bce che potrebbe lentamente ridurre gli stimoli Tapiring).
Risultato: il populismo, con la sua spinta verso minore austerità e maggiori stimoli fiscali, da grande rischio potrebbe trasformarsi in un’opportunità.
Se negli ultimi anni lo stimolo all’economia è stato cercato soprattutto nella politica monetaria, cioè nel quantitative easing (Qe), nei prossimi anni si andrà «verso Qe plus». Si andrà verso un mix di politiche monetarie un po’ meno generose e di politiche fiscali più espansive (riduzione delle tasse - stimoli fiscali). E’ è una visione che sui mercati stanno metabolizzando.
Visione di Citigroup. Ci sarà un rialzo dei mercati azionari, che - a dispetto di un rapporto tra prezzo dei titoli e utili delle aziende già molto elevato - sono in vari settori ancora a buon mercato. «I bassi tassi d’interesse e i quantitativi easing hanno spinto al ribasso il premio per il rischio più sui mercati obbligazionari che su quelli azionari; questo lascia le Borse dei Paesi industrializzati su una posizione migliore», sapendo scegliere ovviamente i settori giusti.
Usa, Sentiment. Tonico l’umore degli investitori. I sotto indici si muovono in territorio neutrale o positivo. Segnali di paura solo dall’azionario. Tutti sono d’accordo nel ritenere che il presidente Trump sia un elemento di discontinuità rispetto al passato. Tuttavia non bisogna dimenticare che nessuno ha la bacchetta magica per i miracoli. Rialzo dei rendimenti dei treasury, una forte rivalutazione del dollaro, il rialzo dei tassi di fatto già annunciato da parte della Fed, l’imposizione di dazi sui prodotti cinesi possono creare problemi nella crescita economica perché l’inflazione al 2/3% è molto legata al rialzo del petrolio a quota 60-70 $/barile (che ci sarà, ma non sul breve).
Effetto Trunp su Apple. Parlando di Apple il presidente aveva detto” Obbligheremo l’azienda a costruire i sui computer e i sugli altri dannati prodotti negli Stati Uniti e non in paesi stranieri”. Risultato: oggi Apple valuta dei possibili i.Phone tutti made Usa, anche se alcuni analisti prevedono a un raddoppio dei costi.
Petrolio. I petrolieri incoraggiati dall’amico Donald Trump rimettono in funzione altri venti impianti in settimana. Gli impianti di perforazione sono aumentati da maggio, da 316 agli attuali 471 (Il record storico, di ottobre 2014, con 1609 in attività).
Europa. Nel 2017 potrebbe verificarsi una sorta di allineamento di pianeti in Europa: ci saranno nuovi governi appena eletti che dovranno rispondere, in una situazione di minori stimoli monetari, alla crescente domanda di politiche fiscali espansive. L'anno delle elezioni in Germania, Francia e Olanda, insomma, può rivelarsi un'opportunità per il Vecchio continente. Il rialzo repentino dei rendimenti dei titoli governativi, a causa delle forti vendite, aiuta la Bce negli acquisti (ultimamente aveva difficoltà a trovare Titoli di stato con rendimenti accettabili - positivi).
Banche. Il mercato picchia duro sulle banche, esprimendo prezzi inferiori a quelli contabili mentre negli Usa sono allineati. Fino a poco tempo fa i più erano convinti che i problemi fossero solo i crediti inesigibili. Oggi si scopre che anche il ritiro della marea delle sofferenze bancarie non è sufficiente per rimettere in carreggiata una banca (con livelli di redditività capace di creare un business sostenibile). La realtà è che anche quando la ripresa si sarà consolidata e i tassi torneranno normali rimarrà il problema di una massa di costi operativi (agenzie, personale, logistica) non più adeguata ai cambiamenti economici e tecnologici dei prossimi anni. Nei paesi nordici, le banche del freddo negli anni novanta, riuscirono con gli aiuti di Stato (allora era permesso) a drastici piani di dismissioni di attività. La chiusura di sportelli, la riduzione del personale sono serviti a riportare gli istituti di credito efficienti e con la massima attenzione ai clienti.
Italia. Rendimento Btp in crescita e anche dello spread rispetto al Bund (il premio richiesto dagli investitori per comprare il Btp anziché il Bund). Oggi però il tema Btp non ha più nulla a che fare con il Referendum; con qualsiasi risultato. Il mercato si è già posto sul no e ha poco da perdere, mentre può guadagnare con il sì perché è difficile immaginare con il Qe della Bce uno spread oltre al 2%.
Mps, Monte dei Paschi di Siena ha ufficializzato la conversione volontaria delle obbligazioni subordinate in azioni del Mps. Se poi l’aumento capitale non avrà successo, scatterebbe la direttiva Brrd e l’applicazione degli strumenti di risoluzione (leggi la soluzione attivata con la Banca Etruria e dintorni).
Leggi tutto: http://www.soldionline.it/notizie/azioni-italia/obbligazioni-subordinate-mps-come-funziona-la-conversione?cp=1
Banco popolare. L’incertezza Referendum crea dubbi sulla fusione con Banca popolare di Milano e quindi sui bond dell’istituto (Nota. La fusione è stata accolta con favore dal mercato).
Fca- Amazon. Le auto si vendono via web; solo il marchio Fiat è coinvolto da quest’operazione (è a termine). Le auto disponibili online sono Fiat Panda e Fiat 500l. Il vantaggio del costo delle vetture acquistate va da 20 al 33% (a secondo dei modelli) rispetto ai tradizionali canali di vendita.
Moneta elettronica (bancomat, carta di credito). Italia indietro: 44 operazioni all’anno per abitante contro una media europea di 100n e nel nord Europa si raggiungono i 300. Nota: Ancora non c’è la percezione del fatto che il contante rappresenta un costo per tutti. Costa allo Stato, spende a trasportarlo, in più alimenta la micro criminalità esponendo i commercianti a furti e rapine.
Olio. Crolla del 49% la produzione e aumento di prezzi, meno 50% nel sud per i bacini a secco e meno 40% al centro. Gli extravergini hanno raggiunto all’ingrosso 5,52 euro il chilo.
Oro. Con il rialzo del $ e dei tassi, il metallo prezioso ha perso brillantezza. A frenare la caduta hanno contribuito gli acquisti della banca centrale Russa che ha accresciuto le riserve di 1,3 milione di once (l’incremento più alto da 18 anni).
Euro/dollaro. Il biglietto verde è ai massimi dal 2003 sul paniere delle principali valute (101,3) e pure sull’euro (1,05).
Curiosità, la stagflazione. Alcuni paventano uno «stagflazionario crollo dei bond», ovvero un balzo dei rendimenti, associato a inflazione e a un’economia mondiale che segna il passo.
Con un dollaro così forte, i primi rischi sono quelli legati ai debiti in valuta americana contratti dai Paesi emergenti. Quando tre anni fa si diffuse il presunto Tapering (aumento dei tassi) le loro valute finite ai minimi sul dollaro crearono panico perché si prospettò che i debiti contratti in $ potessero non essere rimborsati. Oggi con un dollaro ancora più forte il problema sembra non esistere.
Il termine stagflazione nasce negli anni 70, dopo il primo shock petrolifero del 1973-74. Esso indica la contemporanea presenza di un'attività produttiva che non cresce (stagnazione) e di un persistente aumento dei prezzi (inflazione). Fino ad allora la coesistenza di questi due fenomeni era difficilmente spiegabile per gli economisti, che ritenevano la crescita dei prezzi una forma di male necessario per sostenere lo sviluppo dell'economia. Questa situazione è ben delineata nella cosiddetta "curva di Phillips", che mostrava una positiva relazione tra l'aumento dei salari e dei prezzi e il livello dell'occupazione e della produzione.
I periodi di stagnazione dell'attività economica erano, infatti, tradizionalmente caratterizzati dalla caduta dei prezzi (deflazione), per il calo della domanda rispetto all'offerta. In seguito il fenomeno dell'inflazione è, per contro, diventato sempre più indipendente dal ciclo dell'economia, data la rilevanza assunta dai mercati oligopolistici dell'energia e delle materie prime, insieme ai settori dei servizi scarsamente concorrenziali.
Indici.
New York, S&P: +0,8%
Euro Stoxx 600: -0,1% (banche +0,45% Auto +1,43% risorse di base -2,63%)
Londra, Ftse: +0,7%
Milano, Ftse Mib: -3,1%
Tokyo, Nikkei 225: +3,4%
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Settimana finanziaria del 12.11.2016
News in pillole.
Usa, Sentiment. Risale l’indicatore che misura il sentiment degli investitori. I sotto indici sono in media neutrali.
L’opportunismo congenito della speculazione ha subito puntato diritto sui lati positivi delle elezioni di Donald Trump a presidente. Come sempre è stata Wall Street a decretare la svolta ottimistica nel mondo. Le borse europee e quelle asiatiche hanno iniziato il giorno dopo in caduta libera per poi girare quasi subito in positivo con il bel tempo in arrivo dagli Usa. La capitalizzazione delle borse è crescita di circa mille miliardi di $ (mentre il mercato obbligazionario ne ha bruciati altrettanti).
Trump ha promesso un ampio programma di spese pubbliche per risanare le infrastrutture in cattivo stato, per dar nuova occupazione ai lavoratori meno fortunati. Sicurezza interna e limiti alla migrazione, e la necessità di nuovi tagli fiscali (deficit più alto e un mercato del lavoro in crescita hanno un effetto inflazionistico).
Borse: la Trump-economy premia la difesa e le infrastrutture. Volano i titoli farmaceutici, della difesa e quelli legati alle materie prime e alle costruzioni, più in generale alle infrastrutture; Trump nel suo primo discorso ufficiale ha detto: “Rilanceremo i nostri centri urbani e ricostruiremo le nostre autostrade, ponti, gallerie, aeroporti, scuole, ospedali”.
Treasury (titoli di stato a Tasso fisso dieci Anni). Sono calati di valore (i rendimenti, quindi sono lievitati) perché il programma, per aumentare il debito pubblico di oltre cinque mila miliardi in dieci anni, i dazi doganali nei confronti dei prodotti cinesi (ma non solo) e la ridiscussione di tutti gli accordi sul libero scambio, faranno aumentare l’inflazione e quindi i rendimenti delle obbligazioni a tassi fissi (i portafogli obbligazionari stanno girando verso i tassi variabili).
Euro/dollaro. Il $ si è rivalutato rispetto all’euro: è passato da 1,1283 dello 09.11.2016 a 1,085 dell’11.11.2016.
Europa. L’elezione di Donald Trump è stata accolta anche in Europa con un aumento dei rendimenti e anche degli spread. In questo caso non si tratta di un aumento delle aspettative di inflazione, quanto di un cambiamento dei premi per il rischio. Le nuove strategie degli investitori hanno previsto un disimpegno dall’Europa a favore degli Stati Uniti e, più in generale, una maggiore ricerca di “qualità” negli investimenti finanziari. I mercati europei si sono lasciati trascinare dalla corrente, hanno colto l’occasione per ritoccare all’insù rendimenti negativi che stavano scomodi a tutti, a cominciare da quelli tedeschi. In Europa prevalongono i timori per i rischi politici: si comincia il prossimo mese con il referendum italiano, poi si va alle elezioni in Austria, Francia, Olanda e Germania (e il mercato già ora si preoccupa per le prossime elezioni in Italia nel 2017 o 2018) mentre il vulcano Brexit è in eruzione.
Italia. Sul mercato dei BTP sono tornati rendimenti che il Tesoro avrebbe preferito non vedere con questo rialzo dei tassi, senza alcun appiglio a fondamentali di crescita tonica e inflazione già vicina al 2%. E poi sono in programma emissioni nel 2017 per 400 miliardi. Nota: questo doveva essere l’anno con lo spread BTp/Bund sotto la soglia dei 100 punti e non puntare verso i 200 come ora - per il 2016 non si escludeva una promozione di outlook sui rating dell’Italia.
L’asta dei due BTp trentennali è stata amara come non accadeva da molto tempo: il Tesoro ha collocato i titoli con rendimenti allineati al secondario e quindi con tassi in rialzo – con i costi per interessi da distribuire ai sottoscrittori quasi raddoppiati. Le vendite sul tasso fisso in essere, a medio lungo termine non si arrestano, mentre gli acquisti per i CCT (tasso variabile) si rafforzano. L’operatività è divisa tra le scadenze a breve ancora sotto controllo e quelle a lungo periodo, dove il tasso fisso è venduto a piene mani.
Oro. Il prezzo dell’oro crolla al minimo di quattro settimane nella mattinata europea di questo venerdì, il sentimento dei mercati continua a migliorare nel crescente ottimismo verso gli effetti della presidenza Trump sull’economia USA.
Petrolio. Il petrolio torna a essere condizionato dagli scenari sul vertice Opec di fine mese: se non cala la produzione «c’è il rischio che i prezzi subiscano una nuova caduta». L’eccesso di offerta si protrarrà per il terzo anno consecutivo e le scorte petrolifere - che da agosto hanno finalmente cominciato a calare - torneranno ad accumularsi. L’avvertimento, sommato al nuovo aumento delle scorte che si è visto negli Stati Uniti, ha riportato in ribasso le quotazioni del barile: il Brent ha chiuso a 45,84 $ (-1,1%), il Wti a 44,66 $ (-1,4)
Indici
Usa, S$P 500: +3,6%
Euro Stoxx 600; +2,6% (banche +7,53%, auto +2,47%, risorse di base +11,33%)
Tokio Nikkei 225: +2,8%
Shanghai Sec: +2,3%
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Settimana finanziaria del 5.11.2016.
News in pillole
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Usa. Sentiment. Flette verso i minimi l’umore degli investitori. Tutti i sotto indici sono in una condizione di neutralità o di estrema paura. Wall Street nono calo consecutivo (per l’S&P è la serie peggiore dal 1980).
Fattore paura (fear factor). La logica negli investimenti è presente solo quando il clima è sereno. I dati delle singole società sono oggi finiti sullo sfondo. Sono le due variabili di sentiment polarizzate dalle elezioni dell’otto novembre a dominare i mercati finanziari (più che l’indice della paura, il Vix). Tutto si semplifica a due ipotesi. Hillary Clinton rappresenta (a torto o a ragione) la continuità con il recente passato; Donald Trump il cambiamento (anche se nessuno sa bene verso dove). Il rialzo dei tassi da parte della Fed a dicembre non fa più notizia, non è più un problema per i mercati: è percepito come un provvedimento isolato (ameno per molti mesi).
Europa, Risk Off. Gli investitori cercano protezione e non rendimenti. L’avversione al rischio induce a comprare titoli di Stato sicuri (Usa e tedeschi) anche se i rendimenti sono bassi, vendere azioni, materie prime e valute ad alto rendimento. Per valutare il rischio Paese i valori dello spread sono fuorviati dagli acquisti di Titoli sovrani della Bce sul mercato. Sono più credibili i contratti Cds* e il Target 2**.
I Cds che coprono il rischio default dei Btp a dieci anni sull’Italia sono saliti a 220 punti, contro i 123 della Spagna, e 42 della Germania). A ottobre il debito dell’Italia, nel sistema Target 2, ha toccato i 350 miliardi, un importo superiore rispetto ai tempi dell’attacco al debito sovrano italiano dell’autunno 2011.
*Il credit default swap (CDS) è uno swap che ha la funzione di trasferire il rischio di credito. È classificato come uno strumento di copertura ed è il più comune tra i derivati creditizi.
** Target 2. E il “registratore di cassa” europeo, che traccia tutti i flussi di capitali in entrata e in uscita da ogni Paese mostra che l’Italia ha accumulato un passivo record nei confronti del resto d’Europa, pari a 327 miliardi di euro, superando anche i momenti più acuti della crisi. Insomma: dall’Italia stanno uscendo capitali. Gli investitori italiani e internazionali investono più volentieri fuori che dentro l’Italia. I soldi stampati dalla Bce preferiscono andare altrove, piuttosto che restare nella Penisola, la Banca d’Italia ha comprato BTp soprattutto dagli investitori italiani, e questi hanno usato i soldi “freschi di stampa” ricevuti da Via Nazionale per comprare titoli all’estero. Sono insomma gli italiani i primi a credere poco nel proprio Paese.
Londra. Oggi le banche internazionali extra comunitarie possono operare sul territorio Ue (e dunque anche in Italia) attraverso le loro sedi a Londra. Con Brexit, se sarà un’uscita dura, questo sistema non sarà più percorribile e le stesse banche dovranno trovare una nuova collocazione all’interno di un paese Ue. Le mete più gettonate saranno Dublino, Parigi, Francoforte e Milano.
Italia. Le cattive notizie sui fabbisogni di capital delle banche italiane fanno sprofondare all’ultimo posto Piazza affari.
Mps fa tremare. Nessun impegno dai grandi fondi a partecipare all’aumento di capitale prima di sapere cosa succederà il 4 dicembre. Da qui la decisione di ampliare anche alle obbligazioni senior (oltre a quelle subordinate) la potenziale conversione in azioni dei titoli. Una scelta che rimane volontaria e riguarda nel complesso un bacino potenziale di oltre 22 miliardi di euro di debito.
Petrolio. Nell’era dello shale oil e del trading algoritmico l’Opec conserva una straordinaria capacità di influenzare il mercato del petrolio. L’ennesima dimostrazione si è avuta ieri, quando le quotazioni del barile si sono tuffate in ribasso del 2,5% - ai minimi da agosto - per poi riemergere invariate nel giro di un’ora e mezza. Tra l’affondo e la risalita due lanci di agenzia: il primo della Reuters, poco dopo le 13 ora italiana, secondo cui l’Arabia Saudita avrebbe minacciato di inondare il mercato di greggio se l’Iran non si fosse allineata coi piani per tagliare la produzione
Dollaro. L’incertezza sulle elezioni Usa ha indebolito il dollaro, nonostante la notizia dell’aumento dei salari.
Sterlina. Supera 1,25 $: più 3% in una settimana, maggior rialzo sul biglietto verde dal 2009.
Oro. L’avversione al rischio ha premiato l’oro, tornato sopra i 1300 $/oncia.
Indici.
Usa, S&P: -1,6%
Euro Stoxx 600: -3,5% (banche -4,88% auto -5,04% risorse di base -2,31%)
Francoforte,Dax: -4,1%
Milano, Ftse Mib: -5,8%
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Settimana finanziaria del 29.11.2016
News in pillole.
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Usa. Sentiment: stabile l’umore degli investitori; i sotto indici sono neutrali o in uno stato di paura, eccetto gli junk bond.
L’esito dell’elezione è legato all’andamento di Wall Street? L’esito secondo la statistica, è prevedibile dall’andamento di Wall Street negli ultimi tre mesi: se l’S&P sale è il segno di una probabile vittoria dell’amministrazione in carica (vittoria della Clinton), se scende, dovrebbe affermarsi lo sfidante (Trump). Siccome da agosto l’indice dello S$P è calato del 2,4% (dal record del 15 agosto) Trump ha più probabilità di vincere, nonostante i sondaggi lo diano come il meno probabile (l’esito del referendum sul Brexit resta un monito!).
Pil Usa. Crescita superiore le attese, a più 2,9% (previsto +2,5%) anche se la svolta non è strutturale (da sola non può riportare gli Usa ai fasti del passato!). La qualità della crescita ha luci e ombre: una notizia ottima è che le esportazioni sono aumentate del 10% grazie al rilancio dei beni agricoli, come la soia (la massima crescita da tre anni), quelle con ombre sono diverse, come la spesa per il calo dei consumi e degli investimenti in attrezzature. Tuttavia questa impennata della crescita ha fatto balzare al 75% le probabilità che la Fed alzi il costo del denaro nelle riunioni del 13-14 dicembre.
Europa. Sono ritornati gli acquisti dei titoli bancari. Da luglio il settore è salito del 35%, ricuperando oltre la metà delle perdite subite da inizio anno (ma quelle italiane nemmeno un terzo).
Risale l’inflazione per effetto dei prezzi dell’energia. Per alcuni analisti l’inflazione sta andando in modo sostenuto verso l’obiettivo vicino al 2% (l’inflazione core, quella depurata dall’energia e dall’alimentare, rimane però inchiodata al +0,8%).
L’8 dicembre la Bce dovrà decidere se prolungare gli acquisti di titoli oltre la scadenza di marzo e allo stesso ritmo attuale di ottanta miliardi di euro il mese e se variare i parametri del programma. La Germania con l’aumento dell’inflazione spingerà maggiormente per una riduzione consistente degli stimoli monetari.
Obbligazioni. Mentre il settore azionario ha vissuto sprazzi di euforia, i Titoli di stato sono stati interessati da un piccolo terremoto che sta spingendo i valori degli asset sui valori di aprile-giugno 2016. Il mercato, a torto o a ragione, sta iniziando a prepararsi a uno scenario post Qe. O forse sta monetizzando un rally che va avanti da molto tempo per ogni buon senso.
Outlook degli investitori. I piccoli investitori si eccitano per nulla e si affliggano se, dopo avere acquistato sull’onda dell’euforia, si ritrovano titoli che valgono anche solo un po’ meno. Grandi investitori. Con esercizi razionali di prudenza sono oggi in genere scettici e non vedono grandi spazi per rialzi generalizzati. La razionalità, la ragione si può annullare immediatamente per opportunismo: nessuno va contro il mercato se gira positivamente.
Italia. Btp, il differenziale tra Btp e Bund ha toccato i 150 punti base, massimi da giugno.
Mps, obbligazioni convertibili. La conversione in azioni riguarderà anche i piccoli risparmiatori. Da settimane le obbligazioni subordinate stanno crescendo, segno che il concambio (anche se forzoso) potrebbe essere favorevole ai risparmiatori. Oggi però fare previsioni sulla convenienza della conversione è impossibile. Si può vincere o perdere, ma in virtù d mosse che fanno altri.
Il 7 novembre Italgas debutta in Borsa. Italgas è arrivata alla quotazione in Borsa dopo lo scorporo da Snam. Le modalità con cui avverrà il rientro nel listino milanese differiranno da quelle che regolano il debutto delle altre matricole: al mercato, infatti, non sarà presentata la classica forchetta di prezzo né ci sarà una fase di pre-marketing. Il prezzo sarà calcolato dagli azionisti in base all’equity story dell’azienda.
Petrolio. Il barile si avvia a un nuovo boom. La russa Rosneft prudente: 55 dollari fra diciotto mesi.
Dollaro. Forte per effetto della Fed. Il cross euro/dollaro veleggia intorno agli 1,092 .
Oro. I futures dell'Oro sono in ribasso durante la sessione Europea di Venerdì.
Indici.
S&P500: -0,3%
Euro Stoxx 600: -0,1% (banche +2,22% auto +1,2% risorse di base -4,26%)
Milano Ftse Mib: +0,9%
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Settimana finanziaria del 22.10.2016
News in pillole.
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Usa. Il sentiment rimane su valori relativamente bassi. Tra i sotto indici spicca la sola positività dei junk bond. Gli Usa si sentono prossimi a una stretta (rialzo dei tassi). E questo lo fa intendere la forza del dollaro, ai massimi da febbraio, in particolare sull’euro. Però rimane anche il dubbio che nel rapporto stia pesando di più il ritorno del carry trade (oggi si prendono in prestito degli euro e si comprano dei dollari – si scommette sulla rivalutazione del $).
Nota. Un rialzo dei tassi darà più credito alla Yellen ma non aiuterà l’economia che negli ultimi otto mesi non ha superato il 2% di crescita.
Trimestrali. General Electric ha battuto le stime sul fronte degli utili e ha aumentato di quattro miliardi di dollari il programma di riacquisto di titoli propri ma la conglomerata industriale ha tagliato l'outlook sui ricavi. McDonald's festeggia i conti oltre le previsioni. Microsoft ha raggiunto il suo primo record in borsa dal 1999; lo aveva già fatto ieri nel dopo-mercato sulla scia della trimestrale sostenuta dalle attività cloud. Nel settore del tabacco, British American Tobacco ha lanciato un’offerta di quarantasette miliardi di dollari per il 58% circa di Reynolds American.
Europa. La Bce annunciarà nuove strategie solo alla fine dell’anno quando saranno disponibili le nuove proiezioni sull’economia. Per adesso continueremo a convivere con il trading range (è un'area delimitata da una linea di supporto -inferiore- e da una di resistenza -superiore). Gli asset finanziari negli ultimi mesi sono rimasti bloccati in fasce orizzontali.
Italia. Un exploit di Mps alla vigilia del cda sul piano industriale: +13,3% oggi per Siena che ha rimontato il 58% nell'ultima settimana. Il titolo è stato sospeso diverse volte con un boom di scambi e volumi di molto superiori alla media. Proseguono i contatti con Corrado Passera per trovare punti di convergenza con la sua proposta per il risanamento della banca senese ( indiscrezioni parlano anche di un interesse da parte di investitori esteri). Il mercato intanto s’interroga sull’ipotesi di trasformare le obbligazioni subordinate del Mps in azioni dell’istituto (su base volontaria?). Che cosa conviene a un piccolo risparmiatore? In assoluto nessuno lo sa, anche perché passare da obbligazionista ad azionista, significa affidare il destino dei propri denari al successo non scontato, del piano di rilancio della banca.
Derivati del Tesoro. Che cosa sono? Sono accordi con i quali il Tesoro s’impegna a scambiarsi con una banca, che fa da controparte, un flusso d’interessi a scadenze prefissate, in genere una o due volte l’anno. Questo costo per l’Italia enorme esiste ma non compare nei documenti economici del governo. Nel 2015 il debito pubblico è cresciuto di 6,7 miliardi con i derivati (un record! ). Non si sa quanto sarà versato alle banche nel 2016. L’unica certezza è che i contribuenti pagano caro, gli errori commessi dal Tesoro (siamo stati i più danneggiati da questi derivati in Europa - e di molto).
Brexit e pensioni. La legge che ha istituito in Italia i fondi pensione complementari prevede che a gestirne le risorse siano fra l’altro soggetti anche stranieri ma che abbiano sede legale in uno dei Paesi dell’Unione europea. Che cosa accadrà quando la Gran Bretagna uscirà?
Robotica. E’ il settore tra i più gettonati negli ultimi tempi per le ottime potenzialità di crescita. I risparmiatori possono utilizzare per questo settore un fondo e due Etf ( Fondo: LU1279333832, Etf: IE00BYZK4552 e IE00BMW3QX54)
Emergenti. Borsa India da primato. I rendimenti ottenuti sull’anno hanno ottenuto risultati mediamente superiori al 10%; sui tre anni superiori al 100%.
Petrolio. Incoraggiate dalla ripresa delle quotazioni del barile, le compagnie americane hanno rimesso in funzione altre quattordici trivelle questa settimana, di cui undici per la ricerca di greggio. Il numero degli impianti di perforazione è aumentato in diciotto delle ultime ventuno settimane, tornando a un totale di 553, circa il 40% in più rispetto ai minimi di maggio. Mentre l’Opec e la Russia continuano a discutere di un possibile taglio dell’output di petrolio, i fracker americani sono passati all’azione. Nonostante il dollaro forte, ai massimi da sette mesi sull’euro, il Wti ieri è riuscito a chiudere in rialzo a 50,85 $.
L’attesa per il meeting Opec del 30 novembre rianima i corsi ma restano rischi sui tagli.
Indici
Usa, S&P: -0,01%
Europa Stoxx 600: +1,3% (banche +5,8%, auto +1,2%, risorse di base +4,7%)
Milano Ftse Mib: +3,4%
Tokyo N.225: +1,9%
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Settimana del 15.10.2016
News in pillole.
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Usa Sentiment. Arretra sensibilmente l’umore degli investitori. Tutti i sottoindici mostrano uno stato di paura eccetto i junk-bund (obbligazioni spazzatura). Il mercato da credito all’Yellen, la crescita è moderata ma un aumento dei tassi a dicembre è ritenuto opportuno. La possibilità di un ritocco del denaro a dicembre rivelato dai verbali dell’ultima riunione ha frenato gli indici azionari.
Europa. L’ottimismo degli investitori azionari è facile preda dello sconforto. A inizio settimana le borse europee sono salite spinte dalle buone notizie sul saldo commerciale tedesco, sull’indice di fiducia Zew*. Il clima fiducioso è stato alimentato anche dal petrolio in ripresa, e dal rialzo dei tassi a lunga scadenza in scia alle prospettive di una politica monetaria più stringente in Usa, che hanno portato ossigeno al comparto bancario.
La possibilità di un ritocco del denaro a dicembre rivelato dai verbali dell’ultima riunione, il flop dei conti del gigante dell’alluminio Alcoa, la flessione delle esportazioni cinesi e della riduzioni della domanda interna, il dietrofront della Russia per un taglio della produzione petrolifera hanno ridotto la propensione al rischio.
*L’indice ZEW prende il nome dall’istituto che lo emana mensimente (Zentrum für Europäische Wirtschaftsforschung) e valuta il sentiment degli investitori istituzionali nell’area Euro.
Giovedì prossimo nuovo appuntamento con la Bce. Se la prossima settimana "tutti gli occhi saranno su Mario Draghi", dice Bank of America aspettandosi segnali ancora accomodanti dal presidente della Bce,
Italia. Rally di tutte le banche popolari (+15/20%).
Banco-Bpm, via libera soci a fusione, nasce terzo gruppo bancario in Italia.
Con il voto favorevole dei soci alla fusione, la nuova entità bancaria Banco-Bpm ha la strada spianata. Dal 1° gennaio 2017, l’unione avrà efficacia e l'istituto diventerà la terza banca del Paese - dopo UniCredit e Intesa Sanpaolo - con un attivo di oltre 171 miliardi di euro, quattro milioni di clienti, 2.467 sportelli, circa 25mila dipendenti e quasi 120 miliardi d’impieghi. Il progetto ha avuto una “gestazione” di sette mesi, prima di arrivare alle assemblee congiunte di Verona e Milano. A marzo, dopo almeno tre mesi di analisi, trattative e di “siamo sulla buona strada”, è stato firmato il primo protocollo di intesa tra Bpm e Banco Popolare, salutato con favore dallo stesso ministro dell'Economia.
Tecnicamente la fusione si realizzerà con la costituzione di una nuova società per azione con il ruolo di capogruppo chiamata Banco-Bpm a cui farà capo Bpm Spa, banca-rete con gli oltre 600 sportelli dell'ex popolare milanese.
Btp Italia avrà cedola minima garantita dello 0,35%. L'emissione - ricorda la nota del Tesoro - avrà luogo sul Mot. Il tasso cedolare (reale) annuo definitivo sarà fissato al termine del periodo di raccolta degli ordini di acquisto e non potrà essere inferiore al tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito. Durata otto anni. Collocamento dal 17 al 20.10.2016, scadenza 24.10.2024
Petrolio. Il grande giacimento del Mar Caspio, Kashagan, dopo diversi rinvii per problemi tecnici oggi è pronto per esportare. La dimensione del giacimento è tale da modificare gli equilibri di mercato, rischiando di prolungare il surplus di offerta che pesa sui prezzi del petrolio.
Oro. L’oro non brilla, in otto sedute ha subito un calo di 100 dollari (da 1350 a 1250 – meno 6,5%). Le vendite sono state innescate dalle crescenti attese di un rialzo dei tassi d’interesse Usa.
Per Plus Il Sole 24 Ore, pg 11, il momento potrebbe essere interessante per comprare perché nel breve i segnali tecnici di ipervenduto sono cresciuti creando le basi per un rimbalzo tecnico. Alcuni analisti consigliano anche di iniziare l’accumulazione sotto la quota di 1250 $/oncia.
Euro/dollaro sotto 1,1.
I dati Usa positivi sulle vendite al dettaglio a settembre hanno alimentato ulteriormente gli acquisti sul dollaro sceso sotto 1,10 per un euro a 1,098 da 1,1056 di ieri. Sterlina/dollaro sotto quota 1,22: il governatore della BoE Carney ha detto che l'istituto non è indifferente al calo della moneta ma non ha target specifici sui tassi di cambio.
Samsung. Dopo il flop del Galaxy Note 7 il conto ufficiale provvisorio è salito a 5,3 miliardi di $. Erano previste perdite non superiori a 2,3 miliardi.
Twitter. Nuovo crollo del titolo Twitter dopo che anche l’ultimo cavaliere bianco, Salesforce, dopo Google e Disney, si è ritirato dalla corsa all’acquisizione del sito di microblogging.
Giappone, Softbank. Il patron di Softbank ha annunciato il lancio di un fondo di investimenti tecnologici in gradi di espandersi fino a 100 miliardi di dollari in tandem con l’Arabia Saudita. Il fondo Investirà nel settore tecnologico. I bassi prezzi del petrolio spingono anche l’Arabia Saudita a una maggiore diversificazione.
Indici.
Usa, S&P: -0,7% (da inizio anno +5 %)
Euro Stoxx 600: +0,1% (banche -0,30% auto -0,46% risorse base -1,39%), Da inizio anno: -5,4%, dal massimo del 2015: -17%.
Milano Ftse Mib: + 1,1%
Tokyo N.225: invariato.
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Settimana finanziaria dell’1.10.2016
News in pillole (Fonte: Il sole 24 ore).
Usa. L’indicatore che misura il sentiment degli investitori Usa si muove in un’area neutrale, lontana dai massimi. Tra i sottoindici segnali di paura arrivano da opzioni e obbligazioni rifugio.
L’inflazione accelera ad agosto. Consumi deludono.
L'inflazione è salita dello 0,1% ad agosto su base mensile, mentre su base annuale, rispetto ad agosto 2015, è cresciuta dell'1%, al di sotto del 2% considerato ottimale dalla Federal Reserve. Deludente il dato sui consumi degli americani che ad agosto sono rimasti invariati dopo quattro rialzi consecutivi, un dato inferiore alle previsioni, segno di maggiore cautela in una situazione di crescita economica solo modesta. I redditi personali sono invece aumentati in linea con le stime. Sempre negli Stati Uniti è migliorato l'indice della fiducia dei consumatori a fine settembre, superando le stime degli esperti. L'indice Pmi di Chicago, che misura l'andamento dell'attività aziendale e manifatturiera nell'area di Chicago, è anch'esso salito a 54,2 punti a settembre, dai 51,5 punti, del mese precedente. Il dato è superiore alle previsioni degli analisti, che attendevano un rialzo a 51,8 punti.
Europa. Borse. Gli istituti di credito hanno rappresentato (e restano) uno dei temi dominanti. Lo dicono i numeri. Da inizio anno il settore bancario (Stoxx europe 600 bank) perde il 23,8%. Si tratta della peggiore performance tra tutti i comparti dell’indice paneuropeo. Certo: le velocità al ribasso cambiano di Paese in Paese. A Piazza Affari, ad esempio, il Ftse Italia all share bank cede oltre il 50%.
Deutsche Bank e dintorni. L’ultima giornata del trimestre delle Borse è all'insegna delle vendite, che colpiscono il settore finanziario in primis ma si allargano anche a tutti gli altri comparti. Gli indici hanno comunque ridotto le perdite rispetto all'apertura. Il titolo Deutsche Bank ha aperto in profondo rosso toccando il minimo storico sotto quota 10 euro e zavorrando il listino tedesco (qui l'andamento del DAX 30) per poi azzerare le perdite. Volano sui massimi storici i cds su Deutsche Bank, ovvero quei contratti che coprono dal rischio di fallimento. Le vendite colpiscono anche Commerzbank, che ieri ha annunciato il taglio di 9.600 posti di lavoro (7.300 al netto delle nuove assunzioni) e lo stop al dividendo.
Italia. Il FTSE MIB segna venerdì la performance peggiore in Europa insieme a Madrid (appesantita dalla performance negativa di Telefonica).
Aumentano i costi del conto corrente? Il banco di Brescia (gruppo Ubi) ha comunicato a un cliente l’aumento della gestione del c/c del 60% (da quaranta a 64 euro) dal primo di ottobre. Forse anche altri istituti seguiranno la stessa strada. Il costo dei conti correnti in Italia aumenta con il tempo, con l’anzianità Si può passare dai 29 euro all’apertura agli 82,2Euro l’anno, e più, in poco tempo. Nota: i Correntisti possono comunicare il recesso e cambiare banca velocemente senza spese.
Giappone. Ultima sfida: cancellazione del debito pubblico per ridurre il disavanzo statale. Oggi questa idea in Europa sarebbe improponibile perché renderebbe la banca centrale formalmente insolvente (nota positiva: le banche centrali non sono soggette ai test di solvibilità). L’impatto di questa manovra dovrebbe creare in Giappone maggiore fiducia per l’economia e i consumi.
Obbligazioni. Il mercato obbligazionario è dominato dall’atteso rialzo dei tassi d’interesse in Usa. A oggi la probabilità di questo evento entro a dicembre non supera il 50% e per questo il dollaro è stabile.
Monete.
Dollaro si è portato in una banda di valori di oscillazione attorno a 1,12 per euro, e fatica a uscire; investimento con basso rischio e poche opportunità. Questo nel breve. Nel lungo termine, con il rialzo dei tassi si dovrebbe rafforzare rispetto l’euro e alle valute dei paesi emergenti.
Sterlina. E’ ai minimi rispetto all’euro. La Brexit è problematica sia per la Gran Bretagna sia per l’Europa. Nel breve Plus la sterlina dovrebbe diventare più forte rispetto all’euro.
Yen. Il rafforzamento di questa moneta non tende ancora a cambiare rotta perché l’avversione al rischio tende a perdurare (la vendita di azioni in valuta estera e la richiesta di yen per la conversione la rende sempre più forte).
Oro. +1% per i prezzi a settembre, attenzione a ottobre. Seconda seduta consecutiva con il segno più per le quotazioni dell'oro (+0,37% a 1.330,9 dollari l'oncia) che si avvia a chiudere il mese di settembre con un incremento di circa un punto percentuale.
Petrolio. I futures del greggio USA sono in calo questo venerdì, gli investitori bloccano i profitti dopo l’impennata di giovedì al massimo di un mese, grazie alla notizia di un accordo sul congelamento della produzione dei principali produttori mondiali.
Indici
S&p: +0,37%
Euro Stoxx 600: -0,7% (banche -1,0%, auto -0,51%, risorse di base +1,62%)
Londra, Ftse 100: -0,15%
Parigi, Cac 40: -0,90%
Madrid Ibex 35: -0,50%
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Settimana finanziaria del 24.09.2016
News in pillole.
Usa. Risale dai minimi della scorsa settimana il sentiment degli investitori. Solo l’ indice che misura la forza delle azioni rimane in uno stato di paura. Il mancato rialzo dei tassi è stato visto dai mercati finanziari come un bicchiere mezzo pieno, anche se la Fed ha fornito solo prova di equilibrismo: ha ripetuto il rafforzamento delle condizioni per una stretta monetaria e, al contempo, ha limitato le previsioni su una crescita in Usa nel 2016.
Sta ritornando tra gli investitori il motto del tanto peggio, tanto meglio (non saranno alzati i tassi).
Il petrolio del Texas (WTI). Si sta forse riprendendo quella leadership del mercato mondiale che l’Opec gli ha stappato negli anni’70. L’attività nonostante i prezzi bassi, si mantiene vivace, perché i costi per l’estrazione si stanno fortemente ribassando. A 45 $, i pozzi oggi in perforazione permettono un margine di 5$, per ripagarsi i debiti e fare un po’ di profitti. Per gli analisti poi c’è ancora molta efficienza da sfruttare. Quattro anni fa i costi di produzione erano stimati intorno ai 90$/barile e quindi con i forti ribassi ci si attendeva un’ondata di fallimenti che in realtà non ci sono stati.
Il West Texas Intermediate (WTI), anche noto come Texas Light Sweet, è un tipo di petrolio prodotto in Texas e utilizzato come benchmark nel prezzo del petrolio, sul mercato dei futures del NYMEX. È una materia prima di elevata qualità dalla cui raffinazione si ottiene un'alta percentuale di benzine e gasolio leggero. Il Wti nasce come petrolio estratto negli Usa ed è scambiato a Cushing .
Cos'è l'Industria 4.0 e perché è importante saperla affrontare
Euro Stoxx 600: +2,23% (banche +1,44% auto +3,52% risorse di base +8,4
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Settimana finanziaria del 17.09.2016
Oro L’incertezza da nuovo slancio all’oro.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Plus pg 15 (17.09.2016).
Euro Stoxx 600: -2,23% (banche -5,55%, auto -4,33% risorse di base -3,01%).
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Settimana finanziaria del 10.09.2016.
News in pillole. (Fonte: Il Sole 24 Ore, Plus).
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Euro Stoxx 600: -1,40 (banche -0,21%, auto +0.02%, risorse di base -0,02%)
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Settimana finanziaria del 03.09.2016
Cernobbio. La vera svolta sistemica emersa al Workshop Ambrosetti
Europa, Stoxx 600: +2% (banche +6,11, auto +1,8%, risorse di base -2,93%).
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Euro Stoxx 600: +1,1% (banche: +4.9%; auto: +0,71%; risorse di base: +0,68%)
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Settimana finanziaria del 16.07.2016
+ 3,23% Stoxx 600 (banche +6,75% auto +6,28% risorse di base +7,03%)
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Settimana finanziaria del 9.7.2016
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La nuova copertina dell'Economist,
Petrolio. La peggiore settimana da sei mesi con un ribasso intorno all’8% (sotto 47$/barile).
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Settimana finanziaria del 02.07.2016
Banche. La commissione europea autorizza il governo italiano a garantire liquidità per 150 miliardi.
La Bank of England valuterà entro agosto un taglio dei tassi e un nuovo quantitative easing.
La Banca centrale europea potrebbe rivedere - queste almeno sono le indiscrezioni che circolano -
le regole sui suoi acquisti di titoli, che potrebbero ora favorire i paesi più indebitati.
non a luglio, non a settembre - e lo stesso rialzo di dicembre sembra in dubbio.
C’è tutta l’area del dollaro, non solo gli Stati Uniti, che dipende dalle decisioni dei Washington.
Il valutario fatica a trovare un equilibrio. La sterlina ormai è calata troppo e potrebbe
persino complicare il compito della BoE (banca centrale del Giappone)- una
politica espansiva potrebbe ulteriormente penalizzarlo - lo yen è troppo caro e ha
azzerato tutti i risultati dell’Abenomics.
Popolari. Fusione Bpm-Banco, definito il concambio.
rapporti di cambio a conclusione dell'aumento di capitale da un miliardo di euro di
Banco Popolare con l’emissione di 465,58 milioni di nuove azioni.
Il concambio prevede un’azione della nuova capogruppo per ogni
azione di Banco Popolare in circolazione al momento
dell'efficacia della fusione; una azione della nuova capogruppo
per ogni 6,386 azioni di Bpm in circolazione al momento dell'efficacia
Ancora pochi giorni e il ministero delle Politiche agricole emanerà il documento con le linee
guida e di indirizzo per lo sviluppo del “precision farming”. Di agricoltura di precisione
- o se vogliamo attualizzarla, agricoltura 4.0 -
Stoxx 600: +3,2% (banche -2,39%, auto -0,66%, risorse di base +7,39%)
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Settimana finanziaria del 25.06.2016
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Inghilterra. Vittoria dei voti “Leave” – lasciare, uscire dall’Ue.
Su base settimanale la Borsa di Oltremanica ha portato a casa un risultato positivo:
e quindi potrebbe alla fine beneficiare del crollo della sterlina.
Parigi è invece scivolata del 2%.
Milano. Nelle ultime cinque sedute Milano ha accusato un ribasso.
Del 7%, uno dei peggiori insieme a quello del 6,8% di Madrid. Un peso massimo come banca Intesa
San Paolo è precipitata in una sola seduta di oltre il 20% e in una settimana
il valore medio dei loro scambi negli ultimi 5 giorni è stato intorno a 3,3 miliardi
non contribuiscono alla stabilità della finanza.
Petrolio. Proprio quando i prezzi del greggio sembravano aver trovato un sia pur fragile equilibrio
- grazie a un calo dell’offerta e a una certa brillantezza dei consumi - è arrivata una nuova
sotto i 48,50 e i 47,80 dollari al barile. Si tratta del maggior calo giornaliero dal 18 aprile.
Immobili. Fino a qualche anno fa l’immobiliare vantava, soprattutto in Italia, lo status di bene
rifugio in grado di proteggere dalla volatilità dei prezzi e dell’inflazione.
Nel contesto attuale di bassa inflazione (o deflazione) e di elevate tassazioni
l’immobiliare ha perso parte delle caratteristiche che lo hanno caratterizzato vincente nel
passato. In questo contesto il Brexit aggiunge un altro elemento di incertezza, proprio
ora che al piccolo trotto da compravendite e prezzi stavano giungendo segnali di risveglio.
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Settimana finanziaria del 17.06.2016
Usa. Decisa flessione per l’indice che misura in sentiment degli investitori Usa. I sotto-indici che
prodotti alimentari) è salita a maggio al 2,2%. A inizio 2015 era all’1,6%.
certezza di essere estratti con profitto nei prossimi 5 anni.
In teoria non c’è spazio per la Discrezionalità.
con un balzo medio del 4,11%. Il bilancio settimanale tuttavia è in rosso (-1,37%) così
come quello da inizio anno (-20%). Volatilità più intensa per le banche italiane che ieri
hanno brindato all’allontanarsi dell’ipotesi Brexit nel prossimo referendum del 23 giugno in
Gran Bretagna con un balzo del 6,7%. La settimana è comunque in rosso (-1,8%) così come il bilancio
A soffrire di più di un’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea non sarebbe
tanto il Regno Unito quanto le banche europee. Lo si è visto chiaramente dalle quotazioni
fino a giovedì mattina, prima cioè che tornasse sui
mercati l’appetito al rischio. Prima che si tranquillizzasse
l’atmosfera nelle stanze dei trader gli operatori acquistavano titoli rifugio (tra
cui titoli di Stato inglesi) e vendevano azioni, in particolare
quelle delle banche europee. L’atmosfera era pesante più per le
banche europee che non per le classi di investimento britanniche.
Come mai? Il settore sta scontando la bolla dei tassi negativi
(che abbattono i margini delle banche nell’attività tradizionale,
quella peraltro legata al rilancio dell’economia). Un’eventuale
Brexit spingerebbe in prima battuta la Bank of England
(e in seconda battuta anche la Bce) ad adottare nuove
misure espansive, manovre che porterebbero a una nuova
contrazione del costo del denaro e dei tassi. Questo peserebbe
Obbligazioni corporate. Si allunga la lista dei bond societari investment
grade scambiati a rendimenti negativi, un processo che
ha subito un’accelerazione da quando la scorsa settimana la
Banca centrale europea ha avviato il suo programma di acquisti
anche su questo segmento di mercato. Un processo che ha subito
una accelerazione al punto che nelle ultime sei settimane si
è triplicato l’ammontare dei corporate bond scambiati a rendimenti
negativi attestandosi a 440 miliardi di euro, pari al 16%
sul totale complessivo di 2.800 miliardi di euro.
Dai bond investment grade a quelli high yield. In questo caso
benché i rendimenti non siano negativi, i titoli che presentano
questa tipologia di rating meno sicuri, ma più redditizi hanno
visto scendere i rendimenti a livelli sempre più bassi, attestandosi
in media al 4,04%. La ricerca di rendimenti spinge gli investitori ad esporsi
verso titoli rischiosi. Oltre a questo, c’è l’aspettativa di una nuova mossa di Eurotower che
in futuro potrebbe acquistare anche titoli high yield. Del resto,
fino a qualche mese fa era impensabile che la Bce acquistasse
Apple, la Cina blocca l’iPhone 6 e 6 Plus. Pechino scende sul sentiero di guerra contro
Apple. La capitale cinese ha messo al bando l’iPhone 6 e 6 Plus, affermando che sono
troppo simili a esistenti modelli di smartphone cinesi e che violano di conseguenza la
mirate alla finanza. Alcune di queste applicazioni le abbiamo già sperimentate e ci sono già
familiari. La più nota consente la gestione dei conti correnti
Il «miracolo» di Christo rilancia il lago d’Iseo.
«The Floating Piers», l’imponente opera dell’artista bulgaroamericano,
che si è aperta venerdì a mezzanotte e sarà visitabile fino
al 3 luglio, è effimera e straordinaria, bella e memorabile, come
deve essere un’opera d’arte, ma è, anche, un esempio concreto
di come l’arte possa essere intellettualmente coinvolgente
-2,1% Stoxx 600 (banche -1,37%, auto -2,62%, risorse di base +0,5%).
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Settimana finanziaria dell’11.06.2016
Risultato. L’aumento dei tassi non sarebbe indolore per l’economia mondiale.
Bank of Tokyo lancerà nel 2017 il suo bitcoin
Molti Rumors segnalano che anche People’s Bank of Cina sta lavorando a un piano simile.
Stoxx 600: -2,5% (banche -4,81% auto -2,67% risorse di base +0,71%)
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Settimana finanziaria del 4.6.2016
News in pillole (fonte Il Sole 24 Ore)
aspettative. L’euro risale a 1,13 sul dollaro.
giorni fa si concentravano le aspettative della maggioranza degli
economisti, le probabilità che la Fed alzi i tassi d’interesse
Questo ha prodotto un aggiustamento di tutti i mercati finanziari.
questo che ieri le Borse dei Paesi emergenti sono salite
sui massimi da un mese e le obbligazioni hanno ridotto i
Persino quelle del Venezuela, paese praticamente in bancarotta,
ha preso una boccata di ossigeno. Così il “quadretto”
pre-estivo che sembrava già dipinto è stato parzialmente
modificato, in attesa di nuove indicazioni utili per capire
come si muoverà la Fed. Fino almeno al 6 giugno, quando a
prendere la parola - pubblicamente - sarà la presidentessa Janet Yellen.
o delle valute emergenti ieri in grande spolvero così come i listini
azionari dei Paesi in via di sviluppo in controtendenza rispetto
Sulle materie prime (petrolio in testa) possibili margini di guadagno
prezzi, nonostante il vertice dell’Organizzazione si fosse concluso
con un rinvio della reintroduzione di un tetto produttivo. Ieri il
barile è di nuovo sceso sotto i 50 dollari, per il doppio effetto dei
funzione oltre Oceano di 9 trivelle: segno che forse non è infondata
l’idea che lo shale oil possa risorgere alla prima consistente risalita
La cinese Baidu punta all’auto che si guida da sé.
L’auto che si guida da sé non è ancora sul mercato, ma tutti
vogliono già salire a bordo. Ieri è stata la volta di Baidu, il
principale motore di ricerca cinese, che ha rilevato un
obiettivo ambizioso: produrre in serie auto con guida
Quanto vale la switching economy
business che, secondo il report ha un valore potenziale solo in Italia
250 miliardi di euro l’anno, 5,5 trilioni a livello globale. Ad
amplificare la disponibilità al cambiamento è la facilità dello switch via internet.
Stoxx 600: -2,395 (banche -5,28%, auto -2,23%, risorse di base -1,66%)
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Settimana finanziaria del 28.05.2016
News in pillole (fonte: Il sole 24 Ore)
Questi i motivi per un rialzo.
L’inflazione non giustifica più tassi troppo bassi.
Small cap. In Usa con il rialzo dei tassi potrebbero fare meglio delle grandi capitalizzazioni.
Dj Stoxx 600: +3.44% (Banche+5,8% auto +4,07% risorse di base +3,34%)
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Settimana finanziaria del 21.05.2016
Stoxx 600: +1% (banche +3,2% auto -2,16% risorse di base +1,12%)
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Settimana finanziaria del 14.05.2016
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Italia. Nuovo record del debito: 2228,7 a marzo aumentando di 14 miliardi rispetto a febbraio.
Stoxx 600: +0,9% (banche +0,06%, auto +0,87% Risorse do base -4,86%
Settimana finanziaria del 16.04.2016
Il mercato stima che solo un rialzo dei tassi Fed di 14 centesimi per dicembre.
Petrolio. Scende il prezzo del petrolio prima del vertice di Doha. Piazza Affari chiude a -0,39%.
Chiude a NY -2,75% a quota 40,36 dollari al barile
Un calo potrebbe arrivare da un rialzo dei tassi Usa.
A sostenere oggi questo settore ci sono i flussi turistici che vedono protagonisti i cinesi.
Stoxx 600 +3,3% (banche +8,09% auto +4,60% risorse di base +12,72%)
Settimana finanziaria del 2.4.2016
Stoxx 600: -0,65% (banche -2,15% auto -1,3% risorse di base +2,13%)
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Settimana finanziaria del 26.03.2016
Microsoft compra Yahoo? La notizia non ha conferme ma è probabile secondo i Rumors di mercato.
Enel Green Power. Pronte a lasciare il listino di Milano.
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Pensa in positivo, almeno eviti la depressione.
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Europa, Dj Stoxx: -1,64% (banche -4,19% auto -1,02% risorse di base -5,46%)
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Settimana finanziaria del 19.03.2016
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Settimana finanziaria del 12.03.2016
News in pillole.
Usa. L’indicatore del sentiment ben impostato. Sotto indici positivi. Si vive la sensazione che nei prossimi mesi la differenza nelle valutazioni dei corsi sarà la ripresa economica e gli utili societari più che dagli artefici della politica monetaria. E quindi non è difficile immaginare che la direzione dei mercati tornerà a Wall Street.
Draghi nel solco della Fed. Sostegno direttamente all’economia reale, all’imprese.
Nel 2008 con il fallimento di Lehman Brothers e lo scoppio della crisi sistemica delle banche la Fed capì subito che aiutare le banche non bastava: non si garantiva che l’economia reale ricevesse la liquidità abbondante e a buon mercato di cui necessitava. E per questo La Fed cominciò a stampare dollari non solo per comprare titoli pubblici ma anche corporate bond, obbligazioni di aziende non bancarie. L’enorme moneta stampata aveva anche lo scopo, mai dichiarato, di svalutare il dollaro e rilanciare le esportazioni.
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BCE include i bond non-bancari nella lista di asset acquistabili con il QE. Le grandi aziende saranno avvantaggiate (come la Volkswagen oggi con problemi di liquidità).
Tltro, acronimo impossibile da pronunciare (Targeted long term rifinancing operation). E’ il super piano di stimolo quadriennale della Bce annunciato giovedì. In arrivo 320 miliardi a tassi negativi. Dalle nuove Tltro di Bce 1700 miliardi di liquidità saranno finalizzati al credito e il 20% potrà finire agli istituti bancari italiani.
La Bce paga per prestare soldi alle banche?
In questo senso, la Bce si è posta nella condizione di “regalare” liquidità alle banche.
Nel super piano di stimolo della Bce annunciato a marzo 2016, Mario Draghi sta sulla carta regalando soldi alle banche affinché li trasmettano nell’economia reale attraverso i prestiti ai privati.
La banca centrale ha annunciato oggi quattro nuovi programmi di prestito a lungo termine (quattro anni) alle banche (TLTRO). Questi prestiti poi saranno concessi tramite Ltro (Long Term Refinancing Operation): sono le aste con le quali concedono i prestiti alle banche che lo richiedono.
L’Euro si rafforza. La Bce oggi non è sola (la Fed nel 2008 non aveva rivali) a stampare moneta. Il Giappone, è entrato da qualche tempo nell’era dei tassi negativi per spingere lo yen al ribasso. Il renminbi cinese è frenato nei rialzi dalle autorità cinesi. Metà del pianeta spinge per svalutare più intensamente della Bce. Risultato: l’Euro non si svaluta, anzi tende lentamente a crescere.
Petrolio. Per l’Aie (Agenzia internazione per l’energia) ha toccato il fondo. Le scorte sono in calo per la prima volta da un anno, in febbraio. Anche in Usa le scorte caleranno da secondo semestre ma a breve i serbatoi sono strapieni.
Brexit. Analisti e gestori convinti che Londra resterà nell’Europa. L’effetto Brexit si è fatto sentire soprattutto nelle valute. La sterlina ha perso il 6% contro un paniere di diverse valute globali mentre il mercato azionario Il Ftse 100 è stato tra i migliori (-1,4%). Contro il dollaro, la sterlina sembra perdente mentre nei confronti dell’euro il quadro è più complesso perché la Brexit sarebbe vista come una caduta dell’Europa.
Brasile. Economia che piange (pil -3,8% nel 2015 e -3,5% previsto per il 2016) e investitori che ridono. La borsa di San Paolo in crescita del 15% da inizio anno è a oggi tra le più positive al mondo. Il real si è rafforzato del 5% nei confronti del Dollaro e del 4% rispetto l’Euro. Il paese non rischia il default perché il debito pubblico al 70% del Pil è in valuta locale e solo il 5% in dollari. I rendimenti dei titoli a breve è del 14% mentre l’inflazione del 10% annua. I guadagni reali sono al 4/5% e quindi per molti investitori sono appetibili.
Bpm e Banco Popolare studiano il da farsi dopo l’incontro di ieri a Francoforte. Ma la fusione sembra essere entrata in stallo dopo l’arrivo di nuove richieste di correttivi da parte della Banca centrale europea.
Nel mirino sarebbero finiti nuovamente i crediti in sofferenza. Bce chiede che lo smaltimento del fardello di circa otto miliardi di non performing loans avvenga in tempi ristretti. Le banche da parte loro propongono uno smaltimento in tempi più morbidi, pari a tre anni. Una divergenza, questa, che rischia di creare non pochi problemi alle due banche italiane: uno smaltimento massiccio e troppo accelerato potrebbe rendere necessario un rafforzamento patrimoniale che nessuna delle due banche intende accettare.
Indici.
Usa S&P +0,8%
Europa Stoxx 600: +0,1% (banche +2,74% auto -3,34% risorse di base -6,14%)
Milano FtMib +3,6&
Tokio n 225: -0,4%
Settimana finanziaria del 5.03.2016
News in pillole.
Usa, sentiment. L’indicatore torna tonico. Quasi tutti gli indici mostrano un segnale positivo (a parte gli junk bond). Con il boom di occupati Usa le borse continuano galoppare per la terza settimana consecutiva. Poi il Pil Usa del quarto trimestre passa a 1% dallo 0,7%. Anche il dollaro si è rafforzato contro l’Euro (1,08). Il mercato ha enfatizzato una contrazione economica e una deflazione più pesante del previsto. Obama rivendica i meriti: …in sei anni sono stati creati 14,3 milioni di posti di lavoro e la nostra economia è l’invidia del mondo.
Ps. Nonostante la disoccupazione in calo per gli analisti la ripresa è ancora fragile e quindi la Fed non aumenterà di nuovo i tassi a breve.
Europa. Anche in Europa gli investitori sono tornati a comprare azioni. Cresce l’attesa positiva per la Bce - Le speranze sono molto alte: si spera in un aumento dell’importo destinato all’acquisto di titoli Sovrani (da sessanta miliardi mensili, ad almeno 70-80 fino a settembre 2017) e un altro taglio del tasso sui depositi presso la Bce da -0,3% a -0,4%.
Nota. Se Draghi dovesse deludere possibili ribassi, potrebbero ritornare.
Petrolio. Quello americano, il Wti è tornato sopra i 35$ al barile, mentre quello del mare del nord dell’Europa (Brent) è tornato a 38$. Si annullato il trend ribassista della prima parte del 2016.
Torna la voglia di rischio (risk-on). Il rimbalzo dei mercati globali azionari dell’8% dai minimi dell’11 febbraio ha cambiato il sentiment. Si sta passando dai porti sicuri (bund tedeschi), a titoli più redditizi, come ad esempio gli obbligazionari dei paesi emergenti e/o le obbligazioni high yeld.
Tassi negativi. Per gli analisti di Barclays l’era dei tassi negativi durerà parecchi anni specie in Giappone e in Europa perché sono necessari per vincere la deflazione, anche se la realtà è un'altra. Si spende poco non perché in previsione i prezzi stanno scendendo, ma perchè le condizioni finanziarie del 90% dei cittadini Usa, ma anche europei, non consentono aumentare i consumi, essendo i salari (e la ricchezza delle famiglie) più bassi che venticinque anni fa.
Indici
Usa, S&P: +2,5%
Europa, Stoxx 600: +3,1% (banche +5,72% auto +8,96% risorse di base +16,95%)
Milano FtMib +4,5%
Ms Emerging Market +7,3%
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Settimana finanziaria del 20.02.2016
News in pillole
Sentiment Usa. Risale l’umore. Tra i sotto indici indicazioni positive arrivano anche dal settore azionario. Non esistono ad oggi sintomi di una bolla speculativa e nemmeno che l’economia stia scivolando verso la recessione. Il mercato ha scontato gli scossoni provenienti dalla Cina, dai paesi emergenti, dal crollo del prezzo del petrolio. Gli elementi di preoccupazione sono stati catalizzati e amplificati dalla paura negli ultimi mesi. Il fondo sembra che sia stato toccato.
Oggi mancano gli elementi di valutazione per prevedere nuovi ribassi ma purtroppo anche per nuovi rialzi. E’ venuto meno tra gli investitori il convincimento che grazie ad una Fed taumaturga ogni problema avrà una soluzione positiva.
Europa. Esaurita la molla delle ricoperture, corrette le valutazioni agli scenari negativi immaginati mesi fa, oggi entra in scena l’Europa con lo spettro dalla Brexit (uscita del Regno Unito dall’Unione europea).
Giappone. L’introduzione dei tassi negativi da parte della banca centrale ha avuto un effetto contrario. Lo Yen si è rivalutato danneggiando le esportazioni e quindi i profitti della aziende. E non solo. La maggioranza dei giapponesi (l’87%) mostra una grande avversione ai tassi negativi perché anche il gruzzolo in liquidità è destinato a calare . Le assicurazioni infine hanno smesso di vendere i prodotti con un minimo garantito dello 0,75%.
Germania. La crisi della Grecia ha sistemato le banche tedesche (la tua morte (è) la mia vita). Con le buriane della Grecia montagne di bund tedeschi sono stati acquistati a tassi vicino allo zero. Il debito pubblico salito, dai 1246 miliardi di euro del 2000 ai 2184 miliardi nel 2014, è stato finanziato per l’85% da investitori non residenti. La Germania non è stata brava solo a esportare auto e manufatti, ma anche a importare denaro (è stato anche utilizzato per salvare le loro banche). Il bailout degli istituti di credito è costato veramente poco.
Italia. Per Banco Popolare di Milano e Banco Popolare la fusione è prossima, si gioca solo sui dettagli. Rimane solo il capitolo dei crediti deteriorati, tema sempre in cima alla preoccupazione di Francoforte.
La borsa va verso il rosa. Il simbolo del maschio, il toro bronzeo che si esprime con lo sguardo feroce e i muscoli possenti presto indosserà un taillers.
Il gender gap (l’inferiorità del genere femminile) in finanza è stato colmato. Per fiutare i mercati più dei muscoli conta più l’empatia delle donne perche parla la stessa lingua dei risparmiatori, della gente. Le donne non fingono di sapere tutto La loro insicurezza li rende più credibili: in finanza dubitare è un grande dono.
Indici.
Usa, S&P: +2,6%
Europa, Stoxx 600: +4,5% (banche +2,39% auto +7,4% risorse di base +8,32%)
Milano FtMib, +2,4%
Tokyo n 225 +6,8%
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Settimana del 14.02.2016
News in pillole
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Borse. I sistemi automatici di scambi si sono avvitati al ribasso trascinando tutto sul fondo. Gli indici salgono e scendono come il gioco yo-yo. Investitori impauriti. Scatta l’avversione al rischio. Si rincorrono i Titoli di stato tedeschi, americani, giapponesi.
Usa. La Yellen nel suo ultimo intervento si è lasciata aperta tutte le strade per non appesantire la credibilità della Fed (oggi screditata per l’aumento dei tassi di Dicembre)
Fare selezione! Ragionamento non panico almeno per l’Europa. Il mercato mediamente è a sconto e la Draghi put (protezione della Bce) quasi sicuramente scatterebbe se la tempesta dovesse continuare. E poi anche oggi nei settori azionari ci sono delle differenze. Ad esempio il settore alimentare, i beni di consumo per la persona al 9 di febbraio hanno contenuto le perdite sotto il 10% mentre le banche, assicurazioni e auto hanno perso più del 20%.
Come dicevano una volta bisogna sapere separare il grano dal loglio (pianta spontanea della famiglia delle graminacee che infesta i campi) perché le società con ottimi fondamentali e buone prospettive per il futuro, presto torneranno ad essere ricomprate.
Giappone. La politica monetaria ultra espansiva del Giappone (l’Abenomics) dopo i primi successi (valori di borsa raddoppiati e yen in ribasso) si sta evaporando. Gli investitori ritornano alla liquidità facendo crescere lo yen rendendo l’export più difficoltoso.
Petrolio. L’Iran esporterà quattro milioni di barili di greggio in Europa. Due milioni di barili sono acquistati dalla francese Total, il resto da compagnie russe e spagnole. Una decisione che dovrebbe creare altre pressioni sul prezzo dell’oro nero, ormai da tempo sotto stress al ribasso.
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Settimana finanziaria del 6.2.2016
News in pillole
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Le certezze di fine 2015 diventano nel 2016 incertezze.
A fine 2015 l’economia americana correva, la disoccupazione scendeva, l’inflazione, anche se lentamente, saliva. Risultato: non c’era più nessun motivo cha la Fed proseguisse la politica dei tassi a zero.
Situazione simile in Gran Bretagna; anche qui era quasi inevitabile un rialzo dei tassi.
Opposto scenario in Europa e Giappone dove era scontato che la Bce e Bank of Japan avrebbero continuato a stimolare l’economia con misure monetarie abbondanti.
La divergenza era la naturale conseguenza di cicli economici diversi.
Risultato. Tutti a comprare dollari a vendere euro. Stessa musica in borsa; le azioni del vecchio continente erano e sono più convenienti rispetto a quelle Usa e quindi era (ed è logico) aumentare gli investimenti in Europa.
2016. Si è pensato che le divergenze in un’economia globalizzata hanno vita breve. A ogni azione di una banca centrale, corrisponde la reazione delle altre. Se la Bce e la Bank of Japan aumentano le loro politiche monetarie, la Fed non subisce le conseguenze senza far nulla: ritorna sui suoi passi. Non esistono isole felici (e per questo molti investitori non vedono l’ora di uscire dal rischio con il danno minore).
Cedole Bond Usa corporate high yeld (obbligazioni a rischio) al 10%.
Con i ribassi degli ultimi mesi i rendimenti sono saliti al 9,3%, un rendimento notevole anche perché il tasso dei fallimenti (di default) alla fine di dicembre era solo del 3,4%. Cedole con rendimenti elevati anche per i paesi emergenti (+10,5% con default simili a quelli Usa). L’incubo però rimarrà per gli high yeld fino a che il prezzo del petrolio non si stabilizzerà (molte di queste obbligazioni sono legate del settore Energy).
Petrolio. A 35 dollari il 3,5% della produzione è in perdita (ma non si ferma). Tuttavia è illusorio sperare in una volontaria chiusura dei rubinetti. «Riavviare la produzione è costoso e molti produttori continueranno a subire perdite sperando in un rimbalzo dei prezzi».
Etiopia, emergente sugli scudi. Pil in crescita di oltre il 10% annuo. L’Etiopia si trova come la Cina trent’anni fa: il medioevo coesiste con la modernità. Accanto allo Sheraton ci sono pastori che vendono le pecore scuoiandole per strada.
Grazie a salari inferiori a un quarto di quelli cinesi, ai costi minimi per energia e materie prime e agevolazioni fiscali per esportare in Europa e in Usa, molte aziende potrebbero de- localizzare le loro produzioni ad Addis Abeba. A oggi a immaginare un’Etiopia in crescita (e non come paese di carestia e desolazione) sono soprattutto i cinesi. Poche le società occidentali già presenti. In Italia solo Calzedonia ha pianificato un investimento.
Un nevone felliniano blocca la capitale Usa. Una nazione che si credeva pronta a resistere a un attacco nucleare si arrende davanti ad un metro di neve. L’effetto terrorismo meteo paralizza la capitale più ricca del mondo. La tempesta perfetta, la bufera del secolo da stereotipo cinematografico, in altre parole due giorni previsti di neve, fa barricare la gente in casa per un week end.
Indici.
Usa, S$P: -3,2%
Europa, Stoxx 600: -4,8% (banche -6,21%, auto -4,42% risorse di base +5,68%.)
Cina, Shanghai: +0,9%
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Settimana finanziaria del 31.01.2016
News in pillole.
Tokio. La Banca del Giappone introduce tassi negativi (-0,1%) sulla scia della Banca centrale europea, con l'introduzione di tassi d’interesse negativi (-0,1%, dal precedente +0.1%) per i depositi in eccesso delle istituzioni finanziarie presso la banca centrale (In Europa Mario Draghi aveva anche affermato che, se necessario, i tassi diventeranno ancora più negativi).
Fed. I mercati scommettono che la Fed rinvii di molto la stretta creditizia con rialzo dei tassi graduale; molti analisti sono convinti che abbia commesso un errore a dicembre. Oggi ogni attività è vista al ribasso negli Usa e quindi Janet Yellen dovrà puntare su nuovi stimoli monetari (anche se per gli economisti puri la bolla monetaria va ridimensionata e gli asset devono trovare il loro naturale pavimento - costi quel costi: anche se la riconferma del Partito democratico diverrà problematica).
Borse in rally. I tassi negativi mettono fine alla corsa dello yen come valuta rifugio. Orfani della Fed gli investitori di tutto il mondo hanno riposto le loro speranze nelle banche centrali espansive (Europa e Giappone che fanno da battistrada). I mercati finanziari si concentrano poco sull’economia reale.
Titoli sovrani (di stato) in bolla. La storia si ripete. I mercati traballano, la ripresa batte in testa e le banche centrali corrono in soccorso contribuendo ancora una volta a gonfiare la bolla dei titoli di Stato.
La Spagna continua a correre. Pil in crescita del 3,2% nel 2015
Italia. Per S&P l’economia italiana si rafforzerà con i provvedimenti del governo nel medio lungo termine ma non offrono una cura nell’immediato. Le banche non ricupereranno rapidamente.
Sondaggio Assiom Forex / il Sole 24 Ore. Il sentiment rimane positivo tra gli operatori nonostante un gennaio shock dei mercati e l’elevata volatilità. Per i prossimi sei mesi il 41% vede un rimbalzo nel complesso positivo, il 10% è ottimista hard core, il 36% ritiene che il rialzo sarà contenuto tra il 3% e il 10%. (Il Sole 24 Ore, 30.01.2016, pg 30.)
Banco popolare. L'Ad di Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti ripete la propria fiducia che la possibile operazione d’integrazione con Bpm possa chiudersi in tempi brevi (entro febbraio). Per il futuro Montepaschi spunta l’ipotesi Banco posta (dossier sul tavolo del governo). Anche una possibile unione tra Ubi Banca e Monte dei Paschi di Siena sembra in discussione.
Olivicoltori in allarme. Bruxell studia import agevolati di olio d’oliva (a dazio uguale a zero), dalla Tunisia per novanta mila tonnellate.
Petrolio. Il rischio Petrolio è esagerato e la forte correlazione tra greggio e borse è solo il risultato degli algoritmi impostati nei computer della speculazione. Se il petrolio calasse per la contrazione della domanda globale, la cosa avrebbe un senso perché sarebbe il segno di una forte recessione. Ma così non è! Cala solo per un eccesso di offerta.
Tre feudi digitali, Apple, Google, Microsoft. I clienti dei primi sono fedeli per sempre, per il terzo non è scontata. Solo lo 0,3% di chi ha scelto Android è passato a un iPhone, mentre solo lo 0,4% di chi ha comprato Apple è passato al sistema operativo di Google. Avendo Android l’84% del mercato, oggi oramai maturo, la fedeltà lo avvantaggia.
Indici.
Usa, S&P: +1,2%
Europa, Stoxx 600: +1,2% (banche -1,42%n auto -2,61% risorse di base: +3,87%)
Milano FtMib: -2%
Shanghai Ssec: -6,1%
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Settimana finanziaria del 23.01.2016
News in pillole
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Draghi rasserena i mercati. E le borse crescono.
Draghi ha voluto sottolineare che la situazione delle banche italiane, che si sono trovate nel mirino delle vendite, è in linea con la media europea «per quanto riguarda gli accantonamenti e che esse hanno anche un alto livello di garanzie (La Bce compra i titoli delle banche) e collaterale (le banche poi possono fare prestiti alle aziende e alle famiglie) ». «Ci sono buone ragioni perché si torni alla normalità», ha detto, riferendosi alle turbolenze di mercato.
La Bce "è pronta ad agire a marzo". I mercati chiudono al rialzo.
Loans (prestiti) deteriorati. Draghi nella sua relazione usa spesso l’acronimo Npl (non-performing loans) e per i non i addetti ai lavori la comprensione delle sue parole spesso rimangono oscure.
Sentiment Usa. L’umore rimane su livelli molto bassi come i sottoindici. Solo la volatilità rimane quasi neutrale. Il ritorno alla normalità voluto dalla Yellen si sta traducendo in uno ritorno a valutazioni reali di tutte le tipologie di asset (azioni, obbligazioni, Etf,…). La domanda è sempre la stessa: quanto valgono gli asset della finanza senza Q.E.? Alcuni analisti sono convinti che se gli utili aziendali non aumenteranno la Fed potrebbe rinunciare a nuovi rialzi dei tassi. Alcuni prospettano persino un nuovo Qe.
Sentiment Europa. Gli investitori sono refrattari alle crescite dello zero virgola, delle prospettive degli utili aziendali. Qui si desidera intensamente (si brama) nuovi piani espansivi da parte della Bce. I mercati sono rimasti a bocca asciutta a dicembre, ora con le nuove dichiarazioni il sogno di rialzi sembra ripartito.
Nota di vt. I risparmiatori odiano la realtà (anche in sogno) perché ci fa scattare un senso di angoscia.
Il punto dopo la tempesta. In Usa lo S&P è sceso dai massimi di luglio 2015 del 12% e in Europa del 20% per Stoxx 600. Gli indici settoriali delle banche hanno perso in sei mesi a Wall Street il 23% e in Europa il 36% (esattamente quanto il comparto di Milano). Risultato: non esiste un caso Italia, ma un problema mondiale.
Per www.solemio.it è difficile prevedere cosa capiterà nel breve anche se le Banche centrali e i vari governi sembrano tarantolati nel dispensare ottimismo. Di positivo oggi possiamo pensare che i ribassi hanno mitigato il rischio di una forte bolla speculativa e quindi è eccessivo prefigurare scenari catastrofici sia per l’economia sia nel delicato settore del credito.
Petrolio. Chi aveva venduto allo scoperto deve ricomprare: il petrolio ritorna 32$ al barile, un balzo oltre il 15% in due sedute. Attenzione: i fondamentali non sono cambiati.
Italia.
Fca. Con meno di 4,8 milioni di vetture vendute, Fiat Chrysler conserva la settima posizione tra i costruttori.
In ordine decrescente: Toyota, Volkswagen, General Motors, Renault/Nissan, Hyundai /Kia e Ford (quest’ultima sopra i 6 milioni di unità).
Pop. Vicenza. Si avvicinano i tempi per la quotazione in borsa prevista per il 19 marzo. Il disagio per il deprezzamento delle azioni rimane alto, ma dai rappresentanti industriali e artigiani sono arrivati segnali positivi anche rispetto all’aumento di capitale purché i soci siano tutelati.
Veneto banca. Solo l’1,6% ha esercitato il diritto di recesso a fronte della trasformazione dell’istituto da cooperativa in Spa.
Banca popolare di Milano (Bpm) BlackRock aumenta la propria quota e passa dal 3,6% al 5,28%. La Bpm è pronta ad un’aggregazione con il Banco Popolare o con Ubi banca.
Indici.
Usa, S&p 500: +1,3%
Europa, Stoxx 600: +2,6% (banche -0,48% auto +2,95% risorse di base +3,9%.
Milano, FtMib: -0,9%.
Shangai Sec +0,8%
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Settimana finanziaria del 16.01.2016
News in pillole
Sentiment Usa. Precipita ai minimi. Tutti i sotto indici mostrano uno stato di estrema paura, eccetto la volatilità.
Alla fine della settimana, le vendite sono state massive, anche in vista di un lungo fine settimana (gli investitori americani hanno voluto liquidare le loro posizioni: lunedì la Borsa Usa resterà chiusa per celebrare il Martin Luther King Day e non si vuole essere esposti a un nuovo sell-off dei listini globali).
Risultato: i primi dieci giorni di trading dell'anno sono stati i peggiori di sempre a Wall Street.
Per Larry Fink, numero uno di BlackRock “probabilmente dobbiamo testare i mercati ancora più in basso. E quando succederà, sarà un'ottima opportunità di acquisto".
Mercati 2016. Che cosa farà muovere le borse. Si parla di petrolio, di Fed, di Bce, Cina e si sottovalutano le elezioni Usa a novembre:
queste hanno da sempre condizionato i mercati. E’ già successo a fine 2015, quando il settore biotech è crollato dopo un Twitter di Hillary Clinton che annunciava l’intenzione di porre un tetto alle spese in farmaci per la cura di malattie croniche. Diversi gestori ricordano che dal 1941 i mercati hanno sempre fasi di rialzo nel quarto (ultimo anno) di permanenza in carica dei presidenti degli Usa.
Petrolio. Ha sfondato il pavimento dei trenta dollari al barile e oggi si teme che con l’arrivo della marea di petrolio dall’Iran il prezzo possa scendere a 20$. Questi timori sono solo degli spettri perché, anche se fosse, nessuno ha chiarito cosa succederà ai mercati nel loro insieme (a parte la crisi drammatica del settore energetico).
Europa. Grazie anche al petrolio in caduta libera, la situazione economica è migliorata e la crescita anemica ma stabile. La crisi dei paesi emergenti poi potrebbe essere una grande opportunità (anche per l’Italia) per chi sarà capace di intercettare i grandi capitali che stanno uscendo dai paesi emergenti.
Italia.
Popolare Etruria, il crac è un affare per la banca dei vip.
Il presidente dello Ior e il commissario Ilva. Benetton, l'ex Bce Bini Smaghi e il finanziere Tarantelli. Tutti insieme per comprare crediti a rischio dell'istituto aretino. Acquisto chiuso quattro giorni prima del decreto del governo del salva banche.
Banco popolare. La Borsa punta sulla fusione tra Bpm e Banco Popolare. La palla ora è nel campo della Banca Popolare di Milano, chiamata a scegliere tra l’ultima offerta formulata dal Banco Popolare e quella targata Ubi.
Le piscine oscure (dark polls) crescono. Scrive il Sole 24 Ore:
Nel 2015 la media del valore nozionale delle azioni scambiate all’“oscuro” si era assestata al 7,52% del totale. Il valore, in questo avvio di 2016, è salito ancora. E non di poco. Le dark polls, infatti, hanno raggiunto una percentuale media dell'8%. E, nell'ultima settimana di contrattazioni, sono addirittura balzate all'8,3% con, nella seduta di ieri, un controvalore giornaliero scambiato di 5,1 miliardi (nel 2011 si aggirava intorno al miliardo). Insomma, le Borse oscure sono diventate un attore importante nello scenario dei mercati europei.
Auto. Le vendite vanno di là delle più rosee previsioni. In Europa la media delle vendite registra un + 9,2%. Il gruppo italiano Fca +13%. Nonostante le vendite in aumento i timori crescono, sia perché sarà sempre più difficile ridurre l’inquinamento dei motori a benzina e diesel, sia perché l’auto automatica cambierà gli asset dei produttori.
Algoritmi di ultima generazione. Sono candidati a sostituire il lavoro umano: ci cambieranno la vita. Si stanno sviluppando algoritmi di autoapprendimento utilizzabili dai robot, dai computer. Ad esempio se si deve fare funzionare, un gioco, l’algoritmo impara gestirlo attraverso tentativi ed errori, proprio come facciamo noi. Anche le decisioni non saranno più decise dall’alto ma in maniera decentrata. Saranno gli algoritmi ad esempio ad assegnare le cattedre nella scuola o i prestiti nelle banche, o fare le diagnosi, in prima battuta, negli ospedali.
Indici
Usa, S&P: -2,1%
Europa, Stoxx 600 -3,4% (banche -4,85% auto -5,50% risorse di base -6,88%)
Italia, FtMib: -3,4%
Giappone, Nikkei -3,5%
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Settimana finanziaria dello 09.01.2016
News in pillole
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Usa. Peggiora l’umore degli investitori anche con il boom degli occupati. Pure i sotto- indici sono in arretramento. Paura per l’azionario e per gli Junk-bond (obbligazioni spazzatura).
Petrolio e Yuan. Sono stati i market mover a indirizzare le borse.
Ieri è stata una giornata tranquilla per lo Yuan (la borsa di Shangai ha chiuso positivamente a +2%) mentre il ribasso a 34 dollari al barile del petrolio (ai minimi da 11 anni) ha fatto girare in negativo le borse occidentali.
Cina. Ci stiamo avvicinando al capodanno cinese in cui le aziende devono garantire ai dipendenti tre giorni di festività e premi speciali e quindi hanno bisogno di denaro. Devono poi, sempre a capodanno, regolare tutte le posizioni con il fisco. Molte aziende devono vendere azioni per fare cassa. Anche se il blocco delle contrattazioni di borsa è stato cancellato, rimangono dei paletti sulle vendite e quindi tutto rimane ancora imballato.
Secondo lo Zodiaco Cinese il 2016 è l'Anno della Scimmia, e quest'anno ha inizio l' 8 Febbraio 2016.
Europa. La crisi cinese colpisce più le borse che l’economia reale. L’economia europea nel suo insieme è marginalmente esposta verso la Cina. Se ad esempio il Pil cinese scende dell’1%, quello europeo ne risente, solo dello 0,25% in due anni. Sono più esposte invece le aziende quotate in borsa, come quella tedesca e austriaca. Le società dell’indice Stoxx Europe 600 producono mediamente in Cina il 6% del loro fatturato e quelle più esposte il 16%. Risultato: le borse tedesche sono quelle che hanno sofferto di più ad oggi della crisi cinese.
Italia. I forti ribassi hanno colpito Piazza affari anche il gruppo Exor-Fiat che ha bruciato nella settimana 3,8 miliardi di capitalizzazione. Anche Ferrari ne ha risentito: venerdì ha ceduto il 6%.
Case. Tornano a salire i prezzi delle case: +0,2% nel terzo trimestre 2015.
Reti bancarie 2015. Record nella raccolta: Mediolanum +4,6 miliardi, Fineco +5,3 miliardi di Euro.
Calo del Petrolio, i più colpiti. L’impatto sarà forte per i mercati azionari più esposti all’Energy. In Brasile molti investimenti nel settore petrolio sono stati bloccati.
Il calo sta per farsi sentire anche sulle monarchie del golfo con un impatto sui bilanci statali e non solo. Molte vendite sui mercati internazionali provengono dal Qatar, Arabia Saudita.
In Russia l’impatto c’è già stato e il paese è in recessione.
Sentiment generale delle borse.
Cassandre sugli scudi. Il pessimismo assedia le borse. I risparmiatori vedono pericoli dappertutto. Fino a poco tempo fa si pensava a massimizzare i guadagni trascurando i rischi e i ribassi borsistici erano occasioni di acquisto. Oggi ogni piccolo rialzo è un’opportunità per vendere.
Queste alcune valutazioni.
Indice del canarino. In economia questo indice è raffigurato dalle esportazioni de Seul. La Corea esporta a tutti e di tutto nel mondo (auto navi, petrolchimica, elettronica di consumo). Oggi le esportazioni stanno calando.
Indice del canarino. Le prime miniere di carbone non avevano sistemi di ventilazione. I minatori portavano nei nuovi antri delle miniere un canarino dentro una gabbietta. I canarini sono particolarmente sensibili al metano e al monossido di carbone, il che li rendeva perfetti per rivelare la presenza di gas pericolosi. Fino a che sentivano il canto del canarino potevano esser sicuri che l’aria fosse sicura. La morte del canarino segnalava invece l’immediata evacuazione.
Baltic Dry Index (registra l’andamento dei carichi navali secchi). Ha perso il 40% e gli operatori del settore stanno licenziando da mesi.
Un uomo e un cane di Warren Bennis. Nelle fabbriche del futuro lavoreranno solo un uomo e un cane, l’uomo per dare da mangiare al cane, il cane per impedire all’uomo di toccare e macchine.
Ottimisti in difesa. Il capitalismo non è finito. Il comunismo appartiene al passato. I cambiamenti sono fondamentali per ottenere rendimenti positivi (i cambiamenti si gestiscono e non vanno subiti).
Perché essere postivi.
Le economie dell’America dell’Europa e del Giappone sono in crescita.
Per Merill Lync, siamo in una correzione tecnica e non ad un cambio di trend e l’azionario europeo offre rendimenti migliori rispetto alle altre attività cartacee.
La maggioranza degli analisti sono convinti che la resilienza delle economie sviluppate sapranno reagire positivamente a eventuali altri peggioramenti.
Le grandi banche d’affari più prudenti, come Jp Morgan, Citigroup, Ubs, consigliano di rimanere solo neutrali nel breve (tattica) perché la visione strategica rimane, tutto sommato, positiva. (Fonte: Il Sole 24 Ore del 9.1.2016)
Voli, esempio di un settore in crescita. I passeggeri battono la crisi. A novembre traffico Ue +5,1%. Scali italiani +5,4%. Tra i piccoli +229% di Ohrid (Macedonia).
Indici
Usa, S&P: -5,3%
Europa, Stoxx 600: -6,69% (banche -8,46%, auto -11,63%, risorse base -12,51%)
Milano, FtMib: -7,2%
Cina, Shanghai: -10% del romanzo. attraverso cui si può trovare la salvezza per l'anima[1]. Anche nel medaglione appuntato sul cappello del Dinteville si trova un piccolo teschio.
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Il
padiglione d'oro. Rivincita del male
Il padiglione d'oro (Kinkakuji) è un romanzo di Yukio Mishima
Superba allegoria della rivincita del Male sull’eccesso di bellezza.
Il
telepatico e la funzione fatica* (fasica)
Zhuāngzǐ ( 286 a.C. circa)
è stato un filosofo e mistico cinese.
Come nutrire la propria vita. Il coltello del cuoco Ting.
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I travestiti più che dal sesso sono attratti dal gioco che annulla la distinzione dei sessi.
L’antiseduzione. Iperrealismo e quadrifonia giapponese.
Fonte: J. Baudrillard, Della seduzione, 1979
Le donne sono represse dagli uomini?
Eso: eso- 1 [èso] (• Primo elemento di composti del l. scientifico col sign. di “verso l'esterno” )
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Fonte: Jean Baudrillard, Della seduzione.
Fonte: fc, Com’è ingiusto l’algoritmo
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La seduzione per Jean Baudrillard.
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A tavola la seduzione scopre le sue carte.
Seduzione. Descrizione di una preda.
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Una bellissima descrizione della sua preda.
Giovanni. Questo è il suo stato d’animo quando incrocia Cordella:
Seduzione. Psicanalisi e iconoclastia.
Pubblicato il 29/12/2008, ORE 00:14
Data di nascita: 6 maggio 1856, Příbor, Repubblica Ceca
Data di morte: 23 settembre 1939, Hampstead, Regno Unito
Figli: Anna Freud, Ernst Freud, Oliver Freud, Jean Martin Fre
Data di nascita: 6 maggio 1856, Příbor, Repubblica Ceca
Data di morte: 23 settembre 1939, Hampstead, Regno Unito
Figli: Anna Freud, Ernst Freud, Oliver Freud, Jean Martin Fre
Data di nascita: 13 aprile 1901, Parigi, Francia
Data di morte: 9 settembre 1981, Parigi, Francia
Genitori: Alfred Lacan, Emilie Lacan
Seduzione. Freud e la psicoanalisi.
Fonte: Jean Baudrillard, Della Seduzione
Enciclopedia della psicanalisi.
Seduzione. Iconoclastia e iconolatria.
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Seduzione. Tv, eventi registrati.
Giovanna Botteri. Maestra di eventi registrati per la tv
Figlia del giornalista Guido Botteri, ex direttore della sede RAI di Trieste
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Con l’avvento della tv a colori, tutte le nefandezze registrate diventano fredde e ludiche.
Seduzione. I Segni dello Zodiaco
*"semiurgia" o l'analisi di come i segni generano la realtà.
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Fonte: jb. Sintesi libera di vt
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Seduzione. Strategia degli specchi.
Lo specchio è deformante per definizione: restituisce un’immagine inversa a quella del reale.
Due specchi che si riflettono totalmente o in parte sono porte da cui le anime entrano ed escono.
Si legge nel Diario del seduttore (Kierkegaard):
“E’ appeso uno specchio alla parete opposta, ed ella non vi fa caso, ma vi fa caso lo specchio.”
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Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Rappresentazione del basilisco (1510)
Questo nuovo mondo affascina ma non seduce.
Studiolo di Federico da Montefeltro
Seduzione. La donna è il sogno dell’uomo.
Deve essere eliminato ogni ostacolo quando il seduttore corre verso l’amata:
Fonte: Jb. Sintesi libera di vt
Seduzione. La donna è il sogno dell’uomo.
Deve essere eliminato ogni ostacolo quando il seduttore corre verso l’amata:
Fonte: Jb. Sintesi libera di vt
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Fonte: jb. Sintesi libera di vt
Data di nascita: 4 gennaio 1932 (età 84), Parigi, Francia
Fonte: S.P. il segreto dell’infelicità giapponese.
Fonte:
S.P. il segreto dell’infelicità giapponese.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Fine della dicotomia tra corpo e vestito.
Non è il corpo a femminile a essere vestito ma è l’abito a essere prolungato nel corpo.
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Data di nascita: 25 aprile 1928, Lexington, Virginia, Stati Uniti
Data di morte: 5 luglio 2011, Roma
Figli: Cyrus Alessandro Twombly
Atteggiamento zen nella pittura di Cy Twombly
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Fonte: L’ovvio e l’ottuso, Roland Barthes.
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In finanza quando il senso è dirompente attenzione, una trappola vi sta lusingando.
Le occasioni non sono mai pubblicizzate, mai palesi.
Maggio 1960 ospedalizzazione per la depressione.
Spirale e reliquiari in Requichot Bernard
Fonte: L’ovvio e l’ottuso, Roland Barthes
Ma riusciremmo a sopportarlo se confessasse?
Solo gli immigrati del terzo mondo hanno il diritto di camminare. jb
La seduzione è qualcosa che si libera della logica (il senso non seduce
nessuno) e non cerca la verità altrove (come fa ad esempio la psicanalisi che tende a
braccarla nel segreto dell’inconscio).
Barabba seduceva e fu preferito a Gesù che amava. I gesuiti utilizzarono con grande successo
la seduzione del barocco per combattere l’ascetismo dei protestanti (controriforma).
Amore senza proprietà. Che bello!
Pierre Loti ritratto da Henri
Rousseau, 1891
Le plus grand écrivain exotique .
Anglais (1903). Nello stesso periodo resta venti mesi a Costantinopoli per preparare Vers Ispahan,
Aziyadé. Romanzo vecchiotto, insipido e rosa, genere gnam gnam (facile), cuculs (banale).
Tuttavia contiene elementi affascinanti (rb).
Esempio di località alla deriva: Poggio dei Boschi, Granaglione, Bo
Sono i cani che ci addestrano.
A noi umani lasciano solo le scocciature del ragionamento!
Sguardo diretto (…vedo solo ciò che guardo).
. Vedo lo schiavo solo come strumento di lavoro.
Fonte: L’ovvio e l’ottuso, Roland Barthes
La distinzione di Roland Barthes tra geno-canto e feno-canto .
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Fonte: L’ovvio e l’ottuso, Roland Barthes
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Nel 1850 fu chiamato a Düsseldorf come direttore generale della musica.
L’ironia oggettiva della donna.
Patologie negli allevamenti industriali.
. Maiali. Si feriscono tra loro e subentra il cannibalismo.
. Vitelli. Si mettono leccare tutto quello che trovano, talvolta fino alla morte.
Gli animali somatizzano! Tumori, ulcere intestinali, infarti miocardici, tra topi, polli, maiali.
Sembra che per gli animali non rimanga altra risorsa che il suicidio.
La politica come impero del bene.
fuyugare ya yo wa hito-iro ni kaze no oto
Il battelliere mastica la sua pipa
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Ciascuno sta solo sul cuor della terra
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Fonte: L’impero dei segni, Roland Barthes
Le città disegnate dai battiti del cuore
Un turista appena arrivato in città e colpito dalla novità degli odori.
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Mana, forma di pensiero «universale e permanente» che giustifica tutto.
Vistare paesi esotici dove non si conosce la lingua.
In questi paesi l’impero dei gesti per comunicare rimane ricco, anche se viene meno la parola.
Roland Barthes, L’impero dei segni.
Centri città piene e centro città vuoto (Tokyo)
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Anche Tokyio possiede sí un centro, ma questo centro è vuoto.
ROLAND BARTHES , L’impero dei segni (1970
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Roland Barthes, L’impero dei segni
Una moderna macchina da pachinko
Nelle macchine più antiche il giocatore lanciava le sfere attraverso una leva a molla.
Fonte: L’impero dei sensi, Roland Barthes
Contestazione giovanile occidentale e
giapponese.
Contestazione giovanile occidentale e giapponese.
La lotta Zengakuren, per quanto operativa, rimane un grande scenario di segni (simboli).
Fonte, L’Impero dei segni, Roland Barthes
Specchi per mitigare il calvario della fila.
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Sospendiamo la radiofonia che è in noi.
Roland Barthes, L’ovvio e l’ottuso.
La lotta Zengakuren, per quanto
operativa, rimane un grande scenario di segni (simboli).
Fonte, L’Impero dei segni, Roland Barthes
Specchi per mitigare il calvario
della fila.
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Sospendiamo la radiofonia che è in noi. |
Roland Barthes, L’impero dei segni.
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Di stabile c’è solo il suo momento iniziale (questo piatto dipinto d’alimenti che viene in tavola).
Roland Barthes, L’impero dei segni
Sono innamorato! Sono in attesa!
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Al caffè, ogni persona che entra, per un momento, mi sembra lei.
Sono tanto innamorato? Sì, sto ancora aspettando!
Fonte: Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso.
Io da una parte, tu dall’altra e in mezzo solo una congiunzione di amore, senza riserve.
Viva la censura nell’informazione.
Luis Buñuel, Dei miei sospiri estremi
L’INVIDIA E’ IL PECCATO SPAGNOLO PER ECCELENZA
< Fra i sette peccati capitali, l'unico che detesto sul serio è l'invidia >
Luis Buñuel, Dei miei sospiri estremi
Luis Buñuel, Dei miei
sospiri estremi.
“ Domani visita al Prado con Luis_Buñuel”.
Mi interesso di ipnotismo dopo una piccola esperienza da guida turistica di americani a Toledo.
Rafael fu un caso veramente straordinario.
Giochi di divinazioni. Un esempio: il gioco dell’assassino.
Luis_Buñuel, Dei miei sospiri
estremi
Bar e caffè nella vita di Luis Buñuel.
Luis Buñuel, Dei miei sospiri estremi.
Luis Buñuel. Adoro il travestimento.
Mi travestivo anche da operaio. Le ragazze non ti guardano mai. Quel mondo non è fatto per te.
Buñuel alla Residencia de estudiantes di Madrid.
La
Residenza faceva parte di un progetto pedagogico–educativo di stampo liberale
volto a modernizzare l’istruzione superiore sottraendola al monopolio della
Chiesa e delle sue influenze, in cui era possibile svolgere le più disparate
attività parascolastiche.
Oggetti celibi e oggetti poligami.

La porta socchiusa provoca la reverie del desiderio.
Il nostro senso per l’ordine ci fa colonizzare, riempire gli spazi vuoti e muti.
Fonte: Pietro Bellasi, Il giardino del Pelio.
La poetica indeterminata della rêverie
“L'uomo è una creazione del desiderio, non una creazione del bisogno.”
Data di nascita: 27 giugno 1884, Bar-sur-Aube, Francia
Data di morte: 16 ottobre 1962, Parigi, Francia
Morì a Parigi nell'ottobre del 1962.
L’immagine poetica scaturisce dalla “reverie” (e non dal sogno).
Il sogno appartiene alla notte, la reverie al giorno.
“La reverie è un’istanza psichica che troppo spesso viene confusa col sogno”.
È l’immaginazione dunque a risvegliarsi e a produrre immagini poetiche.
La sua figura enigmatica interessa gran parte degli studi sulla sua vita e opera.
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Poesia la Tabaccheria: http://www.poesieracconti.it/poesie/a/fernando-pessoa/la-tabaccheria
La Finestra come genesi della poesia: la dialettica del fuori e del dentro.
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Libertà negli scambi e fine del politico.
Repressioni reali per crimini virtuali (zero kills).
Fonte: J. Baudrillard, Il patto di lucidità o l’intelligenza del Male.
Ogni sistema in espansione a forza di crescita esponenziale, passa al di là della sua stessa fine.
Ogni certezza produce un’incertezza uguale, se non superiore.
L’eccesso di ragione genera l’ingiustificabile.
L’eccesso d’informazione genera le confusioni delle menti
L’eccesso di capitali genera la speculazione e il crac.
L’eccesso di trasparenza genera il terrore.
L’eccesso di politico ci espelle dal politico.
L’eccesso di tolleranza generare l’intolleranza estrema.
La troppa intelligenza genera l’idiozia.
Fonte: J. Baudrillard, Il patto di lucidità o
l’intelligenza del Male.
Questa non è una pipa di Magritte
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Il mondo è una realtà che si sopporta solo negando l’evidenza.
Intelligenza tecnica infinita e pensiero finito.
Intelligenza tecnica infinita e pensiero finito.
La democrazia regna a livello di specie.
Ps. “Dopo l’odio, il nemico fondamentale del genere umano è il rimorso” (Spinoza).
Il nostro buon vecchio reale, che godeva della sua immaginazione è scomparso da un pezzo.
Gli universi paralleli. Jean Baudrillard, Patafisico.
Altri esempi di mondi paralleli
L'uomo dei dadi - Luke Rhinehart.
Ciò che davvero interessa di quest’opera è il concetto che ne sta alla base:
Ciò che lo fissa dal pavimento è un incontrovertibile Uno.
Luke esce di casa, scende le scale e violenta Arlene, la moglie del suo migliore amico e collega.
I sogni di un tempo sono scomparsi.
Ora i sogni nascono nel cervello degli uomini, non vengono dalla Notte (o dagli Dei).
Fortunatamente, questa messa a fuoco definitiva del mondo non è ancora possibile.
Ogni scatto è preceduto da un tremito che rende la realtà mai definita perfettamente.
Umanità autoreferenziale. Dal contratto al patto.
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L’arte dell’anamorfosi ! . Il mondo visto da un’altra prospettiva.
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• Il dipinto contiene però anche un profondo messaggio inquietante.
L'iscrizione sul bordo del libro
Dettaglio dell'Europa, con l'indicazione di Polisy
· • • Ubiquità virtuale e ubiquità poetica (mitologica).
· • • • Nello spazio virtuale d’internet, siamo noi a cambiare luogo quando si naviga nella rete, mentre nello spazio poetico, mitologico, sono gli Dei a trasformarsi in noi. L’uomo poetico è transitato dalle divinità ed è abitato da tutti i luoghi del pianeta. Essere transitato dagli Dei è un segno del destino in cui la realtà si perde. Tutto diventa aleatorio, tutto si raccoglie nei dettagli, nel frammento. Ogni discorso logico è superfluo, annoia. La poesia ha cancellato le sue tracce, il suo passato, sembra che ci sia sempre stata.
· • • • Fonte: JB
· • • • Le forze de caso ci abitano spesso sia nei cicli della vita in Progress che in quelli maledetti.
· • • • -----------------------------------------
· • • • La musica del caso
· • • • Romanzo di Paul Auster
· • • • La musica del caso è un romanzo scritto nel 1990 da Paul Auster.Wikipedia
· • • • Prima pubblicazione: 1990
· • • • Autore: Paul Auster
· • • • Genere: Mistero
· • • • Editori: Viking Press
· • • • Adattamenti: La musica del caso (1993)
· • • • Nomine: Premio PEN/Faulkner per la narrativa
· • • • Ricerche correlate
· • • • Un'eredità imprevista determina una svolta nella vita di Jim Nashe, il protagonista della Musica del caso. Jim molla il lavoro, lascia sua figlia e, alla guida di una fiammante Saab 900, vagabonda per un anno intero avanti e indietro attraverso l'America. Sempre casualmente incontra Jack Pozzi, un giovanissimo giocatore d'azzardo, reduce da una rocambolesca avventura notturna. Con ciò che resta dell'eredità di Nashe i due decidono di portare avanti il progetto di Pozzi: battere a poker Flower e Stone, due miliardari per caso (hanno vinto una grossa somma con un biglietto della lotteria). Ma le cose non vanno nel modo sperato.
· • • • Così quello che sembrava essere un classico romanzo on the road, con un eroe che attraversa l'America sconfinata, si trasforma in un altro tipo di avventura: un romanzo sull'azzardo, e sul potere sconfinato del Caso.
· • • • Trama
· • • • Trama[modifica | modifica wikitesto]
· • • • Jim Nashe è un vigile del fuoco che vive una profonda crisi economica e per questo motivo viene abbandonato dalla moglie. La separazione lo costringe ad affidare la figlioletta di due anni alle cure della sorella, che vive in un altro stato.
· • • • In questo periodo particolarmente difficile Jim eredita dal padre, che non vede da circa trent'anni, una piccola fortuna. Con questi soldi istituisce un fondo fiduciario a favore della figlia, compra una macchina nuova (una Saab 900) e si mette in viaggio sulle strade americane, senza una meta precisa, per tentare di superare il momento di crisi.
· • • • Durante il suo viaggio, si imbatte nel giocatore di poker professionista Jack Pozzi, che lo convince a partecipare ad un torneo di poker organizzato nella loro tenuta in Pennsylvania da due milionari eccentrici e misantropi, Flower e Stone.
· • • • I due hanno fatto fortuna vincendo ventisette milioni di dollari alla lotteria, vivono completamente appartati e si dedicano ad hobby molto particolari: Flower fa collezione di oggetti storici e Stone dedica tutto il suo tempo ad un plastico, la "Città del Mondo", in cui ogni cosa sembra accadere simultaneamente.
· • • • La partita a poker si svolge quindi in questa casa dall'atmosfera cupa e surreale e ben presto si trasforma in un gioco che mette in palio la libertà di Nashe e Pozzi. I due, avendo perso il torneo, dovranno quindi confrontarsi con la "mania" più strana di tutte: costruire un "muro" con le pietre di un vecchio castello irlandese del XV secolo che i due milionari hanno comprato, fatto smantellare e fatto trasferire nella loro tenuta.
·
• • • l'impresa
si trasforma ben presto in un'esperienza metafisica e terrificante che segnerà
per sempre l'esistenza dei due amici, fino all'inquietante epilogo 

La luce del sole non splende più.
Jean Baudrillard, Il patto di lucidità o l‘intelligenza del male.
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L’immagine è caduta nel reale.
E’ vero che c’è violenza in certe immagini, ma questa è largamente compensata dalla violenza fatta all’immagine, dal suo sfruttamento a fini di documentazione, di messaggio, sfruttamento a fini politici, pubblicitari, a semplici fini d’informazione.
Gli iconoclasti bizantini distruggevano le immagini per evitare l’iconolatria. Noi, pur facendo apparentemente l’opposto, siamo sempre degli iconoclasti: distruggiamo le immagini sovraccaricandole di significato (le uccidiamo attraverso il senso - sono colluse in modo vergognoso con il reale).
Le immagini realistiche captano ciò che è. In fondo però dietro la loro proclamata oggettività sono solo reportage, luoghi comuni realistici asserviti alla realtà oggettiva.
La maggioranza parte delle immagini riflettono la miseria o la violenza della nostra quotidianità. Ad esempio per Oliviero Toscani ha reintegrato nella moda il sesso, l’’AIDS, la guerra e la morte (Nota: la pubblicità fatta alla felicità non è meno oscena rispetto a quella fatta alla sventura).
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Una immagina ci appartiene invece solo se esiste in sé e per sé (deve attenersi all’irrealtà più rigorosa, è silenziosa, deve ricordare il silenzio del deserto).
E’ un universo parallelo (e non c’è uno più bello di quello del dettaglio o del frammento).
L’obiettivo fissa contemporaneamente il momento in cui ci siamo e in cui non ci saremo più, anche se la messa fuoco cristallizza solo la nostra assenza.
Fonte: Jb
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Jean Baudrillard fotografo.
Molti lo conoscono come sociologo, uno dei più originali e controversi della scena contemporanea. Ma non tutti sanno che Jean Baudrillard, francese di Reims, classe 1929, docente di sociologia all' università di Parigi-Nanterre, autore di saggi famosi come America, La trasparenza del male, Il delitto perfetto: la televisione ha ucciso la realtà? e Il complotto dell' arte, coltiva anche un' altra passione, la fotografia. «È l' oggetto che ci pensa...» è il titolo della mostra, inaugurata ieri da Fnac (via Torino, angolo via della Palla) che allinea una cinquantina di foto a colori scattate da Baudrillard in giro per il mondo. Paesaggi, scorci urbani, periferie industriali, nature morte, interni domestici, quasi mai persone. La mostra resterà aperta fino al 19 maggio. Orari: 10/20, domenica 14/20. Il 18 aprile alle 18.30 da Fnac Baudrillard converserà in pubblico della sua opera con l' amico artista Enrico Baj.
Nizza, camion contro folla provoca oltre 80 morti. Hollande: atto terroristico 10:53
NIZZA (Reuters) - Un uomo armato alla guida di un camion si è lanciato contro la folla che stava assistendo alle celebrazioni per la festa nazionale del 14 luglio a Nizza, provocando la morte di almeno 84 persone, tra cui molti bambini, e ferendone decine in quello che il presidente francese Francois Hollande ha definito un atto terroristico.
Ripropongo il mio Sentiment del 03.05.2003
Nb: Non giustifico in nessun modo il terrorismo. Cerco di capire anche se non ho soluzioni da proporre.
Guerra/guerriglia
La guerra è arrogante, trionfalistica e stupida per i suoi argomenti e per le motivazioni perché in realtà il potere è interessato solo alla conservazione della propria dominanza (quando questa è garantita ritorna la massima tolleranza e comprensione).
I dominanti ricorrono alla guerra quando sono convinti di vincerla . “… siamo i più forti”.
Guerriglia. Questa è il linguaggio di chi si sente dominato, che sa di essere perdente in caso di guerra. Il terrorismo cerca di segnalare che ci sono degli esclusi, dei perdenti che sono pronti a donare la vita perché non ne può più della giustizia dei dominanti.
Ora molti gruppi, etnie, stati, che sono esclusi dalla potenza delle armi e dalle tecnologie, capiscono che non sono in grado (se non in tempi lunghissimi) di diventare competitivi. Questa marginalità provoca spesso in loro aggressività, che sfocia anche in azioni di terrorismo.
Forse aveva ragione il poeta Fernand Gregh quando scrisse: “Non ci sono cattivi, solo sofferenti”.
……………
Limiti del pensiero e dell’agire del mondo europeo.
Siamo rimasti ancora al pensiero limitato razionale dei Lumi, all’uomo ideale, capace di essere guidato dalla luce della ragione. Ancora oggi il problema di sapere come un popolo intero abbia potuto seguire i nazisti nella loro impresa di sterminio rimane disperatamente insolubile. Lo stesso oggi con i nostri Lumi non potremmo mai capire, e quindi combattere, l’odio feroce dei terroristi nei nostri confronti.
Orologi meccanici.
Il tic-tac di una pendola (o di un orologio) consacra l’intimità di un luogo perché ha molte analogie con il nostro cuore. L’orologio forse è l’oggetto più rassicurante del mondo.
Impero del bene e terrorismo.
Sfida e aggressione (fonte: JB, Power Inferno, 2003)
La globalizzazione significa anche la nascita di un nuovo potere, l’Impero del bene (la violenza del bene). La violenza del potere consiste nel donare senza contropartita possibile (ha occupato il posto degli Dei - senza lasciare spazio al sacrificio, al contro dono).
L’Impero del bene non teme nessuna forma di aggressione, teme solo l’umiliazione.
...
Ogni rappresaglia possibile contro gli atti di terrorismo non sono altro che ritorsioni fisiche, mentre le disfatte sono simboliche. La guerra risponde all’aggressione, ma non alla sfida. La sfida può essere raccolta solo umiliando l’altro a propria volta – certamente non schiacciandolo sotto le bombe o chiudendolo come un cane a Guantanamo.
Valori universali.
L’universalità riguarda i diritti umani, la libertà, la cultura, la demcrazia.
L’universale in epoca illuminista si faceva per eccesso, oggi per difetto, attraverso una fuga in avanti verso un minimo comune deminatore. Oggi ci chiediamo persino se l’universale sia mai esistito fuori dai discorsi ufficiali.
Di sicuro anche i valori universali sono stati globalizzati: la democrazia e i diritti dell’uomo circolano come qualsiasi prodotto (come il petrolio o come i capitali).
Nota: La globalizzazione riguarda le tecniche, il mercato,il turismo, l’informazione.
Tutte le culture spariscono quando perdono le loro pecularietà e si universalizzano. Pensiamo che quando un valore si eleva a universale sia un bene: non ci rende conto del pericolo mortale che questa promozione comporta ( la fine dei valori!).
Scrive JB: Le altre culture sono morte per le loro particolarità – una bella morte, in fondo - mentre noi moriamo per la perdita di ogni particolarità, per lo sterminio di tutti i nostri valori – che è invece una malamorte.
Fonte: Jean Baudrillard, Power Inferno, 2003
L’universalità riguarda i diritti umani, la libertà, la cultura, la demcrazia.
L’universale in epoca illuminista si faceva per eccesso, oggi per difetto, attraverso una fuga in avanti verso un minimo comune denominatore. Oggi ci chiediamo persino se l’universale sia mai esistito fuori dai discorsi ufficiali.
Di sicuro anche i valori universali sono stati globalizzati: la democrazia e i diritti dell’uomo circolano come qualsiasi prodotto (come il petrolio o come i capitali).
Nota: La globalizzazione riguarda le tecniche, il mercato, il turismo, l’informazione.
Tutte le culture spariscono quando perdono le loro pecularietà e si universalizzano. Pensiamo che quando un valore si eleva a universale sia un bene: non ci rende conto del pericolo mortale che questa promozione comporta ( la fine dei valori!).
Scrive JB: Le altre culture sono morte per le loro particolarità – una bella morte, in fondo - mentre noi moriamo per la perdita di ogni particolarità, per lo sterminio di tutti i nostri valori – che è invece una malamorte.
Fonte: Jean Baudrillard, Power Inferno, 2003
Conoscenza. Ci siamo sbagliati.
Abbiamo pensato che le cose stiano passivamente aspettando di essere scoperte, alla stregua in cui l’America abbia aspettato Colombo per essere scoperta.
Ma non è così. Nel momento in cui il soggetto scopre l’oggetto, questo si modifica.
La scoperta quando strappa l’oggetto dalla sua opaca immobilità, dal profondo segreto nel quale si era addormentato, questo tende a sfuggire al soggetto (cerca di mantenere vivi i propri segreti). L’oggetto diventa un imbroglione. Ogni oggetto si comporta come un virus, si defila inventando continuamente nuove resistenze. Questi processi sono evidenti anche nella comunicazione dei media a causa di un eccesso d’informazione ( Nota: questa logica si può applicare al campo sessuale e produttivo, e non solo).
Fonte: jb
Cellule immortali.
Comunemente una cellula è destinata a dividersi e moltiplicarsi per un certo numero di volte prima di morire. A volte questo processo di moltiplicazione s’inceppa e la cellula dimentica come morire, dimentica che deve morire (diventa una cellula cancerogena, ovvero immortale).
Si parla spesso della lotta per la vita contro la morte, ma la minaccia opposta di non morire è ancora più angosciante. Sognare l’immortalità è la peggiore condanna, il destino più terrificante.
Dopo la grande rivoluzione realizzata con l’avvento della differenziazione sessuale e della morte, con la clonazione possiamo liberarci dal sesso e dalla morte. Ciò getta una luce sinistra in tutti quelli che sono convinti che ancora si possa parlare di evoluzione della specie umana e non d’involuzione.
Televisione e potere.
C’è la credenza che i possessori del potere siano in grado di manipolare, sedurre e alienare le masse tramite i mezzi di comunicazione televisivi.
Questa è un’interpretazione ingenua. Un’interpretazione più raffinata, ironica, pensa che siano le masse a manipolare il potere tramite le tv. Proprio quando i poteri politici pensano di avere in pugno le masse, queste impongono la loro strategia di destabilizzazione del potere. Oggi qualsiasi interpretazione dei media è reversibile, ironica. Già viviamo in un mondo patafisico, dove ogni cosa che ci circonda ha superato il proprio fine (il proprio limite fisico e metafisico) per diventare anche il suo contrario.
Potrebbe fare da spunto a un film di fantascienza. Le autorità canadesi si trovano ad affrontare un problema alquanto singolare: un’invasione di pesciolini rossi giganti nei propri laghi, stagni e fiumi. La causa? Sempre più sono i cittadini che scaricano i pesci rossi, da vivi e da morti, nel wc. E gli animali si trasformano in enormi esemplari.
L’osceno.
Tutto nella globalizzazione si dilata, si amplifica, perde ogni segreto. Così il sesso, così la politica. Anche la vita apparentemente marginale tende a espandersi a dismisura (come i pesciolini rossi) e ad assorbire ogni cosa che trova nel suo movimento espansivo. Più si dilata più diventa oscena: s’infiltra, incuneandosi in un’altra vita, prima di essere a sua volta assorbita. Sembra che tutto sia stato messo a misura da qualcuno di dimensione *ubesca.
Perè Ubu. Jarriy ha scritto molte commedie satiriche, di valore escatologico (sul destino dell’essere umano). In questi scritti Ubu è raffigurato come un obeso mostruoso che distrugge tutto ciò che incontra.
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Il cialtrone divino
Quello che fa ridere i bambini fa paura ai grandi.
Alfred Jarry
Dunque chi è, o cos’è, Padre Ubu? È un manigoldo, un vigliaccone, un subdolo, un violento, un prevaricatore? Uccide il tiranno per farsi lui stesso tiranno, dilapida fortune e ne ammassa altre, distribuisce ai poveri e toglie ai ricchi, ma toglie soprattutto ai poveri, e a tutti, per farsi più ricco. Va alla guerra ma si nasconde. Manda i soldati alla carica ma è il primo a fuggire. Con lui tutti possono cascare nella botola, “nel buco”, o sprofondare nella sua tasca, inghiottiti da quella spirale senza fondo, la sua “giduglia”, che somiglia al vortice incantato dove Alice va a cercare il suo paese meraviglioso.
E basterebbe, in fondo, quest’elenco per far apparire chiaro che Padre Ubu può essere tutto e il contrario di tutto. E quindi “è” tutto!
Patafisica. L’illusione vitale.
Il positivismo, il pensiero tecnologico sta togliendo agli uomini molte illusioni. Siamo condannati a vivere in un eccesso di realtà, di sicurezza ed efficienza. Sta svanendo il concetto di destino, di fato.
Ci governa un eccesso di protezione e positività – la salvezza è incarnata dalle nuove tecnologie.
Per Jean Baudrillard qualcosa resista a questa tendenza inarrestabile perché nel nucleo di ogni essere umano e in ogni cosa c’è un segreto inaccessibile: l’illusione vitale. Da un punto di vista razionale è un’affermazione disperata che giustifica il pessimismo; ma dal punto di vista esistenziale questa illusione è l’ultimo segreto che ci seduce, l’ultimo ottimismo tragico (l’illusione ci offre un ottimismo raggiante e una possibilità di salvezza).
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L’illusione ci dà il coraggio accettare anche l’ultimo orizzonte dei fisici * oltre il quale niente possiede un senso e oltre il quale nulla può essere scoperto.
*-“ Non so dire esattamente, in termini di tempo, il punto decimale della costante di Planck oltre il quale non sarà più possibile conoscere ulteriormente il cosmo, perchè la luce non esiste, e una rappresentazione dettagliata è impossibile.” Jean Baudrillard, Sconfiggere la realtà.
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Costante di Planck (E’ legata alla quantità minima di energia trasportata da un’onda elettromagnetica).
La costante di Planck, anche detta quanto d'azione e indicata con ,è una costante fisica che rappresenta la quantità d'azione elementare, determinando che le grandezze fisiche fondamentali non evolvano in modo continuo, ma siano quantizzate, cioè possano assumere solo valori multipli di tale costante.
La costante di Planck ha le dimensioni di un'energia per un tempo e nel sistema di unità di misura delle unità atomiche compone l'unità di misura del momento angolare. Essa permette la quantizzazione di grandezze come l'energia, la quantità di moto e il momento angolare, e la sua scoperta ha avuto un ruolo determinante per la nascita e la successiva evoluzione della meccanica quantistica. È inoltre una delle costanti fondamentali che definiscono la costante di struttura fine o costante di Sommerfeld.
Prende il nome da Max Planck, che la introdusse nel 1900 in seguito agli studi sullo spettro della radiazione di corpo nero.
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Il valore sperimentale della costante, secondo le raccomandazioni CODATA del 2010, è: [1]
(essendo 1 eV = 1,602 176 53 × 10−19 J).
Patafisica. Definizione di uomo.
Da quando l’uomo non è più definito in termini di trascendenza e libertà, ma in termini di Dna la definizione di umano perde vigore.
Noi condividiamo il 98% dei nostri geni con le scimmie e circa il 90% con quelle dei ratti. Il 90% dei geni che costituiscono il nostro genoma, non serve a nulla. Questa constatazione impone alcune domande: dobbiamo ripulire il nostro genoma dai geni inutili? Il nostro patrimonio genetico va difeso? E quali diritti possono reclamare le scimmie e i ratti?
Dal punto di vista biologico il cervello è considerato il luogo, dove risiede la nostra coscienza, la nostra umanità!
Risultato: Oltre oceano Atlantico già rane e ratti senza testa sono clonati in laboratori privati, allo scopo di studiare la possibilità di clonare nel futuro prossimo corpi umani senza testa, utili come riserve per la donazione di organi (un corpo senza testa crea oggi nelle donazioni meno scrupoli di ordine etico e psicologico).
Fonte: jb
Patafisica. Materia e antimateria.
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Sotto il mio Sentiment sull’argomento.
Sentiment del 13.12.2008
Big Bang. Materia e antimateria.
Il Big Bang primordiale con la generazione della materia e dell’antimateria creò l’universo.
Poco dopo, la materia si separò dall’antimateria e gradualmente si evolse nell’universo che conosciamo.
Gli scienziati nelle loro ricerche hanno confuso la realtà con la materia. Non hanno considerato la sua controparte, la sua metà oscura, l’antimateria.
I metodi logici molto avanzati basati sulle cause e sugli effetti, sulle analisi, ecc., sono stati in grado di scoprire la materia in tutta la sua complessità – atomi, virus, molecole, … - ma sono stati spiazzati quando hanno varcato “il punto decimale ultimo della costante di Planck “: sono implosi, l’antimateria ha risposto con l’ironia.
E’ come se la realtà una volta denudata ci abbia beffeggiato. E’ ritornata opaca, priva di senso. Il mondo reale si e’ trasformato in una illusione radicale.
L’antimateria nell’economia
I cambianti sono diventati così veloci e opachi che non sono più inscrivibili in grafici lineari. Niente si muove più dalla causa all’effetto. Tutto è attraversato da capovolgimenti ironici. La globalizzazione ha raggiunto un punto di saturazione ed e’ implosa.
E questo non perché gli strumenti finanziari utilizzati fossero troppo arretrati. Al contrario. Più la razionalità diventa efficace prima il reale limitato alla materia (ai puri flussi economici) implode sotto il peso delle sofisticherie finanziarie. All’economia reale subentra l’antimateria, ovvero l’ irrazionalità animalesca degli operatori economici.
Patafisica. Alla ricerca di nuove verità.
La nostra realtà oggettiva è solo un sottoinsieme della realtà onnicomprensiva dell’antimateria, è il risultato dell’amputazione dell’antimateria. La nostra realtà, scaturita da una radicale semplificazione del cosmo, ha trasformato il nostro mondo in un grande inganno. Il fatto che il nostro mondo reale, questa materialità ristretta, obbedisca a precise leggi fisiche, non è sufficiente per connotarlo come vero, perché questa coerenza relativa è solo la conseguenza di una semplificazione molto limitante. Il destino della materia spogliata dell’antimateria limita anche la conoscenza della nostra esistenza. Contro il tentativo di costruire un mondo completamente positivo, razionale e vero, dobbiamo salvare le tracce dell’opacità e del mistero (è la quintessenza dell’antimateria).
Fonte: Jean Baudrillard, sconfiggere la realtà.
Il terrorismo per il patafico JB
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… Sono dei folli suicidi, degli psicopatici, dei fanatici di una causa persa, a loro volta manipolati da qualche potenza malefica che si limita a sfruttare il risentimento e l’odio dei popoli oppressi per assecondare la loro rabbia di distruzione.
…
Non ha nemmeno senso pensare che il terrorismo abbia lo scopo di destabilizzare l’ordine mondiale: il rapporto di forze e troppo disuguale. Anzi, corre il rischio, con questo disordine supplementare, di rafforzare i dispositivi di controllo polizieschi e di sicurezza e quindi di rafforzarlo.
…
Il terrorismo non ha senso, non ha obbiettivi, e non va misurato sulla base delle sue conseguenze reali, politiche e storiche. E solo perché non ha senso che fa evento sinistro in questo mondo impregnato, saturo di senso e di positivismo.
…
E, poi dopo ogni attentato piangiamo e ci sentiamo più forti. E a darci il diritto di essere più forti è il fatto di essere ormai vittime ( è l’alibi perfetto, è tutta l’igiene mentale della vittima per controreazioni di punizioni dure).
…
Si potrebbe immaginare per la stabilità mondiale che se il terrorismo non esistesse, sarebbe bene inventarlo.
Ripropongo il mio amico pittore
Ernesto (sempre attuale).
La pittura inorganica di Ernesto Fortuzzi.
Fortuzzi, la capacità di generare una pittura inorganica ( i soggetti che dipinge sono solo dei simulacri di vita) l' ha raggiunta grazie al suo modo di esistere. Nel suo vivere ai movimenti verticali, ascendenti verso il divino e discendenti verso l' animale, ha sostituito un movimento orizzontale verso le cose. Per lui dio e gli animali sono ancora troppo umani. Diventare dio o un animale, puntare sulla sopraelevazione o sull'imbestialimento significa per lui rimanere ancora nella visione antropomorfica del cosmo. Ciò che caratterizza l' universo non sono i lamenti degli organici ma i silenzi e le musiche elementari di tutto ciò che è inorganico. Egli pensa ad es. che Gassman è riuscito a trasformarsi in cosa ("mi sento come un sasso"), a trasformare il suo corpo "in guscio vuoto", in strumento vocale puro, elementare, cosmico, inorganico, solo nella senilità. La perfezione artistica V. Gassman insomma l'ha raggiunta con molta fatica e solo nella vecchiaia (oramai è in depressione cronica) proiettando il suo corpo e la sua voce nel post-umano. Si è subito reso conto che la mente può essere deviata dal ricordo o dall' attesa, ma il corpo no; il corpo non inganna. Non gli interessa sentirsi né dio né animale, ma cosa senziente. La forza motrice di questo processo grandioso verso l'arte post-umana (non ha nulla a vedere con l' arte post-moderna) gli viene fornita dalle sue tossicomanie.
Il sentirsi neutro del farsi cosa lo troviamo nella sua vita. La sua vita da bohémien gli ha dato la grande forza di sentire il proprio corpo come una cosa; il corpo gli è estraneo quanto una veste. In lui i sensi sono ormai indipendenti e autonomi rispetto l' organismo. Dire carne per lui significa far riferimento a qualcosa di corruttibile, caduco, temporaneo. E per questo i sui quadri raffigurano solo vesti, manichini, maschere prive di ogni organicità. Sono forme che ricordano crisalidi vuote, lontane dalla vita come le mummie sopra citate. Ponendosi le sue opere al di qua e al di là dell' organico (del vitale) esse si affermano come entità reali che non hanno bisogno né della spiritualità , né dell' operosità umana. E non solo. Come i movimenti degli astri non causano musica, ma sono essi stessi musica. La musica che i suoi quadri evocano si installa nell' hardcore, nello stesso ambito dove oramai si esprime ad esempio il nocciolo duro della sonorità del rok progressivo. Quindi la sua musica non consiste in una esibizione delirante di urla, affanni e gemiti sensuali: ha raggiunto il distacco da ogni realtà umana e quindi si rivolge alle cose, o agli uomini senzienti.
Ovviamente anche se grandiosa la sua arte è spesso cupa e tenebrosa, perché essa si confronta non con il mondo divino e col mondo animale, che sono in ultima analisi rassicuranti, perché quasi umani, ma con il mondo inanimato e opaco delle cose, cui sembra preclusa ogni possibilità di redenzione e di riscatto. I sui quadri sono oggetti senzienti: loro ci vedono e ci concupiscono (in ogni sua tela quasi sempre c' è almeno un grande occhio che ci riprende come una telecamera). Il visitatore non può fare altro che subire il loro sguardo e considerare che la più grande molestia non è certo il loro interesse, ma la loro noncuranza nei nostri confronti. La musica elementare, post-umana generata dalle sue opere si raccorda con le melodie degli astri, con i silenzi siderali, con la grandezza del cosmo. Chi non viene invitato a partecipare alla visione dell' arte diventata organicità senziente e sonora sa di essere un totalmente altro rispetto al mondo dell' arte. I tricheciotteri di Fortuzzi non hanno bisogno del plauso dei critici perché ormai sono esseri post-umani: i critici come i visitatori sono veduti e goduti dalle opere, e non viceversa.
Provini Gastronomici.
Come scegliere coloro che meritano di essere invitati a un banchetto.
Brillat-Savarin.
La cura con cui Brillat-Savarin esamina il diverso atteggiamento degli uomini nei confronti della buona tavola è minuziosa, fino ad arrivare a stabilire un metodo quasi scientifico per scegliere coloro che meritano di essere invitati a un banchetto in quanto in grado di apprezzare le prelibatezze offerte: il cosiddetto metodo dei “provini gastronomici”. Questi sono costituiti da cibi con un sapore talmente squisito e dal gusto conosciuto che la sola apparizione deve stimolare il desiderio di chi li osserva.
«Ogni volta che sarà servito un piatto di un sapore ottimo e ben conosciuto, si osservino attentamente i convitati e si bollino come indegni tutti coloro la cui fisionomia non apparirà estatica».
I cibi considerati più adatti a servire da provini sono stati divisi in tre serie, che comprendono ricette più complesse e ingredienti più rari via via che si sale la scala sociale e la fascia di reddito. Ad esempio, se per la prima fascia di reddito presunto, fino a 5000 franchi (mediocrità), bastano «uova sbattute, un bel pezzo di vitello lardellato e cotto nel suo sugo, un tacchino di campagna ripieno di castagne di Lione» a suscitare desiderio, sorpresa e ammirazione, per la seconda, fino a 15000 franchi (agiatezza), occorrono almeno «un tacchino tartufato, un quarto di capriolo in salsa tritata coi cetriolini o pisellini di primizia».
Infine per i palati raffinati di chi guadagna fino a 30000 franchi e oltre (ricchezza), sono necessarie prelibatezze elaborate come «un pollo di sette libbre imbottito di tartufi del Périgord finché diventi uno sferoide, un enorme pasticcio di fegato grasso di Strasburgo che abbia forma di un bastione, quaglie tartufate schiacciate e stese su crostini imburrati con sapore di basilico…».
I cibi considerati più adatti a servire da provini sono stati divisi in tre serie, che comprendono ricette più complesse e ingredienti più rari via via che si sale la scala sociale e la fascia di reddito. Ad esempio, se per la prima fascia di reddito presunto, fino a 5000 franchi (mediocrità), bastano «uova sbattute, un bel pezzo di vitello lardellato e cotto nel suo sugo, un tacchino di campagna ripieno di castagne di Lione» a suscitare desiderio, sorpresa e ammirazione, per la seconda, fino a 15000 franchi (agiatezza), occorrono almeno «un tacchino tartufato, un quarto di capriolo in salsa tritata coi cetriolini o pisellini di primizia».
Infine per i palati raffinati di chi guadagna fino a 30000 franchi e oltre (ricchezza), sono necessarie prelibatezze elaborate come «un pollo di sette libbre imbottito di tartufi del Périgord finché diventi uno sferoide, un enorme pasticcio di fegato grasso di Strasburgo che abbia forma di un bastione, quaglie tartufate schiacciate e stese su crostini imburrati con sapore di basilico…».
Chiudiamo con un altro significativo aforisma: «La scoperta di un manicaretto nuovo fa per la felicità del genere umano più che la scoperta di una stella».
Appetito naturale ed appetito di lusso in Brillat-Savarin.
Il primo appartiene all’ordine del bisogno e l’altro appartiene all’ordine del lusso.
E’ tutto qui: la specie ha bisogno della procreazione per sopravvivere, l’individuo ha bisogno di mangiare per sostenersi: e tuttavia la soddisfazione di questi due bisogni non è sufficiente per l’uomo: egli deve mettere in scena il lusso del desiderio, amoroso o gastronomico: supplemento enigmatico, inutile.
Fisiologia del gusto - Anthelme Brillat-Savarin
Nota di Honoré de Balzac sul libro.
[…] La Fisiologia del gusto è un'opera elaborata pezzetto a pezzetto, lentamente, in ore accuratamente scelte; Brillat-Savarin la carezzò a lungo e se ne occupava con tanta tenerezza da portarla al Palazzo dove, si dice, smarrì il manoscritto che fu in seguito fortunosamente recuperato. Il variegato quadro del libro indica, d'altra parte, la fatica di una penna divertita che sente di avere il potere e insieme il diritto di essere fantasiosa. Il tempo e la riflessione soltanto hanno saputo rivelare al genio gastronomico le massime conviviali, sociali e altre ancora di cui questo libro è come screziato; massime così ben formulate che la maggior parte sono diventate ben presto dei proverbi per i buongustai e conferiscono l'illusione dello spirito a molta gente.
Uno dei meriti principali di questo autore è di avere fatto leggere alla massa un libro pieno di idee giuste, di cose esatte e di avere aggiunto alcune verità al piccolo numero di quelle di cui si compone quella cultura popolare che non si apprende né sui libri né nelle scuole[…].
Quando l'onorevole membro della Corte di cassazione si decise a pubblicare le sue meditazioni e si presentò da Sautelet, al suo libro accadde ciò che avviene quasi immancabilmente a tutte le prove contrassegnate da un talento superiore: la Fisiologia del gusto non fu acquistata e i costi della prima edizione furono sostenuti dall'autore il cui erede vendette ciò che ne restava a basso prezzo.
Il libro non portava il nome dell'autore che credette che tale pubblicazione fosse incompatibile con la gravità della magistratura. Si sarebbe ben lontani dalla verità se si supponesse che la sincerità gastronomica di Brillat-Savarin degenerasse in intemperanza.
Egli dichiara invece, formalmente, che coloro che fanno indigestione o si ubriacano non sanno mangiare. (Aforisma X).
Egli dichiara che invitare una persona è occuparsi della sua felicità durante tutto il tempo ch’essa passa sotto il vostro tetto.
(Aforisma XX)
Banchetto avvenimento e banchetto commemorativo.
C’era una volta un califfo di Ispahan che aveva perduto il cuoco. Ordinò dunque al proprio intendente di mettersi in cerca di un nuovo cuciniere degno di assolvere le funzioni da capocuoco di palazzo.
Passarono i giorni. Il califfo si spazientì e convocò il proprio intendente.
“Allora ? Hai trovato l’uomo che serve ?”
“Signore, sono in grande imbarazzo perché ho trovato non un cuoco, ma due, entrambi assolutamente degni di rivestire quell’alto incarico, e non so scegliere”.
“Non te ne dar pena”, disse il califfo, “ci penso io. Domenica prossima, uno dei due uomini, designati dalla sorte, preparerà un banchetto per la corte e per me. Domenica successiva, sarà la volta dell’altro. Alla fine del secondo banchetto, dichiarerò io stesso il vincitore di questa piacevole gara”.
Così fu fatto.
La prima domenica, il cuoco designato dalla sorte preparò il banchetto.
La finezza, originalità, la ricchezza e prelibatezza dei piatti che si susseguirono sulla tavola superarono ogni aspettativa. L’entusiasmo degli invitati era tale che essi esortavano il califfo a nominare senza ulteriori indugi capocuoco di palazzo l’autore di quel pranzo insuperabile.
Che bisogno c’era di un’altra prova ?
Ma il califfo fu irremovibile. “Aspettiamo domenica”, disse “ e lasciamo un’opportunità all’altro concorrente”.
Passò una settimana, e la corte si ritrovò per assaporare il capolavoro del secondo cuoco.
Grande fu la sorpresa generale quando il primo piatto giunse in tavola: ero lo stesso primo piatto del primo banchetto. Altrettanto fine, originale, ricco e gustoso, ma identico.
E ci furono sorrisi e mormorii allorché il secondo piatto si rivelò a propria volta uguale al secondo del primo banchetto.
…
Bisognava arrendersi all’evidenza: il secondo cuoco imitava in tutto e per tutto il concorrente.
Ora, tutti sapevano che il califfo era un tiranno ombroso, e non tollerava che qualcuno si prendesse gioco di lui, tanto meno un cuoco, sicché la corte aspettava timorosa.
Ma il califfo mangiava imperturbabile.
…
Infine vennero serviti i dessert e i dolci, anch’essi assolutamente simili ai dessert e ai dolci del primo banchetto. Poi i servi s’affrettarono a sparecchiare la tavola.
Allora il califfo chiamò i due cuochi e poi si rivolse alla corte:
“ … Ora io penso che voi siate d’accordo con me nel riconoscere e proclamare l’immensa superiorità del secondo cuoco sul primo. Perché, se il cibo che abbiamo potuto gustare domenica scorsa era fine, originale, ricco e gustoso, non era in fondo che un pranzo un avvenimento. Il primo è stato un pranzo principesco che si apprezza per la novità quando ad esempio si è invitati in casi di amici, in viaggi dove mi vengono offerti pranzi principeschi.
Il primo è stato per tutti noi un pranzo memorabile.
Ma il secondo ha trasformato il ricordo del primo in un avvenimento spirituale, sacro. Qui a palazzo voglio soltanto pranzi commemorativi. Questi esistono solo in virtù della ripetizione: acquistano maggiore sacralità ad ogni ripetizione.”
…
“ Cuochi numero uno e due vi assumo entrambi. Tu cuoco numero uno, aprirai la tavola ai prodotti nuovi, ai piatti esotici, alle invenzioni più sorprendenti della gastronomia.
Ma tu, cuoco numero due sarai, qui a palazzo, il sacerdote e conservatore dei banchetti sacri, spirituali, celebrativi”.
Michel Tourniervt, Bologna, dicembre 1996
Il crudo e il cotto
Lévi-Strauss
La cucina è la vera start up dell'umanità.
(Nota vt. La civiltà nasce con l’invenzione della pignatta e con il bollito!).
Potrebbe sembrare un libro di cucina. Invece è il più importante trattato di mitologia del Novecento.
Il crudo e il cotto, uscito per la prima volta nel 1964, è infatti il primo volume della Mitologica, una vertiginosa rincorsa attraverso tutti i miti del continente americano, dall'Alaska alla Patagonia, dallo stretto di Bering al Capo Horn.
In principio di tutto sta il fuoco, incipit (inizio) di ogni epopea mitologica, origine di ogni metamorfosi. Perché, consentendo di cucinare il cibo, fa uscire l'umanità dallo stato di natura per farla entrare nella cultura (nasce la civiltà). Che è cottura. Come dire che nello stesso momento in cui gli uomini cominciano a produrre il fuoco, il fuoco comincia a produrre gli uomini. Così, crudo e cotto, arrosto e bollito, putrido e affumicato, secco e marinato diventano le vocali e le consonanti di una grammatica universale che serve ad articolare parole ma anche usi, costumi, modi di vivere, pensare sentire.
Insomma la cucina è la vera start up dell'umanità, il big bang da cui nascono le civiltà. E i miti di ieri e di oggi raccontano e commentano questo passaggio. In molte cosmogonie amerindiane e non solo, la creazione della prima donna e del primo uomo è il risultato di una cottura. E l'essere ideale è quello che viene sfornato al momento giusto, cucinato a puntino. Né troppo crudo né troppo cotto. Né troppo naturale né troppo artificiale. In fondo Lévi-Strauss ci invita a riflettere sul giusto equilibrio tra società e natura. A diventare meno egocentrici e più ecocentrici.
Il triangolo culinario di Lévi-Strauss
Lévi-Strauss, considerando l’arte culinaria di una data società da un punto di vista simbolico, si prefigge di studiarla allo stesso modo del linguista verso il suo campo di studio:
I cibi si presentano infatti all’uomo in tre condizioni fondamentali: crudi, cotti o putridi. Queste categorie culinarie universali sono, secondo Lévi-Strauss, simbolicamente rappresentate dal pensiero mitico.
Rispetto alla cucina, lo stato crudo costituisce l’aspetto naturale del cibo mentre gli altri due si definiscono semanticamente seguendo due direzioni opposte: il cotto come trasformazione culturale del crudo, e il putrido come sua trasformazione naturale.
A questo proposito Lévi-Strauss fa delle considerazioni circa determinate abitudine della cucina europea:
«Il recente moltiplicarsi dei ristoranti italiani ci ha dato il gusto di verdure più “ crude ” di quelle della cucina francese tradizionale: verdure unicamente lavate e tagliate […] Sotto l’influsso italiano, abbiamo perciò ampliato la nostra categoria del crudo. Alcuni episodi verificatesi in seguito allo sbarco degli alleati nel 1944 dimostrano che i militari americani concepivano la categoria del putrido in maniera più ristretta della nostra, poiché l’odore di cadavere, secondo loro che esalavano i caseifici normanni lì ha talvolta spinti a distruggerli»
Del resto, in nessuna cucina, scrive Lévi-Strauss, niente è semplicemente “cotto”, ma ogni “cotto” ha le sue maniere.
Così come non esiste il “crudo ” allo stato puro: solo certi cibi, infatti, possono essere consumati così, ma a condizione di essere prima lavati, sbucciati, tagliati e in molti casi anche conditi.
Infine, anche le cucine più orientate a gradire il putrido non lo ammettono se non secondo «certi procedimenti, spontanei o artificiali».
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La realtà concreta, i referenti scientifici, la natura oggettiva, appartiene all'universo delle ideologie scientifiche dell'occidente.
Le verità della scienza, le metafisiche tecnologiche, la Civilisation, la Raison, i lumi cartesiani, come tutta I'informazione e il sapere rappresentano oramai solo delle emanazioni di leggi naturali che scaturiscono della mistica del sistema binario. L' Essere Supremo che agisce nel nulla mediante il sistema binario (Marshall McLuhan) da un senso, positivo o negativo ha poco importanza, a tutta la natura, all'ambiente che ci circonda. I rapporti dicotomici della moda, le disgiunzioni, le opposizioni che sono prodotte all'infinito, dal Dna sociale, contengono tutte le informazioni per far funzionare sia gli apparati oppressivi del sistema, sia le macchine schizofreniche, ovvero le macchine desideranti dei vari Guattari (medico-filosofo francese).
Sono stati perfezionati con queste ideologie scientifiche binarizzate, sistemi di autoregolazione, di adattamento umano, sociale e ambientale; è stato funzionalizzato il cosmo intero. La logica dello 0/1 è diventata la Teoria Cosmologica - ad esempio F. Jacob scrive: Il sistema offre soltanto la scelta tra due opposte alternative, il segnale avanti o stop .
Ovviamente diventando la bellezza della natura, un ricordo passeista, i nostalgici, legati ancora alla fede cattolica del paradiso perduto preadamico, hanno fatto quadrato al fine di ritrovare le verginità perdute. Gli educatori, i mass-media, i gendarmi del potere si sono dati la mano in un girotondo ecologico al fine di nascondere i campi di concentramento, le fabbriche di diossina e la tolleranza repressiva.
La natura è diventata una purezza da riconquistare a tutti i costi: le nuove tecniche di chirurgia plastica stanno costruendo nature naturali, alternative e nuovi rapporti. I Big-men dell'economia ringraziano il sole, la pioggia, il vento e I'onda azzurra; le fabbriche subiscono bagni di candeggina e si trasformano in bianche muraglie inviolate. Le biciclette pieghevoli, a misura di cofano, sostituiscono le strettoie dell'utilitarie: l'amore sul pietrisco viene praticato anche dal Jet-man - Zabriskie Point.
Per tutti la natura è diventata una sorgente inesauribile di proposte alternative a Misura d'Uomo: siamo tutti inchiodati a qualche Verità Naturale.
Solo gli artisti, i poeti e pochi altri, non sono caduti nelle trappole ecologiche. L'arte non conosce né verità, né realtà oggettive; nell'arte nulla è naturale (non si securizza mai con le scienze operative, con tecnologie, con principi di realtà). L'arte è sempre finzione, artifizio. messa in scena, simulazione e seduzione: l'arte è sempre manifestazione primitiva. Sola la bellezza del rito o del gioco, della fantasia e dell'immaginazione è artistica; e non la bellezza naturale. L'artista è un selvaggio: è un Caduveo. Il Caduveo non conosce né le Verità, né le Virtù Umane. Il Caduveo è un indigeno che prova disgusto per la procreazione e pratica l'aborto e l'infanticidio (L. Strauss). Per il Caduveo
Ciò che non è dipinto è stupido. L'artista consegna le informazioni, cioè la messa in forma che la società utilizza per la sua riproduzione agli specialisti economici, ai politici, ecc. (I figli dei Caduvei sopravvissuti all'infanticidio, sono affidati ad altre famiglie).
L'artista partorisce solo segni insensati, ama la decorazione, la parure, l'arabesco.
Le grazie delle realtà naturali sono degli orrori che non hanno nulla di artistico: solo l'effetto erotico dei belletti e l'artificiosa bruttezza seducono i poeti e i pittori e li rendono umani. Essi non conoscono le disgiunzioni uomo e natura: nell'arte sono segni implosi, non hanno referenti. La natura e la realtà sono sempre dei pretesti (vedi pittura di Sepo) per esprimere la creatività, la fantasia, l'immaginazione dell'artista. L'arte è contro ogni coscienza felice e reificata del buon vivere sociale. L'artista è un iper realista (i realisti sono gli uomini che non chiedono mai) perchè sa vivere nell'incertezza nell’infelicità: ha il coraggio dell’insicurezza, sa che dietro i linguaggi stereotipati, le logiche acquisite e le chiese dei concetti ci sono solo delle finzioni prospettiche: hanno del senso solo da una certa distanza; sa che la scienza, come la natura è solo un trompe-l'œil.
L'arte è per la nostra società un pensiero alla macchia; l'artista è un maquis, un franco tiratore culturale: è braccato inutilmente dai concetti operativi delle istituzioni. La bestemmia del giramondo Rimbaud lo è un altro e del grande Impostore Lacan, lo penso là, dove non sono, ..., non si lasciano funzionalizzare dai referenti oggettivi, concreti, naturali.
L'espressione artistica non è mai strutturata: non ha un fine, non conosce strategie produttive o riproduttive, è profondamente blasfema, iconoclasta, destrutturante.
Osiris è un dio nero: è la parola d'ordine inconscia di ogni artista; i segni privilegiati degli artisti non si trovano nelle piattaforme organizzative, ma nei fantasmi dell’oltre tomba, nei cascami sociali, nei kitsch in liquidazione. Sono le infatuazioni collettive, questa nausea, questo rigurgito disgustoso e apparentemente insignificante, questo continuo ributtante abortire dell’esistenza diuturna, quest’attrazione, questa pseudo realtà evidente (P. Bellasi), che stimolano e rendono umani gli artisti. Il tempo ciclico, banale della vita quotidiana è il tempo forte per la pittura e la poesia.
Ferrara, Palazzo dei diamanti, 1981
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